T&T GEA MARTINSICURO - VISURE ONLINE RIPALIMOSANI 92-71   (27-18, 53-41; 76-55)

 Arbitri: Fiorentino (Chieti) e Volpone (Pescara)

 Note: Spettatori: 250 circa. Martinsicuro: TL: 18/29 (62%); T2: 31/48 (65%); T3: 4/12 (33%). Visure Online: TL: 18/25 (72%); T2: 16/37 (43%); T3: 7/23 (30%). Usciti per falli: G. Pilla (37') e Di Cesare (40'). Fallo tecnico a G. Pilla (19').

Brutta sconfitta per la Visure Online Ripalimosani, che in terra d'Abruzzo perde contro un forte Martinsicuro. Dopo la splendida prova casalinga contro la Virtus Roseto, i ripesi non sono riusciti a ripetersi fuori casa, causa forse dell'appagamento della precedente partita e soprattutto del valore tecnico della T & T Martinsicuro, una delle squadre (a nostro parere) più quadrate di questo campionato. In settimana c'erano stati dei segnali poco confortanti per coach Di Pasquale. “Dopo la bella prestazione contro Roseto, inevitabilmente si è persa la determinazione e la voglia di sacrificarsi in allenamento" queste le sue parole, "mi assumo totalmente le responsabilità di questa brutta prestazione, in quanto anche per inesperienza non sono riuscito a dare le giuste motivazioni agli atleti in questa settimana".

Il match ha visto sempre avanti i padroni di casa e gli ospiti arrancare sia in attacco che in difesa aggrappandosi alle singole attitudini non mostrando il gioco di squadra sul quale tanto punta coach Di Pasquale. Il Martinsicuro dal canto suo ha giocato in maniera disciplinata affidandosi spesso al contropiede che ha permesso loro di scavare, a metà secondo quarto, un solco di 14 lunghezze, portato avanti sino a metà gara senza forzature. Nella ripresa i satiri non hanno avuto la forza di reagire, anzi sono crollati definitivamente sotto i colpi di Stakic (top scorer dell’incontro con 26 p.ti) e Gordon ben supportati da Zappacosta e da un redivivo Aniello già in forma playoff. Per affrontare al meglio la durissima partita interna di sabato prossimo contro la corazzata Penne (altra pretendente alla promozione finale), ci sarà tanto da lavorare. In casa giallo-blu c’è ottimismo consapevoli delle potenzialità della squadra. Lavorando e ritrovando lo spirito di squadra, sabato 25 ottobre assisteremo sicuramente un’altra partita.

da www.ripalimosanibasket.it

BIOFOX VASTO - NUOVO PINETO BASKET 64-61   (14-10, 28-20, 45-38)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Foschini (Penne)

 Note: Vasto: Tiri da 2: 12/35(35%); da 3: 9/36(25%); Tiri Liberi: 13/25(52%); Falli: 23. Pineto: Tiri da 2: 11/41(27%); da 3: 7/21(33%); Tiri Liberi: 18/22(82%); Falli: 24. Fallo Tecnico: Coach Pineto (18’:22-17).

Padroni di casa condizionati dall’importanza della posta in palio alla ricerca dei due punti per muovere lo zero in classifica, gli avversari non riescono ad approfittare della situazione e trovano la via del canestro con grande difficoltà, ne soffre lo spettacolo e i primi due quarti di chiudono con un punteggio estremamente basso: 28 i punti (14+14) per coach Di Stefano, 20 (10+10) per coach Castorina con una leggera supremazia per Celenza e compagni che tornano nello spogliatoio per il riposo lungo con 8 lunghezze di vantaggio. Nella ripresa le due triple in tutta la gara di Desiati (su 11 tentativi) spingono avanti la BioFox che a metà del parziale segna il suo massimo vantaggio +16 (40-24), ma gli avversari si danno una mossa, parziale di 0-9 e per coach Di Stefano i punti da gestire ne rimangono solo 7 (40-33) e tanti sono quelli da poter gestire ad inizio ultimo quarto. Il Pineto continua comunque nella rimonta, pareggia a 4 minuti dalla fine (56-56), poi sorpassa e raggiunge il suo massimo vantaggio (+3: 56-59) con l’orologio ai suoi ultimi tre giri, Desiati pareggia nuovamente con un tiro da sotto e l’1/2 dalla lunetta (59-59), risponde Di Giangiacomo dalla media distanza (inizio 40° minuto: 59-61), parità a 24” dalla fine con Celenza che dalla linea della carità realizza solo 2 punti su quattro tentativi, ma Ierbs ha il guizzo vincente rubando palla a metà campo e lanciando Desiati che, a 3” dalla fine, mette una grossa ipoteca sul risultato finale (63-61). Nella successiva rimessa gli avversari gettano fuori campo la palla che viene quindi riconsegnata ai locali, fallo immediato su Desiati che mette il primo (64-61), sbaglia il secondo, conquista palla dopo il rimbalzo ed arriva il suono della sirena.

Grande soddisfazione e molto sollievo per la squadra del presidente Spadaccini che sembrava cominciasse a soffrire di una sindrome da vittoria banalmente buttata alle ortiche nelle battute finale, ma così non è stato e la BioFox schiuda, alla quarta di campionato, quello zero in classifica che cominciava a creare qualche problema di troppo ad una formazione che, ad onor del vero, era partita con l’handicapp dei troppi infortuni che ne aveva fortemente condizionato il rendimento. Per il proseguo, a distanza ravvicinata, coach Di Stefano si ritrova con un nuovo impegno interno per domenica 26 vs una formazione che non sta attraversando un grande momento: al PalaBCC arriva il Basket Ball Roseto ancora fermo al palo e gara alla portata di Celenza e compagni che hanno ritrovato la via della vittoria. Buona la presenza di pubblico, presente anche il signor sindaco della Città del Vasto Luciano Lapenna che invitiamo per i prossimi impegni interni (visto mai che ci porti quel pò di fortuna che alla fin fine non guasta?) con una splendida cornice di ragazzini e ragazzine che frequentano il mini basket della BioFox in una struttura che, senza tema di smentita, è veramente una delle migliori nel panorama cestistico regionale e non.

Francesco Tomassoni

AIRINO TERMOLI - DI SERAFINO NERETO 55-78   (11-20, 21-38, 46-58)

 Arbitri: De Carlo (Pescara) e Palazzeschi (Francavilla al Mare)

 Note: 

BASKET PENNE - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 109-63   (23-17, 51-40, 85-51)

 Arbitri: Fascia e Chiacchiari (Isernia)

 Note: Cinque falli: Vaccarelli.

FASOLI & MASSA SULMONA - ISOTERMICA VENAFRO 71-76   (21-21, 44-43, 55-59)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Di Luzio (Pescara)

 Note: 

Prezioso successo in trasferta per la Isotermica Basket Venafro che riesce ad espugnare il difficilissimo campo di Sulmona storica bestia nera per i venafrani. La gara molto equilibrata si risolve negli ultimi giri di lancetta. Il locali si affidano all’inizio al solito duo Giammarco (2 triple pesanti nel primo quarto)-Maidana che mette insieme 14 dei 21 punti di squadra nella prima frazione. La risposta ospite opera sotto le plance grazie al lungo argentino Scarpa (8 punti) e Valvona(7 con una tripla). I successivi 10 minuti non schiodano la situazione di partenza. Bartolucci, molto ispirato nell’area pitturata sigla 9 punti preziosi alla causa. Giammarco,De Grandis e Ciccarelli con una bomba a testa completano i giochi offensivi. Venafro però scalda la mano dalla linea dei 6 e 25:con 5 triple(1 di Doro, 2 consecutive di Valvona e l’altra di Cuello) i molisani reggono. Si va al riposo lungo sul 44-43 per i locali.

Ma come è consuetudine orami delle ultime gare la Isotermica inizia piano piano ad abbattere il muro avversario negli ultimi due quarti. Entrambe le compagini abbassano le rispettive medie. Sulmona non ha più cecchini infallibili dalla linea dei 3 punti e i lunghi fanno il lavoro “sporco” da sotto. Alifuoco per i suoi infila una bomba rassicurante e si rivela freddo dalla lunetta.Il resto è opera del duo argentino Scarpa-Cuello. Si chiude il quarto con gli ospiti avanti di 4. Gli ultimi 10 giri di lancette sono vissuti con grande intensità.Bravo Ciccarelli a conquistare subito canestro e fallo in apertura. Il polacco Jablonski risponde in appoggio.La gara si gioca ora prevalentemente nell’area pitturata. Bartolucci e Scarpa si stuzzicano a vicenda. Ci prova allora Doro con una tripla delle sue a dare lo strappo definitivo alla partita. Ma Maidana è implacabile e realizza 6 punti consecutivi. Il giovane Cardinale non è da meno e infila due punti fondamentali. Nel momento topico però i lunghi di casa sembrano essere a corto di ossigeno. Così Scarpa,una tripla pesantissima di Valvona, Doro dalla lunetta e ancora Valvona chiudono una bellissima gara. Nulla hanno potuto Ciccarelli, Maidana e Bartolucci autori dei 16 punti totali di quarto della loro squadra. Grande entusiasmo invece in casa venafrana. La compagine di coach Mascio è riuscita a vincere su un campo storicamente a lei ostico ma soprattutto ha dato l’impressione di consolidare le proprie certezze. Domenica prossima impegno casalingo per la Isotermica contro un ostico San Vito.

Pasquale Sorbo

IL GLOBO ISERNIA - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 70-76   (20-27, 40-42, 56-56)

 Arbitri: Catani (Pescara) e D'Emilio (Roseto)

 Note: Cinque falli: D’Amore, Dzhukev.

Dopo tre pessime partite l'Isernia aveva bisogno di riscattarsi. Finalmente, dopo i lunghi lavori al Palafraraccio, i molisani sono tornati a giocare fra le mura amiche. E l'aria di casa ha fatto bene ai ragazzi di Di Pilla. Anche se non è arrivata (di un soffio) la vittoria, gli isernini hanno di che sorridere. E sì, perché con San Vito non era affatto facile. Ora, è vero che agli abruzzesi mancava il pivottone Di Pietro, infortunato, ma è vero anche che è comunque una squadra ben organizzata, con ottimi giocatori. L'Isernia, invece, aveva Gaglione reduce dall'influenza e Di Bucci febbricitante. Al roster de "Il Globo" si è unito in settimana Lombardi, vecchia conoscenza del basket isernino, che sostituirà Greco. Il nuovo innesto dell'Isernia non è ancora al top della condizione, dal momento che è fermo da circa un anno. Passiamo a vedere, nel dettaglio, le fasi della partita.

L'Isernia parte bene,trascinata dal solito Gaglione (8 rimbalzi) e da un ritrovato De Santis, che però terminerà presto la sua gara per un problema ad una gamba. Nell'ultima parte del quarto il Globo sonnecchia, permettendo agli ospiti di andare in vantaggio e di chiudere sopra di sette lunghezze. In avvio di seconda frazione i molisani crollano, piombando a -18. Tutti ormai pensano che la partita sia finita come nei precedenti incontri. E invece no. Mainiero (9 punti e tanta grinta) segna la bomba della riscossa. Anche Lombardi si iscrive al festival delle triple e l'Isernia risale, anche grazie ad un super Gaglione e ad un positivo Kapitanov. I ragazzi di Di Pilla chiudono il secondo quarto sotto di due lunghezze (40-42).

La terza frazione è avvincente: si assiste ad un estenuante duello punto-punto. L'Isernia fa una buona difesa, riuscendo a contenere gli agguerriti locali. Il quarto si chiude in parità. Nell'ultimo e decisivo periodo vige ancora l'equilibrio. Kapitanov e Gaglione guidano i locali, che però non riescono a pareggiare i conti. La cattiva sorte inizia a prendersi gioco dei molisani: il cronometro dei 24 secondi posto nella zona d'attacco dei locali, non funziona da inizio gara. E a nulla servono le urla dei tifosi e della panchina per avvisare i pentri dei secondi che scorrono. All'interno del Palafraraccio c'è una confusione assurda, dovuta ai numerosi, simpaticissimi tifosi di San Vito, armati di tamburi, piatti e persino di una tromba. A pochi minuti dalla fine Kapitanov pareggia. Ma Fulgenzi non ci sta e inizia a farsi sentire. L'Isernia non può più nulla e deve arrendersi agli abruzzesi.

La squadra di Di Pilla è in netta crescita. Finalmente si è vista una squadra unita. Bisogna rifinire qualcosa in attacco perché i molisani molto spesso preferiscono le soluzioni perimetrali al gioco dentro l'area (come dimostra il numero di tiri liberi concessi ai locali: tre). La difesa oggi ha funzionato. Dzhukev e Gaglione hanno catturato montagne di rimbalzi, Kapitanov ha distribuito palloni d'oro e tutti hanno messo grinta e volontà. Ora che è disponibile anche il Palafraraccio, gli isernini possono allenarsi con più continuità. Intanto la dirigenza pentra è alla ricerca di un 4-5 che possa aiutare Dzhukev sotto canestro. Sabato prossimo gli isernini saranno impegnati nell'incontro esterno di Pineto. Non sarà facile. San Vito si recherà invece sul difficile campo di Venafro.

Marco Colavitti

Il commento di questa partita non può cominciare senza un caloro ringraziamento ai nostri formidabili tifosi che in quel di Isernia sono stati davvero determinanti grazie non solo al loro continuo incitamento musicale e vocale ma soprattutto per averci dato la possibilità di raggiungere Isernia in tempo. Infatti la trasferta non inizia bene per la M3 che dopo le agrodolci notizie che arrivano dall'infermeria (out oltre a Di Pietro anche Salvatore ma recuperabili a breve), vede bloccarsi anche il furgoncino che li trasportava. Grazie ai nostri tifosi al seguito abbiamo potuto raggiungere Isernia salendo sui loro mezzi... mi chiedo come avremmo fatto senza di loro. Ma passiamo alla gara.

Il duo coach Verì-Remossi manda in campo un quintetto inedito, privo di un pivot puro e con Fulgenzi a dar man forte a Salomone sotto le plancie, il solito Nervegna in cabina di regia e i due bombardieri Lasaponara e Pacaccio. Il primo quarto che si chiude con il San Vito in vantaggio di 7 punti dice che in campo c'è un grande Lasaponara che non sbaglia nemmeno un tiro (soprattuto da 3), un Fulgenzi cinico e concentrato e un Salomone che prende benissimo le misure al pivot avversario che si ostina a mattonare il canestro ospite con tiri da fuori, e soprattutto un grandissimo Zitti che uscendo dalla panchina,concentrato e caricatissimo, mette subito canestri importantissimi e prende rimbalzi di altrettanta importanza. Il secondo quarto parte sulla falsa riga del primo e infatti gli adriatici raggiungono il massimo vantaggio della gara di +18 a 4 minuti dalla fine, ma a questo punto qualcosa pare rompersi negli equilibri san vitesi, infatti la squadra inizia a soffrire e a subire l'esuberanza improvvisa dei molisani che non sbagliano più un tiro, rosicchiano ben 16 punti e riuscendo a chiudere la seconda frazione sotto di soli 2 punti.

Il terzo quarto si gioca sul filo dell'equilibrio, demerito soprattutto della capolista che non riesce più ad azzannare l'avversario come faceva prima e permettendogli di giocare con meno pressione e infatti il punteggio alla fine del 3°quarto è di perfetta parità 56-56. L'ultima frazione di gioco continua a correre sugli stessi binari e si inizia ad intuire che la squadra che avrà la meglio sarà quella che riuscirà a sbagliare di meno e soprattutto riuscirà a restare concentrata fino alla fine. Ed è proprio quello che fa la M3 grazie ad un grandissimo Salomone che infila canestri importantissimi e carica di falli gli avversari che man mano iniziano ad abbandonare il campo per raggiunto limite. Il lungo equilibrio alla fine si rompe e la capolista mette il naso avanti di 6 a pochissimi secondi dalla fine,è l'apoteosi, tifosi in delirio e altri 2 punti conquistati su un campo ostile che confermano che quest'anno il San Vito ha proprio voglia di stupire tutti.

Eloquente, a fine gara, l'abbraccio tra coach Remossi e Zitti, dimostrazione di come in soli 2 mesi sia nato un gruppo formidabile sempre in grado di lottare e soffrire insieme per il raggiungimento di un unico obiettivo... la vittoria. Da elogiare le prove di Salomone, Lasaponara e del giovane Zitti nochè del solito Fulgenzi e anche di un ritrovato Pacaccio che sta ritrovando gara dopo gara quella verve che lo ha sempre contraddistinto e facendolo diventare quel temutissimo cecchino che è sempre stato. Plauso finale va al nostro grande, grandissimo pubblico che sta dimostrando a tutti come si possa amare lo sport e la propria squadra e rispettare gli avversari allo stesso tempo, senza insulti a nessuno ma semplicemente con una cosa sola che a molti "tifosi" di tutta Italia manca... l'educazione.

MDP

BASKET BALL ROSETO - FIAT MOLINARO CAMPOBASSO 71-79   (22-22, 36-34, 53-49)

 Arbitri: Castellan (Chieti) e Agostinelli (Campli)

 Note: Cinque falli: Pavia.

PROGETTO AUTO ROSETO - FORTITUDO TERAMO 66-69   (19-19, 27-29, 48-50, 59-59)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Usciti per 5 falli: Ucci, Caivano, Yasakov, Perez.

L’incontro tra Virtus Roseto e Fortitudo Teramo evoca derby di ben più densa caratura, ma anche il derbyno della c2 Abruzzo è stato atteso a lungo: manca infatti da parecchi anni la presenza teramana nel campionato di C2 e il suo ritorno desta una agonismo particolare tra le compagini. Il Teramo inoltre si presenta con una squadra tra le più accreditate alla conquista del titolo. Ma veniamo ai fatti: la partita inizia con l’infermeria della Progetto Auto che incrementa (fuori anche Di Emidio per infortunio oltre a Foschi); d’altro canto coach Francani porta in panchina il nuovo acquisto Di Domizio, autore di una buona gara per esser la prima sul parquet rosetano. La Fortitudo Teramo schiera il suo miglior quintetto: è un bella gara, molto tecnica, confermata dal risultato di parità (21-21). Nel 2° quarto il Teramo prende il volo, staccandosi di nove lunghezze; ma la Virtus non ha voglia di scherzare e, nonostante la quantità esagerata di tiri liberi sbagliati, dopo venti minuti riduce lo scarto a 2 lunghezze.

Dal terzo quarto fino alla fine della partita, prevale un costante equilibrio che non allontana mai le antagoniste; quando però la gara sembra leggermente a favore degli ospiti, il provvidenziale canestro del nuovo arrivo Di Domizio costringe all’overtime. Anche qui non sembra esserci un netto vincitore ma un paio di errori sono fatali ai virtussini che perdono di soli tre punti, con l’ultimo e unico punto inflitto dall’ex Patané. Protagonisti della gara sono stati i soliti Fioriti per i casalinghi e Perez per i teramani; c’è da dire però che la gara è stata avvincente in tutti i reparti ed il risultato è stato decretato veramente da minuziosi dettagli. La Fortitudo conferma l’accreditata nomea di probabile finalista; la Virtus è una scommessa che pian piano cresce. Un’altra prova difficile sabato prossimo nel campo di Nereto, autore finora di un “signor” campionato.

Antimo Caporaletti

È servito un supplementare alla Fortitudo Teramo per avere la meglio di un’ostica Virtus Roseto nella quarta giornata d’andata di serie C regionale. Il punteggio finale di 66-69 riassume le difficoltà delle due squadre a trovare la via del canestro, conseguenza di una serata infelice degli attacchi vittime di poco comprensibili scelte di tiro. Per la Fortitudo si tratta di un passo indietro sul piano del gioco rispetto a quanto visto nella partita persa contro la capolista Penne. Ma la vittoria, si sa, è la panacea di tutti i mali: coach Bontà può proseguire nella costruzione di un meccanismo più fluido al servizio dell’implacabile Perez, anche ieri sera il migliore in assoluto, non solo per i 31 punti messi a referto ma per la capacità di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti più difficili. Decisivo l’argentino nell’overtime quando, prima di uscire per falli, ha contribuito a scavare il solco che ha regalato la vittoria alla Fortitudo.

La partita ha avuto un andamento equilibrato per tutti i quaranta minuti. Dopo un buon primo quarto, nel secondo periodo le due squadre hanno improvvisamente smesso di segnare. La Fortitudo si sveglia nella terza frazione e va sul +11 ma un incomprensibile sfondamento fischiato a De Luca da il là ad un parziale di 9-0 per i rosetani che riequilibra il match. Errori di qua e di la fino al supplementare che arride ai teramani. Per la squadra del presidente Alfonso Di Sabatino Martina c’è in vista la seconda trasferta consecutiva. Sabato la Fortitudo farà visita al fanalino di coda Airino in quel di Termoli: l’occasione giusta per dimostrare di poter stazionare con autorità nelle zone alte della classifica.

da www.fortitudoteramo.it