L´AQUILA BASKET - TASSO & CANDEL. TERMOLI 101-84   (27-18, 50-34, 75-57)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: 

Una brutta partenza costa carissimo alla Tasso & Candeloro Termoli, che perde nel big-match con L'Aquila. Una gara giocata abbastanza bene dai ragazzi di Massimo Pezzella, che hanno lottato con il cuore e con la grinta senza però riuscire a recuperare tutto lo svantaggio. Gli abruzzesi, dal canto loro, hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per vincere questo campionato (obiettivo sfuggito per un soffio l'anno passato). Un ambiente carico al punto giusto ed una squadra ben messa in campo dal tecnico Nardecchia e capace di sfruttare al massimo tutte le sue potenzialità.

Un vantaggio messo in cassaforte nei primi minuti e conservato con grinta nel corso del match. Con un Barnett in più nel motore, vero valore aggiunto del quintetto abruzzese, miglior realizzatore della serata e ottimo rimbalzista, la squadra di casa ha portato a casa un successo d'oro. In casa termolese c'è la consapevolezza di aver fatto il possibile e, sconfitta a parte, di aver limitato i danni (in precedenza gli abruzzesi avevano vinto con venti - trenta punti di scarto). "Siamo partiti male - ha detto Raffaele Di Cesare, nuovo acquisto della Tasso & Candeloro - e purtroppo non siamo riusciti a recuperare lo svantaggio accumulato che ha toccato anche i diciassette punti. Loro comunque sono un'ottima squadra e possono puntare alla vittoria del campionato. Noi - ha continuato Di Cesare - non abbiamo ancora il minutaggio completo nelle gambe ma sono convinto che nel corso di questa stagione ci toglieremo belle soddisfazioni. Siamo una buona squadra ed un buon gruppo che dirà la sua".

Stefano Saliola - da Nuovo Molise

NUOVO PINETO BASKET - CITTÀ DI VENAFRO 105-87   (22-23, 45-36, 76-56)

 Arbitri: D'Arielli (Francavilla) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: 

Quarta sconfitta su quattro partite per la Città di Venafro, sconfitta a Pineto dalla formazione di Porretti. Primo quarto molto equilibrato, con il buon avvio dei padroni di casa, rimontati a fine quarto dai molisani che si impongono di un solo punto (22-23). Nel secondo quarto il Venafro continua ad allungare (+5 a metà frazione) fino al fatidico quarto fallo di Rosario Falanga (unico vero lungo della formazione di Mascio contando le pesanti assenze) che viene richiamato in panchina. Qui i molisani subiscono un break pesante dovuto alla debolezza sotto i vetri (il primo ad approfittarne è Sacchini), con il Pineto che allunga fino al +9 (45-36).

Nel terzo quarto coach Mascio fa rientrare, Falanga che però spreca subito l’unico fallo a sua disposizione, costringendo l’allenatore a schierare i suoi a zona giocando con una formazione molto piccola. Il parziale appannaggio dei locali è letale: 10-0 (76-56) e gara in archivio. A questo punto il Venafro risparmia Greco (top scorer della partita con 31 punti) per dare spazio ai giovani in vista della partita contro il Basket Ball Roseto in programma domenica prossima nel palazzetto in Via Pedemontana, con Arturo Mascio speranzoso nel recupero di almeno due dei quattro assenti importanti (Fabrizio Durante, Mallamace, Passaretta e Valvona). Da sottolineare le buone prove di Nicandro Mascio, Alifuoco e Falanga (12 punti ciascuno), mentre per i padroni di casa quattro giocatori hanno totalizzato più di 17 punti (Obletter, Sacchini, Battista e Di Blasio).

Manuel Iannone

P.G.S. INTREPIDA ORTONA - G.S. ANTONIANA PESCARA 59-99   (13-27, 28-56, 42-78)

 Arbitri: Mastrippolito e Giampietro (Chieti)

 Note: 

FOX PETROLI VASTO - DTS ROSETO 99-66   (20-19, 40-36, 60-48)

 Arbitri: Foresti (L'Aquila) e Cappelletti (Chieti)

 Note: Tiri liberi: Vasto 18/28 (64%), Roseto 12/18 (67%). Tiri da tre: Vasto 10/32 (31%), Roseto 5/28 (18%). Falli: Vasto 19, Roseto 24. Cinque falli: Pavia, Evangelista.

Salvemini si presenta al palasport con i favori del pronostico, anche se reduce da una sconfitta interna dopo un supplementare contro il Torre Spes, una delle corrazzate del girone, accreditata per il salto di categoria. Primi due quarti con i padroni di casa molto ben piazzati in campo e Michele Di Rosso incontenibile da sotto, dalla media e dalla lunga distanza con 3/3 dai 6,25 e 22 punti con le squadre al riposo lungo con 4 lunghezze di vantaggio Fox (40-36).

Al rientro dagli spogliatoi si ricomincia sulla stessa falsa riga fino al 6' e ancora di 3 (51-48) e' il divario che Misticoni, ultimo ad arrendersi con 27 punti a referto, cerca di colmare per tornare in gara e giocarsi fino in fondo la posta in palio. Ma sul 48 il Basket Ball si ferma e il canestro avversario diventa una chimera: un primo break (16-0) porta gli uomini di Trivelli sul +19 (67-48), due tiri liberi di tavani a 7' dalla fine schiodano in punteggio degli ospiti che stava diventando un incubo (67-50), ma un secondo break (11-0) a 4 minuti dall'ultima sirena chiude definitivamente la pratica con un +28 (78-50) che permette l'entrata in campo dei giovani rincalzi della panchina bianco-rossa, i quali mantengono il risultato incrementandolo fino al +33 finale.

Il risultato penalizza eccessivamente una formazione che in ogni modo sarà fra le protagoniste di un campionato che fin dalle prime battute risulta piuttosto squilibrato con già otto squadre in predicato per la pool play-off della seconda fase. Per gli uomini del presidente Spadaccini un inizio molto gagliardo con due ostacoli piuttosto complicati nel prossimo futuro: domenica, in campo esterno, c'e' la Pallacanestro Chieti (ore 18) di coach Laudadio, che della Fox Vasto conosce vita, morte e miracoli per esserne stato la bandiera fino ad alcune stagioni fa. A seguire ancora una trasferta (sabato 6 novembre ore 18:15) in quel del Nuovo Basket Pineto, che ripresenta in panchina un lusso per la categoria: il prof. Renato Porretti, che è stato allevato ed è cresciuto a pane e basket, con i primi ridumenti mini-basket avuti con molta probabilità direttamente dal biberon.

Francesco Tomassoni

AIRINO TERMOLI - A.S. PALLACANESTRO CHIETI 60-88   (12-29, 24-52, 38-72)

 Arbitri: Bernardi e Andricciola (Venafro)

 Note: Cinque falli: Marsili.

La squadra di Laudadio ha dalla sua il gran ritmo offensivo dettato dalle proprie guardie, che trovano nelle dolci mani del pivot Fabri un terminale di rara precisione che con 4 su 4, nel primo quarto, dalla linea dei 6,25 apre la difesa per le penetrazioni di Zappacosta e De Lutiis. A fine gara il suo tabellino segnerà 32 punti con una presenza sul campo di 30 minuti.

Nell’Airino l’utilizzo a mezzo servizio per problemi fisici di De Cinque e Volpe ha il suo peso e nel primo quarto la fase offensiva dei locali non produce più di 12 punti contro i 29 degli ospiti. Nel secondo quarto la musica non cambia con l’Airino che tenta di rientrare puntando su una maggiore velocità offensiva e una difesa a uomo più ferrea. Ma intorno al 4° c’è un gravissimo infortunio a Volpe che si frattura il braccio a causa di una caduta nel tentativo di recuperare un rimbalzo. Il gelo cala sugli spalti mentre sul campo si vivono scene di panico tra i giocatori, che nel primo intervento cercano di bloccare con asciugamani e bendaggi la fuoriuscita di sangue dalla ferita prodotta dalla frattura scomposta, immediatamente dopo il trasporto in ospedale per le dovute cure del caso.

La partita perde senso agonistico, e si trascina senza sussulti particolari, con il Chieti che traccia un solco incolmabile ma con l’Airino sempre presente e con la voglia di non cedere con disonore agonistico. Rammarico per parita ma ancor di più per l’infortunio a Volpe e il riacutizzarsi dei problemi per De Cinque, che non ha finito l’incontro, e Di Lembo. Per Volpe la stagione è sicuramente finita qua e questo sarà un problema e di non poco conto da risolvere per le sorti dell’Airino che dovrà trovare più apporto dai giovani per tutta la stagione.

da www.airino.it

Dura poco più di un paziale la gara dell'Airino Termoli, che prima viene messa alle corde dal Chieti di Fabri, poi paga il brutto infortunio di Volpe che condiziona partita e prestazione e per il quintetto di Coppola arriva l'ennesima sconfitta.

A far festa, questa volta, è la capolista Pallacanestro Chieti. Forte e convinto, superiore in tutti i reparti e autoritario sul parquet, il quitetto di Laudadio domina all'inizio e spegne sul nascere ogni proposito dei termolesi di bissare la splendida prestazione di sette giorni prima nel derby. I teatini partono forte, trascinati dall'ottimo pivot Fabri, miglior marcatore della squadra, decisivo soprattutto in avvio quando prende per mano i suoi e con quattro-cinque bombe da tre fa subito il vuoto con distacchi consistenti, fino a +20.

Nel secondo quarto la gara, che già diceva poco, finisce su uno scontro di gioco che costa caro a Manuelo Volpe, che a rimbalzo perde l'equilibrio e rovina a terra con tutto il peso su un braccio, con la conseguente fuoriuscita dell'osso e con versamento di sangue. Per lui la diagnosi parla chiaro: doppia frattura scomposta ed esposta di radio ed ulna. A Volpe nella notte vengono applicate due placche al braccio per immobilizzarlo, i tempi di recupero parlano già di tre mesi di stop forzato. E' l'ennima tegola per l'Airino, già bersagliato lo scorso anno dai gravi infortuni di Ballone e Pellegrino, su tutti, e dagli acciacchi di quest'anno che limitano rendimento e presenze di un organico già da sé ridotto. Dopo l'uscita di Volpe la gara finisce praticamente lì, fra il clima irreale e la poca voglia dei giocatori locali di opporre resistenza ad un avversario che non infierisce, portando a casa il successo che voleva.

Edmondo Somma - da Nuovo Molise

MONACELLI T. DE´ PASSERI - ESAGONO SULMONA 85-72   (24-12, 41-34, 63-50)

 Arbitri: Ferrante e Lepore (Pescara)

 Note: Cinque falli: Di Girolamo.

Prestazione deludente quella del Monacelli Arredamenti Torre Spes in casa contro il Sulmona, pur vincendo comunque 85-72. Il Monacelli Torre parte male sin dai primi minuti di gioco, subendo anche un momentaneo svantaggio (5-8) ma, grazie ai tiri dalla distanza di Domenicucci (4/4) e Patricelli, comincia a reagire portandosi avanti e concludendo il primo quarto 24-12. Il secondo periodo registra basse percentuali da entrambe le parti; il Torre Spes non riesce a difendere e si tiene a galla soltanto grazie agli errori dei sulmonesi; in attacco ha invece inizio la pessima prova, che durerà fino alla fine dell'incontro, di Peter Van Elswyk. Uno sprazzo positivo viene dal giovane play Di Girolamo che entra in campo e riesce a piazzare un 3/3 da 3 punti. La prestazione della squadra è però assolutamente negativa; i torresi si lasciano surclassare dalle giovani guardie sulmontine, soprattutto Fabrizio De Grandis, che con le sue penetrazioni mette in crisi i più esperti avversari (concluderà il match realizzando 27 punti).

Anche il terzo quarto vive un sostanziale equilibrio dovuto all'acuto torpore che ha attanagliato la squadra di casa dall'undicesimo al quarantesimo minuto e alla buona prestazione difensiva degli uomini di De Grandis. Impreciso anche il Sulmona, soprattutto dalla lunetta; errori pesanti che hanno sempre consentito al Monacelli Torre Spes di conservare il vantaggio, se pur minimo, che è arrivato anche a + 3 (43-40) al ventiduesimo. L'unica nota positiva tra i rossoblu risulta essere stata l'ottima vena realizzativa di Massimo Brandimarte, che ha regalato il break finale al Torre Spes, giunto così a + 13 (63-50) a fine terzo quarto. L'ultima frazione di gara conferma l'equilibrio mostrato dalle due squadre in campo, con gli ospiti che non riusciranno mai più ad avvicinarsi ai padroni di casa, che dal canto loro continueranno a non impressionare, con Van Elswyk e Di Girolamo chiaramente in tono minore rispetto alle precedenti esaltanti prestazioni.

Difficile stabilire il migliore tra gli uomini di Pizzirani; gli unici a distinguersi sono state le guardie M. Brandimarte (con un totale di 26 punti) e Domenicucci (autore di 19 punti). Il Monacelli Arredamenti Torre Spes vince il quarto match consecutivo (sono quattro le partite finora disputate) contro la Polisportiva Sulmona 85-72, deludendo però dirigenti e tifosi perchè quasi tutti i giocatori sono apparsi totalmente deconcentrati e sottotono. Eccellenti tra i peligni le prestazioni difensiva di Settevendemmie, il quale ha recuperato importanti palloni, e offensiva di F. De Grandis. Ancor più arduo stabilire se siano stati superiori i meriti degli ospiti o i demeriti dei locali; tuttavia è importante per i rossoblu aver conquistato i due punti, in una giornata in cui non si è accesa la luce del quintetto torrese, e di aver tenuto il passo delle altre super favorite del girone: Chieti, L'Aquila e Pineto.

Elisabetta My

PROGETTO AUTO ROSETO - EPICA YALE PESCARA 70-77   (22-15, 40-29, 47-48, 67-67)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Agostinelli (Campli)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Cinque falli: Cistola, De Santis, Petti. Falli tecnici a Cistola e Buscaino.

BLS CITRA LANCIANO - A.S. IL GLOBO ISERNIA 88-89   (12-14, 27-33, 46-54, 79-79)

 Arbitri: Marchegiani (Pescara) e Raida (Sulmona)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Cinque falli: Di Giovanni, Siclari, Lasaponara, Salomone, Santurbano, Lombardi, Borisov.

Secondo successo consecutivo, il primo in trasferta, per i ragazzi di coach Falbo. La soffertissima vittoria è arrivata dopo un tempo supplementare e con un distacco di un solo punto. Parte in sordina la compagine pentra, con il solito Mastroianni (migliore in campo con gli immancabili 43 punti a segno e con ben 12 dei 14 punti totali nel solo primo quarto di gioco) a dettar legge in campo. Gli avversari rispondono colpo su colpo con Di Giovanni e Lasaponara, ma in campo sembra predominare la compagine ospite che, fino alla terza frazione di gioco, conduce e tiene in mano il match con un vantaggio medio di dieci punti.

Nell'ultima frazione i locali ritrovano il tiro dalla distanza infilando ben quattro bombe consecutive che permettono loro prima di raggiungere e poi di superare un'Isernia stanca e frastornata. Glouchkov e Borisov (i due lunghi de Il Globo) difendono bene e incutono timore sotto canestro agli avversari costringendo gli stessi, in attacco, a commettere molti falli. Nel finale da cardiopalma, dopo una serie di tiri liberi tirati da Mastroianni e con due punti di svantaggio, il play isernino decide di sbagliare l'ultimo libero per tentare di conquistare il rimbalzo offensivo e per riacciuffare il pari; cosa che, come programmato, accade! Glouchkov conquista il rimbalzo offensivo ed il fallo che lo fa andare in lunetta per i due tiri del pareggio; si va ai supplementari. Il bulgaro, nell'overtime, inventa una bomba ed un tiro dalla media distanza che permettono ai ragazzi del presidente Melchiorre di giocarsela fino alla fine, quando Mastroianni e De Caria infilano i tiri liberi che danno il vantaggio definitivo di un punto, prima dell'ultimo disperato ed inutile tiro da centrocampo sul filo della sirena di Salvatore.

Giovanni Carcaiso