FIAT MOLINARO CAMPOBASSO - FASOLI & MASSA SULMONA 80-59   (22-22, 37-36, 60-53)

 Arbitri: Castellan (Chieti) e Cascioli (Pescara)

 Note: Spettatori 150 circa. Tiri da due: Molinaro 23/36 (64%), Sulmona 15/50 (30%). Tiri da tre: Molinaro 7/25 (28%), Sulmona 5/22 (23%). Tiri liberi: Molinaro 13/24 (54%), Sulmona 14/26 (54%). Rimbalzi: Molinaro 38 (Mansilla 17, Pennacchio 12), Sulmona 41 (Maidana 14, Bartolucci 9). Cinque falli: Giammarco.

Fresca di nuovo sponsor, con la ditta Molinaro che dopo qualche anno torna ad abbinarsi con una società di basket, la Nuova Cestistica Campobasso, priva di Cefaratti, vince e convince all'esordio casalingo contro un Sulmona che schiera regolarmente nel roster i suoi argentini Maidana e Bartolucci ma manca di Ciccarelli. Ne viene fuori un match combattuto per tre quarti e indubbiamente segnato dalla prestazione dell'altro argentino in campo. Dario Abel Mansilla, al riparo da problemi di falli, sta sul parquet per quaranta minuti filati non segnando tantissimi punti ma prendendo una valanga di rimbalzi, dando stoppate ed essendo la causa principale dei soli sei punti messi dentro dagli ospiti in un quarto periodo in cui la sola presenza del pivot in mezzo all'area dei tre secondi provoca la grande quantità di errori al tiro che condanna il Sulmona alla sconfitta. A nulla valgono i raddoppi (a volte su di lui vanno anche in tre) ordinati da coach De Grandis, perché Antonelli e Pennacchio puniscono con regolarità dalla distanza e da sotto sugli scarichi che arrivano sempre precisi e puntuali. Una vittoria, insomma, limpida e che non lascia spazio nemmeno a considerazioni statistiche, che risulterebbero inutili.

Il primo periodo è equilibrato, con la Molinaro che parte piano ma risponde al -7 del quinto minuto di gioco (8-15) con un parziale di 8-0 che porta i campobassani al sorpasso. De Grandis completa un gioco da tre punti, Santone pareggia, Mansilla e Maidana fammo 0/2 dalla lunetta, Antonelli fa 4-0 ma Ferri e lo stesso Maidana permettono al Sulmona di arrivare al decimo minuto in parità per poi aprire la seconda frazione con una tripla di Ferri e un canestro di Bartolucci. Mimmo Sabatelli ordina la zona, ma in questo tratto della partita è in attacco che la Cestistica non gira, perdendo palloni e mandando tiri sul ferro. Gli abruzzesi potrebbero approfittarne ma il cambio di difesa si rivela provvidenziale per i campobassani, che mettono in difficoltà l'attacco ospite e restano aggrappati al -5 fino ai primi punti del secondo quarto, che arrivano soltanto dopo 4' di frazione grazie a Di Cristofaro. Quando poi la zona scricchiola un po' arriva anche il 7-2 del Sulmona (Giammarco 6 in questo frangente) che porta gli abruzzesi al +8, massimo vantaggio della loro gara (26-34). E' Luca Antonelli a suonare la carica per i suoi, segnando tre volte da tre e marchiando a fuoco il controbreak di 11-2 che permette ai molisani di andare all'intervallo lungo con un punto in più dell'avversaria.

Si torna in campo, De Grandis sorpassa, ma Mansilla comincia a dominare sul serio, ricevendo palla in post basso e mandando più di una volta Pennacchio ad appoggiare con tranquillità i suoi scarichi (il numero 6 della Cestistica segna 8 punti nella terza frazione). Sulmona risponde bene soprattutto con De Grandis, che tiene i suoi a contatto e, anzi, sorpassa sul 51-52. Questo, tuttavia, sarà l'ultimo vantaggio esterno del match: Pennacchio segna un libero, Antonelli la mette in contropiede, Mansilla fa +4, lo stesso Antonelli fa un altro 1/2 dalla lunetta e ancora Mansilla completa un gioco da tre punti per il 9-0 che apre in due una partita che scappa dalle mani del Sulmona quando Bartolucci non approfitta di un fallo subito mentre tira dall'arco sulla sirena del trentesimo, centrando un solo libero sui tre a disposizione. Il quarto periodo è un monologo dei campobassani, con il Sulmona che cozza continuamente contro il muro Mansilla: l'argentino chiude tutti gli spazi sotto canestro, deviando tiri e costringendo tutti i giocatori ospiti a modificare la propria parabola di tiro per evitare ulteriori stoppate. Risultato: +21 per la Molinaro, prima vittoria centrata con pieno merito e palma dell'mvp da dividere equamente fra Antonelli e Mansilla, con nota di merito per il grande lavoro sotto i tabelloni di Biagio Pennacchiio.

Vittorio Salvatorelli

FORTITUDO TERAMO - VISURE ONLINE RIPALIMOSANI 71-69   (17-18, 31-34, 48-48)

 Arbitri: D’Emilio (Roseto) e Di Luzio (Pescara)

 Note: Spettatori: 150 circa. Usciti per falli: Bartolini e Di Pasquale. Fallo tecnico alla panchina del Teramo.

Secondo successo consecutivo per la Fortitudo Teramo che, all’esordio casalingo al PalaScapriano, batte a fatica il Maccabi Ripalimosani. Partita sofferta fino al termine e decisa solamente negli ultimi secondi, quando la maggiore freddezza dei padroni di casa ha avuto la meglio nel punto a punto finale.

La partenza dei ragazzi di coach Sandro Bontà era stata promettente con l’8-0 iniziale che sembrava il preludio ad una partita in discesa. Ma i gialli molisani erano in grado di rientrare subito con un controparziale di 5-0. Da lì in poi è stato un testa a testa in cui, nel primo periodo, emergeva la classe di Niki Bartolini, seppur gravato già di 3 falli. Il primo quarto si chiudeva con gli ospiti in vantaggio di un punto (17-18). Equilibrio anche nella seconda frazione, iniziata davvero male dai biancoblu che trovavano i primi tre punti con una bomba di Perez solo dopo 4’15" di gioco. L’argentino non è stato in grado in questa occasione di ripetere l’exploit dell’esordio marchiato da 43 punti.

Al rientro dall’intervallo lungo la situazione non si sbloccava e dopo che il Maccabi era riuscito a trovare il massimo vantaggio (+9), la frazione si chiudeva con il punteggio in perfetta parità (48-48). Decisivi dunque gli ultimi 10 minuti vissuti sempre nel segno del testa a testa. Un equilibrio rotto solo negli ultimi secondi grazie ad un gioco da tre di Bartolini imbeccato sotto canestro da una penetrazione di De Luca a -26". Era la giocata decisiva, suggellata dalla freddezza ai liberi di Perez (due su due a -16"). I tifosi di casa correvano l’ultimo brivido a 5" dal termine con il quinto fallo di Bartolini su un tiro da tre di un avversario che riportava a -1 i molisani, respinti indietro dal libero realizzato all’ultimo secondo da Claudio De Luca. Un successo fondamentale per il morale e la classifica in vista dello scontro al vertice di sabato 11 ottobre, ancora al PalaScapriano, contro la corazzata Penne. Non male per la matricola Fortitudo.

da www.fortitudoteramo.it

Si sapeva era una trasferta tosta, ma in settimana i ragazzi di coach Di Pasquale avevano lavorato duro preparando al meglio la partita, cercando di trovare le contromisure alla matricola terribile Teramo. Piano partita rispettato alla perfezione, gabbia per Perez (che alla fine totalizzerà "solo" 10 punti) e ritmi bassi tali da limitare il corri e tira teramano. "Questione di episodi, piccole manchevolezze che nell'ultimo minuto hanno pregiudicato il risultato finale". Queste le parole del coach a caldo.

Andando nel dettaglio si può parlare di un match condotto dai satiri per quasi tre quarti. Dopo un inizio infelice (8-1 il parziale dei primi tre minuti) avviene il cambio di regia che permette alla Visure on Line di portarsi in vantaggio fino a fine terzo quarto. E’ in questi frangenti che si materealizza il ritorno dei teramani grazie ad una 2-3 che regala linfa vitale ai padroni di casa (-9 maturato a 2'40" dalla fine del terzo quarto). Sprecata questa occasione i ripesi vanno in sofferenza ed iniziano ad arrancare.

Lo scarto appannaggio del Teramo tocca un massimo di sei lunghezze quando mancano 5' al termine ma la zona ordinata da Di Pasquale sortisce l'effetto desiderato. Ad 1' dalla sirena e sul risultato di 62-62 un paio di viaggi in lunetta fissano il punteggio sul 65-64. A 40" dal termine una tripla di Di Cesare porta in vantaggio i satiri 65-67; sul capovolgimento di fronte un fallo e canestro generato proprio dallo stesso Di Cesare su Bartolini riporta i teramani in vantaggio 68-67 a 20" dalla sirena. Attacco Ripa che per velocizzare il tiro (visto che non c'era ancora il bonus) perde palla e sulla ripartenza di Perez commette fallo. Dalla linea della carità il cecchino non fallisce 70-67 a 12" dalla fine.

Ultima azione, Irish scarica per Sabatucci che tirando da tre subisce fallo (!). 2/3 dalla lunetta 70-69, fallo sistematico su De Luca che dalla lunetta sbaglia il primo e segna il secondo (!!) Ultimo tiro di Di Cesare, che da 18 metri recita una preghiera: gli dei del basket non l'accolgono ed il tiro si infrange sul primo ferro (!!!). Teramo vince. Migliore in campo Daniele Sabatucci che oltre a totalizzare 22 punti ha arginato assieme a Pilla la fortissima guardia argentina Perez. C'è tanto di buono in questa sconfitta tranne che il risultato... ora però c'è da pensare alla forte Virtus Roseto, semifinalista lo scorso anno, che scenderà in Molise sabato prossimo. Appuntamento alla Maccabi Arena alle 18, dove i padroni di casa supportati dai propri tifosi dovranno dare il meglio di loro.

da www.ripalimosanibasket.it

T&T GEA MARTINSICURO - BIOFOX VASTO 90-68   (23-21, 48-34, 74-44)

 Arbitri: Catani (Pescara) e Agostinelli (Campli)

 Note: Cinque falli: Marroni.

Seconda sconfitta consecutiva per la Biofox. Se nella prima con il Teramo c´è stato il rammarico e il rimpianto per aver gettato al vento una vittoria meritata, a Martinsicuro il meno 22 è giustificato da una sfortuna senza precedenti. La vigilia è stata difficile per i biancorossi: coach Di Stefano ha dovuto rinunciare, oltre ai soliti Desiati e Di Pol, anche a Di Rosso (due settimane di stop per lui), e a Marchesani (impegnato in un torneo internazionale di basket universitario), mentre Antonucci è stato impiegato a mezzo servizio perché febbricitante.

Nonostante tutto, a Martinsicuro il primo periodo è stato equilibrato, ma nel secondo e nel terzo quarto la maggiore prestanza atletica degli avversari (tradotta in chili e in centimetri) ha creato un solco e un distacco insormontabili. L´orgoglio vastese ha fatto sì che il meno trenta al trentesimo spronasse il quintetto in campo a vincere almeno l´ultimo parziale (16 a 24): un piccolo segnale positivo in una domenica completamente da dimenticare. L´allenatore Di Stefano suona la carica e ricarica prontamente un ambiente che ha bisogno dei due punti della vittoria, come ricostituente, per un autunno da affrontare con il piglio di una squadra che deve vendere cara la pelle, con chiunque: "E´ una questione di mentalità. Abbiamo perso prima ancora di scendere in campo: non possiamo sperare che i nostri anziani continuino a portare avanti la carretta. E´ arrivato il momento che anche i giovani si incomincino ad assumere le proprie responsabilità. La società crede molto in questi ragazzi e su di loro si stanno gettando le basi per una grande Biofox".

Per gli sportivi vastesi è una settimana importante: domenica c´è il derby calcistico per la Pro Vasto con la rivale storica di sempre del Chieti e sempre in trasferta, il giorno prima, sabato 11 ottobre, alle ore 18:30, la Biofox dovrà difendere l´onore sportivo istonico in un altro derby, questa volta con il San Vito Chietino. Di Stefano crede nella svolta: "Dobbiamo capire che abbiamo le possibilità per poter raggiungere i play-off. L´obiettivo è ancora alla nostra portata e nulla è compromesso. Siamo solo all´inizio: a San Vito dobbiamo dimostrare che la trasferta di Martinsicuro è stato solo un episodio negativo isolato".

Domenco Bencivenga

AIRINO TERMOLI - BASKET PENNE 52-110   (14-34, 25-59, 37-80)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Guarino (Campobasso)

 Note: Fallo Tecnico a Volpe. Falli di squadra: Airino 27, Penne 23. Percentuali di tiro: Airino TL 11/22 con il 50%, Penne TL 23/37 con il 62%.

Siamo solo alla seconda giornata di un campionato per noi tutto in salita, l’intenzione della dirigenza per questa avventura in C regionale non è certo quella di vincere il campionato, ma quella di ridare vigorosità e dignità tecnico-comportamentale a un ambiente ormai saturo di contraddizioni e arenato al proprio orticello. Non verranno tollerati gli atteggiamenti della scorsa stagione: al tecnico e alla squadra si chiede il massimo impegno sul campo, rispettando le scelte e i sacrifici fatti da tutti. Il nostro traguardo è cercare di conquistare i punti necessari a raggiungere i playout: ciò non significa pensare in piccolo ma essere realisti e consapevoli delle proprie forze in generale, che unite possono spingere il gruppo al traguardo auspicato cioè la salvezza.

Per quanto riguarda la cronaca della gara disputata con il Penne c’è poco da dire, i ragazzi di coach Di Paolo hanno dimostrato sul campo dell’Airino per tutti i quaranta minuti il piglio della squadra di categoria superiore, giocando una pallacanestro a grandissimi ritmi, con Tavani in cabina di regia, il duo Marzoli-D’Alessandro a finalizzare e l’olandese Van Elswyk a dominare sotto le plance. Il punteggio finale sta a dimostrare il divario tra i due Team. L’Airino tramortito sin dall’inizio non è mai riuscito a reagire, incapace di realizzare i propri giochi offensivi sia in transizione che a L, ha subito un trauma anche in fase difensiva non riuscendo mai a contrastare la solidità dell’attacco del Penne. Ora tocca a coach Coppola ricaricare i suoi per continuare a lavorare duramente in palestra per i necessari miglioramenti.

da www.airino.it

DI SERAFINO NERETO - NUOVO PINETO BASKET 76-63   (16-10, 37-30, 58-48)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Marcotullio (L'Aquila)

 Note: Cinque falli: Camaioni, Mazzella, Rossoli, Pallini, Cantatore.

PROGETTO AUTO ROSETO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 78-55   (19-19, 31-32, 49-45)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e De Carlo (Pescara)

 Note: 

Esordio positivo al Palamaggetti per la formazione di Francani in questa edizione 2008/09. Dal risultato potrebbe sembrare una gara di routine, ma la Virtus suda sette camicie per conquistare i due punti in palio. Infatti la compagine di coach Panella per tre quarti non molla la presa, complice una opaca gara dei casalinghi che confezionano una serie di errori, specialmente dalla linea della carità.

Nel primo quarto, dopo tre falli consecutivi, la Progetto Auto deve fare a meno dell’estrosità di Marchetti, che viene risparmiato per la fase finale. C’è grossa penuria di punti da ambo le parti, e dopo qualche tentativo di distacco la G.S. L’Aquila è sempre lì per riavvicinarsi. Addirittura, con queste altalene, si arriva alla fine del primo tempo con un vantaggio degli ospiti e neanche la pausa nello spogliatoio è di sprone per Fioriti e compagni.

Questo non fa altro che rivitalizzare la squadra di Panella, che tenta più volte il distacco. Insomma è dura. La Virtus registra molti errori e perde spesso il possesso di palla, complice l’inesperienza del giovane team rosetano. Nell’ultimo quarto, però, Ucci (esordio insieme a Montanino) si scuote e prende in mano la squadra: si fa aiutare da Foschi e Di Sante, che leggono perfettamente lo spartito, volando verso il successo. Gli aquilani non reggono piu’ gli assalti Virtus e il divario diventa anche troppo eloquente: finirà con un +23 che soddisfa coach Francani, con alcuni appunti segnati sulla lavagnetta da rivedere in settimana. Sabato l’aspetta infatti l’ostico Maccabi Ripalimosani.

Antimo Caporaletti

IL GLOBO ISERNIA - ISOTERMICA VENAFRO 81-104   (32-24, 44-60, 66-90)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Spettatori 150 circa, con rappresentanze di entrambe le squadre. Tiri da due: Il Globo 24/50 (48%), Isotermica 25/43 (58%). Tiri da tre: Il Globo 4/15 (27%), Isotermica 12/29 (41%). Tiri liberi: Il Globo 21/29 (72%), Isotermica 18/25 (72%). Rimbalzi: Il Globo 23 (Gaglione e Dzhukev 8), Isotermica 33 (Scarpa 10, Jablonski 6). Falli tecnici alla panchina dell'Isotermica al 29' e a Dzhukev al 36'.

Derby particolare quello fra Il Globo Isernia e Isotermica Venafro: un po' per lo scenario insolito - il palasport di Ferrazzano - e un po' perché le prestazioni delle due squadre nella giornata precedente avevano suscitato non poche perplessità dopo le sconfitte di entrambe, l'una (troppo) pesantemente sul campo di una delle pretendenti alla promozione, l'altra abbastanza inaspettatamente in casa contro un Nereto che - visto il bis di questa seconda giornata contro un team altrettanto forte - è da annoverare fra le realtà - e non fra le sorprese - dell'avvio di campionato. Il successo va - in maniera abbastanza netta - all'Isotermica, che si riscatta in pieno dopo il ko di una settimana fa e la cui prestazione, pur se non immune da pecche, fa ben sperare per il prosieguo della stagione; per Il Globo ci sono buoni passi avanti rispetto alla battuta d'arresto in terra vestina ma c'è ancora da migliorare. Per quasnto riguarda le cifre deella gara, Isernia tira con percentuali peggiori rispetto all'avversaria sia da due che da tre, oltre a prendere numerosi rimbalzi in meno: in queste condizioni, per i pentri vincere diventa pressoché impossibile.

Il Globo parte con grande voglia di dimostrare il proprio valore e l'Isotermica è inizialmente sorpresa dalla veemenza della formazione di Di Pilla: la differenza nell'intensità messa in campo dalle due squadre è subito evidente e già nella prima azione Rocchio stoppa un tiro in penetrazione di Doro. E' Gabi Scarpa a giocare la maggior parte dei palloni per il quintetto di Arturo Mascio e il pivot argentino mostra tutta la sua classe mettendo 11 punti nella prima frazione. Dzhukev, tuttavia, non sta a guardare e ne segna 9, il duello fra i due è godibilissimo e rende ancor più interessante una partita che è giocata in velocità da entrambe le squadre. Per Il Globo si distingue il già citato Rocchio, i pentri sono sopra 15-11 a metà della frazione e continuano a giocare bene, restando in vantaggio per tutto il resto del primo periodo, chiuso a +8 e giocato nel complesso meglio rispetto all'avversaria.

Avversaria che, però, si sveglia prepotentemente nel secondo quarto, aperto dal massimo vanaggio dei pentri grazie ad un canestro di Rocchio (34-24) ma rimesso sui binari dell'equilibrio da un break di 9-2 da parte dei venafrani che costringe Carmine Di Pilla a chiamare precipitosamente time out. Ma ormai l'Isotermica ha trovato il passo giusto e, anche dopo il rientro in campo, continua a macinare gioco e canestri: Doro pareggia a 38 dall'arco dei tre punti, Scarpa e Minchella firmano un ulteriore 9-1 che fa 39-47; Isernia non riesce a reagire, sbaglia tiri e perde palloni, il vantaggio della squadra "ospite" si dilata grazie anche alle buone giocate di Berardi. Gaglione e un libero di Di Bucci contengono i danni per Il Globo, ma il tabellone elettronico dice che al ventesimo l'Isotermica ha 16 punti di vantaggio. 9/11 da due e 5/8 da tre sono le percentuali tenute dai venafrani nel corso di una seconda frazione davvero notevole da parte di Cuello e compagni.

Al rientro sul parquet ci si aspetta la reazione degli isernini, ma Venafro spegne sul nascere ogni tentativo di rimonta e, anzi, incrementa il vantaggio. Sono ancora i tiri da tre a dare linfa alla formazione in maglia blu, che ne segna altri cinque grazie a Doro, Cuello e uno Jablonski che gioca con grande grinta. Dall'altra parte Gaglione e Dzhukev cercano di fare quello che possono, ma la partita è ormai segnata. Il quarto periodo non modifica più di tanto il +24 Venafro con cui si era concluso il terzo: per Valvona e soci c'è la prima vittoria stagionale e la palma dell'mvp che va di diritto ad uno Scarpa dominante nonostante la buonissima prova di Dzhukev.

Vittorio Salvatorelli

BASKET BALL ROSETO - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 67-80   (15-22, 28-44, 48-64)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Conterosito (L'Aquila)

 Note: