MARTINO FOOD CAMPOBASSO - FOX PETROLI VASTO 62-81   (23-16, 43-34, 53-62)

 Arbitri: Pantera e Giansante (Pescara)

 Note: Spettatori 100 circa. Tiri da due: Martino Food 14/49 (29%), Vasto 17/43 (40%). Tiri da tre: Martino Food 7/21 (33%), Vasto 9/31 (29%). Tiri liberi: Martino Food 13/22 (59%), Vasto 20/29 (69%). Rimbalzi: Martino Food 46 (Sabelli 15, D'Uva 13), Vasto 33 (Celenza 13). Cinque falli: Di Stefano, Baranello, Mucci.

Perdere contro Vasto era nei pronostici, una sconfitta contro la Fox - seppure priva di Di Rosso e di coach Trivelli - non doveva essere presa con rammarico da una Martino Food che avesse giocato la sua partita dando tutto in campo. Cosa che effettivamente succede al Palavazzieri, dove la squadra abruzzese vince con merito un match che la vede fare affidamento sull'esperienza e sulla superiorità tecnica di un grande Saverio Celenza. Ma al termine della partita il nervosismo di coach Di Marzio, che cerca invano di nasconderlo al cronista, è palpabile e più che giustificato: la sua squadra ha dato tutto ma negli ultimi due quarti non le è stato permesso di giocare da un arbitraggio che si può senza mezzi termini definire scadente. Solo per citare una minima parte degli errori: infrazioni di passi inventate di sana pianta ed altre nette non fischiate, almeno quattro penetrazioni di D'Uva fermate con falli evidentissimi di Celenza (che spinge regolarmente il campobassano fuori dal campo con il corpo) completamente ignorati, e in generale la sensazione data al pubblico di "protezione" in tutto l'arco del match nei confronti dello stesso Celenza, che - ripetiamo - è il migliore in campo e protagonista di una gara super e non ha certo bisogno di queste cose, che succedono solo al di là dell'oceano e per personaggi che giocano col 21 a San Antonio o Minneapolis. Ma qui siamo semplicemente al Palavazzieri... La prova evidente di quanto sopra sono le proteste verso i due direttori di gara di Germano Di Stefano, giocatore tranquillissimo e mai polemico in campo... tranne questa volta.

Si comincia con un canestro di Mucci e la replica di Baranello, poi Vasto prende qualche punto di vantaggio prima di subire il ritorno dei campobassani, che sono protagonisti sotto i tabelloni con numerosi rimbalzi in attacco e chiudono la prima frazione a +7 grazie ad una tripla di Di Stefano sulla sirena. Il play dell'Antoniano è protagonista anche nel secondo periodo: prima fa 26-18 con un altro canestro da tre, poi riporta decisamente avanti la sua squadra con altre due triple dopo che Vasto era rientrata e passata a condurre con un 10-0 firmato - manco a dirlo - da Celenza. La Martino Food, pur non tirando con buone percentuali, gioca bene in difesa e tiene l'avversaria a percentuali ancora peggiori (4/17 complessivo nella frazione per Desiati e compagni) ed ha gioco facile nel tornare avanti nel punteggio, andando all'intervallo lungo sopra di nove lunghezze.

Fin qui la cronaca di una partita in cui alle due squadre è stato permesso di giocare alla pari. Da qui in poi entra in scena il duo arbitrale, che comincia a fare scempio del gioco della pallacanestro. Risultato: l'Antoniano si innervosisce parecchio (si rischia la colluttazione fra Sabelli e Fuiano quando il campobassano getta la palla addosso al vastese, gesto da censurare ma provocato... indovinate da cosa?) e perde completamente la bussola scegliendo soluzioni sbagliate e rientrando poco in difesa, Vasto - che comunque gioca terzo e quarto periodo in maniera molto più determinata della metà partita precedente - rimonta, sorpassa e dialga superando i 20 punti di margine in un'ultima frazione che si gioca solo per fissare il risultato finale. Vittoria meritata, ma ci sarebbe piaciuto tanto vedere una partita di quattro periodi e non solo di due...

Vittorio Salvatorelli

Fox a Campobasso senza coach Trivelli (indisposto) e Di Rosso (impegni di lavoro) contro una formazione che, con soli due punti in classifica, parte sfavorita nei pronostici, ma con grinta è capace di mantenere le redini dell’incontro fino all’8° minuto del terzo quarto con ancora 2 punti di vantaggio (53-51). L’inizio è tutto per i locali che, dopo un primo vantaggio degli ospiti al 4° minuto (9-4), passano avanti e chiudono il primo quarto avanti di 7 (23-16), subiscono il ritorno Fox che sorpassa con un mini-break di 10-0 (28-26), poi le bombe di Sabelli e Di Stefano riportano a +10 (43-33) il Nuovo Basket con pochi secondi da giocare prima del riposo lungo ed un tiro libero realizzato da De Felice che riporta lo svantaggio ad una sola cifra (-9: 34-43).

Al ritorno in campo è Baranello a rintuzzare il recupero che la Fox porta avanti con Desiati e Celenza un po’ più precisi dalla lunga distanza e si arriva così alla fine del 28° minuto con ancora 2 punticini per i padroni di casa (53-51), ma la loro corsa si spegne quasi improvvisamente con un pesantissimo break degli ospiti che mettono a segno un 19-0 che li proietta avanti di 17’ (70-53) con ancora 7 minuti da giocare e la Fox anche a +25 (79-54) a 3 minuti dalla fine ed una gara già ampiamente segnata in un risultato che consegna la posta in palio agli uomini di coach Trivelli, di nuovo alla vittoria dopo il pesante stop della settimana scorsa contro l’Inerti Ferretti Campli sempre più solitario in classifica con la sola Pallacanestro Chieti ed Il Globo Isernia che sembrano tenerne con fatica il passo.

Prossimo turno, nuovamente interno, per la Fox Vasto con un cliente non troppo agevole ed in pari classifica: c’è il Nuovo Pineto Basket di coach Porretti; a seguire un turno infrasettimanale (mercoledì 8 dicembre ore 18) in quel di Sulmona, poi nuovamente al palasport di via Conti Ricci per confrontarsi con la Pgs Intrepida Ortona non dimenticando che nello scorso campionato ci giocò un brutto tiro riuscendo a vincere, però con il fattore campo a favore, quando i pronostici e la diversa posizione di classifica erano tutti a favore Fox.

Francesco Tomassoni

NUOVO PINETO BASKET - BASKET BALL ROSETO 89-104   (29-15, 44-36, 65-65)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Ciarricchi (Campli)

 Note: 

INERTI FERRETTI CAMPLI - ESAGONO SULMONA 111-80   (37-22, 60-47, 83-61)

 Arbitri: Sirolini e Angelini (L'Aquila)

 Note: Cinque falli: Palombizio. Fallo tecnico a F. De Grandis.

VIRTUS MONTESILVANO - CARICHIETI LANCIANO 63-77   (2-23, 29-36, 45-51)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Andricciola (Venafro)

 Note: 

TASSO & CANDEL. TERMOLI - CITTÀ DI VENAFRO 79-72   (19-23, 40-38, 60-54)

 Arbitri: Marchegiani e Lepore (Pescara)

 Note: 

Ci si aspettava un derby infuocato e le attese non sono state deluse. La Tasso e Candeloro torna alla vittoria contro il Venafro. Una vittoria cercata, voluta e strappata coi denti. Proprio quello che non si è visto nelle sconfitte precedenti.

La partita è filata via in equilibrio per tutti i 40 minuti. Parte meglio Venafro, ma non si stacca. In più di una occasione la Virtus tenta poi l'allungo, arriva a +6 in diverse occasioni, ma butta via palloni come fossero carta straccia dando ai venafrani l'occasione per tornare comodamente in partita con semplici contropiede. Si è rivisto il tiro dall'arco, finalmente con percentuali accettabili, ma appunto per questo rimane misterioso come più di un giocatore abbia timore (se non terrore) di tentarlo quando ci sono tutte le possibilità.

Dopo una vittoria non è il caso di andare troppo per il sottile, quindi lasciamo al coach Pezzella la limatura delle imperfezioni (ci si perdoni l'eufemismo) e godiamoci una settimana di lavoro sereno. A questo punto è evidente che il campionato, a parte Campli, è decisamente livellato. Ogni partita sarà una battaglia e muscoli e testa andranno spremuti fino in fondo. Ci sarà bisogno di tutta la grinta vista col Venafro, a patto però che questa non si trasformi in nervosismo o peggio. La gazzarra vista al termine della partita non sarebbe stata tollerabile in caso di sconfitta, è assolutamente ingiustificabile dopo una vittoria.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli

F.LLI NESPOLI ATRI - PGS INTREPIDA ORTONA 77-76   (21-19, 30-34, 54-56)

 Arbitri: Russo (Venafro) e Fascia (Isernia)

 Note: Tiri liberi: Atri 3/8 (38%), Ortona 16/30 (53%). Tiri da tre: Atri 12/36 (33%), Ortona 6/24 (25%).

A.S. IL GLOBO ISERNIA - PROGETTO AUTO ROSETO 81-62   (19-20, 40-32, 66-49)

 Arbitri: Marchegiani e De Panfilis (Pescara)

 Note: Spettatori 150 circa. Falli tecnici a N. D'Incecco e T. D'Incecco al 37'.

Torna alla vittoria e lo fa nel miglior modo possibile, davanti al pubblico amico, Il Globo del presidente Melchiorre, nella gara disputata contro una Virus Roseto più che agguerrita. Tre le buone notizie in casa isernina: la prima è il ritorno prepotente alla ribalta di Mario Greco (37 punti e migliore in campo con ottime percentuali al tiro): finalmente ai suoi livelli la guardia ex Venafro sembra aver smaltito i fastidi alla caviglia e ritrovato la mano dei tempi migliori, giocando ai livelli che gli si addicono; la seconda è il rientro di Mastroianni, il quale, nonostante i noti fastidi al ginocchio (gli è stato consigliato l’intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema), è sceso comunque in campo e, “con una sola gamba”, ha dato sicurezza e continuità al gioco pentro facendo, come suo solito, la differenza; la terza buona notizia è, senz’altro, quella di aver ripristinato il morale ed aver compattato l’organico in vista della gara clou del prossimo weekend contro la capolista Campli.

Gli abruzzesi, ancora a punteggio pieno, temono molto i ragazzi di Rosignoli ed i tifosi isernini sono in trepidazione per conoscere le reali potenzialità di Barnett e compagni ma, soprattutto, per sapere se i molisani sono da primato. Che dire della gara? gli ospiti hanno resistito per poco più di due frazioni di gioco chiudendo la prima avanti di uno con N. D’Incecco e T. D’Incecco su tutti, ma nulla hanno potuto contro lo stato di grazia di Greco (ha segnato da tutte le posizioni possibili realizzando ben 5 bombe) e contro l’ottima organizzazione dei locali che hanno allungato nel finale del secondo quarto e nelle fasi iniziali della terza frazione.

Giovanni Carcaiso

A.S. PALLACANESTRO CHIETI - G.S. ANTONIANA PESCARA 85-77   (21-18, 47-31, 62-44)

 Arbitri: Rotoloni (Campli) e Volpone (Francavilla)

 Note: Spettatori oltre 400. Cinque falli: D. Petti, Ricotta, Mau. Zappacosta.

E finito sul punteggio di 85 a 77 per la Pallacanestro Chieti l'atteso derby con l'Antoniana Pescara. Il Chieti vicecapolista ha stentato inizialmente a prendere le misure di un'Antoniana partita con il piede schiacciato sull'acceleratore. Secco 8 a 2 per gli adriatici al terzo minuto di gioco, subito recuperato, però, dai biancorossi teatini arrivati, poi, fino al massimo vantaggio di 23 punti (nel terzo periodo). Nell'ultima frazione di gioco c'è stato il ritorno degli adriatici i quali, complici una serie di errori nel tiro (sopratutto Graziani) e ad una serie di palle perse dai Teatini, sono riusciti a riportarsi fa -6 quando mancavano solo 40 secondi al termine.

Nel Chieti buone prove di Graziani (almeno nel secondo quarto), Belli (2 rimbalzi offensivi per una guardia di 180 cm. e molta difesa) e sopratutto Grifone. Fabri è stato in ombra per gran parte della gara mostrando il suo vero volto solo nell'ultima frazione quando, infilando una tripla ed un tiro da sotto nel giro di 1 minuto, è riuscito a tenere a debita distanza gli avversari. L'Antoniana si è rivelata una formazione grintosa e abbastanza precisa nelle conclusioni ma che vive sopratutto delle individualità di Cantatore e Ricotta. Va in archivio, quindi, anche questa gara e, in attesa dello scontro con la capolista Campli dell'8 dicembre (a Chieti) i biancorossi di coach Cosentino se la vedranno, domenica prossima, con il Sulmona.

da sporteate.it