Primo quarto inesistente chiuso sul 6–20 con le pescaresi irresistibili. Le campobassane cercano di ricucire gli strappi e incominciano a rincorrere le adriatiche chiudendo il secondo quarto 20-25. Al rientro sul parquet la Women’s è un’altra musica e con la Fortugno e la Montese in testa riesce alla fine della terza frazione di operare il sorpasso 32-30. Ma coach Ghilardi puntando su una difesa mista riesce a riprendere il comando mantenendolo fino alla fine e vincendo di un solo punto di margine. Una partita giocata da entrambe le squadre puntando sulla difesa e coach Ghilardi riesce nel limitare l’apporto della Ciminelli e della Giugliano, in giornata no (8 punti in due). Ma anche dalla parte delle campobassane si vede una buona difesa, sotto la plancia difensiva, la Lelli, coadiuvata dalla Montese, non concede nulla a nessuno, la Babino si comporta bene, Matilde Capozzi non può dare l’apporto dovuto per strascichi influenzali, Bendetta Fortugno conferma quello che ha dimostrato nelle ultime gare.
Per le adriatiche l’ultimo acquisto, la Poliandri, non all’altezza della sua fama, la Pizzirani sempreverde e la D’Angelo sempre più padrona del ruolo (le sole due in doppia cifra ma con un bottino limitato dal controllo imposto da coach De Martino). Le pescaresi sono riuscite poche volte a penetrare nell’area campobassana grazie all’attenta difesa schierata dal coach delle molisane, ben 15 dei 41 punti realizzati dalle pescaresi sono arrivate dalla linea dei 6,25. Peccato non essere riusciti a contenere l’inizio così veemente delle tigrotte.
Poi le fasi finali dell’incontro, possesso campobassano, 38-41 il risultato, De Martino chiede il tiro da tre, ma le pescaresi non lo consentono e a Benedetta Fortugno è permesso solo entrare e realizzare da sotto. Il risultato finale, che per la seconda volta in questa fase finale si ferma a –1, ribadisce che nella pallacanestro quello che conta sono i due punti da annoverare in classifica e che per la seconda volta sono mancati. La Women’s alla fine dell’incontro esce rammaricata per un’altra sconfitta che si poteva evitare ma cosciente di aver giocato lealmente come in tutte la altre gare finora disputate e sicura di aver giocato onestamente senza aver mai rubato nulla a nessuno.
da www.womensbasketcampobasso.it
Dopo aver dominato nel primo quarto 6-20 ed aver contenuto il rientro delle molisane sul 20-25 a metà gara, le abruzzesi alla fine della terza frazione subiscono il sorpasso sul 32-30 ma, questa volta, reagiscono e combattono da vere tigri, riprendendo il comando senza mollarlo fino alla fine, vincendo di un solo punticino che ne vale 1000! La partenza delle adriatiche Tigrotte è veemente. Le ragazze di Ghilardi calano subito il loro carico, una carta che si chiama velocità e giovanissima età, anche per la capitana d'oro, Paola Pizzirani, trenta primavere all'anagrafe, 17 anni sul campo, ancora una minorenne, così come le altre, semplicemente immensa nel tenere duro fino a meno di un minuto dal termine con 4 falli a carico, una combinazione di esperienza e voglia di giocare di cui tutti noi andiamo fieri.
Ma il Campobasso non è stato guardare e, con un gioco assai ruvido e redditizio, cerca di risalire la china e, in parte, vi riesce, impattando e poi passando sul 32-30, alla terz sirena.
Accidenti, qualcuno si sarà chiesto, sarà mica il solito finale negativo che da un po' di tempo affligge l'Adriatica? No, stavolta, non è così. Coach Ghilardi punta con decisione su una difesa mista preparata tutta la settimana. Le ragazze sanno che devono rischiare, che mai come questa volta bisogna vincere nel fondamentale numero uno del basket, la difesa; l'indicazione è semplice: asfissiare le fonti del gioco avversario, Ciminelli e Giuliano, sia per ridurre i loro scorer personali, sia per non far pervenire palle pulite alle altre avversarie. L'operazione riesce, solo la rosetana Fortugno combina qualcosa di buono con i suoi 15 punti, ma più per sè che per la squadra, le due fonti molisane vengono inaridite e quasi cancellate dal campo, 8 punti in due e ben poca lucidità a disposizione per le compagne.
Non Tigrotte allora, ma Tigri in campo nel finale di gara questa volta, Tigri che, memori del furto subito nel return-match della regular season, non ci stanno a subire un'altra volta, non si lasciano intimidire e ribattono colpo su colpo i tentativi delle avversarie di superarle fisicamente, non potendo queste farlo tecnicamente. Le pescaresi passano di nuovo sul 36-34 all'inizio dell'ultimo quarto e non saranno più riprese, nonostante il batticuore finale per una serie da brividi di tiri liberi sbagliati nel momento topico della partita. Alla fine si è vinto, è vero, per un solo punto, ma di quelli che ti riempiono di soddisfazione e di gioia ben più di una partita vinta largamente. da www.adriaticabasketpescara.it |