ARCOBALENO MARTINSICURO - BIOFOX VASTO 60-69   (18-19, 37-33, 52-49)

 Arbitri: Di Pasquale e Castellan (Chieti)

 Note: Tiri da due: Martinsicuro 22/43 (51%), Vasto 13/28 (46%). Tiri da tre: Martinsicuro 3/19 (16%), Vasto 7/32 (22%). Tiri liberi: Martinsicuro 7/17 (41%), Vasto 22/25 (88%). Falli: Martinsicuro 23, Vasto 17. Cinque falli: Del Zoppo, Di Buonnato.

Ancora problemi di formazione per coach De Felice, che non può ancora rimettere in campo Celenza né portarsi Marchesani per una leggera indisposizione, ma la BioFox non ci sta a rendere vita facile ad un Martinsicuro che forse sottovaluta un avversario che fa della giovinezza e della velocità le sue armi migliori.

Primo quarto in sostanziale equilibrio, con le dolenti note che arrivano dalla situazione falli con Desiati a 3 dopo 6 minuti e Muratore a 2 che diventano addirittura 4 dopo i primi due minuti del secondo quarto. Galante permette a Desiati di riprendere il controllo della situazione e segna al suo score personale 7 dei 14 punti realizzati dal Vasto nel secondo quarto con le squadre al riposo lungo distanziate, in un punteggio estremamente basso, da 4 punti (37-34) a favore dei padroni di casa.

Nella ripresa il gioco cambia poco, le due formazioni faticano a trovare la via del canestro ed il parziale dice 15 Martinsicuro e 16 BioFox, con gli ospiti che riescono a mettere il naso avanti con la tripla di Muratore al settimo minuto (41-43); Antonini rintuzza ed il tiro dalla lunga distanza di Ciattoni riporta ancora avanti Stramaglia e soci, che possono iniziare l’ultimo quarto con ancora 3 punti da poter gestire (52-49) confidando sul solito calo degli ospiti arrivati spesso e volentieri in debito di ossigeno verso il rush finale. Ma oggi c’è tutt’altra musica: un mini break di 7-0 ribalta il risultanto e cambia completamente l’inerzia della gara con i padroni di casa che perdono la via del canestro, commettono troppi falli cercando di recuperare palla, ma pagano pegno perché la BioFox sfodera un 88% dalla linea della carità che vale, solo nell’ultimo quarto, un 12/15 che consegna la posta in palio alla formazione forse in debito con la dea bendata per i soli 2 punti in classifica, con la vittoria della prima giornata, e 5 sconfitte in striscia non proprio tutte meritate fino in fondo.

Ad Antonini e Ciattoni hanno risposto, alla grande, quattro uomini in doppia cifra (e Galante fermo a 9) per coach De Felice che ha gestito al meglio ed è riuscito a tenere in campo Muratore e Desiati, gravati da 4 falli, per un lungo periodo, mentre l’uscita anzi tempo di Del Zoppo e Di Buonnato la dice lunga su come i padroni di casa siano riusciti a perdere il bandolo della matassa lasciando i festeggiamenti per la vittoria a chi nel canestro ha messo tutto e di più meritando un premio che sicuramente fa morale per il proseguo del campionato.

Prossimo appuntamento ancora in trasferta per incontrare un’altra delle promosse dalla serie D dello scorso anno sportivo raggiunto in classifica a quota 4, per una gara alla portata della BioFox che ha sicuramente la potenzialità per assestare la sua posizione in una classifica medio alta.

Francesco Tomassoni

T & D PESCARA - MACCABI RIPALIMOSANI 79-62   (26-12, 40-25, 55-43)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: 

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - SCARABEO VENAFRO 59-75   (13-18, 29-34, 49-52)

 Arbitri: Sciuto (Città Sant'Angelo) e Volpone (Pescara)

 Note: Cinque falli: Siclari, Faraone, Ciminieri. Falli tecnici alla panchina del San Vito e a Ciminieri al 42'.

Il settebello delle vittorie arriva per il team venafrano di Massimiliano Scarabeo e Paolo Di Giovanni in quel di San Vito Chietino. Gli adriatici, benché in casa propria e sostenuti da un simpaticissimo pubblico, si arrendono alla superiorità tecnica di Arturo Mascio, capace di montar su una squadra vincente nonostante la pesante assenza dell’infortunato Mario Greco, del play sotto tono causa problemi fisici come per il capitano Falanga ed il suo vice, la guardia/play Alifuoco.

Scende in campo il quintetto per il primo quarto composto da Pescosolido, Gaglione, Valvona, Cuello e Scarpa. Gli abruzzesi provano ad imporre il vantaggio ritrovandosi dopo tre minuti e mezzo di gioco con 9–5. Il pareggio da parte dei venafrani non tarda ad arrivare due minuti dopo con l’argentino Cuello alla lunetta per il secondo fallo e canestro concesso dai due arbitri abruzzesi. Sempre al tiro libero rimontano in vantaggio i venafrani con Gaglione che mette due su due, mentre gli avversari hanno una media poco soddisfacente di uno su due. Il gioco continua fino alla sirena con la Scarabeo in vantaggio di +5. Il secondo quarto parte con la voglia di ripresa del San Vito, che però sfocia al secondo minuto e mezzo in un tecnico alla panchina. Seguiranno in campo vari tentativi ma i tiri da tre non verranno realizzati e dalla lunetta la media rimane sempre del 50%. Intanto la Scarabeo allunga il distacco prima a +10, poi si accontenta di un +6, impegnandosi comunque molto per contrastare gli avversari con una difesa ad uomo.

Grande sprint dopo la pausa lunga da parte degli adriatici che, non disturbati dal nervosismo interno (Faraone sarà il primo ad uscire in questa frazione per falli), in una prima situazione di +11 per i molisani, vedranno quasi la rimonta con il risultato di 47–49, grazie soprattutto agli sforzi di Lasaponara. Cuello farà terminare il quarto con otto punti personali grazie ad un canestro ed a 6 tiri liberi centrati. L’ultima frazione di gioco diventa pericolosa per la Scarabeo, quasi raggiunta a soli trenta secondi dall’inizio con Valentinetti che sarà l’unico giocatore a farsi notare. Per i venafrani ricomincia allora la sfida e ci pensano le ottime costruzioni di Valvona-Cuello a fare la differenza, oltre alla precisione del capitano Falanga chiamato a tirare i liberi concessi per il tecnico di Ciminieri. Il massimo vantaggio lo si avrà con Valvona, prima con le sue bombe e poi dalla lunetta, e quando la situazione si arena nella disfatta per i locali, l’allenatore Mascio, sicuro di poter contare sulla difesa ad uomo, si concede il lusso di schierare in campo quattro under, che porteranno a casa punti grazie ai loro tiri liberi, con Romano 2 su 4 e Minchella 1 su 2, ed infine la vittoria.

La capolista dunque continua il suo viaggio solitario all’apice della classifica. Ottima prova per Mascio, che ha saputo ricombinare la squadra carente dei titolari importanti. Vedremo cosa sarà in grado di ingegnare per la sfida più attesa di sabato prossimo 11 novembre con il derby tutto pentro ospiti dell’Isernia.

Adriano Vaccone

BASKET PENNE - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 81-68   (27-18, 42-38, 65-54)

 Arbitri: Cascioli (Pescara) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: 

Ancora una vittoria dei biancorossi di coach Di Paolo, che hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere la meglio sul quintetto aquilano. La squadra dei fratelli Panella ha messo in campo la solita combattività ed aggressività, ma queste caratteristiche non sono bastate al cospetto della formazione vestina, in possesso di uno spessore qualitativo di gran lunga superiore. Nella squadra del Penne da segnalare le prove dei soliti Sanders e Zappacosta nonchè del centro De Sanctis, tra gli aquilani spiccano le prove di Angelini e Fabio Panella. Nel prossimo turno la Basket Penne è attesa da un importante banco di prova contro il Pineto di coach Forchetti, accreditato tra le migliori squadre del torneo.

Arturo Brindisi

NUOVO PINETO BASKET - CARICHIETI LANCIANO 87-84   (28-22, 49-41, 66-59)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Chiacchiari (Isernia)

 Note: 

ESAGONO SULMONA - IL GLOBO ISERNIA 82-79   (21-18, 45-34, 65-50)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e Sciuto (Città Sant'Angelo)

 Note: Spettatori 12o circa. Cinque falli: De Lutiis, Pilla. Fallo tecnico alla panchina de Il Globo al 32'.

Un’altra battuta di arresto per Il Globo Isernia, che torna a mani vuote dalla trasferta di Sulmona nonostante una gara molto equilibrata e combattuta fino al suono della sirena. Gli isernini sono stati avanti per gran parte del match, per poi cedere nei minuti finali, anche a causa di alcuni errori ed ingenuità soprattutto nella fase offensiva. Infatti, nei secondi finali (42” al termine), i ragazzi di Incollingo, avanti di un punto sui locali e con rimessa a favore, commettono due errori consecutivi che regalano la vittoria ai locali; con il primo errore offensivo i peligni, grazie ad un contropiede si portano sul +1, con gli isernini costretti ad inseguire nell’ultima azione. Dopo il secondo errore offensivo, Amatista e compagni, cercano di riacciuffare la partita commettendo il fallo della disperazione che porta i locali ai liberi del +3. Nella successiva azione d’attacco, sul filo della sirena, Ricci si prende la responsabilità per il tiro da tre punti del pareggio; il tiro, come le speranze di vittoria dei pentri, si infrange sul ferro del canestro avversario, permettendo a De Grandis e compagni di conquistare i due punti ed ottenere così la seconda vittoria stagionale.

Tra gli isernini, ottima la prestazione dell’ungherese Toth che, quasi da solo, ha mantenuto in linea di galleggiamento la compagine pentra, spadroneggiando sotto canestro e conquistando numerosissimi rimbalzi. Importantissimo, a questo punto, sarà il lavoro del tecnico isernino in questa settimana di avvicinamento al sentito derby di sabato prossimo contro la capolista Venafro di Mario Greco e compagni, ancora vittoriosi ed a punteggio pieno; i ragazzi di Mascio sono un vero e proprio rullo compressore in quest’avvio di stagione, sabato ad Isernia ci aspetta una gara molto accesa, con un numeroso e chiassoso pubblico sugli spalti, per un match nel quale gli isernini non partono di certo con i favori del pronostico.

Giovanni Carcaiso

PROGETTO AUTO ROSETO - EDIL GAMMA MHV NERETO 84-63   (27-19, 42-37, 66-51)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Carbone (Apricena)

 Note: 

TAG COMUNICAZ. TERMOLI - BASKET BALL ROSETO 78-77   (15-15, 33-38, 51-61)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

La Tag Comunicazioni Termoli prende per i capelli la partita nei secondi finali e se la tiene ben stretta. Una partita che era cominciata davvero male, con Pitardi appiedato già nel riscaldamento per una distorsione alla caviglia. Il roster a disposizione di Ladomorzi sta diventando sempre più stretto, ma il coach sembra in grado di spremere tutto quello che ha e mette in quintetto il giovane Brigante.

Il primo quarto è piuttosto equilibrato, la Tag riesce a star davanti ma gli abruzzesi ribattono colpo su colpo e nel secondo quarto piazzano il break. Il vantaggio rosetano fluttua attorno ai 10 punti e ad ogni tentativo di rimonta Obletter e compagni rispondono con bombe mortifere. La partita sembra segnata, nell'ultimo quarto le difese, soprattuto quella dei molisani, diventano asfissianti, ma solo a pochi minuti dalla fine la Virtus comincia a rosicchiare punti in maniera efficace. Il minuto finale è poi l'apoteosi della caccia alla palla. Termoli Aggredisce gli avversari a tutto campo, si tuffa su ogni palleggio ed alla fine recupera palloni e punti, fino al clamoroso sorpasso con il Roseto che avrebbe l'ultimo tiro ma non riesce neanche ad arrivarci: l'ultima rubata decreta una vittoria esaltante per il modo in cui è arrivata e perché il pubblico presente, sempre più folto e caldo, ormai non ci sperava proprio più. Grandi tutti, una menzione speciale per il vecchietto Guardascione, sempre a suo agio quando c'è da combattere e perfettamente in grado di sostituire Vera quando quest'ultimo è stato parcheggiato in panca per problemi di falli.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli