BLS LANCIANO - ALBA ADRIATICA BASKET 67-48   (20-12, 34-25, 51-37)

 Arbitri: Gianciotta (San Pietro Avellana) e Barbiero (Campobasso)

 Note: 

La Bls Lanciano centra la settima vittoria consecutiva regolando il fanalino di coda Alba Adriatica e mantiene il vertice della classifica. Con Carlo Mancinelli messo fuori causa da un fastidiosissimo torcicollo, coach Salomone si affida al giovane Emanuele Di Campli, che dirige la squadra in maniera positiva, al suo esordio nel quintetto base. Tuttavia i gialloblu sembrano deconcentrati e paiono sottovalutare i bianconeri, che, seppur ultimi in classifica, offrono una buona e intensa prestazione.

Gli ospiti scappano subito sullo 0-6 e i gialloblu si riprendono solo dopo il provvidenziale time-out chiamato da Salomone. In breve Lanciano chiude la prima frazione avanti 20 a 12. Nel secondo quarto si mettono in luce i giovani Carosella e Di Campli, ma l'attacco frentano resta abbastanza sterile e Martinez e compagni restano attaccati ai padroni di casa, tanto che soltanto a 2 minuti dal termine della terza frazione, sul punteggio di 43 a 35 per la Bls, Alba Adriatica, colta da improvvisa follia di Ruberti e Martinez, si vede chiamare 2 falli tecnici a sfavore, grazie ai quali Lanciano mette a segno il distacco decisivo che taglia le gambe agli uomini di Nicolai. Nell'ultima frazione c'è spazio per l'esordio di un altro giovanissimo, la guardia Giovanni Mancò, accolto dal caloroso applauso del pubblico locale.

La vittoria di oggi, con la squadra abbastanza deconcentrata, consente ai frentani di mantenere la prima piazza in coabitazione con San Vito e Atri, in attesa del derby di mercoledì fra le due teramane Penta e Fortitudo. Domenica prossima la Bls è attesa da un altro impegno agevole sulla carta, a Nereto, contro la penultima della classe, ma occorrerà giocare con una concentrazione superiore a quella messa in mostra oggi per portare a casa i 2 punti.

Antonio Amoroso da www.lancianobasket.it

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - BASKET BALL ROSETO 100-78   (27-26, 47-44, 69-64)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e De Stefano (Termoli)

 Note: Cinque falli: Pavia, De Santis.

Partita che ha tenuto col fiato sospeso i numerosi sostenitori del San Vito presenti alla Cittadella dello Sport e con un Roseto che ha tenuto validamente il campo per i primi tre quarti di gioco, poi la mancanza di cambi e i numerosi falli commessi dai rosetani hanno messo la parola fine alla gara con un 31 a 14 nel quarto periodo di gioco, che non ammette scuse. Per il San Vito una partita difficile, ma che ha mostrato il carattere di una squadra, che non è abituata a mollare di fronte alle difficoltà e che continua la sua marcia in testa alla classifica anche se in compagnia di altre squadre. Sabato prossimo la trasferta di Penne ci dirà dove possono arrivare questi ragazzi.

WdeN

OLIMPIA CAMPOBASSO - EXIT ISERNIA 71-82   (18-18, 40-34, 52-62)

 Arbitri: Cascioli (Pescara) e Persia (Scoppito)

 Note: 

Non riesce all’Olimpia Campobasso il terzo successo consecutivo stagionale. A fermare la marcia di riavvicinamento alle posizioni di classifica più tranquille ci ha pensato l’Exit Isernia (che ha visto debuttare Ernesto Lombardi) del coach Tiziano Rosignoli che ha espugnato Vazzieri al termine di quaranta minuti molto intensi. Il match vive su un primo quarto all’insegna del grande equilibrio come testimonia anche il punteggio di 18-18 con cui le due formazioni si sono presentate al secondo periodo. In questo frangente i campobassani provano a fuggire toccando anche nove punti di vantaggio sino ad un secondo dalla fine, quando una bomba di Pate regala ai pentri il meno sei. Al rientro dall’intervallo lungo sale in cattedra l’argentino Pablo Rodriguez che infila ben quattordici dei venti punti totali della propria giornata. Questa prestazione balistica, in pratica, segna negativamente il confronto per la truppa di Sabatelli che negli ultimi dieci minuti non riesce a rimontare il vantaggio costruito dai cugini.

Francesco A. Brunale

CHIETI BASKET - PALLACANESTRO ATRI 60-80   (19-27, 26-45, 40-63)

 Arbitri: Moro (Teramo) e De Ascentis (Giulianova)

 Note: Falli tecnici alla panchina di Chieti al 16° e a Sprecacenere al 29° minuto.

Successo senza difficoltà per la Pallacanestro Atri, che sbanca il parquet della giovane formazione del Chieti Basket mantenendo così la testa della classifica. I ragazzi di Boschetti hanno avuto un ottimo approccio alla partita fin dai primissimi minuti, riuscendo a prendere quasi subito un buon margine per poi incrementarlo e gestirlo comodamente fino alla sirena finale. Fulgenzi e Beltran si confermano in buono stato di forma, mentre sta tornando ai suoi livelli Savini, autore dei canestri del primo allungo, ben coadiuvato anche da Alloatti e Di Blasio, quest'ultimo importantissimo nel terzo periodo per chiudere la partita, mentre tra i locali da segnalare i 20 punti di Agostinone, con il temuto Di Falco ottimamente contenuto dalla difesa rossoverde.

Dopo l'equilibrio iniziale è Savini a guidare il primo allungo atriano grazie ai suoi punti (ben 10 nel primo periodo) ed ai suoi assist, con il punteggio che, dopo otto minuti, vede Atri già in doppia cifra di vantaggio sul 15-25 a seguito di una tripla di Fulgenzi, prima che il quarto si chiuda sul 19-27 con un canestro di Agostinone sulla sirena. Nel secondo periodo Atri serra le maglie in difesa e riesce a trovare facili canestri in contropiede, con il margine che cresce a vista d'occhio fino al +19 con cui le due squadre rientreranno negli spogliatoi (26-45). Al rientro sul parquet i giovani locali provano a rifarsi sotto ma Atri controlla agevolmente ed effettua un altro deciso allungo chiudendo di fatto la partita. I canestri di Di Blasio spingono i rossoverdi fino al 35-59, prima che la terza sirena mandi le squadre nelle rispettive panchine sul 40-63. Nell'ultimo quarto coach Boschetti lascia i titolari a riposo praticamente tutto il campo, con i rossoverdi che toccano il massimo vantaggio sul +29 (45-74) prima di un rilassamento nei minuti finali, con i teatini che ne approfittano per rendere meno ampio il margine, che a fine partita sarà di venti punti sul 60-80.

Atri ha fatto il proprio dovere, sfruttando un calendario non impossibile e mantenendosi nel gruppo di squadre in testa alla graduatoria. Ora però verrà la resa dei conti, visto che nei prossimi due mesi ci saranno praticamente tutti gli scontri diretti d'alta classifica che diranno molto sulle ambizioni di Savini e compagni. Si comincerà già da domenica prossima, sull'ostico campo di Ripalimosani, reduce dalla sconfitta in trasferta a Campli che l'ha fatta allontanare dalla vetta e che l'ha risucchiata nella lotta per l'accesso ai play off. Una difficoltà in più, quindi, per i rossoverdi, che troveranno una squadra vogliosa di rivalsa ma, al tempo stesso, Atri vorrà riscattare la sconfitta-beffa, con tantissime polemiche, dell'andata e con un Peca in più nel motore.

da www.atribasket.it

RENIT CAMPLI - VISURE ONLINE RIPALIMOSANI 67-56   (15-11, 39-29, 55-45)

 Arbitri: Foschini (Penne) e Abbatescianni (Teramo)

 Note: Spettatori: 600 circa. Falli: Pallacanestro Campli 15. Visure on Line 20.

A Campli non si passa, a farne le spese questa volta è la formazione molisana del Ripalimosani, arrivata al Palaborgognoni senza Pennacchio e Santella. Tra le fila farnesi da notare il rientro di Del Zoppo. Alla fine l’ha spuntata la Renit Campli, apparsa nettamente più concentrata e padrona della partita per tutti i quaranta minuti di gioco. Una partita nervosa sia in campo che fuori, rimasta tuttavia nei limiti della regolarità sportiva. D’altronde la posta in palio era molto alta e la risposta del pubblico di fede biancorossa non si è fatta attendere. Parte forte la squadra di casa, 8-4 dopo cinque minuti di gioco, con un antisportivo fischiato su Gentili. Tuttavia i Ripesi non ci stanno e si rifanno subito sotto, 10-9 a due minuti dal termine del quarto con due falli personali per Ramoni. Il primo quarto si chiude sul 15-11. Nella seconda frazione Campli prova a scappare con tre bombe di Gentili che piegano le gambe alla formazione ospite, 24-16. La Renit approfitta del momento di sbandamento degli ospiti e affonda il colpo, prima 28-18 e poi 39-24, massimo vantaggio. Ripalimosani con un colpo di coda riesce ad andare negli spogliatoi limitando i danni sul 39-29.

Al rientro Campli prova di nuovo ad allungare, sempre grazie a Gentili che con due canestri dalla lunga distanza fissa il punteggio sul 50-36. Gli ospiti si tengono aggrappati alla partita con due “preghiere” allo scadere dei 24 secondi, tuttavia a due minuti dal termine della frazione il punteggio è di 55-41 con i camplesi in pieno controllo del match. Il quarto si chiude sul 55-45. L’ultimo periodo è caratterizzato dalle numerose interruzioni di gioco, prima per lo scontro tra Nardi e Chukwuka, (in cui il giovane farnese sembra aver avuto la peggio, trauma cranico e nottata passata in ospedale) poi per i numerosi faccia a faccia tra giocatori e le proteste continue degli ospiti su ogni chiamata arbitrale. Nonostante ciò a meno di tre minuti dal termine Campli amministrava un vantaggio di dieci lunghezze sul 61-51. Il finale di gara non regala colpi di scena, con i farnesi che portano tranquillamente a casa la vittoria ribaltando anche la differenza punti nello scontro diretto con il 67-56 finale. Una vittoria che, come si suol dire, vale 4 punti.

da www.pallacanestroninodiannunzio.it

Perde in trasferta la Visure online Ripalimosani che in terra abruzzese viene sconfitta dalla Pallacanestro Campli col punteggio di 67-56. Parte subito in salita la partita per i satiri che “aggrediti” fisicamente dagli avversari e da un pubblico visceralmente scorretto ed estremamente offensivo (crediamo che “solo” per questa partita e per le bestemmie, gli insulti e le minacce sentite non bastino 1000 euro di sanzioni...), sono subito costretti a rincorrere i padroni di casa che davanti 6-0 al 3’ spianano il terreno ad un match che li vedrà sempre condurre le manovre con margini che dal secondo quarto non scenderanno mai al di sotto delle 6 lunghezze.

Detto questo, va sottolineato come il duo arbitrale (e qui ci riallacciamo alla polemica fatta qualche giorno fa dal caro Mimmo Biello, coach dell’Isernia) non è stato mai - e sottolineamo mai - all’altezza della situazione. Basti pensare che già al 3’ di gioco dopo un sacrosanto fallo sancito a Rizzo coach Castorina è arrivato praticamente a centrocampo per inveire contro Abbatesciani, ma quest’ultimo non ha avuto il “coraggio” di sancire un tecnico che avrebbe fischiato anche il più magnanimo degli arbitri. Per non parlare del trattamento riservato alle nostre guardie Di Cristofaro ed Antonelli, malmenati dal primo al quarantesimo minuto e costretti a tirare solo dall’arco per evitare di essere mandati letteralmente all’ospedale dai continui colpi infertigli dai diretti avversari. Ma udite udite il resoconto dei falli, in una partita dove il livello di aggressività della squadra di casa ha toccato picchi mai visti, è di 15 per il Campli e 20 (!!!) per il Maccabi... incredibile. Detto questo, vorremmo rendere costruttiva, come sempre, la nostra esperienza ed evitarla ad altri. Suggeriamo quindi, di vero cuore, al neo designatore sig. De Panfilis, ove garantire l’equità nei prossimi match casalinghi del Campli di designare una coppia arbitrale quantomeno di categoria superiore, ed anche se il regolamento non lo ammette, lo riteniamo l’unico modo per non mandare altri “agnelli al mattatoio”...

Tornando al basket giocato come dimostra il primo parziale, il Maccabi dopo un primo appannamento risale la china, grazie ad una tripla di Antonelli ed un piazzato di Filipponio e chiude sotto di 4 (15-11). Nel secondo periodo, come già anticipato, il Campli scava un piccolo solco grazie alla giornata sì di Gentili, che dall’arco piazza tre triple fissando il punteggio sul 30-17 al 17’, ma una tripla di Di Cristofaro e due di Di Cesare limano il divario che a metà della contesa è di 10 lunghezze 39-29.

Dopo l’intervallo lungo i padroni di casa provano ad accelerare sempre col solito Gentili che in evidente giornata di grazia mette altre due triple portando il Campli al massimo vantaggio (+16). Il Maccabi però non ci sta e serrando un po’ più in difesa e gestendo meglio gli attacchi trova l’alchimia giusta per riavvicinarsi (55-45 al 30’). Nell’ultimo quarto gli ospiti, causa un po’ la stanchezza e un bel po’ l’esasperazione nella “giornata del fischio negato”, sciupano molte ghiotte occasioni per rosicare ancor più il divario e provare a giocarsela al fotofinish, e la partita si chiude col punteggio di 67-56 nel tripudio del tifo “calcistico” camplese... Ora il Maccabi deve leccarsi in fretta le ferite e rituffarsi in una intensa settimana di allenamenti che culminerà col big match di domenica contro la capolista Atri. Appuntamento alle 18 in una Maccabi Arena che dovrà essere ancor più piena per sostenere i propri beniamini.

da www.ripalimosanibasket.it

T&T MARTINSICURO - BASKET PENNE 75-80   (22-17, 41-37, 57-56)

 Arbitri: Palazzeschi (Francavilla) e Di Carlo (Pescara)

 Note: 

SIDE POPOLI - NERETO BASKET 91-69   (24-16, 37-33, 59-52)

 Arbitri: Pantera (Pescara) e Perriera (Isernia)

 Note: 

FORTITUDO TERAMO - PENTA BASKET TERAMO 69-61   (9-17, 21-33, 33-44, 54-54)

 Arbitri: 

 Note: Dopo un tempo supplementare.

Il Penta Basket Teramo non è riuscito a conquistare il poker di vittorie consecutive, venendo battuto fuori casa nel derby contro la Fortitudo Teramo con il punteggio di 69-61 (9-17, 21-33, 33-44, 54-54), al termine di una partita risoltasi solo dopo un tempo supplementare e negativamente condizionata, soprattutto negli ultimi minuti di gara da una condotta mediocre se non altamente deficitaria da parte della coppia arbitrale, decisamente in serata “no”.

Coach Passacquale, che da inizio stagione è costretto a fare le convocazioni guardando prima nell’infermeria e poi in campo, portava nei 10 Franchi e solo per onor di firma l’infortunato Di Curzio per sopperire all’assenza di Schiavoni, out per un mese per un problema alla mano. I biancoverdi, che dopo 2’ erano costretti a sostituire Ciardelli per un risentimento muscolare (rientrerà in campo ma le sue prestazioni saranno fortemente condizionate dall’infortunio), partivano subito forte sfruttando Bartolini, incisivo da sotto, e Moretti autore di ben 9 punti nel primo quarto. Il Penta dopo un paio di minuti di “uomo” sceglieva di difendere a zona “2-3” e questa si rivelava la mossa vincente… almeno fino al 36’. La Fortitudo infatti non riusciva praticamente mai ad attaccarla, rimanendo invischiata nel gioco a ritmo controllato messo in campo dai biancoverdi (9-17 al 10’). Nel corso dei due quarti centrali il Penta trovando buone cose anche da Mignogna e Caivano aumentava il vantaggio portandolo stabilmente tra i 10 (16-26 al 15’) ed i 12 punti (31-44 al 29’), nonostante al 21’ a causa di un colpo all’occhio Bartolini era costretto ad abbandonare il campo per recarsi al Pronto Soccoro. L’assenza dal campo del miglior rimbalzista del Penta (si prevede anche per lui un lungo stop) alla lunga risultava penalizzante costringendo coach Passacquale a spremere ancor di più i suoi giocatori migliori.

Nonostante tutto, il Penta alla prima azione del quarto periodo, grazie ad una tripla di Ciardelli, si portava sul +16 (33-49), massimo vantaggio della partita. Ricci, autore di una seconda metà gara da 22 punti, a suon di triple cercava di far rientrare i suoi ma al 36’ il Penta era ancora saldamente al comando sul punteggio di 38-52 dando l’impressione di aver anticipatamente chiuso la contesa. Ed invece, accadeva l’imponderabile. La coppia arbitrale, che fino a quel momento comunque non aveva brillato in quanto a stato di forma, cambiava improvvisamente metro di giudizio, concedendo alla Fortitudo di mettere sistematicamente, senza vedersi sanzionare falli, le mani sul portatore di palla e fischiando tre discutibilissimi falli in attacco in rapida successione ai giocatori del Penta, che facevano infuriare e non poco il composto e pacato pubblico presente al PalaScapriano. La Fortitudo prendeva coraggio ed in 3’ con un parziale di 13-2 (51-54) si riportava ampiamente in partita. Ad 1’ dalla fine Di Anastasio aveva in mano i due liberi della sicurezza ma il play biancoverde faceva 0/2 e nell’azione successiva Didonna, dall’angolo, con una tripla, mandava le due squadre all’overtime. Nel supplementare l’inerzia era tutta in favore dei padroni di casa, che continuavano nel loro parziale positivo (31-9 dal 36’ al 45’), fino al 69-61 che chiudeva la gara.

Giosuè Passacquale, coach del Penta Basket, a fine gara ha commentato: “Non posso nascondere di essere deluso perché abbiamo perso una partita dominata per 36’, nei quali la Fortitudo era rimasta imbrigliata nella nostra difesa a zona. Poi negli ultimi 4’ di tempo regolare è successo il ‘patatrac’. Loro sono diventati più fisici mettendo spesso le mani addosso sul portatore di palla, gli arbitri glielo hanno concesso e noi non siamo riusciti ad attaccare più il canestro. Devo però dire che nelle condizioni nelle quali eravamo stasera era difficile fare di più: siamo senza Di Curzio e Schiavoni, dopo 2’ si è infortunato Ciardelli e poi ad inizio del terzo quarto abbiamo perso per infortunio Bartolini. Ormai siamo con gli uomini contati e sono comunque soddisfatto di quello che sta facendo la mia squadra”. Il tempo di ricaricare le pile e lo sguardo è già rivolto verso sabato quando il Penta Basket affronterà, nella seconda trasferta consecutiva di questo girone di ritorno, l’Alba Adriatica Basket, squadra battuta largamente nella partita di andata.

Adriano Vannucci - da www.drinkteambasket.it