CARICHIETI LANCIANO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 71-44   (17-8, 32-16, 59-31)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e Barbetta (Chieti)

 Note: Espulso L. Panella.

ARCOBALENO MARTINSICURO - BASKET BALL ROSETO 74-78   (10-26, 38-45, 55-56)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: 

SCARABEO VENAFRO - BASKET PENNE 92-84   (24-24, 56-44, 77-64)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: Spettatori 250. Cinque falli: De Sanctis, Cuello. Fallo tecnico a Cuello al 21'.

Un basket di alto livello è stato giocato domenica al Centro Polisportivo di via Pedemontana a Venafro, di quel basket che lascia intravedere quello che può succedere durante il campionato. La Scarabeo, ai pronostici favorita, parte bene con una bomba di Cuello e lavorando molto in difesa, contro un Chris Sanders molto attivo. La situazione è di netto pareggio per entrambe le squadre, come dimostra il parziale del primo quarto.

La seconda ripresa comincia con un pessimo fallo antisportivo di De Sanctis ai danni di Greco, che dalla lunetta realizza e si fa sentire con un secondo canestro da due punti e subito un altro dall’arco, mentre nel frattempo Pescosolido azzarda ogni situazione per scippare la palla agli avversari e andare sotto canestro per segnare. Gabi Scarpa gioca molto bene ed anche i suoi compagni impostano il gioco per mostare tutto il suo fare offensivo. I venafrani sono messi un po’ alle strette dagli abruzzesi con uno schema di difesa zona 3-2 e poi facendo box su Greco. Così ci pensa il capitano Falanga a far uscire i suoi compagni da questa brutta situazione, impostando a sua volta un nuovo gioco sempre difensivo. Siamo al sesto minuto del secondo quarto e il vantaggio è gia di un +5: 38 a 33. Gli ospiti purtroppo cedono alla tensione naturale e vengono penalizzati con fallo e punto ad ogni errore fatto nella zona pitturata. Si arriva così alla pausa lunga con la Scarabeo che incassa un promettente +12.

Durante l’intervallo è stata introdotta una novità esclusiva per il Molise: i vertici della Scarabeo hanno infatti ingaggiato un gruppo di ballerine che hanno allietato l’attesa del numerosissimo pubblico con degli stacchetti. Una prima in assoluto degna di nota. Il secondo tempo inizia con Cuello sanzionato con un tecnico già al primo minuto ed allora coach Mascio prende l’iniziativa, trovandosi con Scarpa, Greco e Valvona già al quarto fallo, di far difendere a zona, ciò per proteggere il vantaggio. A questo punto l’intero gioco di Alifuoco, Gaglione e Nucci è volto a favorire Scarpa, top scorer della giornata. Da sottolineare l’ottimo gioco difensivo del vicecapitano Alifuoco. Il vantaggio è sempre di +12 con il risultato di 67 a 55 al quinto minuto del terzo quarto. Qui De Sanctis, pivot del Penne, esce per falli ed il magro bottino di soli 6 punti. Più rilassati, i ragazzi della Scarabeo Basket amministrano il vantaggio, con Scarpa assistito anche da Cuello con molti palloni alto-basso. Si arriva al trentesimo minuto di gioco con +13 per i molisani.

Nessuna storia per l’ultima frazione di gioco, molto fluida e con il vantaggio costante e ben governato dalle casacche bianche dei locali. L’unica nota sfavorevole, l’uscita a 5 falli di Cuello al sesto minuto. La palla al quarantesimo morirà in mano a Pescosolido con l’applauso degli avversari e dell’intero pubblico intervenuto, circa duecento persone. Prossimo appuntamento per la Scarabeo Basket Venafro sabato prossimo al Palaelettra di Pescara contro l'Amatori Basket. Questa società sta ancora cercando sul mercato degli elementi validi da inserire nel proprio roster, avendo già assicuratasi la presenza di Cantatore, ex Antoniana Pescara.

Adriano Vaccone

I numeri nello sport non sono tutto ma spesso nel basket bastano ed avanzano per spiegare una gara: la Scarabeo Venafro ottiene dal quintetto ben 81 punti su 92 totali. Quando si fronteggiano i migliori quintetti tra le due squadre regna equilibrio, la prima frazione si chiude in parità ed è a metà del secondo periodo, quando per la Basket Penne cominciano le rotazioni, che la Scarabeo scava il solco che la porta fino a conquistare i due punti finali. La profondità della panchina vestina non è bastata contro questa Scarabeo, veramente forte, ma il campionato è lungo e probabilmente chi ha una squadra composta da 12 giocatori come la Basket Penne potrà dire la sua e fare la differenza quando gli acciacchi e le fatiche del campionato cominceranno a farsi sentire.

Velocemente esaminiamo un pò la gara in dettaglio: primo quarto contraddistinto per la Scarabeo da una precisione da oltre l'arco a dir poco impressionante e da una supremazia invece per la Basket Penne sotto le plance, ottimo l'avvio di De Sanctis, che annulla praticamente Scarpa. Nel secondo quarto l'argentino comincia a prendere morale e la Scarabeo comincia a farsi sentire anche sotto canestro. Forse dovuto ad un calo di De Sanctis, complice probabilmente una condizione che deve ancora arrivare ma complici anche gli arbitri, dimostratisi a nostro avviso un po' prevenuti nei confronti del pivot vestino, arbitri che sorvolano in almeno un paio di occasioni su infrazione di tre secondi da parte si Scarpa che spesso stazionava in area oltre il lecito con successivi canestri più fallo.

Nel terzo quarto, veemente avvio della Basket Penne che nei primi due minuti riduce il divario a sole cinque lunghezze, ma la rimonta vestina si arena contro la maggiore esperienza del quintetto molisano ed ad una situazione falli pesante favorita da un diverso metro da parte dei due uomini in grigio. Il buio scende quando coach Di Paolo deve mettere in panca Sanders, gravato da quattro falli. Nella seconda metà dell'ultimo quarto si avverte un calo fisico della Scarabeo e viene fuori la maggiore vocazione alla corsa della Basket Penne, che insieme ad un pressing maggiore quasi fa credere ai vestini di poter riagguantare il match; forse se ci si credeva un po' di più si poteva anche compiere l'impresa, sarebbe stato utile cominciare a fermare le lancette un po' prima degli ultimi 30 secondi ma ormai era tardi e la partita è finita con la Scarabeo a braccia levate tra il tutto sommato meritato tripudio da parte dei sostenitori di Venafro.

Parliamo dei singoli: su tutti Pescosolido, vera spina nel fianco dei portatori di palla vestini, play di un dinamismo veramente di altra categoria e secondo noi mvp della serata. Scarpa decisivo ma da rivedere con un arbitraggio più attento. Greco solita sentenza, quando alza la mano è sempre un castigo per tutti. Valvona: si dovrebbe chiedere alla federazione di escludere l'angolo dal rettangolo di gioco, mortifero.

Per il Penne buono l'esordio di Sanders che quando non ha avversari appesi alle braccia è devastante, i modesti arbitri di questa categoria pensano che un 2,05 debba per forza fare passi in partenza, secondo noi non hanno nemmeno fatto in tempo a vederlo che lui era gia appeso al ferro in schiacciata rovesciata, over category. D'Alessandro: tutto sommato buona la sua prova, ma lui deve dare qualcosa in più. Di Francesco (under), ricorda a volte per la sua "sfacciatagine" un certo Mario Boni (scusate il paragone), forse la sua contrattura al quadricipide ne limita il minutaggio ma è l'unico, quando sta in campo, che fa canestro con continuità e quando non c'è si va a prendere nel traffico un po' di falli. Petrucci (under), sicuramente il più forte under del campionato, ma deve osare di più, senza botte non c'è in questa categoria un avversario in grado di tenere la sua penetrazione. Di Carmine (under), buona prova la sua, pare ormai accantonata l'ultima parte della stagione passata e sta tornando ai livelli che gli competono. De Sanctis: buona prova da parte dell'unico "veterano" del roster. Antonucci sta attraversando un periodo difficile, forza Charis non demordere. Zappacosta, nei pochissimi minuti concessi dal coach va vedere tutto il suo repertorio di gladiatore. De Luca: non sono queste le sue partite, comunque nel finale cerca con gli altri di contribuire a raddrizzare la gara. Tini: suoi i contropiede che nel finale riaprono uno spiraglio nel match, secondo noi con le sue gambe potrebbe diventare uno dei migliori difensori del campionato, un'arma tattica letale, ma deve dimenticarsi lo score. Toppeta: la sua permanenza in campo non raggiunge il minuto, non giudicabile ... ma Toppetone è sempre Toppetone. Ierbs (under) lo aspettiamo a ben altre partite, anche lui dirà la sua nell'arco del campionato. Non abbiamo parlato di palle perse per i singoli perchè tutti hanno contribuito ad accresecre il troppo pesante fardello della palle regalate agli avversari, fondamentale metterci rimedio.

dal sito ufficiale del Basket Penne

EDIL GAMMA MHV NERETO - IL GLOBO ISERNIA 74-71   (21-16, 40-26, 55-52)

 Arbitri: Fiorentino e Castellan (Chieti)

 Note: Falli tecnici alla panchina de Il Globo al 25' e a Pilla al 40'.

L’Isernia torna sconfitta dalla trasferta di Nereto. Gli isernini hanno giocato a tratti una buona gara, dimostrando di essere in crescita, ma hanno concesso troppi spazi agli avversari. Bisogna anche sottolineare il pessimo arbitraggio, troppo “casalingo”, e gli assurdi errori degli ufficiali di campo (è stato addirittura tolto un punto ai molisani).

Il Nereto parte forte trascinato da Impaloni e Fabri, che segnano con continuità da tre. Il Globo va sotto 18-10. A 2’42” dalla fine Chiacchiari e Amatista riducono lo svantaggio, ma Impaloni permette ai suoi di chiudere la prima frazione in vantaggio 21-16. Il secondo quarto degli isernini è un disastro. Fabri, Fulgenzi e Ferri segnano con estrema precisione, punendo la zona ordinata da Incollingo. L’Isernia realizza solo 10 miseri punti e ha percentuali ridicole ai liberi (3/8). In più Toth è gravato di falli (inesistenti) e Rocchio si infortuna cadendo sulla schiena. I locali chiudono in vantaggio 40-26.

Ricomincia il terzo quarto e Il Globo passa a difendere a uomo. Una bomba di Fulgenzi porta il Nereto sul +17. Sale in cattedra Ricci che, segnando 13 punti in questa frazione, porta l’Isernia sul +1 (50-49). Grazie anche ai canestri di Toth e Amatista, il Globo può chiudere il penultimo periodo di gioco sopra di tre lunghezze (55-52). Nella quarta frazione Ricci, seminando il panico con le sue penetrazioni, porta la sua squadra sul +6 (-6’19”). Inizia un entusiasmante duello punto a punto. Sul finire del match succede di tutto. A 22” dalla fine Amatista esce per falli. Ferri fa 1/2 dalla lunetta. Siamo sul 68-68. Bisogna sottolineare che all’Isernia sono stati fischiati solo due falli a sfavore. Mancano 14” alla fine e Pilla, effettuando una rimessa laterale, confabula con il direttore di gara e si becca un tecnico. Il Nereto ringrazia l’arbitro e firma il sorpasso con Fabri (70-68). A -10” D’Amore fa fallo sistematico a centrocampo e gli arbitri “pensano bene” di punirlo con un antisportivo. Il Nereto si porta sul 74-68. Ma Ricci non ci sta e realizza una bomba da tre. E sulla sirena fa tremare i tifosi locali sfiorando il canestro da metà campo. L’Isernia deve lavorare per trovare lo smalto e la pazienza necessari. Domenica il Globo sarà impegnato in un’altra trasferta insidiosa. Sarà infatti di scena a Ripalimosani, sconfitto con molte proteste a Pineto.

Comunicato stampa A.S. Il Globo Isernia

NUOVO PINETO BASKET - MACCABI RIPALIMOSANI 90-86   (32-15, 54-40, 73-69)

 Arbitri: Sciuto (Città Sant'Angelo) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: 

BIOFOX VASTO - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 58-71   (13-14, 28-28, 42-45)

 Arbitri: Baldelli e Ferrante (Pescara)

 Note: Tiri da due: Vasto 17/42 (40%), San Vito 18/46(39%). Tiri da tre: Vasto 6/31 (19%), San Vito 6/15(40%). Tiri liberi: Vasto 6/11 (55%), San Vito 17/22 (77%). Falli: Vasto 18, San Vito 11. Fallo tecnico a Desiati al 39'. Espulso Desiati al 39’.

La matricola M3 San Vito Basket sbanca il palasport di Via Conti Ricci e conquista i suoi primi due punti in un campionato tutto nuovo dopo la storica promozione che proietta nel massimo campionato regionale un’altra bella realtà del basket abruzzese. Nel roster ci sono tante presenze già note agli addetti ai lavori con giocatori che di esperienza ne hanno da vendere, con i vari Fuggetta e Valentinetti che la dicono lunga sui tanti campionati giocati con oltre 40 anni sulle spalle. Nella panchina locale non sono da meno Celenza e Desiati, che possono addirittura vantare passate stagioni in ben altre serie nazionali per una passione sicuramente dura a morire.

La gara odierna non mette in mostra basket di ottima fattura ed il punteggio del primo quarto (13-14) fa vedere più errori che realizzazioni. A seguire continuano a fare bella mostra tanti errori, il punteggio rimane basso (15-14) e le due formazioni vanno negli spogliatoi, per il riposo lungo, ancora con una parità (28-28) che scontenta decisamente gli allenatori.

Nella ripresa i locali provano a fare qualcosa di nuovo, prima accusano uno svantaggio sul –4 (32-36), poi piazzano un mini break di 8-0 che ribalta il tutto sul +4 (40-36) quando ci sono ancora tre minuti abbondanti da giocare e, per finire, subiscono il ritorno degli ospiti che dalla fine terzo quarto all’inizio dell’ultimo mettono a referto 12 punti di fila che valgono il +8(42-50) che coach Ciminieri dovrà solo cercare di amministrare al meglio.

La gara si sposta leggermente di livello con i locali che tentano il recupero, anche se le 13 lunghezze accumulate dal San Vito al 6° minuto non fanno presagire niente di buono, e due canestri dalla linea dei 6,25 portano i vastesi a –6 (58-64) con un minuto e 47 secondi da giocare, ma Desiati contesta una decisione arbitrale, si prende un tecnico con, a seguire, l’espulsione, Lasaponara segna 3 dei 4 liberi a disposizione, Verbena realizza sulla successiva rimessa da centrocampo e Ciminieri incamera i suoi primi due punti lasciando molto amaro in bocca alla formazione di casa che ora deve aspettarsi anche gli strali del giudice sportivo perché sicuramente oltre alla beffa, per aver dovuto cedere la posta in palio, ci sarà sicuramente il danno per le gare prossime a venire con il Basket Penne di Vittorio Ierbs (sabato 21 ore 18) e l’ennesimo incontro, sperando di giocarlo al Palasport di Via Conti Ricci, con il Basket Lanciano con la panchina ancora occupata da Linda Ialacci.

Francesco Tomassoni

PROGETTO AUTO ROSETO - T & D PESCARA 60-52   (12-7, 29-19, 39-38)

 Arbitri: Daminato (Torre de' Passeri e De Carlo (Pescara)

 Note: Cinque falli: Tassoni, Di Fabio.

TAG COMUNICAZ. TERMOLI - ESAGONO SULMONA 65-62   (23-19, 37-36, 51-50)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Carbone (Apricena)

 Note: Cinque falli: Lorefice, De Lutiis.

Il Sulmona era un cliente difficile, ma non impossibile per la Tag Comunicazioni di inizio campionato, la partita ha dimostrato che questo campionato senza squadre "corazzata" sarà duro in ogni singola partita. Le cose si mettevano subito benissimo con l'attacco in gran spolvero, un rallentamento alla fine del quarto non impediva a Vera e compagni di chiudere il primo quarto a quota 23.

Un Gaido con le polveri bagnate assieme ad una difesa non impeccabile consentivano però agli avversari di risalire e portarsi avanti anche di 10 punti. De Grandis e soci praticavano un "penetra e scarica" piuttosto semplice, ma molto efficace. Prima dell'intervallo un bomba di Lorefice riportava la Tag ad un meno 1 che portava un po' di tranquillità negli spogliatoi.

La seconda frazione però non portava grosse novità, Termoli è sempre stata costretta ad inseguire con attacchi laboriosi, figli di percentuali poco incoraggianti. Solo la grinta, le battaglie in area, i tuffi su ogni palla vagante hanno consentito ai ragazzi di Ladomorzi di non affondare. Un ambiente nel quale Vera trova il suo habitat ideale. Un impegno fisico e mentale davvero encomiabile che ha prodotto l'aggancio a metà quarto periodo. Da quel momento la lotta si è spostata sui tiri liberi e lì, alla fine, i termolesi hanno piazzato l'allungo decisivo. Alla fine il pubblico, sempre più numeroso, è andato via soddisfatto e consapevole che con questa squadra potremo permetterci altri divertenti pomeriggi domenicali.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli