MAGIC BASKET CHIETI - AIRINO TERMOLI 82-79   (28-28, 42-44, 61-66)

 Arbitri: Grappasonno (Lanciano) e Visioni (L'Aquila)

 Note: 

VISURE ONLINE RIPALIMOSANI - ENNEBICI´ CAMPOBASSO 67-52   (18-21, 38-32, 53-43)

 Arbitri: Adducci (Canzano) e Di Lello (Roseto)

 Note: 

Una vittoria che sa tanto di salvezza. La Visure Online Ripalimosani fa suo il derby battendo 67-52 l’Ennebici Campobasso e mette una seria ipoteca sulla permanenza diretta in C regionale senza attraversare le forche caudine dei play-out. La mente non può non andare al match di regular season di un mese fa esatto, quando i satiri conquistarono i due punti in maniera piuttosto agevole. Stavolta, invece, il remake che ha riservato la fase ad orologio ha avuto un copione ben diverso. I ragazzi di Mimmo Sabatelli, consapevoli di giocarsi contro i gialloblù una gran fetta di questa stagione, hanno dato tutto quello che era nelle loro possibilità, creando notevoli impacci al quintetto di casa e disputando una gara orgogliosa fatta anche di buoni spunti tecnici da parte dei più giovani.

L’ avvio veemente dei campobassani, con Vera a bruciare la retina dall’arco dei 6,75 dopo pochi secondi, lascia intendere che non sarà affatto una serata facile per i satiri. I ripesi, pur attendendosi un approccio deciso dai propri avversari di turno, appaiono alquanto imbarazzati, non trovando fluidità nelle proprie trame offensive e forzando più del dovuto qualche conclusione in contropiede. In difesa, invece, le eccessive, anche se legittime, attenzioni su Vera e Murtas lasciano più di qualcosina ai giovanissimi biancoblù. I fratelli Sabelli, in particolare, entrambi in uscita dalla panchina, puniscono ripetutamente sugli scarichi con morbidi piazzati dalla media, consentendo all’Ennebici di concludere i primi 10’ di gioco in vantaggio (18-21). La pausa corta serve a Cannavina per scuotere il suo quintetto, che al rientro in campo confeziona un micidiale break di 11-0 che conduce il satiro al primo vantaggio della serata dopo 4’ dall’inizio del secondo quarto. I gemelli D’Amico creano scompiglio nella difesa avversaria, Daniele con penetrazioni volte a creare vantaggi per i compagni e Federico pronto a castigare dall’arco o in lunetta. Ripa aumenta anche l’intensità difensiva, trovando in Molinaro e Libertucci due trascinatori: il risultato è qualche limpido contropiede in più che spinge Ripa sul 38-32 che manda tutti negli spogliatoi per il riposo lungo.

La gara, tuttavia, non è affatto conclusa. Campobasso cerca un nuovo avvio di impatto per prendere l’inerzia della gara, ma davanti a sé trova una squadra consapevole di dover gestire tempi e ritmi con acume tattico e pazienza. Santella si rivela un’ottima arma in tal senso, andandosi a prendere buoni canestri nella zona o in lunetta e recuperando palloni importanti che spezzano il ritmo offensivo dei biancoblù. Il margine di vantaggio dei ripesi tocca anche il +12 (50-38) sul finire del terzo periodo, ma un gioco da tre punti di Vera in apertura di ultimo quarto rinvigorisce le speranze di rimonta degli ospiti capaci di rientrare a -7 (53-46) con tanti minuti ancora sul cronometro. Ma i satiri mostrano di aver in dote una buona dose di sangue freddo, reagendo con rabbia e raziocinio: D’Amico, Santella e di Cesare aprono un mortifero parziale, chiuso da una bomba di Molinaro, che spedisce il Maccabi sul 64-48 che chiude virtualmente gara e, con molta probabilità, discorso salvezza. Grande gioia al suono della sirena finale per i giovanissimi di coach Cannavina, consapevoli di esser ormai ad un passo dal ripetere l’impresa della scorsa stagione, cioè conquistare una salvezza diretta con un collettivo di giovanissimi fatti in casa e cresciuti insieme sin dai settori giovanili: qualcosa che non si vede esattamente in tutti i contesti cestistici del nostro paese. Dopo la sosta prevista per il prossimo weekend, la Visure tornerà in campo il 30 marzo sul difficilissimo campo di un Penta Teramo in piena lotta per la conquista di un buon piazzamento in chiave playoff.

Marco De Socio

Pur giocando tre quarti di buona pallacanestro, l’Ennebici Campobasso esce sconfitta dalla partita verità contro il Maccabi Ripalimosani al termine di quaranta minuti molto intensi. Le note positive per la squadra campobassana, comunque, sono arrivate soprattutto nei primi 15 minuti, in cui i giovani allenati da Sabatelli hanno condotto la gara con personalità su un campo decisamente ostico come quello ripese. Guidati dall’argentino Vera, gli ospiti, che hanno trovato punti dai giovani fratelli Sabelli, hanno condotto molto bene il primo quarto che è terminato 18-21 in proprio favore. Buoni anche i primi cinque minuti del secondo periodo nel quale, pur non trovando la via del canestro, si è retto bene in difesa, sino a quando l’ottimo F. D’Amico e l’eterno Santella hanno guidato la riscossa dei satiri che hanno messo la freccia e non si sono voltati più indietro.

Andati al riposo sul 38-32 i padroni di casa hanno sempre avuto un buono margine di vantaggio anche nel terzo quarto chiusosi sul 53-43. L’ultima frazione si è aperta con un grande gioco da tre punti di Vera che ha portato il punteggio sul 53-46. E’ sembrato l’inizio della rimonta, ma in realtà si è trattato dell’ultimo lampo dell’Ennebici che da quel momento sino alla fine della partita si è perso sotto i colpi dei soliti D’Amico e Santella che sono riusciti a guidare il Maccabi ad un successo fondamentale per il prosieguo della stagione. Per i campobassani, invece, si è trattato di un altro stop, anche se con il passare delle giornate il segnale più bello che appare lampante è la crescita dei più giovani che stanno assumendo personalità e coraggio nelle scelte da fare durante il corso delle partite.

Francesco A. Brunale

WE´RE BK ORTONA/SAN VITO - PESCARA BASKET 65-70   (16-28, 33-40, 49-53)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Cascioli (Pescara)

 Note: 

Emozioni e polemiche a non finire nello scontro al vertice di serie C Regionale tra la capolista We're Basket Ortona ed il Pescara Basket secondo in classifica, che si aggiudica il match rosicchiando due punti agli avversari ed obbligandoli quasi certamente a disputare i playoff, in virtù di un regolamento che tutti favorisce tranne la squadra che ha condotto il campionato dalla prima giornata, costretta paradossalmente ad “inseguire” le inseguitrici perché per essere promosse non basta vincere la regular season, ma bisogna farlo con almeno sei punti di vantaggio sulla seconda.

Non si dovevano fare passi falsi per assicurarsi la promozione diretta, ma era impresa ardua vincere la terza partita su tre contro un Pescara Basket che schiera una pletora di volti noti del basket abruzzese come Febo, Stilla, Cantatore e De Luca, che utilizza il miglior marcatore dello scorso campionato, Di Flavio, addirittura come nono uomo, e che ha inserito in squadra un “fuoriserie” come Federico Lestini – uno che pochi anni fa giocava in Eurolega, tanto per intenderci... Perché se è pur vero che il We're Basket, sconfitto solo a Chieti, appariva come una corazzata inaffondabile o quasi, non ci si deve dimenticare che gli avversari venivano da un campionato caratterizzato da tre sole sconfitte: due appunto contro l'Ortona ed una a Sulmona, in una trasferta affrontata in formazione rimaneggiata.

Insomma, il We're Basket non era atteso certo da un compito facile, se in più ci mettiamo una coppia arbitrale il cui operato è stato quantomeno discutibile – come discutibile è stata la designazione del pescarese Cascioli ad arbitrare una partita della squadra della sua città - se ci aggiungiamo un primo quarto in cui la difesa ha fatto acqua da tutte le parti, una percentuale al tiro libero degna di un torneo dopolavoristico e condiamo il tutto con un Leonzio che gioca qualche minuto da fenomeno ma si estranea dai giochi commettendo quattro falli in un battito di ciglia, ci rendiamo conto che perdere di soli cinque punti è stata quasi un'impresa...

Parte a razzo il Pescara con Lestini e Cantatore, Munjic replica per l'Ortona ma è De Luca ad allungare per il 6-22 in favore degli ospiti; entra Leonzio e ci mette una pezza, realizzando 12 punti in un amen e riportando il team di Barac a contatto, fino al -6 firmato da Brown sul 24-30. La rimonta sembra possibile, ma si scatena la prima bagarre: De Luca tenta una bomba, Leonzio – che ha già commesso due falli – lo contrasta. Forse c'è un contatto, l'arbitro Cascioli fischia fallo ed alle pacate proteste di Leonzio risponde con un fallo tecnico che, in pratica, estromette la guardia biancoblù dal match. De Luca non sbaglia nulla dei cinque tiri liberi a disposizione ed il Pescara torna a +11, ma i padroni di casa racimolano qualche tiro libero e riescono ad andare all'intervallo sul 33-40 dopo una bomba di Salvatore allo scadere.

Al rientro sul parquet il We're Basket riesce a non perdere la testa, nonostante i fischi arbitrali spesso avversi e nonostante un Lestini che sembra poter segnare a proprio piacimento, senza alcun marcatore che tenga, e grazie soprattutto ai punti di Scavongelli e D'Alessandro si rimette in carreggiata, tanto che a dieci minuti dal termine insegue gli avversari a sole quattro lunghezze di distanza, sul 49-53. Si entra nell'ultimo quarto, Pacella accorcia il gap a soli due punti, D'Alessandro va in contropiede e viene letteralmente abbattuto da Cantatore: fallo antisportivo sacrosanto, ma contestualmente viene fischiato fallo antisportivo alla panchina We're, rea di essersi alzata in piedi alla vista del proprio compagno disteso a terra... Sarebbero stati due tiri liberi e palla in mano per i biancoblù, invece la sfera torna ai pescaresi, abili a riguadagnare qualche punto di vantaggio con Febo, fino alla lotteria dei tiri liberi finali sul fallo sistematico dei padroni di casa, che premia gli ospiti nonostante un non eccelso 5/10 dalla lunetta nelle ultime battute della gara.

Punteggio finale 70-65 in favore del Pescara Basket, e capolista che sembra destinata a doversi conquistare la promozione attraverso la lotteria dei playoff, a causa di una giornata – e di una coppia arbitrale – da dimenticare: la miglior difesa del torneo che concede 28 punti nel primo quarto è indubbiamente un'anomalia, come lo è il 50% al tiro libero, ma adesso è inutile rimuginare e si deve voltare pagina, affinché la sconfitta con Pescara sia solo una battaglia persa all'interno di una guerra vinta.

Davide Stefano

La Pescara Basket, disputando la miglior prova stagionale, espugna con pieno merito il campo della capolista We'Re Basket, comandando nel punteggio per tutto l'arco della gara e chiudendo la partita con il punteggio di 65-70. Il valore dell'impresa degli uomini di coach Tracanna è testimoniato anche dal ruolino di marcia con cui si presentavano i padroni di casa, imbattuti fin qui di fronte al pubblico amico e con una sola sconfitta maturata nell'arco dell'intero torneo. Una vittoria che infonde notevole fiducia in vista dei playoff, che dopo il risultato di oggi con ogni probabilità verranno disputati dalle prime sei in classifica (con le vincenti delle semifinali direttamente promosse in DNC).

La We'Re schiera in quintetto D'Alessandro, Scavongelli, Brown, Ilic e Munjic, Pescara risponde con Morè, De Luca, Lestini, Cantatore e Adonide. Già dai primi minuti del match è chiaro come i biancazzurri scendano in campo con tutt'altro piglio rispetto al match di regular season perso ad Orsogna qualche mese fa (ultima sconfitta in ordine cronologico per Stilla e compagni). L'impatto degli ospiti è infatti subito molto positivo, grazie alle giocate di Lestini e di un ispiratissimo capitan Cantatore che portano Pescara avanti 6-2 prima, e 11-5 poi. La We'Re si tiene a contatto con le iniziative di Munjic sotto canestro, ma il duo De Luca-Febo confeziona un parziale che lancia la fuga biancazzurra sul 6-22. I padroni di casa non ci stanno, e reagiscono con Leonzio e Brown: ma, a coronamento di un primo periodo praticamente perfetto dal punto di vista offensivo, un canestro di Febo manda in archivio il primo parziale sul 16-28.

Nel secondo quarto è la We'Re ad iniziare meglio, soprattutto registrando sensibili miglioramenti nella propria metà campo: com'era lecito attendersi, Scavongelli e compagni alzano la pressione in difesa costringendo gli ospiti a 2 soli punti in 5 minuti. I canestri di un ispirato Leonzio riportano i suoi sul -6, ma poco dopo un tecnico allo stesso Leonzio (quarto fallo personale) consente a Pescara di ritrovare la doppia cifra di vantaggio, con un De Luca chirurgico dalla lunetta. Un'altra tripla di Febo ricaccia indietro i locali, che chiudono però il primo tempo in crescendo, trovando una magistrale tripla di Salvatore per il 33-40 dell'intervallo.

Dagli spogliatoi esce bene Scavongelli che con due triple tiene vicinissimi i suoi, dall'altra parte gli risponde però un monumentale Lestini con due canestri ad elevato coefficiente di difficoltà: i biancazzurri si mantengono sempre in vantaggio nel corso della terza frazione, ma We'Re Basket rimane a contatto e nonostante un gioco da 3 punti di Stilla chiude il parziale sotto di 4 sole lunghezze (49-53).

L'atmosfera si fa incandescente nell'ultimo e decisivo periodo di gara: viene fischiato un fallo antisportivo a Cantatore, immediatamente dopo però la panchina di casa riceve un fallo tecnico che limita i danni per il quintetto di coach Tracanna. Si alza il livello delle due difese, ed un'altra tripla di Febo consente agli ospiti di scappare sul 51-58 con 5 minuti da giocare. D'Alessandro non ci sta e sempre dall'arco riporta i suoi a -5, nel finale sale però in cattedra Adonide che firma forse le due giocate decisive del match con una stoppata ed un canestro nel possesso successivo. Pescara riesce a mantenere due possessi di distanza tra sè e gli avversari, e non cede nel minuto finale: può dunque esplodere la gioia dei numerosi supporters biancazzurri presenti ad Orsogna, Lestini e compagni sbancano il campo della capolista per 65-70.

Vittoria di grande importanza per la società del presidente Di Censo, non solo a livello di prestigio ma anche in classifica: i biancazzurri consolidano infatti il secondo posto e si portano a -4 dalla We'Re Basket, distacco che se confermato a fine stagione consentirebbe la promozione in DNC attraverso la vittoria della semifinale playoff. Ma il cammino per Pescara resta complicato: a partire dal prossimo impegno, che vedrà i biancazzurri opposti al Centro Abruzzo Sulmona. Palla a due sabato 29 marzo, alle ore 18:00 al PalaElettra.

Stefano Blois

BK CENTRO ABRUZZO SULMONA - PENTA BASKET TERAMO 70-64   (22-17, 40-35, 55-43)

 Arbitri: Santarelli (L'Aquila) e Palazzeschi (Francavilla)

 Note: 

ITALCOM CAMPOBASSO - AMICI DEL BASKET SAN SALVO 58-57   (9-15, 27-28, 48-45)

 Arbitri: Settepanella (Roseto) e Giambuzzi (Ortona)

 Note: 

Nella terza giornata della fase ad orologio, caratterizzata dalla vittoria del Pescara sul campo del San Vito Ortona che modifica lo scenario play-off, la Italcom-Farmacia Cipolla batte di strettissima misura il San Salvo cogliendo un risultato utile per sperare ancora nell'ultima chiamata per la disputa della post-season. Partita equilibrata quella di sabato sera del PalaVazzieri fra due squadre prive di pedine fondamentali: il lungo Toth per quella ospite ed Altieri per la Italcom. Il ragazzo boianese era iscritto a referto e si spera nella sosta imposta dal calendario per la prossima settimana per recuperarlo in occasione della trasferta di Termoli fra 15 giorni.

Gli abruzzesi si presentavano più lesti in avvio ed in leggero vantaggio alla prima sosta (9-15) ma con qualche fallo in più al passivo che i campobassani , però, non capitalizzavano dalla lunetta. Il 10/25 finale da questa distanza segnerà ancora, come già successo ad esempio la scorsa settimana a Sulmona, la nota dolente. Nella seconda frazione, coach Anzini trovava i giusti ingredienti per tamponare gli ospiti. La 'zona Italcom' consentiva di mettere argine agli attacchi abruzzesi e di recuperare il gap. Un 2/2 di Igbanugo segnava il primo sorpasso di serata sul 20-19 al 15°. Lo stop di metà gara vedeva praticamente incollate le squadre sul 27-28 con un misero punto in favore per la squadra di coach Ialacci.

Al ritorno in campo la Italcom arginava un break di 5 punti sul 32-37 e sfruttava il gravame di falli degli ospiti costretti, così, a centellinare le presenze di Borromeo e Pasquini sul campo, avendo entrambe 4 falli. Trovando equilibrio difensivo e anche buoni spazi in attacco grazie al grande aiuto fornito dalla panchina ed in particolare da Vincenzo Pianese, giovanissimo classe '98, la Italcom al 30° creava uno strappo sul 48-45 che non consentiva frettolosi entusiasmi. Negli ultimi 10 minuti, le squadre procedevano ancora in equilibrio, segnando pochissimo. San Salvo perdeva pezzi pregiati per falli nel lento scorrere dei minuti finali e la parità regnava ancora a soli 14 secondi dal termine sul 57-57. Ranauro era bravo a realizzare una delle due opportunità dalla lunetta, sufficiente per contenere l'ultimo assalto degli ospiti. Risultato finale giusto e punti conquistati dalla squadra campobassana che ha saputo gestire e leggere meglio le fasi cruciali del match, pur scontando meno centimetri e rotazioni.
"Questa partita l'abbiamo vinta in difesa" è il commento di coach Anzini "restando lucidi nei momenti decisivi. Era importante vincere per sperare di entrare nei play off anche se dipenderà più che dai nostri risultati da quello che succederà nelle prime due posizioni di classifica. Noi proseguiamo per la nostra strada cercando di dare sempre il massimo e di mettere i nostri giovani nelle condizioni di dimostrare quanto valgono".

Maurizio Casaletto