ARCOBALENO MARTINSICURO - VIRTUS MONTESILVANO 85-77   (-)

 Arbitri: Volpone (Pescara) e Cappelletti (Chieti)

 Note: 

T & D PESCARA - PROGETTO AUTO ROSETO 67-85   (23-12, 33-30, 52-48)

 Arbitri: Persia e Angelini (L'Aquila)

 Note: Cinque falli: Ramoni, Di Fabio.

BASKET BALL ROSETO - SCARABEO VENAFRO 57-66   (15-16, 30-34, 42-47)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Giansante (Spoltore)

 Note: 

Incontro niente affatto facile per la squadra molisana in trasferta sull’Adriatico. Non facile dal punto di vista fisico: la formazione dello Scarabeo Basket Venafro era al 20%. Eppure questi infaticabili giocatori ce l’hanno fatta, nonostante i presupposti prepartita che volevano andasse tutto per il peggio. Hanno portato a casa il quinto successo consecutivo, il terzo fuori casa, che fa tenere ben salda la squadra al quarto posto in classifica. Nucci, Greco e Falanga potevano considerarsi infortunati, ma hanno giocato una partita da veri eroi, sopportando il dolore e facendo funzionare la testa in sincronia con il resto della squadra. La voglia di vincere c’era. Non manca mai a tutti gli atleti del team venafrano. Ed è stata più forte della voglia di rivincita del Basket Ball Roseto.

L’incontro è stato molto tranquillo: pochi falli, gioco corretto, mai lento. Il punto di forza dei venafrani è stata la difesa: non potendo dare il massimo in attacco (ricordando che in genere i giocatori della Scarabeo Basket sono abituati a portare almeno 90 punti a partita), hanno concentrato gli sforzi per impedire agli avversari di avvantaggiarsi. Ottimo infatti il gioco difensivo di Mascio e Valvona. In tutti i quarti hanno sempre tenuto il distacco, così, ricavandosi da veri professionisti il momento ideale per mandare la palla a canestro, hanno fatto quanto era necessario per aggiudicarsi l’incontro. In particolare Passaretta, appena rientrato in squadra, ha saputo mettere a segno 7 punti di seguito nel terzo quarto. "Un ottimo lavoro, preparato a dovere - dice il coach Mascio, intervistato dopo l’incontro e che ha visto i suoi ragazzi infortunarsi uno ad uno - gestito con nervi saldi. Lo dimostra il fatto che potevano entrare a sostituzione i fratelli Primavera. Fortunatamente non ce n’è stato bisogno. Ma come sempre sarebbero stati pronti a dare il loro contributo e devono essere fieri di far parte integrante di questo gruppo vincente ed unito come non mai".

Adriano Vaccone

METANIA ISERNIA - G.S. ANTONIANA PESCARA 71-101   (22-25, 36-50, 54-75)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e Foschini (Penne)

 Note: 

Resiste solo per una frazione di gioco la Metania Isernia di coach Biello alla capolista Antoniana Pescara; nella gara interna di sabato, infatti, Mastroianni e compagni nulla hanno potuto per contrastare la netta superiorità tecnica e fisica degli ospiti. Alla fine, gli abruzzesi tornano a casa con un netto +30 su una Metania priva di un pivot di ruolo e che ha subito oltremodo la maggiore esperienza di Mirrione e Liberatori sotto canestro (quest’ultimo migliore in campo con 23 punti realizzati).

I ragazzi del presidente Iadisernia, privi anche di Di Cristofaro, appiedato dal Giudice Sportivo per l’espulsione subita a Venafro e con Mastroianni a mezzo servizio ed alquanto nervoso (un fallo tecnico per le contestazioni nei confronti del duo arbitrale), hanno fatto il possibile per ben figurare; Chiacchiari ed Amatista, sicuramente tra i più grintosi insieme a Rocchio e D’Amore, avevano di fronte avversari quotati e, nonostante tutto, sono riusciti a realizzare ben 71 punti contro la miglior difesa del torneo. Ora coach Biello già pensa all’insidiosa trasferta di sabato prossimo a Pineto contro la seconda in classifica, con l’obiettivo di strappare due punti preziosi in chiave playoff e, soprattutto, di sollevare il morale ai suoi in vista del derby contro la Maxigel. Un finale di regular season tutto in salita, dunque, aspetta Amatista e compagni, che avranno turni più agevoli solo nelle ultime giornate, nelle quali si giocheranno tutte le speranze di partecipare ai playoff.

Giovanni Carcaiso

Difficile trovare una chiave di lettura univoca della gara, perché Pescara ha praticamente dominato i due lati del campo, perfetta in tutte le fasi di gioco, cinica nell’interpretare la gara in trasferta. L’intero quintetto è andato in doppia cifra ed ha segnato 87 punti; la difesa, a uomo nel primo tempo e a zona nel secondo, ha tenuto a 71 punti Isernia, le transizioni sono state mortifere e in diversi casi spettacolari, il dominio sotto le plance è stato pressoché assoluto, con Tano che ha catturato 26 rimbalzi. I molisani escono comunque con l’onore delle armi e il 101 a 71 finale è lo specchio della differenza attuale fra le squadre, figlia, tra l’altro, della totale mancanza di un pivot a disposizione del roster della Metania.

Pescara ci ha messo un po’ a mettersi in moto, soprattutto in difesa, concedendo punti facili ai lunghi di casa, D’Amore e Chiacchiari, e diversi tiri da dietro l’arco dei tre punti a Pilla. In compenso in attacco ha saputo lasciare la consueta impronta, prima con Liberatori, preciso e controllato nel tiro, poi con le penetrazioni di Liguori e i rimbalzi di Tano e Cantatore. Dopo che il primo periodo si era concluso 25 a 22 per gli ospiti, il pivot argentino dell’Antoniana, che ha letteralmente catturato tutte le carambole aeree dell’incontro lasciando a compagni ed avversari solo le briciole, ha spianato la strada verso il primo allungo abruzzese, maturato nel secondo quarto. Nonostante Mirrione molto nervoso e praticamente nullo in attacco, Pescara ha portato il proprio vantaggio sino al +9 (31-22) a 7’ dall’intervallo, ma è stata subito rintuzzata dalle triple di Pilla e Mastroianni. La rimonta dei padroni di casa si è però spenta sul –3 (35-32), perché i biancoazzurri hanno messo a segno un parziale di 15 a 4, propiziato dalla zona 3-2 e dal buon apporto di Comignani, chiudendo così il primo tempo sul 50 a 36.

La totale assenza di pericolosità d’Isernia in zona pitturata si manifestata ampiamente nella ripresa, soprattutto dopo che gli ospiti hanno iniziato ad utilizzare una zona a fronte dispari che ha progressivamente spento la luce ai molisani. I ragazzi di coach Biello per un po’ sono riusciti a mantenere lo svantaggio costantemente intorno ai 15 punti grazie ad una 2-3 molto mobile, che Pescara ha inizialmente attaccato in maniera frenetica e poco convinta, consentendo ai padroni di casa di tornare sul –11 (55-44) e costringendo coach Di Bonaventura ha chiamare time out. Dopo il minuto di sospensione Liberatori ha di fatto chiuso la partita con un 3/4 da dietro l’arco dei 6 metri e 25 che ha imposto alla Metania un rapido dietrofront e il ritorno alla marcatura a uomo. Nonostante l’accorgimento tattico l’Antoniana è tornata a colpire ancora con un gioco da tre punti che, insieme al quarto fallo di Mastroianni e Amatista, è stato l’ultimo suggello all’incontro. Di lì in poi la squadra molisana è uscita dalla partita e non è più riuscita a ricucire lo svantaggio di 21 punti (75-54) con cui si era concluso il terzo periodo, lasciando modo agli ospiti di dilagare nell’ultimo parziale, e diventare anche spettacolari in contropiede, soprattutto con Liguori, un topo nel formaggio in campo aperto.

Una partita rimasta in bilico solo durante la prima frazione di gioco, poi la Pescara Basket è salita progressivamente di colpi in difesa e, dopo aver concesso 22 punti nei primi 10’, ha mantenuto Isernia sempre sotto i venti punti per quarto, rimanendo tuttavia costante in attacco – 25 punti i primi 3 periodi e 26 l’ultimo parziale. Mancano così due gare prima della partita con Pineto, due impegni che l’Antoniana disputerà in casa contro L’Aquila e Basket Ball Roseto, l’unica squadra che finora ha piegato Liberatori e soci. Visto come sta crescendo complessivamente il gruppo, le ambizioni di primo posto possono essere messe a repentaglio solo dai biancoazzurri stessi.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

ESAGONO SULMONA - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 90-48   (26-16, 47-28, 70-38)

 Arbitri: Ciarrocchi (Campli) e D'Emilio (Roseto)

 Note: Cinque falli: Vaccarelli, Marinucci.

CARICHIETI LANCIANO - MAXIGEL CAMPOBASSO 55-85   (11-20, 25-42, 39-62)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Lepore (Pescara)

 Note: Cinque falli: Nervegna, Flaminio.

SPROCATTI TERMOLI - NUOVO PINETO BASKET 75-85   (10-24, 26-43, 49-59)

 Arbitri: Foschini (Penne) e Tarquinio (Pescasseroli)

 Note: 

BASKET PENNE - BIOFOX VASTO 66-81   (19-27, 33-44, 49-59)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Tiri liberi: Penne 12/18 (67%), Vasto 18/23 (78%). Tiri da tre: Penne 2/16 (12%), Vasto 11/31 (35%). Falli: Penne 19, Vasto 16. Cinque falli: Di Pol, Zangla.

La BioFox prosegue alla grande il girone di ritorno sbancando il Basket Penne che partiva con il pronostico a favore visti gli otto punti in più nella classifica e la buona posizione ai margini della zona playoff. Le formazioni in campo, riguardando la gara di andata con Buljan e compagni usciti vincitori dal Palasport di Vasto con 27 lunghezze di vantaggio, sono apparse completamente trasformate e assolutamente irriconoscibili: in un calo preoccupante la squadra di casa, in continua crescita gli ospiti.

Al 5° minuto del primo quarto c’è il vantaggio per il Penne (+1: 7-6), propiziato da Buljan che chiude con 16 punti a referto (top scorer per i suoi), ma Desiati piazza la tripla del sorpasso, replica Muratore con due realizzazioni pesanti, Celenza non è da meno e gli ospiti scappano mettendosi saldamente in testa per restarci fino alla sirena finale. Si va al riposo lungo con 11 lunghezze (33-44) per i vastesi, che si riducono a 10 (49-59); Fabri e Tini provano ad accorciare ulteriormente le distanze, riescono con molta fatica ad arrivare fino a –7 (59-66) con ancora buoni cinque minuti per provare a riaprire la gara, ma l’impresa non riesce. Celenza colpisce ancora dalla lunga distanza, Marchesani, subentrato a Di Pol fuori per raggiunto limite di falli, incontra una mezza montagna sotto canestro, subisce fallo, mette a segno i due tiri liberi e chiude virtualmente il match perché le lunghezze di distanza sono ritornate ad essere 12 e il tempo, per un insperato recupero, oramai è troppo poco. Si finisce con il gioco spezzetato dai falli, esce anzi tempo anche Zangla rimediando un antisportivo, i tiri dalla lunetta accompagnano le due formazioni alla sirena finale e a referto ci finiscono tutti i giocatori presenti in panchina.

Decisamente poco contento coach Di Paolo per la terza sconfitta consecutiva che potrebbe complicare maledettamente il prosieguo di un campionato che aveva fatto della sua formazione una delle sorprese più piacevoli, ma il calo di alcune pedine molto importanti e l’inserimento di troppo peso che fa punti più di mestiere che di tecnica hanno fatto emergere problemi, anche se la tifoseria non molla continuando ad essere presente in buon numero e con molto rumore. Sull’altro versante c’è un giovano coach alla sua prima esperienza, tre giocatori di garanzia con Celenza su livelli di “eccellenza”, che chiude la sua gara con 30 punti 30, e quelli che forse potremo cominciare a non chiamare più “i giovani” perché stanno cominciando a diventare molto di più: sono oramai una splendida certezza che, all’occorrenza, sa realizzare dalla lunga distanza e prova, con i fatti, mano ferma e sangue freddo anche quando i tiri dalla lunetta diventano veramente pesanti. A seguire arriva a Vasto l’Amatori Pescara che oggi di punti in classifica ne conta due meno della BioFox e che, all’andata al PalaElettra, vinse con un finale molto contestato dal sottoscritto che, praticamente da quella gara e poi a seguire, è rimasto inibito per circa tre mesi, anzi ha rifatto la sua presenza in qualità di Dirigente Accompagnatore proprio nella gara odierna.

Francesco Tomassoni