BASKET BALL ROSETO - VISURE ONLINE RIPALIMOSANI 67-59   (28-12, 41-23, 53-41)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Foschini (Penne)

 Note: 

Per l'intera settimana in casa Maccabi si era parlato delle probabili chiavi di volta dell'incontro con i rosetani: frenare la velocità dei ragazzi di coach Verrigni, impedire le conclusioni dall'arco dei tre punti di Fabri ma soprattutto coach De Vivo aveva chiesto impegno e concentrazione per l'intero svolgimento dell'incontro. Pronti via. Il Roseto parte subito a razzo; contropiedi, conclusioni facili ma soprattutto le continue forzature dei satiri permettono alla squadra di casa di portarsi sull' 8-0 in meno di due minuti di gioco. De Vivo è costretto immediatamente a chiamare time-out per parlarci su. Siervo fa il buono e cattivo tempo: in attacco è l'unico a tener su la baracca ripese con 8 punti su 12 realizzati nel primo periodo ma in difesa si dimentica di Fabri che, puntualmente, punisce dalla lunga e media distanza (28-12 alla fine dei primo quarto).

Il secondo periodo è una fotocopia del primo; i ripesi riescono parzialmente a limitare i danni in difesa ma l'attacco è una vera dèbacle (11 p.ti messi a segno e record negativo stagionale). E' a cavallo tra la fine del terzo e l'inizio del quarto periodo che il Maccabi si ricorda di essere Maccabi. Palle recuperate a raffica (Siervo 10 e Pilla G.7), contropiedi e giuste scelte al tiro permettono al roster giallo-blu di arrivare fino a -3 ad un paio di minuti dalla sirena. Il più è fatto. A questo punto serve solamente la zampata vincente. Prima Di Cristofaro (6/25 dal campo) poi Di Cesare (7/19) vanificano la rimonta ad un minuto dalla conclusione sbagliando diverse facili conclusioni. Il match si conclude con la squadra ospite costretta al fallo sistematico per mandare in lunetta la squadra di casa; Pavia, Paranunzio e Fabri pongono fine al match realizzando dalla linea della carità.

Luca Pece - dal sito ufficiale del Maccabi Ripalimosani

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - BORGO VECCHIO TERMOLI 79-63   (20-11, 37-28, 58-46)

 Arbitri: Ferrante e Di Luzio (Pescara)

 Note: 

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - T&T GEA MARTINSICURO 69-83   (19-22, 29-35, 48-60)

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Fascia (Isernia)

 Note: 

Nulla può il G.S. Pallacanestro L’Aquila contro la corazzata Martinsicuro, una tra le maggiori accreditate per il salto di categoria. Assenti Luca Panella e Perricci per infortunio la partita inizia con il saluto tra le 2 squadre che si conoscono oramai da molti anni. Buona la difesa degli aquilani che riescono a giocare a uomo ed attaccano molto bene e con convinzione la formazione teramana. La partita va avanti sul filo dell’equilibrio ed il break del Martinsicuro c’è all’inizio del 3° quarto. Buona la prova d’orgoglio degli aquilani che riescono a recuperare molti punti di svantaggio fino ad arrivare a -8 a 4 minuti dal termine. Molta precisione al tiro e tanta esperienza dei giocatori del Martinsicuro alla fine hanno prevalso sui giovani aquilani che comunque hanno reagito bene ad un momento molto delicato della stagione. Buono l’arbitraggio dei signori Carbone e Fascia che hanno lasciato giocare molto sui contatti fisici stando poi molto attenti alle infrazioni sui gesti tecnici.

Comunicato stampa G.S. Pallacanestro L'Aquila

DI SERAFINO NERETO - NUOVO PINETO BASKET 66-76   (8-25, 23-44, 42-60)

 Arbitri: Pantera (Pescara) e D'Emilio (Roseto)

 Note: Cinque falli: De Lutiis, Albertini, Ruberti.

PROGETTO AUTO ROSETO - SCARABEO VENAFRO 82-70   (22-16, 41-35, 58-43)

 Arbitri: D'Arielli (Francavilla) e Moro (Teramo)

 Note: 

Venivano da una settimana difficile le due capolista del girone, che questa sera, al PalaMaggetti di Roseto, hanno dato vita al match-clou del campionato di serie C2 Abruzzo e Molise. La Virtus Roseto ha dovuto smaltire i postumi della pesante sconfitta di Termoli, mentre il Venafro deve fare fronte alle dimissioni presentate dal copresidente Massimiliano Scarabeo. I primi minuti della partita, giocata davanti a un pubblico sempre più numeroso, dimostrano tuttavia la volontà dei ragazzi di coach Francani di lasciarsi alle spalle la pesantissima sconfitta in terra molisana e la volontà di mantenere immutate le aspirazioni di promozione. Tutti i ragazzi del vivaio locale danno infatti vita a una partita all'insegna del massimo impegno e già nei primi minuti riescono a segnare a proprio favore un parziale di 9 - 0. Il primo time-out richiesto da coach Masci, però, riesce a correggere le sbavature difensive di Venafro, che è pur sempre l'altra capolista del girone, e per un po' la partita si fa più equilibrata, con gli ospiti trascinati dal playmaker Di Pasquale e dal pivot Cuello Bravo, che a fine gara totalizzerà 25 punti.

Dopo un secondo quarto chiuso in pareggio, 19-19 il parziale, alla ripresa della gara i rosetani dilagano, mettendo a segno un 17-8 che consentirà loro di gestire agevolmente anche gli ultimi 10 minuti, con punte di vantaggio di 18 punti. Negli ultimi minuti, infine, è inevitabile un calo di concentrazione, dovuto anche alla fatica, che consente ai quotati avversari di portarsi a -8. L'ultimo sprazzo di gara è contraddistinto, purtroppo, da momenti di nervosismo in campo e sugli spalti, dove è limitato, per fortuna, a semplici scontri verbali. Ne fanno le spese l'allenatore molisano Masci, punito con un tecnico, e il play rosetano Zitti, che reagisce in maniera inconsulta a una gomitata ricevuta da un avversario e, dopo avere rischiato di provocare una rissa, viene espulso. Concludiamo con una nota sugli arbitri, che non sempre sono apparsi in grado di gestire la gara.

Vincenzo Di Frischia

AG++ ISERNIA - AIRINO TERMOLI 111-59   (29-18, 56-31, 90-43)

 Arbitri: Fiorentino e Castellan (Chieti)

 Note: Falli tecnici a Tartaglione e alla panchina dell'Airino.

Pesante sconfitta per l’Airino che sprofonda nel derby regionale con l’Isernia accusando alla sirena finale un passivo di 52 punti, decisamente troppi per una squadra che spera di rimanere in una categoria di C2 dove l’umiltà, la grinta e la determinazione di squadra sono fondamentali per centrare l’obiettivo prefissato. Gli ospiti, privi di alcuni giocatori, si fanno sorprendere dall’inizio veemente dei locali, che sfruttano ogni errore dei rivali portandosi in un amen a 14 punti di vantaggio, continuando costantentemente a veleggiare attorno alla doppia cifra e oltre; una timida rimonta sul finale di periodo riporta i ragazzi di coach Di Lembo a chiudere il periodo sul 29 a 18. Il quintetto di Venuto parte forte anche nella seconda frazione di gioco e le ottime percentuali al tiro in più di una circosanza senza nessuna opposizione incalanano la partita su un binario che non cambierà più; il Globo allunga e chiude il secondo periodo sul punteggio di 56 a 31.

Al rientro dagli spogliatoi si attende una reazione dell’Airino, che avviene solo verbalmente con proteste e lamentele di ogni genere, da parte di tutti, lasciandosi schiacciare definitamente dai locali che chiudono la terza frazione sul 90 a 43. La quarta frazione viene controllata agevolmente dall’Isernia che nel frattempo aveva fatto ruotare tutto il roster a disposizione, evidenziando l’impotenza dei giallo-blu che hanno nel solo Tartaglione con i suoi 19 punti a referto l’unico a non mollare mai. Finale 111 a 59 per Il Globo.

dal sito ufficiale dell'Airino Basket Termoli

NPZ LANCIANO - BIOFOX VASTO 105-61   (19-9, 36-26, 64-43)

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e Agostinelli (Campli)

 Note: 

La Npz coglie contro la Biofox Vasto il quarto successo consecutivo, assestandosi stabilmente nelle zone alte della classifica a 4 punti di distanza dal trio di testa formato dalla Virtus Roseto, da Martinsicuro e da Termoli. La vittoria è arrivata al termine di una gara in cui i frentani non hanno faticato granché a piegare la resistenza avversaria e il punteggio, con il passare dei minuti, si è fatto sempre più pesante per la squadra allenata da coach Cinquegrana.

I gialloblù partono col consueto quintetto formato da Di Carlo, Pacaccio Walid, Salomone e Van Elswyk, ai quali Vasto contrappone Muratore, Ierbs, Rapposelli, Celenza e Desiati. I primi due quarti si mantengono abbastanza equilibrati, con i frentani che impongono un vantaggio di 10 punti. Salomone conquista rimbalzi e segna punti importanti, Van Elswyk domina nella lunetta, mentre Vasto risponde con Celenza che tiene vivo l'incontro grazie a una serie di conclusioni dalla linea dei 6 e 25. tuttavia sono numerosi gli errori al tiro da parte di entrambi gli schieramenti, tant'è che il punteggio alla fine dei primi due quarti è 36 a 26 per Lanciano.

Nel terzo quarto Lanciano ripropone il quintetto iniziale e in breve prende il largo grazie ai canestri in contropiede di Walid e successivamente del neo entrato Borromeo che in soli 18 minuti in campo segnerà la bellezza di 17 punti. La Biofox richiama in panchina uno spento Desiati e uno stanco Celenza dando spazio ai giovani. Il terzo quarto si conclude 69 a 53. L'ultima frazione è la fotocopia della terza con Lanciano che non ha difficoltà a vincere tutti i rimbalzi, grazie soprattutto alla maggiore fisicità e ai centimetri di Peter Van Elswyk. In tal modo i padroni di casa si divertono a segnare a ripetizione sia in campo aperto che a difesa schierata. Il finale è 105 a 61. Archiviato un più che positivo mese di novembre ora i frentani saranno impegnati sul difficile campo di Ripalimosani, con le due compagini appaiate a 14 punti in cerca di una vittoria importante ai fini di un buon piazzamento playoff.

Antonio Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

Gara chiusa al 5° minuto del terzo parziale (52-40) da coach Cinquegrana che richiama in panchina Saverio Celenza a far compagnia a Sergio Desiati già fermo per il suo 4° fallo dopo appena due minuti sempre dello stesso parziale. Il finale non lascia molto spazio per i soliti commenti che, in quest’occasione, dovrebbero spaziare ben oltre la cronaca sportiva limitando gloria al vincitore che mai come oggi ha fatto toccare con mano quanto “fesso” possa essere stato quel tale Decoubertain per il quale “l’importante era partecipare” senza mettere in conto che è di gran lunga più importante vincere, stravincere passando su tutto e su tutti. Linda Ialacci, per la quale chi scrive nutre da sempre stima, affetto e simpatia, ha voluto dare una gran bella soddisfazione a tutto il movimento cestistico lancianese riuscendoci alla grande e meritando sicuramente i molti applausi che il numeroso pubblico presente nel rinnovato impianto di via Rosato le hanno tributato durante e a fine gara. Agli avversari rimane poco, anzi pochissimo con una sola grande certezza: non esce umiliato da un risultato che le tante esperienze fatte in 36 anni di attività hanno fatto già consegnare agli archivi rialzando immediatamente la testa per continuare aspettando tempi migliori.

Dopo tanta divagazione due parole sulla gara giocata: al 3° minuto NPZ sul 5-0 (una tripla di Pacaccio ed un canestro da sotto di Van Elswyk, padrone incontrastato sotto le plance) prima che gli ospiti riescano a sbloccarsi dopo troppi errori anche su tiri piuttosto facili ed interventi arbitrali con strane valutazioni e metro di giudizio di difficile interpretazione. Muratore apre le marcature e mette a segno i primi sei punti per cercare di mantenere il contatto, ma i padroni di casa spingono, fanno il belle e cattivo tempo nell’area pitturata approfittando anche dell’assenza di Enrico Di Pol ed accumulano 10 punti già al primo mini riposo. Nel secondo quarto le triple di Saverio Celenza permettono il recupero di ben cinque punti, ma il gioco dei vastesi s’interrompe bruscamente con il bonus esaurito dopo appena 3 minuti, padroni di casa in lunetta, senza neanche troppa fortuna, e, con un parziale in sostanziale parità (17-17), le squadre riguadagnano lo spogliatoio per il riposo lungo con coach Cinquegrana alle prese con un mare di problemi che, come poi si vedrà nel proseguo, rimangono praticamente senza soluzione.

Passati due minuti di gioco a Desiati vengono fischiati il terzo e quarto fallo che lo riportano in panchina, la tripla di Nanni al 3° minuto riducono a 6 (42-36) le lunghezze di distanza fra i due quintetti, poi sono ancora 10 (4’: 47-37) e 13 (5’: 52-39) prima del richiamo in panchina di Celenza con l’NPZ che schizza al +21 (8’: 61-40) chiudendo la gara con larghissimo anticipo con Celenza e Desiati che non torneranno più in campo. Per arrivare alla sirena finale, oltre Rapposelli e Ierbs, rimarranno in gara i tre juniores (Muratore, Spadaccini e Di Giacomantonio) fermati in continuazione dai falli per un 9/14 dalla linea della carità più altri 11 punti con la tripla di Spadaccini, 4 punti per Muratore e 4 di Ierbs (parziale 36-20). Dall’altra parte Van Elswyk ne approfitta per incrementare il suo bottino personale fermo a 12 punti dopo tre quarti, poi schizzato a 28 alla fine.

Francesco Tomassoni

TAG COMUNICAZ. TERMOLI - FASOLI & MASSA SULMONA 82-76   (22-18, 47-34, 59-61, 72-72)

 Arbitri: Gianciotta (San Pietro Avellana) e Fascia (Isernia)

 Note: 

Come può una squadre vincere largo contro la co-capolista e poi rischiare di perdere contro un'avversaria di metà classifica appartiene ai misteri della pallacanestro e un po' anche alle vicende psicologiche dei giocatori della Tag Comunicazioni. Fenomeni simili li conosciamo da tempo, anche negli scorsi anni. Considerato quindi che molti giocatori sono cambiati, molti allenatori si sono susseguiti sulla panchina termolese ed anche la dirigenza ha visto nuovi ingressi, non possiamo far altro che dare la colpa al clima del litorale o alla salsedine che mette a rischio le articolazioni degli atleti.Probabilmente però la causa è più semplice. Si tratta di una banale sensazione di superiorità che, incosciamente, porta a pensare che le partite si vincono da sole, basta entrare in campo. La differenza tra un quintetto di alta classifica ed uno che che vince una partita su due, pur non essendo rilevante, è percepibile. Mediamente c'è una migliore tecnica, mediamente maggior atletismo, mediamente più esperienza. Ma in questo basket non basta. E' necessario anche aggiungerci voglia, determinazione, forse cattiveria. Ed è anche necessario evitare nervosismo e frustrazione.

La partita contro il Sulmona ha avuto tre volti, molto diversi tra loro. Nella prima frazione, durata fino all'intervallo lungo, la Tag Comunicazioni ha giocato la sua partita con diligenza, senza strafare in attacco, limitando gli attacchi avversari, sempre pericolosi dal perimetro. Al rientro dagli spogliatoi, forse convinti di aver già vinto grazie all'ampio margine, i ragazzi di Rosito hanno perso fluidità in attacco, le giocate non riuscivano più e dall'arco la mira non era particolarmente brillante. In 18 minuti sono stati messi a referto solo 20 punti. Dall'altra parte il Sulmona metteva impeto ed agonismo su ogni pallone. La rimonta era inesorabile fino ad arrivare al sorpasso.

Solo a questo punto la Tag Comunicazioni ha cercato di riprendere il tono. Punto a punto nei minuti finali con gli abruzzesi che ormai non sbagliavano più una tripla. Sbagliavano invece un contropiede finale, un semplicissimo appoggio al tabellone sul risultato di parità sorvolava il ferro e graziava Florio e compagni. Il successivo tiro sulla sirena non aveva successo e si andava ai supplementari. Qui le risorse nervose e le energie del Sulmona subivano un vistoso calo e la Tag Comunicazioni portava a casa una vittoria sudata e forse meritata. Unico aspetto positivo, il pubblico, sempre più numeroso, si è divertito ed è tornato a casa soddisfatto. Forse però la dirigenza avrebbe scelto modi diversi per intrattenerlo.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli