CARICHIETI LANCIANO - BASKET PENNE 72-95   (14-20, 38-44, 54-76)

 Arbitri: Pantera (Pescara) e Fascia (Isernia)

 Note: 

La Basket Penne vince con merito conducendo dal 1° al 40° minuto senza patemi su una Carichieti Lanciano priva del suo miglior realizzatore e secondo per media punti/partita del campionato, Marzoli. Anche tra le fila della Basket Penne ci sono delle assenze da registrare: l'under Di Francesco con una frattura alla mano destra procurata nel turno infrasettimanale (ne avrà per circa 20 giorni) ed il capitano De Luca assente per la terza partita consecutiva. In campo un ex per parte: tra i frentani il pivot olandese Vince Cairo in canotta pennese nel girone di andata dello scorso campionato, poi approdato a Rieti, e tra i vestini Mauro Zappacosta, rientrante dopo una debilitante influenza, l'anno scorso fromboliere alla corte di coach Linda Ialacci. Per la cronaca, senza soffermarsi sui singoli, da registrare una Basket Penne che da spettacolo e ripaga i propri sostenitori con giocate e sprazzi di autentico bel basket e strappando applausi anche dal pubblico di casa.

dal sito ufficiale del Basket Penne

MACCABI RIPALIMOSANI - TAG COMUNICAZ. TERMOLI 85-75   (21-10, 44-31, 64-51)

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Chiacchiari (Isernia)

 Note: Spettatori 250 circa. Cinque falli: Cefaratti, Di Cesare, Di Cristofaro, Vera, Cicculli. Falli tecnici a Di Cristofaro, Vera e alla panchina della Tag Comunicazioni.

La Tag Comunicazione perde la partita a Ripalimosani e, con essa, il secondo posto in classifica. Il derby si preannunciava duro nonostante la notevole differenza di classifica, ma i derby esulano da ogni logica. Questo i giocatori di Ripa lo sapevano molto bene, evidentemente i ragazzi di Ladomorzi, accuratamente avvertiti dal tecnico, lo hanno dimenticato e, una volta partiti col piede sbagliato, non sono più riusciti a rimettere in sesto la partita.

La partenza è disastrosa al tiro. I canestri del PalaMaccabi sono noti per la loro mirabile capacità di sputare fuori tutto ciò che tocca il ferro, ma le percentuali in attacco sono state davvero fuori da ogni logica: 2 su 10 da due, 1 su 3 da tre e 3 su 8 dai liberi. 10 miseri punti nel primo quarto che hanno consentito al Maccabi di prendere subito il volo e, sulle ali dell'entusiasmo, tenere a bada una Tag Comunicazioni molto meno incisiva del solito.

Soprattutto poco efficace in difesa e con le idee poco chiare in attacco. Il continuo ricorso al tiro da tre, pur comprensibile in una fase di recupero affannoso, è diventato alla fine autolesionistico. La percentuale finale dall'arco recita un modestissimo 3 su 22 che fotografa in maniera inequivocabile la giornata da dimenticare dei nostri tiratori. Le giornate storte càpitano e ne capiteranno altre. Non c'è da preoccuparsi eccessivamente. E' importante ora riprendere le fila ed affrontare la prossima trasferta ad Isernia senza patemi né timori.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli

BIOFOX VASTO - T & D PESCARA 73-71   (18-19, 40-39, 55-51)

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e Barbetta (Pescara)

 Note: Cinque falli: Castagnola.

La BioFox vince ancora nello scontro diretto di bassa classifica con lo scarto minimo che comunque vale sempre due punti in classifica e fa morale per il prosieguo del campionato, anche se per domenica prossima il calendario propone un confronto proibitivo contro l’unica formazione ancora a punteggio pieno. Nella gara di ieri al palasport di Vasto i locali sono scesi sul parquet con una divisa di gioco che rispecchiava perfettamente i colori sociali: pantaloncino bianco e canotta rossa per le bizzarrie di un regolamento che non trova “Pace” (e il refuso con il coach degli ospiti ci capita a pennello) d’accordo sull’interpretazione del comma 1 Art.90 R.E. che fissa colore chiaro in casa e scuro in trasferta, ma poi cozza con quanto scritto nel Regolamento della C2 Regionale che crea confusione e costringe i padroni di casa, per poter giocare, ad adeguarsi presentandosi con uno spezzato niente affatto bello a vedersi.

Risolto così il quibus relativo all’abbigliamento c’è la contesa iniziale con due assenze importanti: coach De Felice non dispone di Muratore ancora acciaccato, mentre dall’altra parte manca ancora Di Fabio che scontava così la sua terza ed ultima giornata di squalifica. Di Giulio è chiamato nuovamente a portare palla e le due formazioni cominciano al piccolo trotto guardandosi a vista e procedendo di pari passo fino al primo mini riposo che si chiude con un punto di vantaggio per gli ospiti (18-19). Si ricomincia con Fulgenti e compagni che provano l’allungo, c’è un break di 9 a zero e le lunghezze fra le due formazioni salgono a 10 (18-28) con i locali che segnano il primo canestro dopo 4 lunghi minuti, ma poi riescono a ricucire lo strappo per andare negli spogliatoi con addirittura un punto di vantaggio (40-39).

Alla ripresa del gioco l’inerzia della gara, favorevole agli ospiti che realizzano con altissime percentuali da tutte le posizioni, sembra invertire leggermente la rotta con il ritmo di gioco che cala, il parziale favorevole alla squadra di casa (15-8), mentre dall’altra parte si registra un calo niente affatto rassicurante. Gli ultimi 10 minuto partono con la BioFox avanti di 4 che prova, a sua volta, l’allungo accumulando, dopo cinque minuti, 8 punti di vantaggio (63-55) arrivati da un parziale 8-4 che mette un po’ di pepe alla gara vista l’immediata reazione di Fulgenti, Aceto e Di Carlo che in rapida successione colpiscono dalla lunga distanza, mentre subiscono il solo punto di Fuiano (dalla linea del tiro libero) che vale la parità (64-64) con ancora tre lunghissimi minuti di gioco e con Castagnola che guadagna prima del tempo il riposo in panchina per raggiunto limiti di falli. Le azioni si fanno convulse ed il gioco si spezzetta con la solo realizzazione da sotto per Di Giulio, mentre 10 sono i tiri liberi per la squadra di casa che ne mette a segno 7 presentandosi agli ultimissimi secondi con 4 lunghezze (73-69) da poter amministrare, Cantatore segna per i suoi i due punti che valgono il 71 a referto, ma la rimessa è per i padroni di casa con soli 2 secondi alla fine e gara virtualmente chiusa. La vita si complica nella successiva rimessa da fondo campo, c’è sicuramente molta confusione e a farne le spese è Di Giulio che nella concitazione finisce per passare un pallone che vale oro a Di Carlo il quale tenta di acciuffare per il rotto della cuffia l’over time, ma il ferro dice no e il risultato consegna due pesantissimi punti a coach De Felice.

Francesco Tomassoni

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - EDIL GAMMA MHV NERETO 61-73   (20-8, 29-37, 48-47)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Persia (L'Aquila)

 Note: Cinque falli: Siclari, Lattanzio, Valentinetti, Salvatore, Faraone, Fuggetta.

La sfida salvezza col il Nereto, che richiama alla memoria di tutti la storica e vibrante finale della scorsa stagione in Serie D, si apre con un S. Vito convinto e determinato, che mette buona pressione difensiva sugli ospiti, avviando così anche alcuni facili contropiede. Assieme a Faraone e Valentinetti, è Lasaponara a scavare il solco che porta i biancazzurri a +12, grazie anche alla ritrovata verve di Fuggetta. A questo punto, la squadra di Ciminieri si adagia sul vantaggio, con il Nereto che ne approfitta immediatamente, grazie soprattutto alle iniziative di Fulgenzi, degna spalla del gigante Fabri. Così, mentre Lasaponara è in panca, tormentato dai postumi influenzali, gli ospiti volano fino al +8 del riposo.

Nel terzo periodo il S.Vito si ritrova compatto attorno al proprio totem Valentinetti, che con una memorabile tripla sembra dare il colpo di grazia agli uomini di Verrigni. A metà dell’ultimo periodo il S.Vito è ancora a +4, ma è da qui, da un canestro da tre di Fuggetta annullato dagli arbitri in maniera quanto meno dubbia, che comincia la propria discesa verso la sconfitta, condita da alcune scelte scriteriate in attacco, da un paio di palle perse, da una messe di falli commessi e da un tecnico a Fuggetta, che chiude la contesa a 1'30" dal termine. Nel finale le mani di Fabri, per il Nereto, sono meglio di una cassaforte, mentre il S. Vito perde progressivamente pezzi, pagando anche una rotazione poco felice, che consuma sette soli giocatori e ne manda altri in campo assolutamente freddi nei minuti chiave. Ed ora, per la salvezza, si fa veramente dura...

dal sito ufficiale del San Vito Basket

ARCOBALENO MARTINSICURO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 68-57   (23-12, 33-28, 47-40)

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e Castellan (Chieti)

 Note: 

NUOVO PINETO BASKET - IL GLOBO ISERNIA 99-81   (32-14, 56-35, 68-54)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e D'Arielli (Francavilla)

 Note: Cinque falli: Pilla. Fallo tecnico a Di Carlo al 20'.

Torna sconfitto dalla trasferta di Pineto Il Globo del presidente Iadisernia che, nella difficile gara di domenica, subisce un pesante 99-81 dagli abruzzesi guidati da coach Forchetti. Gli isernini non partivano certo con il favore dei pronostici ed infatti la gara ha visto un netto predominio di Sacchini e compagni, i quali hanno dominato fin dalle prime battute. In vantaggio di circa venti lunghezze al termine del secondo quarto di gioco, i locali non hanno faticato, nelle due restanti frazioni, a controllare la gara, salvo un piccolo recupero messo in atto dai ragazzi di Mimmo Biello, peraltro subito placato.

Buone tra i padroni di casa le prestazioni del già citato Sacchini, di Celso e Di Carlo, in una squadra, per ora da sola al quarto posto in classifica, che fa dell’esperienza un’arma micidiale soprattutto tra le mura amiche. Prevedibile, dunque, la debacle isernina con Toth sempre sugli scudi a lottare sotto canestro ed il duo campobassano Pilla-Amatista a dare il proprio contributo, in difesa il primo ed in attacco il secondo. Probabilmente i tifosi si aspettavano qualcosa di più dalla squadra, in virtù della bella e sofferta vittoria interna ottenuta sul fil di sirena, contro la Progetto Auto Roseto e risalente a giovedì, ma la stanchezza per gli impegni così ravvicinati, ha forse impedito ai pentri di esprimersi al meglio e mettere in difficoltà gli avversari. Continua per Il Globo, intanto, la serie di gare contro compagini di vertice. Sabato ad Isernia, infatti, arriverà la Virtus Termoli di Gaido e Vera, ora al terzo posto in graduatoria perché sconfitta dal Ripalomosani nell’altro derby di domenica, e che scenderà in campo agguerrita per la riconquista del secondo posto.

Giovanni Carcaiso

ESAGONO SULMONA - BASKET BALL ROSETO 79-69   (17-21, 36-45, 58-66)

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e Marcotullio (L'Aquila)

 Note: 

PROGETTO AUTO ROSETO - SCARABEO VENAFRO 70-81   (21-23, 30-44, 48-56)

 Arbitri: Di Paolo e Fiorentino (Chieti)

 Note: Cinque falli: Cuello, Tritella. Falli tecnici a Di Emidio e Tritella.

I ragazzi di Arturo Mascio hanno fatto tredici! Nel vero senso della parola: la Scarabeo Basket Venafro vola in campionato per la tredicesima volta imbattuta su un campo difficilissimo quale quello di Roseto, dove il Palamaggetti, per la sua imponenza, non lascia molti punti di riferimento a chi non batte spesso il suo parquet immacolato. Oltretutto lo scontro principale è andato verso la volontà di rivalsa degli atleti di coach Francani, perdenti ad Isernia lo scorso turno ma decisi a mantenere salda la terza posizione in classifica. Oltremodo i venafrani si sono imposti bene per tutti i quaranta minuti, soffrendo la stanchezza, come i locali, dei tre incontri in sei giorni. Certo è che posso essere fieri del vantaggio sempre mantenuto durante il match.

Il livello arbitrale ha un po’ oscillato tra l’esperienza di Di Paolo e la (forse) inesperienza di Fiorentino, fatto sta che nel primo quarto a soli quattro minuti dall’inizio la Basket Venafro aveva già esaurito il bonus, cosa che, se ha fatto innervosire il play Pescosolido tanto da essere chiamato in panchina da coach Mascio prima di un possibile tecnico da parte del duo arbitrale teatino, non ha permesso comunque al Roseto di avvantaggiarsi, nonostante il buon rendimento alla lunetta di Fioriti e Llanaj, che comunque riducono a due soli punti il distacco dai molisani alla prima sirena dei dieci minuti.

Nel secondo quarto il capitano Falanga e Pescosolido danno la carica motivazionale per ripartire al rialzo del distacco, poiché fino al terzo minuto di gioco la Scarabeo è ancora tallonata di poche unità. Sarà così che la doppia cifra verrà raggiunta dopo una splendida bomba messa a segno dalla guardia Greco. I rosetani infatti cominciano a perdere colpi... ed i pezzi. Verso il termine del primo tempo Di Emidio perderà infatti una scarpa sotto il canestro avversario. Il distacco all’ultimo secondo è di +16, siamo 28 a 44 per i venafrani, quando viene fischiato un fallo commesso da Valvona a danno di Fioriti e vengono concessi tre tiri liberi, due dei quali andranno a canestro.

La terza ripresa sarà all’insegna dei tiri fuori arco per ambedue le squadre, molti dei quali non andranno a buon fine, o meglio, Tassoni sarà l’unico ad avere la meglio nei primi tre minuti ed il distacco arriverà a scendere a soli +4 a metà del quarto. Fortunatamente le prestazioni alla lunetta di Di Emidio, Caivano e Foschi, zero su due in ogni tentativo, saranno la boccata d’ossigeno per gli ospiti, che comunque non sempre in questa tranche fanno di meglio. Comunque gli uno su due di Falanga e di Greco e due volte di Pescosolido sono meglio di niente. Si arriva al termine dei trenta minuti di gioco con la Basket Venafro in vantaggio di 8 punti, 48 a 56, e la Virtus Roseto con un fallo tecnico a referto fischiato da Fiorentino a Di Emidio.

I primi due minuti dell’ultima ripresa fanno avanzare la capolista di altri 5 punti con una bomba di Pescosolido, nuovamente top scorer della giornata, e due punti del pivot Scarpa. Al terzo minuto gli abruzzesi perdono Tritella, uscito a per cinque falli di cui l’ultimo un tecnico. La striscia di vantaggio avanza ancora dalla lunetta con Valvona, Greco e Pescosolido, uno su due nei vari tentativi, e siamo al +17 e sei minuti ancora da giocare. A metà di questa ripresa c’è un timido tentativo di recupero dei rosetani, che approfittano anche dell’uscita per falli del lungo argentino Cuello. Un’altra bomba del play venafrano ricaccerà indietro gli inseguitori, che con Llanaj falliscono ancora una volta al tiro libero. Ormai si arriva al termine dell’incontro e l’indiscutibile superiorità degli atleti della Scarabeo Basket fa vincere questa tredicesima sfida che comporta la provvisoria distanza di 6 punti in classifica rispetto alle seconde a pari merito Penne e Termoli. Appuntamento al Palapedemontana di Venafro domenica prossima per la sfida tra la Biofox Vasto Basket ed i locali per vedere il risultato prima della pausa natalizia.

Adriano Vaccone