VISURE ONLINE RIPALIMOSANI - NUOVO PINETO BASKET 66-62   (16-18, 27-24, 42-40)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Castellan (Chieti)

 Note: Visure on Line: TL: 12/17 (71%); T2: 12/33 (36%); T3: 10/30 (33%). Rimbalzi Visure on Line 40 (Carlozzi 15 e Di Cesare 12). Pineto: TL: 9/15 (60%); T2: 22/36 (61%); T3: 3/23 (13%).

Nel proibitivo match contro il Nuovo Basket Pineto, la Visure on Line Ripalimosani butta in campo l’immenso cuore che la contraddistingue. In settimana l’infermeria ripese segnava rosso: le due guardie titolari (Pilla G. e Sabatucci), avendo rimediato un infortunio nel turno infrasettimanale di mercoledì contro San Vito non sono scesi in campo. Coach Di Pasquale, dal canto suo, non poteva far altro che “solleticare” i propri giovani affidando ad ognuno delle consegne. Quintetto inedito con Anzini, Santella, Di Pasquale, Carlozzi e Irish e dalla panchina pronti a dare il proprio contributo Di Cesare, Ciampitti e De Nunzio.

In un match dove il massimo divario tra le due squadre è stato di cinque lunghezze, nei primi due quarti, a farla da padrona è stata la stanchezza. Difatti l’incontro di mercoledì aveva palesemente lasciato il segno nelle gambe dei giocatori, causa, questa, delle basse percentuali dal campo per entrambi i quintetti (Ripalimosani 35% e Pineto 42%). Qualche sprint di Di Pasquale ed una schiacciata dell’inglese Irish dalla linea di fondo, infiammano il numeroso pubblico presente alla Maccabi Arena. Il primi due periodi si chiudono all’insegna dell’equilibrio e a metà gara il punteggio è di 27-24.

Nella ripresa il Maccabi continua a difendere 2-3 visto che la stessa difesa stava dando i suio frutti. Pineto, dal canto suo, attua difese per non far arrivare palloni all’arrembante Irish che, nei primi due quarti, aveva dato qualche problemino a Tano e Di Giangiacomo. Si va avanti così fina a metà del quarto periodo dove un mini break generato dall’asse argentino Dutto-Tano regale il +5 agli ospiti. Sembrava l’inizio della fine ma è proprio in questi frangenti di gara che il proverbiale cuore inizia a pulsare ancora di più. Dal 35’ in poi tutto ciò che succede è frutto di estemporaneità, rabbia e cattiveria agonistica: in rapidissima successione si susseguono due triple di Di Pasquale, due di Di Cesare, una di De Nunzio, una di Santella, una (forse la più importante) di Irish che riporta avanti i satiri di 2 punti a 40” dalla sirena, i tantissimi rimbalzi catturati da Peppe Carrozzi (15 in totale), e la buonissima difesa di Ciampitti e Anzini. A scrivere i titoli di coda del match sono stati però i quattro liberi realizzati da Di Pasquale che con lucidità tiene a debita distanza il quintetto abruzzese.

Come detto una vittoria della squadra, soprattutto dei più giovani che si sono fatti trovare pronti all’appuntamento finora più importante. Il cammino dei satiri continua con umiltà e dedizione; sabato 15 novembre l’attesissimo derby contro la Cestistica Campobasso degli ex Sabatelli, Filipponio, Cefaratti, Pennacchio e Di Cristofaro. Appuntamento al PalaVazzieri alle ore 20:30.

da www.ripalimosanibasket.it

AIRINO TERMOLI - FIAT MOLINARO CAMPOBASSO 59-92   (14-31, 36-48, 57-74)

 Arbitri: Guarino (Campobasso) e Gianciotta (San Pietro Avellana)

 Note: Cinque falli: Venditto, De Curtis, Petruzzellis. Tecnico a Volpe e alla panchina dell'Airino. Espulso Vera.

BASKET PENNE - DI SERAFINO NERETO 84-69   (22-23, 42-38, 66-52)

 Arbitri: De Panfilis e Di Luzio (Pescara)

 Note: 

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 64-72   (20-17, 32-38, 49-58)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Venuti (L'Aquila)

 Note: 

La terza vittoria esterna stagionale consente al San Vito di agganciare al secondo posto Venafro e Nereto entrambe sconfitte. La gara dell'Aquila, vinta per 72/64, non è stata del tutto agevole. Come è consuetudine negli ultimi anni, i padroni di casa riescono a far giocar male le avversarie costringendole ad esprimersi in modo essenziale e prevedibile.

E' accaduto anche al San Vito che all'inizio della contesa è caduto nella tattica soporifera degli aquilani capaci di portarsi al massimo vantaggio a 2'34" del primo quarto +6 (18-12). Senza Francesco Nervegna infortunato, il quintetto iniziale di San Vito è guidato da Alfredo Mancini, pivot Massimo Salvatore, poi Paolo Fulgenzi, Benedetto Salomone e Fabio Lasaponara. Si arriva così al termine del primo quarto sul 20-17 per L'Aquila. Nella seconda frazione San Vito più determinato, ma soprattutto più concreto. Dopo un paio di minuti i due coach biancazzurri inseriscono Matteo Zitti in luogo di Alfredo Mancini. A turno scendono in campo anche Matteo Di Pietro e Mario Pacaccio. La squadra del Presidente Fulgente riesce a ribaltare le sorti dell'incontro con il parziale di 12-21. L'Aquila non dimostra di essere una squadra opportunista considerati i numerosi errori che caratterizzano questa fase della partita. Dunque, sanvitesi più cinici che arrivano all'intervallo sul 32-38.

Al ritorno in campo i padroni di casa si mostrano molto più determinati operando un parziale immediato di 5-0. In questa fase Matteo Zitti arriva repentinamente al terzo fallo personale quando mancano 8'35" alla termine del terzo quarto. Torna in campo Alfredo Mancini che piazza subito un canestro da tre punti riportando più avanti i biancazzurri. L'Aquila pressa a tutto campo trovando canestri pesanti con Vaccarelli e Perrotta. La risposta sanvitese è affidata a Mario Pacaccio che tiene a galla i suoi con due bombe da tre. Il cambio con Fabio Lasaponara viene spiegato da Antonio Remossi: “Dopo altri due tiri da tre sbagliati ho preferito inserire Lasaponara che in difesa mi dava più sostanza considerato che Pacaccio era anche stanco”.

Si arriva così all'inizio dell'ultimo quarto sul 49-58. Un vantaggio rassicurante per San Vito. L'Aquila non ci sta a perdere nuovamente in casa. L'allenatore ordina la difesa box and one su Paolo Fulgenzi con l'intento di arginare la fase d'attacco sanvitese. L'apporto in fase realizzativa si concretizza con i vari Pace, Ventruto e Cordazzu che a 3'02" riportano i padroni di casa a -3 (62-65). Solo per un paio di minuti Paolo Fulgenzi è in panchina a tirare il fiato considerato che, quella di stasera, è la terza gara in otto giorni senza un attimo di respiro. Al rientro in campo Fulgenzi prende il comando delle operazioni gestendo con maestria la fase finale. A 2'05" dal termine il quinto fallo dell'aquilano Vaccarelli segna la resa per i padroni di casa che alzano definitivamente bandiera bianca dopo i due tiri liberi messi a segno a 31" dal suono della sirena da Mario Pacaccio al quale consegniamo la palma del migliore in campo con 11 punti all'attivo realizzati tutti nei momenti decisivi della gara. L'Aquila si arrende con l'onore delle armi vincendo l'ultima frazione per 15-14. San Vito porta a casa due punti d'oro in ottica play off in una gara giocata a ritmi bassi e con poco spettacolo. Soprattutto nei primi due quarti Paolo Fulgenzi ha tenuto a galla i suoi supportato dall'esperienza di Massimo Salvatore apparso sempre lucido. Molto bene i ragazzi Matteo Zitti e Alfredo Mancini cui non si può chiedere di più in questi incontri. Nel finale di partita Benedetto Salomone ha dato sostanza alla difesa insieme a Fabio Lasaponara. Matteo Di Pietro è condizionato dall'infortunio alla caviglia e da una tenuta atletica approssimativa che non gli hanno impedito però di contribuire positivamente a questo splendido successo. Migliore marcatore della M3 Costruzioni San Vito è ancora Paolo Fulgenzi con 15 punti che, aggiunti ai 163 realizzati nelle altre sette partite, si porta a quota 178. Ed ora due partite consecutive in casa: Sulmona e Teramo.

L.F.

FASOLI & MASSA SULMONA - BIOFOX VASTO 77-64   (19-16, 44-38, 64-55)

 Arbitri: D'Emilio (Roseto) e Foschini (Penne)

 Note: Sulmona: Tiri da 2: 19/43(44%); da 3: 10/29(34%); Tiri Liberi: 9/14(64%); Falli: 24. Vasto: Tiri da 2: 8/31(26%); da 3: 12/34(35%); Tiri Liberi: 12/19(63%); Falli: 20. Usciti x 5 falli: Mancinelli (33’: 68-58), Giammarco (39’: 71-60) e Maidana (39’: 74-62). Falli Tecnici: Di Rosso (10’: 16-14), Celenza (24‘: 51-47) e Palombizio (24’: 51-47).

Basket di pessima qualità fra due formazioni che giocano male con la BioFox che riesce a giocare peggio per perdere contro una pari classifica, in una posizione che non rispecchia affatto le potenzialità a disposizione di due coach alla ricerca di continuità e schemi tattici per risalire la china il più in fretta possibile. I padroni di casa, inoltre, venivano da una sconfitta interna (quella di mercoledì vs il Penne) dalla quale risollevarsi quanto prima possibile, mentre la BioFox non riesce mai a metter in campo il gioco messo in mostra nelle gare precedenti con l’aggravante che, rimasta a quota 6 punti in classifica, deve ora affrontare una nuova trasferta, a Venafro, per poi tornare al PalaBCC dove arriva un Nereto fermato oggi dal Penne, ma ben saldo nelle zone alte della classifica con velleità di giocarsi fino alla fine il salto di categoria.

Per coach Di Stefano si preparano due settimane durissime alla ricerca di una rapida soluzione per sovvertire due pronostici nettamente sfavorevoli. La gara odierna invece si è svolta con basket ad intermittenza con i pelini che provano a spingere visto che l’avversario, fin dalle primissime battute, non sembra essere in giornata positiva, anzi tutt’altro come dimostrato dai numeri finali: solo 8 le conclusioni da sotto e dalla media distanza su 31 tenativi e soli 9 punti messi a segno nell’ultimo quarto con un tiro da 3 di De Angelis per il –6(64-58) a nove minuti dalla fine, mini break del Sulmona (6-0) per il –12 (70-58) al 6° minuto, Celenza ritrova il canestro dopo una pausa lunga 6 minuti e coach De Grandis N. può tranquillamente gestire con due triple che fissano il risultato finale con 13 lunghezze di distanza fra le due formazioni che non la dicono tutta sull’andamento del match.

Primo quarto già con tanti errori e squadre al mini riposo sul 19-16, nel secondo quarto, grazie alle conclusioni dalla lunga, e lunghissima, distanza gli ospiti si fanno più intraprendenti, sorpassano ed arrivano al loro massimo vantaggio +4 (17’: 29-33), i peligni reagiscono e riguadagnano lo spogliatoio, per la pausa lunga, avendo doppiato il vantaggio del primo quarto (+6: 44-38). La ripresa si apre con due triple di Desiati (chiuderà la gara con 15 punti, miglior realizzatore BioFox, con 5 conclusioni dalla lunga distanza su 12 tentativi), ma i padroni di casa arrivano sul +10 (57-47) a metà terzo parziale, mini break di 8-0 nei successivi 3 minuti per il +2 (57-55), contro mini break 7-0 e l’ultimo parziale inizia con De Grandis F. (top scorer con 23 punti) e compagni che, incassato un altro tiro pesante da De Angelis (3/3), va prima sul +10 (68-58) poi sul +12 (70-58) con Celenza che, come già detto, ritrova la via del canestro dopo un’eternità con il risultato già compromesso che riscatta prontamente i padroni di casa ed inguaia maledettamente gli ospiti.

Tutto ciò detto passa subito in archivio per dimenticare il più in fretta possibile e prepararsi a quello che il calendario ci presenta nell’immediato futuro. Delusione per chi solitamente mi commenta, spesso trascurando che il dito sulla tastiera si dovrebbe mettere dopo aver collegato il cervello, visto e considerato che non trova citazioni particolari sull’arbitraggio; mentre, se qualcuno dovesse leggermi da Sulmona, passi a chi di competenza i miei complimenti per la scarsa sportività offendendo gratuitamente e denotando, fra l’altro, poca, ma proprio tanto poca, educazione.

Francesco Tomassoni

PROGETTO AUTO ROSETO - ISOTERMICA VENAFRO 81-74   (26-15, 37-34, 56-58)

 Arbitri: Volpone (Pescara) e Sciuto (Città Sant'Angelo)

 Note: 

Non passa la titolata Venafro a Roseto contro una PROGETTO AUTO che domina e vince una meritata partita: una prova corale di tutti gli atleti, ma a dirigere questa piacevole sinfonia, su tutti emerge la personalità del playmaker Di Sante che fa vedere i sorci verdi alla difesa molisana. Il primo quarto vede una Virtus stellare che manda in bambola la compagine ospite: il divario prende proporzioni imbarazzanti e solo una gran quantità di tiri dalla lunetta sbagliati accorcia le distanze tanto da a +11. Nel secondo quarto il Venafro incalza e pian piano recupera tutto quanto perso nel primo: Scarpa sotto canestro è insuperabile e nessuno è in grado di contastarlo. La Virtus fa tesoro del vantaggio accumulato in precedenza e nonostante il netto recupero degli avversari, riesce a concludere il primo tempo in vantaggio di tre punti. Intanto il Venafro prende le giuste misure nei confronti di Fioriti che non può fare il cecchino come sua abitudine e, marcatissimo, smista palloni a destra e a manca, ma non riesce a tirare.

Nel terzo quarto, coach Francani punta tutto sulla motivazione del suo play Di Sante: è la mossa vincente, ma gli ospiti cominciano a credere di potercela fare e passano in vantaggio. Il terzo quarto si chiude quindi a favore del Venafro di due lunghezze. Si prevede un finale al cardiopalmo: rientra Foschi e mostra tutta la sua grinta e la rabbia per essere stato fuori un mese causa infortunio. Il folletto virtussino intanto(Di Sante) sembra essere fresco come una rosa e non sente per niente i minuti di gioco sulle gambe: dall’altra parte Valvona decide di fare tutto da solo tenendo in gioco la sua squadra. Inizia la routine del fallo sistematico, ma questa volta la gara e’ in mano alla Virtus e la tiene stretta fino alla fine. Facendo una piccola analisi delle gare condotte fino a questo momento, non si può fare a meno di rimpiangere le due gare perse nei minuti finali contro il Teramo e il Nereto, che avrebbero posto la Virtus a 14 punti con una sola gara persa. Adesso la Virtus affronterà la difficile prova conto il Martinsicuro per il prossimo turno che si terrà domenica prossima.

Antimo Caporaletti

Si spezza dopo 6 vittorie consecutive la striscia di referti rosa per la Isotermica Basket Venafro che deve piegarsi ad una Virtus Roseto apparsa forse più motivata e vogliosa di portare a casa il successo. Una partita non certamente esaltante dal punto di vista spettacolare. Coach Francani, segnalato sabato scorso al Palamaggetti come osservatore del match tra i venafrani e l'altra formazione rosetana, deve aver fatto tesoro della partita persa nettamente dai "cugini". In questa chiave va letta la grande difficoltà in casa Isotermica di condurre a termine gli schemi offensivi. In realtà gli ospiti dopo un iniziale partenza con il freno a mano tirato hanno cercato di ristabilire le giuste distanze. La partita per oltre 35 minuti ha vissuto lungo un certo equilibrio, ma la difesa dei molisani è apparsa in affanno contro il dinamismo del play di casa Di Sante e di Foschi e Ucci che non sono stati da meno. La virtus Roseto poi non ha regalato nulla, dimostrandosi anche molto cinica dalla lunetta (fondamentale in cui i venafrani devono ancora alzare la percentuale).

Su sponda venfrana il solito lungo argentino Gabriel Scarpa ha tenuto in piedi i suoi lavorando bene in entrambe le aree pitturate. Valvona si è acceso a intermittenza e nel momento clou della gara ha risentito probabilmente della ferrea difesa locale. La fiammata dei venafrani dopo 30 minuti: sorpasso con il duo Scarpa-Valvona (56-58). Ma è stato veramente un attimo. Uno scatenato Di Sante ben coadiuvato dal compagno Foschi ha rimesso sui binari abruzzesi la partita che si è andata via via spegnendo come le speranze di vittoria dei venafrani. Esordio amaro quindi in casa Isotermica per Amatista che è apparso voglioso ma ancora in via di recupero per quel che concerne la condizione fisica ottimale. Domenica c'è subito la gara per il pronto riscatto per la compagine di patron Paolo Di Giovanni nella palestra comunale di via Pedemontana. Avversario di turno il Vasto.

Pasquale Sorbo

IL GLOBO ISERNIA - T&T GEA MARTINSICURO 85-100   (22-29, 38-56, 54-79)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Mancinelli (L'Aquila)

 Note: Cinque falli. Mainiero e Di Furia. Tecnico a Di Furia.

BASKET BALL ROSETO - FORTITUDO TERAMO 72-85   (21-20, 40-42, 57-61)

 Arbitri: Agostinelli (Campli) e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

Torna alla vittoria la Fortitudo Teramo dopo due sconfitte consecutive grazie ad una prova convincente in quel di Roseto contro il fanalino di coda Basket Ball. Partita equilibrata per tre quarti durante i quali i padroni di casa hanno dato del filo da torcere ai cugini teramani, annullando le differenze di classifica. Nell’ultima frazione la Fortitudo è venuta fuori grazie alla panchina lunga e all’apporto decisivo dei giovani della squadra (ottimo Martelli con sedici punti a referto mentre non fanno più notizia i 33 dell’argentino Perez).

Finalmente un’affermazione netta per i biancoblu che fino ad ora non erano parsi mai del tutto convinti delle proprie capacità, finendo per soffrire anche contro squadre, almeno sulla carta, di qualità inferiore. Si tratta di un successo importante per la classifica in quanto permette agli uomini di coach Bontà (sabato squalificato, ne avrà ancora per un’altra partita) di rimanere in quota play-off, ma anche per il morale, fiaccato dopo le ultime prove negative, in casa contro Sulmona e nel turno infrasettimanale a Pineto. Il calendario offre la possibilità, domenica contro L’Aquila (si giocherà al PalaScapriano a porte chiuse dopo i fatti del match contro Sulmona), di allungare il momento positivo.

da www.fortitudoteramo.it