VIRTUS MONTESILVANO - SPROCATTI TERMOLI 84-91   (12-18, 27-40, 50-57)

 Arbitri: Di Paolo e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

NUOVO PINETO BASKET - METANIA ISERNIA 69-86   (11-18, 34-42, 56-62)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e Giansante (Spoltore)

 Note: 

Riesce nell’impresa di vincere contro la seconda forza del campionato Pineto, e lo fa contro ogni pronostico, la Metania Isernia di coach Mimmo Biello che, nella serata di sabato, ha colto un’importante successo in terra abruzzese. Gli isernini, grazie ad una gara interpretata al meglio già dalla palla a due e soprattutto grazie ad una ottima prova del collettivo, hanno saputo sfruttare la serata no dei locali, apparsi imprecisi ed alquanto nervosi (lo dimostrano il fallo tecnico con espulsione a Di Carlo ed il fallo tecnico alla panchina locale). Ottime dunque, come anticipato, le prove di Mastroianni, autore di 27 punti con tanti assist per i compagni, ed Amatista (23 punti e, come al solito, tanta qualità), entrambi ispiratissimi ed autori di una gran partita; quello che ha sorpreso positivamente è stato l’ottimo apporto di tutti gli uomini scesi in campo, tutti determinanti ai fini del risultato finale, in particolar modo quello di Chiacchiari, D’Amore e Pilla. Tra i padroni di casa guidati da coach Porretti, sotto tono sono apparsi De Sanctis (11 punti e 15 rimbalzi), Sacchini e Musini, i quali, sicuramente, hanno disputato una gara non ai loro livelli. Sabato prossimo, intanto, i ragazzi del presidente Iadisernia, con il morale alle stelle, se la vedranno contro la Maxigel di Richotti e dell’ex Lombardi, attualmente terza in classifica, in una gara tutta da seguire e nella quale entrambe le compagini cercheranno di dimostrare le reali ambizioni sia in chiave playoff che in chiave promozione.

Giovanni Carcaiso

BASKET PENNE - CARICHIETI LANCIANO 88-77   (21-18, 35-41, 58-59)

 Arbitri: Angelini e Persia (L'Aquila)

 Note: 

MAXIGEL CAMPOBASSO - BASKET BALL ROSETO 84-79   (15-13, 37-36, 60-58)

 Arbitri: Lepore (Pescara) e Foschini (Penne)

 Note: 

ARCOBALENO MARTINSICURO - SCARABEO VENAFRO 72-76   (20-18, 40-35, 49-56)

 Arbitri: Volpone e Pantera (Pescara)

 Note: 

La formazione di coach Mascio continua a stupire. Lo dimostrano due fatti. Primo: siamo alla sesta vittoria consecutiva di cui tre fuori casa. Secondo: la partita stessa disputata contro il Martinsicuro. La preparazione atletica è superata alla grande da quella psicologica. La Scarabeo Basket ha giocato come sa fare: sempre constante e con il contributo di tutti. I problemi fisici ci sono, ma di quelli parliamo dopo.

All’inizio dell’incontro l’Arcobaleno sembrava molto sicura del suo campo di gioco ed aveva un po’ innervosito gli avversari con i suoi tiri da tre ben piazzati a canestro. Ma a livello di tiri liberi lasciava a desiderare: su quattro solo uno è stato centrato. Nel secondo quarto la squadra venafrana ha iniziato a concentrarsi, tallonando gli avversari per evitare un eccessivo distacco. Il gioco è stato semplice: en plein nei tiri liberi e gioco sotto canestro. Gli abruzzesi però hanno iniziato a fare troppo sul serio con i tiri da tre e sembravano pronti a decollare.

La resurrezione della Scarabeo Basket è avvenuta dopo l’intervallo. Tutti più rilassati, le casacche blu del Venafro hanno tartassato il Martinsicuro sotto ogni punto di vista. Al terzo minuto del terzo quarto però, Greco si infortuna alla caviglia ed esce dal campo. Così i suoi compagni si danno da fare per evitare ogni tipo di attacco. La palla a spicchi sembra non volerne sapere di entrare nel canestro della Scarabeo Basket e per il Martinsicuro iniziano i guai: è la rimonta. Cuello inizia però ad accusare dolore al ginocchio destro e perde un po’ di tono. Al quinto minuto il morale è alzato da un bel tiro da tre di Alifuoco, seguito da un altro tiro da tre di Mallamace. C’è il sorpasso: Arcobaleno 45, Scarabeo 48. E via fino alla fine in rimonta e già consistente vantaggio.

All’inizio dell’ultimo quarto, precisamente a due minuti e dieci, di nuovo 57 pari. Si scatena il team venafrano con coach Mascio che da bordo campo urla all’impazzata i suoi suggerimenti. I molisani rimontano e per gli avversari non c’è nulla da fare. Quando i giochi sembravano ormai conclusi e lo Scarabeo Basket Venafro pregustava già la vittoria, esattamente a diciotto secondi dalla fine dell’incontro, Mallamace si infortuna alla quarta falange per colpa di una stoppata. Ma ciò non permette al Martinsicuro di rimontare. L’incontro finisce e tutti tirano un sospiro di sollievo. Il Venafro ha vinto. Sugli spalti i tifosi della squadra locale vanno via amareggiati.

Il ritorno a casa degli atleti è stato caratterizzato da una significativa tappa obbligata in ospedale per ulteriori controlli. Arturo Mascio, allenatore del Venafro, ha davanti una nuova sfida. Recuperare i suoi giocatori per l’incontro di domenica prossima in casa contro la seconda in classifica: il Nuovo Pineto Basket, che sabato ha perso clamorosamente contro la Metania Isernia per 69 a 86. Attenderemo con ansia quel momento e vedremo cosa saprà stupirci ancora. Per il momento il quarto posto in classifica della Scarabeo Basket è indiscusso: l’Esagono Sulmona perde contro il Progetto Auto Roseto 85 a 68 e resta a quota 30. Lo Scarabeo Basket Venafro vola a 34.

Adriano Vaccone

BIOFOX VASTO - T & D PESCARA 73-66   (7-18, 33-28, 50-46)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e D'Emilio (Roseto)

 Note: Tiri liberi: Vasto 27/37 (73%), Pescara 12/20 (60%). Tiri da tre: Vasto 6/31 (19%), Pescara 8/24 (33%). Falli: Vasto 18, Pescara 32. Cinque falli: Di Pol, Castagnola, Bellaspiga, Di Carlo. Espulso Fulgenzi al 40’.

BioFox in campo con il segno del lutto per la scomparsa del nonno di Luca e Matteo Muratore, osservato un minuto di raccoglimento ad inizio gara rivolgendo un pensiero affettuoso anche a papà Filandro ed ai familiari tutti. L’Amatori Pescara arriva a Vasto forte della vittoria nel turno di andata, ma le due formazioni si presentano completamente trasformate con solo 4 punti per Fulgenzi e compagni contro i 14 per Celenza e Desiati che con la vittoria odierna collezionano l’ottava su 10 gare giocate in un turno di ritorno tutto da incorniciare per i padroni di casa e tutto da dimenticare per gli ospiti.

Primo quarto con il solo Celenza (chiuderà a quota 36, di gran lunga top scorer) che segna 7 punti con due canestri da sotto e 3/6 dalla linea della carità, mentre Fulgenzi, Di Fabio e Bellaspiga, realizzando anche dalla lunga distanza, vanno a referto per chiudere a quota 18. Si riprende dopo la prima mini pausa e la situazione si rbalta: nei primi 5 minuti 2 sono i punti per il Pescara, 12 quelli BioFox per la completa riapertura della gara sul 19-20 con il primo sorpasso interno dopo altri 3 minuti (27-26) e la chiusura del parziale con 5 lunghezze (33-28) da cercare di amministrare al meglio dopo il riposo lungo.

Nella ripresa gli ospiti sono costretti ad inseguire, riescono a restare a stretto contatto senza però riuscire a tornare avanti e chiudono sul –4 (50-46) con ancora 10 minuti da giocare. Fulgenzi continua a spronare i suoi ed il sorpasso si concretizza dopo appena 120 secondi (53-54), poi la gara continua punto a punto con le formazioni in perfetta parità (63-63) con poco più di un minuto da giocare. Desiati colpisce dalla lunga distanza e mette a segno uno dei due tiri liberi per chiudere la gara, ma Di Carlo replica e con la sua realizzazione pesante si riporta a -1 (67-66) quando di secondi alla fine ne sono rimasti veramente pochi. Coach Guidi prova il fallo sistematico, ma non paga e Fuiano mette una seria ipoteca sulla posta in palio bucando la retina con i due tiri a disposizione, poi Fulgenzi perde le staffe, rivolge un complimento non gradito al primo arbitro, si fa espellere e Desiati mette la parola fine con 4 realizzazioni dalla linea del tiro libero che riescono anche a ribaltare il –5 (76-71) della gara del turno di andata utile per un’eventuale situazione di classifica in ottica calendario playout, anche se oggi le due formazioni sono anche distanziate da ben 4 punti, non semplicissimi da recuperare nelle 5 gare della prima fase rimaste.

La BioFox continua ad inanellare risultati utili alla sua classifica che, dopo un turno di andata chiuso con soli 4 punti su 15 gare giocate, stava creando alcuni problemi, ma la situazione è cambiata e chi lo aveva previsto, aveva sicuramente visto lungo perché, ad oggi, due sono le sconfitte a fronte di otto vittorie che forse non basteranno per riacciuffare la coda dei playoff, ma sicuramente porteranno la BioFox ad un calendario playout di tutto rispetto.

Francesco Tomassoni

G.S. ANTONIANA PESCARA - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 94-44   (24-15, 49-26, 69-31)

 Arbitri: Barbetta (Pescara) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: 

Se i presupposti per andare a far visita alla capolista sono di avere un roster di nove giocatori e una rotazione di soli 6 uomini, il rischio di subire una mattanza è alto, ed è quello che è successo alla Pallacanestro L’Aquila domenica a Pescara. I ragazzi di coach Panella sono stati sconfitti dall’Antoniana 94 a 44, in una gara che non è stata mai in discussione, tale era il divario fra le due formazioni. Ambizioni diverse, parco giocatori diverso, aspettative diverse, classifica diametralmente differente, una partita segnata prima ancora di cominciare. Per Pescara è diventato un test atletico e mentale, ed un modo per dar riposo ai giocatori più utilizzati ampliando le rotazioni degli uomini dalla panchina. Gli unici a giocare l’intera gara in casa biancazzurra sono stati Liberatori e Comignani, che inevitabilmente sono diventati protagonisti assoluti sul parquet, e che hanno così potuto migliorare la propria tenuta atletica. Privi di Tano, i pescaresi hanno deciso di non fare sperimentazioni eccessive nel ruolo di pivot e ala grande, lasciando che i due giocatori si scambiassero i ruoli e si alternassero in area, considerate anche le caratteristiche da giocatori perimetrali, comuni ad entrambi. Ad onor del vero chi ha lavorato maggiormente sotto canestro è stato Comignani, autore di una prova importante sotto le plance dove ha catturato 18 rimbalzi, di cui 10 nel solo primo tempo, contribuendo in maniera sostanziale alla vittoria. Per il resto la squadra ha ruotato tutti i suoi esterni, lasciando minuti di riposo a Liguori – che ha giocato solo dieci minuti – e ai soliti titolari, e dando spazio anche ai giovani under Capponi e Di Russo.

I primi due quarti sono stati caratterizzati dall’ottima prova di Mirrione – 15 punti e 4 rimbalzi nei primi 20’ – e, come detto, dall’impatto fisico di Comignani, elementi che hanno spezzato in due l’incontro facendo crollare le speranze aquilane, rimaste accese nel solo primo parziale conclusosi 24 a 15. I nove punti di vantaggio si sono velocemente dilatati sino ad arrivare al +23 (49-26) con il quale si è andati a riposo. Il parziale di 25 a 11 ha evidenziato l’incapacità degli ospiti di trovare il canestro, eccezion fatta per Marinucci, autore di quasi la metà dei punti – 12 – del primo tempo della sua squadra. Per dare un’idea della differenza fra le due squadre basta notare che Mirrione e Comignani insieme hanno ottenuto, complessivamente, 32 punti nei primi due quarti, sei in più di tutta L’Aquila.

Il terzo quarto e buona parte dell’ultimo periodo sono stati drammatici dal punto di vista balistico per gli ospiti che hanno realizzato solo 10 punti in 18’ di gioco, e che dopo 30’ erano a –38 (69-31), finendo a –52 (88-36) a soli due minuti dal termine. La tragica astinenza offensiva ha avuto come contraltare una pletora di canestri arrivati dall’attacco pescarese che, nonostante giocasse con tutti e ventiquattro i secondi a disposizione, non si è potuto esimere dal segnare. Gli ultimi due giri di orologio hanno fatto registrare un mini parziale di 8 a 6 per L’Aquila, che ha chiuso la partita sul punteggio di 94 a 44.

Di Bonaventura a fine gara ha guardato al risvolto atletico e per certi aspetti tattico – molto uso della zona da parte di Pescara - dell’incontro, rimarcando la volontà di preservare alcuni giocatori e dare maggiori minuti a tal altri. Ora l’attenzioni si concentreranno prima sulla gara casalinga con Basket Ball Roseto, unica formazione ad aver sconfitto l’Antoniana quest’anno, e poi sullo scontro decisivo per il primo posto con Pineto. I ragazzi di coach Porretti dopo la sconfitta interna con Isernia sono a 6 punti di distanza, e si giocheranno quindi le residue speranze di agguantare il primo posto nella sfida di sabato 1° aprile.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

PROGETTO AUTO ROSETO - ESAGONO SULMONA 85-68   (23-35, 43-43, 66-59)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Sciuto (Città Sant'Angelo)

 Note: Cinque falli: De Grandis.