MARTINO FOOD CAMPOBASSO - A.S. IL GLOBO ISERNIA 72-83   (11-24, 35-46, 55-68)

 Arbitri: Cappelletti (Chieti) e Volpone (Francavilla)

 Note: Spettatori 150 circa, con buona rappresentanza ospite. Tiri da due: Antoniano 21/53 (40%), Il Globo 20/44 (45%). Tiri da tre: Antoniano 6/17 (35%), Il Globo 9/17 (53%). Tiri liberi: Antoniano 12/19 (63%), Il Globo 16/20 (80%). Rimbalzi: Antoniano 28 (Latona e D'Uva 7), Il Globo 24 (Mussini 11).

Va a Il Globo Isernia, come da pronostico, il primo derby molisano della stagione. Ma per la squadra pentra la vittoria è tutt'altro che facile: un Antoniano Campobasso grintoso e mai arrendevole come nella precedente esibizione casalinga dimostra - soprattutto a sé stesso - di avere la possibilità di evitare gli ultimi due posti in classifica al termine della regular season sfoderando una prestazione tutta cuore e che potrebbe essere migliore se non fosse "macchiata" da qualche errore di troppo al tiro. Dall'altra parte, assente D'Amore per infortunio, un buon Globo, guidato benissimo da Melone e Mastroianni e con Borissov e Mussini solidissimi uomini d'area (e non solo), che però se vorrà lottare fino in fondo per l'accesso in C1 dovrà necessariamente avere molto di più da Mario Greco, protagonista di una prova nettamente al di sotto del suo standard.

Si parte... ma forse sarebbe stato meglio aspettare ancora un po'. Terribile l'avvio di partita da parte di entrambe le squadre, con errori - anche banali - al tiro e palle perse a ripetizione e tabellone elettronico che resta su un calcistico 0-0 per quasi tre minuti di gioco. A 7'13" dal decimo Melone sblocca la situazione con una tripla e non si ferma più per tutto il primo periodo. Il piccolo playmaker pentro trascina la sua squadra al primo break dell'incontro, ben coadiuvato da Mastroianni e Borissov, che infilano una tripla a testa insieme alle due del loro collega per un 4/6 dall'arco che taglia le gambe inizialmente alla squadra di Di Marzio. L'Antoniano, dal canto suo, ripresenta dopo tantissimo tempo Brigante, l'uomo che incarna ciò di cui la squadra ha più bisogno e cioè grinta (ben tre rimbalzi in attacco nel corso della gara) e intensità difensiva (sempre attaccato al suo avversario e mai in ritardo su una rotazione) anche se all'inizio la squadra di casa soffre - come detto - il gioco di Melone. Dal 4-8 si passa in un amen al 4-15 e il vantaggio isernino al termine della prima frazione è di 13 lunghezze.

Un vantaggio che stenterà a crescere per tutto il resto della partita: Isernia ci prova costantemente ma l'Antoniano ribatte colpo su colpo, con la differenza di intensità rispetto a una settimana fa che è evidente e consente ai campobassani di entrare nell'area dei tre secondi con decisione e guadagnarsi spesso e volentieri tiri liberi. Tre volte Sabelli e due Di Stefano vanno in lunetta e, pur sbagliando qualcosa di troppo, tengono in linea di galleggiamento la loro squadra. Dall'altra parte è il trio Mastroianni-Melone-Borissov a realizzare punti, col centro bulgaro che mette due triple e il play ex Caserta ottimo nei tiri dalla media. La gara è piacevole e le due squadre si danno grande battaglia, con l'Antoniano che va al riposo lungo sotto di 11 lunghezze.

Svantaggio che torna in singola cifra in apertura di terza frazione con la tripla di Romano che fa 38-46, ma immediatamente Borissov ristabilisce le distanze con un altro canestro dall'arco. E' ancora Melone a finalizzare al meglio il gioco per Il Globo, l'Antoniano continua a gettare il cuore oltre l'ostacolo ma è limitato dalle cattive percentuali, figlie probabilmente della "foga" con cui la squadra di Di Marzio - essendosi accorta di averne la possibilità - cerca di rimontare lo svantaggio. I padroni di casa arrivano anche a -6 (51-57 a 3'30" dalla terza sirena) dopo un canestro di Brigante, ma Isernia controlla la situazione e chiude al trentesimo di nuovo a +13.

La squadra ospite piazza un nuovo allungo ad inizio di quarta frazione, protagonista Lombardi, che già nel quarto precedente aveva segnato punti importanti. Ma ancora una volta l'Antoniano reagisce benissimo: dal 63-76 del 36' si passa al 68-76 grazie ad una tripla di Di Stefano e a un successivo canestro di D'Uva, che nella quarta frazione "aggiusta" le percentuali (farà 4/5 dal campo con una tripla) e conduce la sua squadra. Il Globo, tuttavia, fa valere la sua maggiore esperienza e tiene bene il margine accumulato portando a casa il quarto successo sulle quattro partite finora disputate.

La palma dell'mvp non può che andare a Melone, del quale basta citare le percentuali: 7/9 da due, 2/3 da tre, 3/3 dalla lunetta e grande lucidità e precisone in regia. Per Il Globo bene anche i già citati Mastroianni, Lombardi, Mussini e Borissov. Per l'Antoniano, la strada intrapresa è certamente quella giusta: lottando sempre in questo modo le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare anche in un campionato difficile come quello di C2. I sorrisi di soddisfazione al termine dell'incontro di coach e dirigenti dicono tutto sulla prestazione della giovanissima squadra campobassana.

Vittorio Salvatorelli

NUOVO PINETO BASKET - CITTÀ DI VENAFRO 65-61   (15-13, 27-30, 47-43)

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e Bencivenga (Campobasso)

 Note: 

Terza sconfitta consecutiva per la Città di Venafro, battuta dal Nuovo Pineto Basket per 65-61 dopo una bella gara equilibrata e combattuta. Iniziano bene i padroni di casa che si portano subito sul 9-2 dettando il ritmo di gara e costruendo gioco. Risponde il Venafro con la difesa a zona che sortisce gli effetti sperati con basse percentuali da fuori per gli abruzzesi e punteggio ormai in equilibrio alla fine del primo quarto (15-13).

Nel secondo quarto il Venafro continua a macinare punti portandosi ad un massimo vantaggio di +6 che si dimezza allo scadere del primo tempo (27-30). Nel terzo quarto c’è la svolta della partita con i molisani sul +9 (29-38) che falliscono 2 occasioni in contropiede subendo il colpo psicologico e aumentando il nervosismo in campo (falli tecnici a Valvona e Mallamace) con i padroni di casa in rimonta e sorpasso (47-43).

Nell’ultimo quarto si mette in evidenza Musini con i suoi 12 punti che portano gli abruzzesi sul +12 a 3 minuti dalla fine, i venafrani riescono ad arrivare fino al -4 ma ormai non c’è più tempo per cercare conclusioni da fuori, punteggio finale 65-61 con Musini top scorer del match, in doppia cifra come L. Sacchini e Di Giangiacomo. Per il Venafro Alifuoco e Petracchini i migliori realizzatori. Il prossimo turno vedrà la squadra di Arturo Mascio ancora in trasferta a Roseto, questa volta contro il Basket Ball ora a quota 6 punti in classifica.

Manuel Iannone

INERTI FERRETTI CAMPLI - G.S. ANTONIANA PESCARA 70-67   (16-20, 32-36, 57-51)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Foschini (Penne)

 Note: 

PGS INTREPIDA ORTONA - ESAGONO SULMONA 91-105   (18-23, 39-47, 56-76)

 Arbitri: Rotoloni e Ciarrocchi (Campli)

 Note: 

FOX PETROLI VASTO - CARICHIETI LANCIANO 70-58   (18-6, 33-26, 50-36)

 Arbitri: Russo e Andricciola (Venafro)

 Note: Tiri liberi: Vasto 21/44 (48%), Lanciano 18/40 (45%). Tiri da tre: Vasto 4/25 (16%), Lanciano 4/21 (19%). Falli: Vasto 32, Lanciano 32. Cinque falli: Tucci, Di Pol, Santurbano. Falli tecnici a Santurbano al 12' e a Garbino al 14'. Espulsi Salomone al 24', il coach del Lanciano De Santis e Salvatore al 35'.

Coach Trivelli mette in campo una formazione molto giovane per le assenze di Celenza (non ancora al meglio della preparazione) e Di Rosso (indisponibilità per problemi di lavoro) con ben sei elementi (due del 1986, due dell’88 e due dell’89) per un'età media pari a 23, certamente un record per un campionato di categoria sicuramente più verso i senior che gli under.

Il quintetto di partenza vede De Felice, Mariani, Desiati, Di Pol e Tucci che piazzano un break di 14 a zero per un vantaggio che, a 120 secondi dalla fine primo quarto, vede i padroni di casa a quota 16 mentre coach De Santis ha solo 2 punti al suo score e la gara si mette proprio male. Nel prosieguo sono sempre avanti i padroni di casa e 19 sono le lunghezze che separano i due quintetti dopo soli 4 minuti (29-10) con gli ospiti che stringono le fila, recuperano qualcosa e chiudono con 7 punti da recuperare con le squadre al riposo lungo.

Il terzo quarto è nuovamente da incubo per la Carichieti, che si ritrova sotto di 16 (45-29) con ancora due minuti da giocare, per poi cercare un disperato recupero riportando lo svantaggio a 6 (54-48) con gli ultimi cinque minuti da giocare. Desiati riesce a contenere il ritorno ospite e pur non giocando basket di altissimo livello, sia da una che dall’altra parte, è la Fox che si aggiudica la posta in palio arrivando alla sirena finale con molti falli e molti tiri dalla lunetta che le due formazioni non concretizzano chiudendo con percentuali al di sotto del 50% (48% Fox, 45% Carichieti). Tre gli usciti dal campo per raggiunto limite di falli prima del termine, due giocatori espulsi più l’allenatore del Lanciano per una gara decisamente troppo nervosa e non proprio bellissima: per coach Trivelli l’importante era vincerla e l’obiettivo è stato raggiunto.

Francesco Tomassoni

VIRTUS MONTESILVANO - F.LLI NESPOLI ATRI 83-94   (21-23, 39-43, 49-58)

 Arbitri: Siroli (L'Aquila) e Lepore (Pescara)

 Note: 

PROGETTO AUTO ROSETO - BASKET BALL ROSETO 72-77   (17-19, 35-39, 47-60)

 Arbitri: Marchegiani (Pescara) e Fascia (Isernia)

 Note: 

TASSO & CANDEL. TERMOLI - A.S. PALLACANESTRO CHIETI 70-68   (16-22, 34-36, 58-51)

 Arbitri: Ferrante e Pantera (Pescara)

 Note: Fallo tecnico a Guardascione.

Una Virtus determinata, grintosa, quasi cattiva, si avventa sui polpacci degli omoni teatini e agguanta in extremis una vittoria pesante. La partita è quasi sempre stata in mano ai ragazzi di Pezzella anche se il vantaggio massimo non è mai arrivato alla doppia cifra. L'intensità in difesa è stata elevatissima, il Chieti non è quasi mai riuscito ad eseguire con calma i suoi schemi, tanto che il temutissimo Fabri, pur disputando un'ottima partita, non è riuscito a sfruttare al meglio il suo indiscutibile strapotere fisico.

Solo all'inizio delll'ultimo periodo un improvviso black-out ha consentito agli abruzzesi di portarsi da -8 a +6, con i termolesi incapaci di segnare punti, anche apparentemente facili. A questo punto però, la difesa tornava aggressiva a tutto campo ed i teatini ci mettevano del loro buttando via banalmente un paio di palloni molto pesanti. Gli ultimi secondi sono stati intensissimi: ne mancavano poco meno di 30 quando la Virtus è passata a condurre di un punto, sul successivo attacco teatino, Fabri non sbagliava. Negli ultimi 10 secondi Di Cesare conduceva l'azione senza riuscire a liberarsi per un canestro da sotto o un fallo. La palla finiva così a Guardascione che dall'arco dei tre punti, con pressione dell'avversario, faceva partire un'altissima parabola che si spegneva nella retina avversaria. Non c'era neanche il tempo di rimettere la palla in gioco che la sirena chiudeva l'incontro. Le ultime immagini sono quelle del nostro pivot sommerso dai compagni. Vittoria di gruppo, voluta e cercata con le armi dell'intensità e della velocità. Con presupposti simili, la risalita verso posizioni migliori è a portata di mano.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli