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Il sito ha lo scopo di diffondere e promuovere il basket del Molise, dalle sue massime espressioni fino ai campionati giovanili. Compatibilmente col tempo a disposizione, cercherò di aggiornarlo costantemente, con le ultime notizie e, per quanto possibile, con i tabellini di tutte le partite dei campionati a cui partecipano squadre molisane.

Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Divisione Nazionale C girone H 2011/2012 - OTTAVA GIORNATA - www.molisebasket.net

DIVISIONE NAZIONALE C GIRONE H 2011/2012

OTTAVA GIORNATA (12-13/11/2011)

 

RISULTATI

MAGIC TEAM 92 BENEVENTO

VIRTUS PALL. TERMOLI

0 0

DELTA BASKET SALERNO

GAMMAUTO MOLFETTA

63 88

VIRTUS MONTE DI PROCIDA

RIVER LIBERTAS TARANTO

0 0

LOTTI JUVETRANI

QUARTA CAFFE´ MONTERONI

75 81

FARM. SARDELLA VENAFRO

PLANET BASKET CATANZARO

75 72

GEOFARMA MOLA

IDNAMIC PALL. BENEVENTO

71 78

CUS JONICO TARANTO

PALL. CITTA´ DI AIROLA

64 52

JULIE NEWS NAPOLI

AP MONOPOLI

67 70

 

 

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 FARM. SARDELLA VENAFRO148628549793152595631329023
 GAMMAUTO MOLFETTA106417340771951623322217844
 IDNAMIC PALL. BENEVENTO10862957554333287462962888
 MAGIC TEAM 92 BENEVENTO106498446521751383732330815
 PLANET BASKET CATANZARO1085685383029024743278291-13
 QUARTA CAFFE´ MONTERONI863833721113512213248250-2
 VIRTUS MONTE DI PROCIDA66466463331130011155163-8
 CUS JONICO TARANTO67435458-2326523926170219-49
 JULIE NEWS NAPOLI68600632-32366368-2234264-30
 PALL. CITTA´ DI AIROLA68593665-7225423123339434-95
 AP MONOPOLI46415436-21128148-20287288-1
 LOTTI JUVETRANI48527570-433633621164208-44
 DELTA BASKET SALERNO47481537-56295308-13186229-43
 RIVER LIBERTAS TARANTO00000000000
 GEOFARMA MOLA06391450-59201234-33190216-26
 VIRTUS PALL. TERMOLI*00000000000

* ritirata

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

DELTA BASKET SALERNO - GAMMAUTO MOLFETTA 63-88   (-)

Antonucci22Sammartino13Corvino22De Gennaro3
Bertini6Norci0Lombardo20Cecchetti12
Esposito8Capaccio1Bei10Di Lauro12
Boninfante0Balestrieri4Sancilio2Spadavecchia N.3
Corvo9Ambrosio0Sallustio0Bacchini4
--------
All. MendutoAll. Gesmundo

 Arbitri: Savì (Bagheria - PA) e Castiglione (Palermo)

 Note: 

Cuore, grinta, talento e tanta voglia di vincere: mescolati insieme questi elementi danno la dimensione di quello che la Gammauto Molfetta sta esprimendo in questo momento in campo. Anche ieri è arrivata la vittoria, che va ad allungare la striscia positiva a quattro vittorie consecutive e proietta la Virtus al 3^ posto della classifica del campionato DNC Nazionale. A prevalere questa volta, più delle comunque positive e convincenti prestazioni dei singoli, è un gruppo quanto mai coeso e compatto, che in campo dimostra tutto questo affiatamento in ogni singola giocata. Il punteggio finale (63-88), la dice lunga sulla prestazione fornita dai ragazzi di coach Gesmundo, contro una squadra, il Delta Salerno, che in casa specialmente ha sempre ben figurato, anche contro avversari di prim’ordine. Più che i demeriti dei locali però, ad emergere nella gara sono i meriti della Virtus, capace di controllare la partita sempre, dall’inizio alla fine.

Tornando alla cronaca, i primi due quarti sono stati sicuramente quelli più equilibrati, con Molfetta però abile a restare sempre sopra nel punteggio grazie alle convincenti prestazioni di Lombardo e Corvino, con il primo a spadroneggiare nel pitturato avversario, essendo una costante rebus per la difesa del Delta Salerno. La gara è comunque molto spigolosa e a tratti nervosa, con entrambe le squadre cariche di falli in giocatori cardini degli schieramenti, come Corvo costretto ad uscire gravato di 4 falli a metà del secondo quarto; il primo tempo termina con il vantaggio Virtussino di 13 lunghezze (33-45).

Dopo l’intervallo, Molfetta continua ad avere in pugno la gara: ottima difesa, sempre pronta a raddoppiare il post basso ed attenta a rimbalzo, Di Lauro è un felino su ogni pallone sporco, recuperandone a fine gara ben 7, mentre Bei è bravo e presente sotto le plance, catturando tanti rimbalzi offensivi e garantendo alla propria squadra un numero maggiore di possessi. Al termine del terzo quarto, con Salerno in rimonta e portatosi sul meno dieci, è Corvino sulla sirena a siglare la bomba da distanza siderale che ristabilisce le distanze.

Il quarto conclusivo, Molfetta mette in cassaforte palla e risultato, con un grande Lombardo che continua a dominare nell’area avversaria ed il solito Corvino a gestire come meglio non si potrebbe i possessi finali. A due minuti dal termine coach Gesmundo concede la standing ovation a Corvino, e c’è tempo anche per gli esordi dei giovanissimi Sallustio (classe ’95) e Spadavecchia N. (’93) che bagna il suo esordio con una splendida tripla. Finisce 88-63 per Molfetta che ripaga i numerosi tifosi accorsi a Salerno con una sontuosa prestazione di squadra ed una vittoria che proietta la squadra nei piani alti della classifica.

Camporeale Antonio - Ufficio Stampa Virtus Pallacanestro Molfetta

 

VIRTUS MONTE DI PROCIDA - RIVER LIBERTAS TARANTO 0-0   (23-27, 17-13, 23-20, 10-22)

Giroli10Errico M.9Albanese14Raffaelli15
Scotto di Perta22Andrè0Risolo10Di Pierro19
Lubrano6Innocente14Faggiano17Salerno5
Errico S.12ContenePuglia0De Pasquale2
Regio0RuggieroneAppeso V.neAppeso P.ne
--------
All. Di LorenzoAll. Terruli

 Arbitri: Arbace (Ragusa) e Luca (Catania)

 Note: Gara terminata sul campo col punteggio di 73-82, poi annullata per l'esclusione dal torneo della Libertas Taranto.

La Libertas Basket Taranto torna a casa con due punti importantissimi, ottenuti al Pala “Pippo Coppola” di Monte di Procida, dopo uno splendido e correttissimo incontro, sviluppatosi punto a punto, ed in cui ha avuto la meglio la formazione che è riuscita a tenere i nervi più saldi. In assenza di coach Domenico Terruli, a dirigere la squadra ci pensa il capitano De Pasquale che tra i primi cinque schiera Di Pierro, Albanese, Raffaelli, Faggiano e Risolo. Dall’altra parte, invece, coach Di Lorenzo si presenta con Giroli, Innocente, Mattia Errico, Scotto di Perta e Andrè.

I primi 2 canestri sono di Scotto di Perta per Monte di Procida e di Albanese per Taranto, ed è proprio durante l’esecuzione di tiro dell’esterno tarantino che si infortuna Andrè, costretto ad uscire dal campo per Lubrano e a non prendere più parte alla partita. Il match corre a ritmi vertiginosi: i padroni di casa riescono a segnare solo da 3 con Errico e Giroli, mentre gli ospiti giocano bene in contropiede e gestendo ottimamente i possessi lunghi con Raffaelli, Faggiano e Albanese su tutti. Il secondo fallo di quest’ultimo lo costringe ad uscire dal campo per far posto a Puglia. Coach Di Lorenzo fa riposare Giroli dando spazio a Salvatore Errico. Di Pierro realizza da tre, e il primo quarto termina sul 23-27 per la Libertas.

I secondi dieci minuti cominciano con molti errori da entrambe le parti, tanto da indurre capitan De Pasquale a chiedere il timeout e passare a zona 2-3 al ritorno in campo. Questo scaturisce il rientro sul parquet di Giroli, ma è Faggiano che realizza dal lato del canestro in allontanamento. Risolo sembra ancora fuori partita, e De Pasquale lo sostituisce. La Libertas è lenta e macchinosa, mentre Monte di Procida trova le giuste soluzioni in contropiede. Al 14’ si ribalta il punteggio: 31-29. Taranto sembra irriconoscibile: non riesce più a penetrare, spingere in contropiede e prendere i rimbalzi, tanto da riuscire a realizzare solo di forza con De Pasquale e da 3 con Faggiano. Naturalmente questo da morale ai campani che grazie soprattutto a Innocente arrivano a quota 40 contro i 36 degli jonici. Sono 2 punti a rimbalzo di Faggiano, i due liberi segnati da Salerno (subentrato a Di Pierro dopo il suo secondo fallo) a causa di un antisportivo fischiato a Giroli, a chiudere metà partita sul 40 pari.

Il terzo quarto la Libertas comincia con 4/5 di starting five, e solo Salerno per Di Pierro. Dall’altra parte come in partenza, tranne, ovviamente Lubrano per Andrè. L’inizio è esaltante: tripla di Raffaelli, risposta di Errico, canestro di Faggiano e Albanese. Anche Salerno ci mette del suo con due buone penetrazioni, e scaricando prima per Risolo e poi per Albanese in contropiede. Due liberi di Errico e due di Giroli (terzo fallo di Albanese che fa spazio a Puglia) portano il punteggio 49-51. Monte di Procida passa a zona 3-2 e Salerno la punisce con una tripla, costringendo coach Di Lorenzo a chiedere il timeout per catechizzare i suoi sulle rotazioni difensive. I contropiedi cominciano ad essere frequenti da entrambe le parti, e Salerno, dopo aver perso un pallone a centrocampo, da spazio a Di Pierro. Monte di Procida però prende coraggio, e dopo che la Libertas si era portata sul +7, rientra in partita grazie alla pressione difensiva e alla tripla di Innocente, ribaltando la situazione: 62-58. Timeout per gli ospiti, che sembrano aver perso tutta l’attenzione della prima parte di gara, affrettando tiri e commettendo molti errori banali. Essendo la circolazione lenta, De Pasquale rispedisce in campo Albanese per Puglia, abbassando il quintetto ed aumentando la pressione difensiva. Ma la situazione non cambia molto, e due liberi di Di Pierro chiudono il periodo 63-60.

Il quarto si apre con gli stessi ritmi dei primi 30 minuti, con i tarantini a box and 1 su Giroli, e grazie ai buoni palloni recuperati in fase difensiva, ribaltano il punteggio: Raffaelli si arresta e segna nell’area colorata, Di Pierro fa canestro e libero supplementare e Albanese realizza dalla media. 65-69. Dopo i due liberi di Raffaelli, è una tripla di Scotto di Perta a riportare in vita la sua squadra, ma ci pensa Risolo, molto più efficace dell’inizio partita, da appena fuori l’area colorata a realizzare 2 punti importanti, seguito a ruota da Di Pierro che sbaglia un canestro in penetrazione ma con cattiveria si riprende il rimbalzo e segna 2 facili: 73-75. I padroni di casa non ci stanno e mettono una tripla ancora con Scotto di Perta. Raffaelli commette il quinto fallo e cede il posto a Puglia. Un libero di Albanese e un canestro di Di Pierro, permettono ai tarantini di arrivare sul 73-78, quando poi un contatto irregolare reclamato da Mattia Errico e non fischiato dalla signora Maria Cristina Luca, portano lo stesso arbitro a fischiargli un fallo tecnico i cui due liberi vanno in realizzazione: 73-80. Ancora due liberi, uno di Albanese e l’altro di Di Pierro chiudono l’incontro 73-82.

Claudio Barbieri Addetto stampa Libertas Basket Taranto

 

LOTTI JUVETRANI - QUARTA CAFFE´ MONTERONI 75-81   (13-24, 25-14, 17-18, 20-25)

Dell´Aquila15Delli Carri18Provenzano17Serroni2
MartelluccineBertolini2Paiano8Chirico14
Martino2Di Nanni7Rotolo8Durini5
PapagnineAntonellineErrico V. 4Manca23
Cicivè10Biondo21SpadaneLeuccine
--------
All. GadaletaAll. Lezzi

 Arbitri: Placanica (Roccella Ionica - RC) e Praticò (Reggio Calabria)

 Note: 

Senza parole... meglio, da non credere. Nella bolgia del pala Assi di trani i gialloblù di coach Lezzi conquistano la posta in palio lottando contro tutto e tutti. Complice anche una direzione di gara che non ha saputo gestire l'incontro permettendo ai locali di tutto e di più la gara ha assunto i toni di una disfida senza esclusione di colpi. Animosità e aggressività sugli spalti, intonazione di cori razzisti all'indirizzo della tifoseria ospite,(per la verità il pubblico di Trani non è nuovo a tali comportamenti: leggi cronache giornalistiche della scorsa stagione), minacce gratuite rivolte ai tifosi ospiti e gioco al limite del regolamento in campo per gentile concessione della coppia arbitrale.

Questi gli ingredienti di una gara che per la parte squisitamente sportiva ha visto gli ospiti piazzare in un amen un parzialone di 11 a 0 grazie a Provenzano (17) e Chirico (14) e Durini (5) che fanno subito intendere di che pasta è fatta ca squadra leccese. I locali rintuzzato lo scoore con un controbreak di 7 a 0 animati più dalla foga che da altro. Poi sul finire di quarto i salentini riescono a riprendere il pallino del gioco e a ristabilire le distanza con il tabellone che recita al 10° 13 a 24. Nel secondo periodo, complice la permissività di Placanica e Paternò i locali bianconeri riescono a disorientare la squadra viaggiante e dopo aver più volte mancato il contatto, Delli Carri e C. agganciano allo scadere il punteggio sul 38 pari.

Sembra una gara stregata per i viaggianti che al rientro in campo appaiono confusi e storditi dall'aggressione fisica e psicologica dei bianconeri baresi che mettono il naso avanti per tutto il terzo periodo prima di essere riacciuffati nel finale Manca (23) & C., con Paiano (8) e Rotolo (8) sugli scudi. Al 30° il tabellone recita 55 a 56 per i viaggianti. Serroni (2) gravato di falli viene tenuto ai box da coach Lezzi, ma negli 11 minuti totali concessi oggi dimostra di avere doti e classe di categoria superiore. Vito Errico (4) anch'egli intervallato con Manca e Paiano recupera dei rimbalzi importanti sotto i tabelloni. L'ultimo periodo è giocato punto a punto con i salentini che sfruttano la ritrovata esplosività e tecnica di Provenzano per colpire dalla media e da sotto per poi gestire il buon margine di vantaggio dalla lunetta per il ricorso al fallo sistematico dei padroni di casa.

Coach Gadaleta non digerisce l'andazzo dell gara e sul finale si fa sanzionare con un tecnico per reiterate e inesistenti proteste contro una direzione di gara che oggi è apparsa assai approssimativa e inadeguata per un derby come quello cui abbiamo assistito. Alla fine la spunta il Monteroni per 75 a 81 ed allunga la serie positiva lanciando il cuore oltre l'ostacolo, dimostrando che le vittorie di Molfetta e col Salerno non sono arrivate per caso ma sono frutto di una caratteristica peculiare del gruppo che ha qualità, voglia e umiltà da vendere. Complimenti a tutti. Ora l'attenzione si sposta sulle prossime uscite con una doppia apparizione casalinga rispettivamente con Napoli e Monopoli per riportarsi a ridosso del gruppo di testa.

Antonio Giancane add. stampa NPM

 

FARM. SARDELLA VENAFRO - PLANET BASKET CATANZARO 75-72   (23-18, 11-17, 20-18, 21-19)

Parlato 21Mengoni19Fall10Cattani 11
Alesse11Jelic2Pate15Scuderi2
Ferraro0Minchella7Zofrea0Pellicanò7
BruselloneCardarelli A.neIppolito0Saccardo18
Cardarelli E.neTrentini15Battaglia9Pulinasne
--------
All. MascioAll. Tunno

 Arbitri: Marino (Parete - CE) e Rinaldi (San Nicola La Strada - CE)

 Note: 

Riprende la marcia della capolista Farmacia Sardella Venafro. Dopo lo stop patito a Monte di Procida la scorsa domenica ,gli uomini di coach Mascio portano a casa due punti pesantissimi strappando la vittoria dalle mani di una coriacea Placet Catanzaro proprio al fotofinish. Una gara,quella vissuta domenica sera al Palapedemontana ,che sarà ricordata per lungo tempo dai presenti in campo e sugli spalti. Un incontro double face,in cui Catanzaro prende subito la rincorsa,ma deve poi subire un ritorno di fuoco dei locali. Grande equilibrio nella fase centrale. Poi freccia e sorpasso per Cattani e compagnia. Ma in zona “Mengoni”, i venafrani si appoggiano alla incredibile doppia tripla nei minuti finali del play argentino per ricucire e poi andare a tagliare da primi il nastro del traguardo. E in mezzo è successo di tutto. Saccardo a dominare il pitturato,Cattani a mandare in difficoltà la difesa molisana, Parlato ad infilare bombe millimetriche e allo scadere,eccetera eccetera. Partita bella e tremendamente tirata.

PRIMO QUARTO. Parte col botto Catanzaro. Pate rompe il ghiaccio,ma i venafrani sono tesi,e si vede. Sbagliano un po’ tutti al tiro per i locali e allora Saccardo con 6 punti-fotocopia nel cuore del pitturato abbatte l’umore dei presenti. Chiude il 10-0 di parziale un appoggio da sotto di Scuderi. Il time out chiesto dalla panca venafrana, risveglia gli animi dei giocatori di casa. Parlato sa cosa deve fare. E la sua tripla sembra scuotere i compagni. Che in un amen firmano un contro parziale con i fiocchi. Tutto lavoro dal perimetro. Così nei 5 minuti rimanenti Venafro recupera dal suo fondamentale migliore: il tiro dai 6 e 25. Prima Minchella,poi 3 volte consecutive Mengoni e due successive triple di un ritrovato Parlato. Chiusura del quarto con la scossa: parziale di 20-8 e locali avanti di 5(23-18). Con un galattico 7/9 da 3 punti la Farmacia Sardella si rimette in sesto. Mentre gli ospiti mostrano tutti i propri limiti in caso di assenza dei 2 metri e 16 centrimetri di Antonio Saccardo,in panca per Fall.

SECONDO QUARTO. Frazione interlocutoria. Venafro prende un margine di una manciata di punti,stavolta con l’iniziativa necessaria come il pane di Alesse dalla media e di Trentinial tiro dai 2 metri. I calabresi si affidano a giochi sotto per il senegalese Fall che però non è incisivo e “presente” nell’area come l’ex Campobasso Saccardo. L’equilibrio è la regola. Sbagliano i locali,falliscono gli ospiti. Segnano i venafrani,rispondono gli avversari. Non un grande quarto in fase realizzativi. Venafro segna pochissimo da sotto(3/10) meno ancora da 3 punti(1/5). Catanzaro migliora leggermente le medie e va in lunetta con maggiore presenza(6/8). Non a caso proprio dalla linea della carità opera il sorpasso al 17°minuto(32-33). Al riposo lungo si va quindi con gli ospiti avanti di un punticino. Nessun padrone ancora per questa partita. Intanto Saccardo ha già refertato 16 punti facili facili,schiacciata compresa.

TERZO QUARTO. La terza frazione di gioco si apre con Saccardo,grande protagonista dei primi due quarti,in panca a prendere ossigeno,lasciando il posto al reattivo Fall che per la verità si fa sentire poco contro l’attenta difesa di Trentini e Jelic. Per un po’ le rotazioni volute da coach Tunno danno i frutti sperati. I giovane Battaglia fa onore al proprio nome e ci mette tutta la verve necessaria per francobollare i tiratori di casa. Come il resto degli suoi compagni: pressione fortissima sugli esterni venafrani. Ecco il piano tattico ospite. Le due formazioni si portano a braccetto lungo i dieci minuti del periodo senza strafare. Alesse entra maggiormente nei giochi e fa firma canestri importantissimi per i locali. Il colored Fall battaglia con costrutto e segna 6 punti consecutivi sotto le plance. A 4 minuti dalla conclusione del quarto un buon jumper di Alesse rimette in parità l’incontro: 47-47. Sul fronte opposto Pellicanò fa prima le prove,poi brucia la retina da 3 punti per il nuovo sorpasso ospite. Ma l’assenza di Saccardo a presidiare il pitturato da più luce ai venafrani che tirano dal campo meglio e con maggiore sicurezza(esplicativo il 6/9 da 2 del tempo). Meno però dalla lunga(di nuovo 1/5 da 3 punti). Mentre sempre impeccabili dalla lunetta(5/5). Coach Tunno affida a questo punto le chiavi della regia all’esperto Cattani,che sarà fondamentale per i suoi negli ultimi 10 minuti di partita.

ULTIMO QUARTO. Gli ultimi 10 giri di lancette mettono in serio pericolo le coronarie dei presenti. Rientra Saccardo. E si sente. I due quintetti in campo giocano senza remore. Catanzaro opta ancora per la palla dentro per lo spilungone veneto. Ma Trentini, Jelic e Ferraro(quest’ultimo con il preventivato raddoppio in aiuto) prendono le misure al numero 12 ospite. Che infatti metterà a referto soltanto due punti in questo periodo,in apertura. LA scelta difensiva di coach Mascio,quasi obbligata da maggiore spazio ai 4 perimetrali. Cattani conosce bene il suo mestiere e da navigato regista mette due triple consecutive piedi a terra che stimolano la panchina ospite. Tanto che i successivi 2 punti da sotto di Battaglia mettono un margine di 6 punti molto pesanti in questa fase(59-65). Fondamentale si rivela a questo punto il canestro di Jelic dalla corta,che quantomeno tiene ancora coloriti i volti dei locali. Ma Battaglia non sembra ancora in versione natalizia da intenerirsi e infila una bomba dall’angolo per il 61-68 che costringe coach Mascio alla sospensione tecnica:urgente come una trasfusione. Alla ripresa l’errore al tiro da 3 punti di Ferraro sembra far calare il sipario,con Catanzaro che appare maggiormente lucida e pronta a punire i locali. Ma accade qualcosa che nemmeno gli scienziati saprebbero spiegare. I locali tornano a mostrare gli occhi di tigre,che ne hanno fatto la capolista.E riescono a frimare un parziale mortifero di 8-0 che manda in bambola la formazione viaggiante. E Mengoni capisce che deve fare la differenza. Come solo lui sa fare. Prima Trentini è freddissimo al tiro in sospensione contro Saccardo,poi il play argentino trova per ben due volte consecutive il fondo della retina dai 6e25. Una bolgia nel palazzetto. Una statua di sale coach Tunno. Ma chi ha scritto il copione di questa partita deve aver vissuto 7 vite. A due minuti scarsi dalla sirena finale Mengoni esce di scena per un 5° fallo discutibile. E Pate non sbaglia i due liberi vitali del 69-70. Come andrà a finire? Supplementari in vista? Prima di tutto accade che Saccardo vada ad accomodarsi in panca per aver calamitato troppa attenzione da parte del duo arbitrale nell’uso del corpo(e dei gomiti) per prendere posizione in area. In campo Fall. Poi capita che Parlato fallisca una buona tripla per dare ancora suspance all’incontro. Come fa sul ribaltamento Pate che perde palla miseramente. E allora Trentini punisce gli ospiti recuperando un pallone nel pitturato sfuggito a due giocatori calabresi e appoggiando facile:+1 Venafro!Catanzaro avrebbe ancora tempo per ribaltare la situazione,ma Cattani serve un pallone lob per Fall in post molto lungo (mancano i centimetri di Saccardo) e così il giocatore senegalese in difficoltà di controllo del corpo è costretto a servire Pellicanò che fallisce la tripla sullo scadere dei 24’’. La Planet è così costretta al fallo sistematico per rimediare. E in lunetta va il giovane Minchella. Che come in altre occasioni si dimostra freddissimo e fa il pieno per il + 3. Una manciata di secondi ancora da giocare e Cattani(forse in debito di ossigeno,avendo giocato quasi 35 minuti) non trova il feeling con il canestro dalla lunga per il tentativo di pareggiare. Ancora sistematico. Stavolta è l’esperto Alesse a prendersi la linea della carità per chiudere e mandare i titoli di coda.MA il giocatore di Rieti fa 0/2 e consegna un nuo tiro della speranza per gli ospiti. Che però sono molto ingenui tanto da perdere palla in attacco mandando ora ai liberi Parlato che non fallisce e mette la parola fine ad una contesa dalle mille emozioni. Inutile il canestro sulla sirena di un solitario Battaglia.

Pasquale Sorbo

Sfiora l’impresa la Planet Group Catanzaro che esce sconfitta dal campo della capolista Venafro per soli tre punti. I ragazzi di coach Tunno, dopo aver disputato una grande prova in cui hanno accarezzato il sogno di portare a casa i preziosissimi due punti, ad una manciata di minuti dal termine e avanti di ben sette lunghezze, non sono riusciti a chiudere i conti, lasciando il bottino ai molisani che, trascinati da Mengoni, Trentini e Parlato, hanno ribaltato le sorti dell’incontro. Non sono bastate quindi le ottime prove di Saccardo (fondamentale, specie nel primo tempo), Cattani, Battaglia e Fall, autentici trascinatori della squadra in questa circostanza, a regalare l'agognata vittoria ai giallorossi. Ma andiamo alla gara.

Parte fortissimo la Planet Group Catanzaro, che dopo quattro minuti di gioco si porta addirittura sullo 0-10 grazie a Saccardo, Pate e Scuderi. Ma i padroni di casa ci mettono poco a riprendersi: superato lo sbandamento iniziale, eccoli riportarsi in scia con i canestri di Parlato, Minchella e Mengoni, riuscendo a sorpassare proprio sul finale di frazione (finito 23-18). I soliti Parlato e Mengoni, ben supportati da Alesse, portano Venafro sul 32-23 al quindicesimo minuto, ma i giallorossi confezionano un parziale di 0-12, grazie a Pellicanò, Cattani e ad un immarcabile Saccardo (16 punti per lui nei primi 20 minuti), con cui sorpassano sul 32-35. Un canestro di Trentini manda le squadre negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul 34-35.

In avvio di terzo quarto le due squadre si rispondono colpo su colpo, alternandosi spesso al comando, ma è la Planet Group a tenersi in vantaggio grazie ai canestri di Fall e Pate (43-47 al 25° minuto). Tutto sembrerebbe andare a gonfie vele quando Venafro, affidandosi ad Alesse e Trentini, ritorna a stretto contatto e mette il naso avanti proprio al suono della terza sirena (54-53). L’ultimo quarto è vibrante, con i giallorossi che giocano a viso aperto e senza paura, mettendo in grossa difficoltà i padroni di casa. Due triple di capitan Cattani e cinque punti consecutivi di un super Battaglia spingono Catanzaro sul 61-68 a quattro minuti dal termine. Venafro sbanda in maniera evidente ma i ragazzi di Tunno non riescono a chiudere definitivamente la contesa, lasciando spazio a Mengoni, che con due conclusioni pesanti e consecutive riporta i suoi in vantaggio (69-68). Sta per cominciare il minuto finale. Gli ultimi secondi sono al cardiopalma: Pate, fermato fallosamente, insacca entrambi i liberi che restituiscono il +1 al Catanzaro. Trentini però, sul ribaltamento di fronte, riporta in vantaggio Venafro che, dopo il recupero difensivo allunga con Minchella dalla lunetta per 73-70. Capitan Cattani ha la tripla del pareggio che però non va a buon fine: Venafro tira un enorme sospiro di sollievo e chiude sul 75-72 confermandosi in testa alla classifica. Prossimo turno, al PalaPulerà, domenica 20 Novembre con il Magic Team Benevento ed un'altra importante sfida d’alta classifica.

Anna Trapasso - catanzaroinforma.it

 

GEOFARMA MOLA - IDNAMIC PALL. BENEVENTO 71-78   (24-19, 8-16, 14-20, 25-23)

Laquintana16Gentile3Gaido10Credendino17
Rollo21Picuno0Piscitelli5Cavalluzzo0
Luisi16Marra1Sergio 15Ausiello7
Di Mola0Persichella5Cavallaro7De Martinone
BrunettineMazzotta9Di PalmaneGrimaldi17
--------
All. LotesoriereAll. Leonetti

 Arbitri: Suriani e Melchionda (Roma)

 Note: 

Ci ha preso gusto la Idnamic Benevento, sul difficile parquet del Geofarma Mola gli uomini di coach Leonetti portano a cinque la striscia di vittorie consecutive nel campionato di Divisione Nazionale C e si insediano al quarto posto della classifica. 71 – 78 il punteggio finale di una gara rimasta in bilico per tutti i quaranta minuti, con i sanniti quasi sempre avanti ma costretti a restare concentrati fino alla fine per la coriacea resistenza dell’avversario pugliese, ultimo in classifica ed alla ricerca disperata del primo successo stagionale.

La partita iniziava in salita per la Idnamic che subiva l’ottimo impatto del nuovo arrivato in casa Mola, Frank Mazzotta. L’italo canadese con 7 punti in tre minuti contribuiva al 18-8 iniziale per i padroni di casa. Subito dopo però i sanniti si svegliano, una tripla di Credendino e 7 punti di fila di Biagio Sergio ricucivano lo strappo a 2 minuti dal suono della prima sirena (18-17). Due bombe di Laquintana per Mola ed i tiri liberi di Grimaldi per Benevento, chiudevano il 1°quarto sul punteggio di 24-19. Nel 2° quarto la gara regalava un susseguirsi di emozioni, l’Idnamic ricuciva lo strappo grazie ai canestri di Piscitelli e Cavallaro, poi trovava il primo vantaggio con una bomba ed un canestro da sotto di Credendino (27-31), ma era immediata la reazione dei padroni di casa che si riportavano avanti con Mazzotta e con una tripla di Gentile (32-31). Nel finale di tempo 4 punti di Cavallaro e Gaido ridavano il vantaggio agli ospiti sul 32-35.

Al rientro dagli spogliatoi la truppa di coach Leonetti partiva a razzo, due triple di Sergio ed Ausiello davano il massimo vantaggio sul +9 (32-41). I pugliesi con orgoglio si riportavano sotto grazie ai punti da fuori di Rollo e Luisi, ma l’Idnamic aveva più frecce al proprio arco e trovava la via del canestro con tutti i suoi uomini, in particolar modo erano i 6 punti di fila di Alberto Grimaldi a determinare il 46 -55 al suono della penultima sirena. Nell’ultima frazione di gioco Credendino e soci erano bravi a non perdere mai il controllo della gara ed a consere il vantaggio maturato nel terzo quarto grazie ad un’ottima difesa e ad un attacco ben bilanciato, guidato dalla sempre lucida regia dei due play Gaido e Cavalluzzo. A due minuti dalla conclusione 4 punti di Rollo riportavano il Mola sul –5 (62-67), facendo correre un brivido lungo la schiena di Leonetti, ma 4 liberi realizzati a testa da Credendino e Gaido mettevano in ghiaccio la partita e regalavano i due punti al sodalizio sannita della presidentessa Fontana.

L’Idnamic conquista una vittoria importantissima, contro un avversario il cui valore è nettamente superiore rispetto ad una classifica bugiarda che vede i pugliesi all’ultimo posto immeritatamente. I sanniti sono adesso la quarta forza del campionato con gli stessi punti di due big del torneo, Catanzaro e Molfetta. Nelle gare dell’ottava giornata la capolista Venafro ha vinto soffrendo in casa contro il Catanzaro, i cugini della Magic Team, anch’essi primi fino a ieri, hanno osservato un turno di riposo mentre le altre due grandi Taranto e Molfetta hanno violato i parquet di Trani e di Salerno.

Domenica prossima al Mario Parente arriva il Trani, invischiato nella lotta salvezza e quindi assetato di punti. Si preannuncia una sfida molto delicata e di grande interesse per il pubblico beneventano. Leonetti vuole arrivare con i suoi uomini al top della condizione psicofisica prima dell’inizio del ciclo terribile a cavallo delle feste natalizie, quando in serie si dovranno sfidare, Libertas Taranto, Molfetta, Monteroni e Magic Team, in quelle che saranno quattro partite che potranno delineare in modo chiaro i veri valori di questo combattutissimo campionato.

da www.tuttobasket.net

 

CUS JONICO TARANTO - PALL. CITTA´ DI AIROLA 64-52   (23-15, 9-13, 5-10, 27-14)

Giuffrè15Moliterni24Mascolo2Del Vecchio24
Ambrosecchia5D´Amicis7Smorra4Falzarano4
Libroia9BiaforaneRiccio8Niccolai2
Cavallo4Di Bari0Albarella0Sarchioto D.0
FedericoneValentini V.neDi Marzo8Sarchioto A.ne
--------
All. LealeAll. Patrizio

 Arbitri: Dimonte (Bernalda - MT) e Conterosito (Matera)

 Note: 

Ci sono delle volte in cui lo sport sfugge ad ogni tipo di logica. Cus Jonico-Airola rientra a pieno titolo in queste eccezioni. La squadra del presidente Cosenza, con la pressione di 4 ko in 6 gare di avvio di torneo, riesce a vincere una gara in estrema emergenza, con gli uomini contati rinunciando spesso al centro. Airola va ko 62-54, il Cus vince trascinata da Giuffrè e Moliterni nell’ultimo quarto con soli 6 uomini a disposizione per le rotazioni di coach Leale. Una giornata cominciata male, con le defezioni di Fanelli (gastroenterite) e Gianfranco Valentini (febbre), e proseguita peggio con il taglio all’arcata sopraccigliare sinistra che Greco si procura cadendo male dopo una spinta da parte di Mascolo. Leale parte con Ambrosecchia, Giuffrè, Moliterni, Cavallo e Libroia. In pratica una formazione senza pivot con D’Amicis, fermo a inizio settimana per influenza, solo in panchina dove trova posto anche Vincenzo Valentini, il team manager del Cus Jonico rispolverato pivot di riserva per una giornata.

Parte bene Airola di coach Patrizio che infila 5 punti di fila. Il Cus Jonico non tarda ad entrare in partita e lo fa con Giuffrè e Moliterni ma anche con le stoccate importanti di Libroia. In pochi minuti Taranto piazza un break di 11-0 che capovolge il primo quarto (18-11 al 5’). Patrizio prova a cambiare attingendo dalla panchina. Di Marzo e Niccolai non sono un fattore almeno nella prima frazione che infatti vede il Cus chiudere avanti 23-15.

Il secondo quarto è quello che potrebbe cambiare la partita. Anche Leale mette “mani” alla sua di panchina. Dentro Greco e D’Amicis per alzare, con quest’ultimo, i cm sotto canestro dove Falzarano e Del Vecchio la fanno da padrone. Il Cus regge fino a metà quarto (28-20) ma arriva un altro ko. Greco prova il coast to coast ma viene fermato da un treno di nome di Mascolo. La caduta del capitano cussino è rovinosa, sbatte la testa sul parquet e si provoca un taglio sopra l’occhio sinistro. Attimi di panico, poi l’intervento dello staff sanitario. Per Greco qualche punto di sutura e gara finita. Un po’ come la panchina di coach Leale che si ritrova senza uomini per oltre due quarti. A parte V. Valentini e i due giovanissimi under Di Bari e Bifora, restano solo 6 uomini effettivi. Airola capisce che è il momento di ricucire lo strappo e lo da con due triple di Riccio per il 28-28 ma il Cus ha ancora un sussulto con Moliterni e chiude avanti 32-28 all’intervallo.

Il terzo quarto sembra essere quello della resa per Taranto che comincia a sentire la fatica. Pochi, solo 5, i punti messi a segno in 10’. Tanta fatica nell’attaccare il canestro avversario e specie ad entrare in zona pitturata. Ma il Cus nonostante tutto resta attaccato alla partita concedendo solo 10 punti ad Airola che infatti chiude avanti solo 38-37 il parziale.

Poche parole per coach Leale prima dell’ultimo quarto e senza grande riferimento agli schemi. “Cuore, cuore e cuore” grida il tecnico ai suoi ragazzi che entrano in campo davvero trasformati come mai sin qui da inizio stagione. Giuffrè inizio il suo personale spettacolo fornendo l’assist a Cavallo per il sorpasso, 41-40. Poi prende in mano la partita e con quella mano, calda, infila due triple di fila. A completare l’opera contro un’Airola stordita ci pensano Cavallo, che finalmente fa intravedere le sue qualità, e Moliterni. Risultato: 51-40 con tanto di parziale di 14-2. Giuffrè non si ferma, infila la terza tripla del suo quarto magico e quando non conclude sforna assist per il sempre puntuale Moliterni (top scorer a quota 24). Anche D’Amicis dà il suo contributo riuscendo ad attaccare il canestro campano. Coach Patrizio prova la mossa della disperazione passando alla difesa 2-3. Contromossa di Leale che toglie D’Amicis e mette Libroia abbassando il quintetto. Mascolo e Del Vecchio hanno un colpo di reni che porta Airola a -8 ma Ambrosecchia e Moliterni chiudono la gara per la terza vittoria di Taranto. C’è anche tempo per vedere o meglio rivedere sul parquet Vincenzo Valentini a cui Leale concede i 30” finali e Mascolo stavolta si scontra contro un muro di 2mt. La sirena finale sancisce il 64-52 del Cus Jonico che ritrova il successo a una settimana dal derby e la fiducia nei propri mezzi a cominciare dal cuore.

Luca Fusco ADDETTO STAMPA CUS JONICO BASKET TARANTO

 

JULIE NEWS NAPOLI - AP MONOPOLI 67-70   (13-17, 21-12, 14-20, 19-21)

Cristiano2Tammaro27Calabretto5Marchetti20
Mangani16Mangiapia0Masciulli11Gentile2
Tredici4Domenicone2Simone2Lamanna2
Conte2Morgillo6Palmitessa11Mitrottine
Arena8ManzoneTeofilo12Di Mola5
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All. MassaroAll. Carolillo

 Arbitri: Vilardi e Matranga (Alcamo - TP)

 Note: 

La Megaride Basket Napoli inciampa nuovamente nel finale, perdendo lo scontro diretto con l’AP Monopoli con il punteggio di 67-70. All’avvio, la contesa incomincia bene per il Monopoli che si dimostra più caldo e reattivo: i pugliesi riescono a trovare prima il canestro e allungare di sei lunghezze. I partenopei perdono qualche occasione di troppo sotto le plance, ma con le realizzazioni di Tammaro riescono a rientrare a metà periodo (11-12). Gli ospiti ci provano dal perimetro e si spingono sul 13-17 alla prima sirena. Nel secondo quarto, la Megaride parte meglio e scalda i motori in attacco con Mangani, Tammaro e Morgillo: i padroni di casa riescono a contenere l’offensiva ospite e mettono il muso avanti con Arena, 34-29 all’intervallo.

Rientrati dallo spogliatoio, la compagine napoletana scrivere a referto un break importante: è ancora Tammaro che trova la retina, supportato bene dai giovani di turno che scavano un solco di nove lunghezze al 4’, 40-31. Teofilo e compagni non mollano e, dopo il time-out chiamato da coach Carolillo, rientrano in campo col coltello fra i denti. La squadra napoletana mantiene il passo avanti, poi concede troppe doppie chance sotto i tabelloni, dove si soffre l’assenza di Cristiano, ancora debilitato dalla scorsa settimana. Si chiude sul 48-49 la terza frazione. Nell’ultimo quarto, la tensione sale di giri e in campo si riscaldano troppo gli animi. I ragazzi di coach Massaro ripartono alla grande, firmando un altro parziale di 9-0 in due minuti di gioco, ma l’AP Monopoli si dimostra più pratica e con l’esperienza dei tanti giocatori di categoria superiore come Teofilo, Palmitessa, Masciulli e Marchetti, infila una serie di tiri che riportano il team nerobianco in partita. Si gioca tutto negli ultimi due minuti, il punteggio è 64-65 a 48” dalla sirena finale. Ancora una volta, la formazione partenopea paga le troppe pecche di gioventù: un fallo antisportivo fischiato a 18” ai napoletani, mette in calce la partita e il bottino va agli ospiti pugliesi. Finisce 67-70.

Ufficio stampa Vivibasket

Pronto riscatto per l’A.P. Monopoli che, dopo le giuste e “sacrosante” recriminazioni arbitrali sulla gara persa, in maniera molto “beffarda” , tra le propria mura con il Magic Team Benevento, riesce sul parquet napoletano ad avere la meglio sui padroni di casa di coach Massimo Massaro, riuscendo a mettere in cascina e quindi portare a casa due preziosi punticini che sanciscono finalmente la 3a vittoria in questo difficile campionato DNC della compagine rossonera di coach Sergio Carolillo.

La gara era iniziata sotto i migliori auspici per gli ospiti, che grazie ad una partenza più convinta e decisa già al 3’ minuto operavano un primo parziale break di 5 a 0, ma era Claudio Tammaro, vera punta di diamante dei partenopei e meritatamente al 1^ posto nelle speciali classifiche punti, rimbalzi e di valutazione, a dare la sveglia ai propri colori mettendo a segno ben 11 punti di fila che permettevano all’8’ ai padroni di casa di rientrare in partita ma non di chiudere in positivo il tempino aggiudicato agli ospiti con una tripla di Teofilo ed un canestro da sotto di Gentile che sancivano un +4 per i colori monopolitani. Nel 2^ quarto poi, dopo un iniziale canestro da sotto di Masciulli che allungava la striscia ospite a +6, la cronaca faceva registrare la veemente reazione della compagine locale con il trio Mangani, Tammaro, Conte, che con 9 punti iniziali colmavano al 13’ il gap sul pari 19 per poi passare in vantaggio, quindi di seguito e sino al termine il dato obbiettivo della gara si giocava in un altalenante ed appassionante testa a testa tra i due team, 21 pari al 16’, +4 per i locali a 17’, di nuovo 27’ pari al 18’ ed infine con gli uomini di Massaro che mettendo la freccia chiudevano sul +5, grazie ad Arena, al solito Tammaro e Morgillo e a qualche errore di troppo commesso dagli ospiti.

L’intervallo, quindi, portava sul parquet nuova verve locale, sostanziatasi in un break iniziale al 24’ di 9 a 0 e per un punteggio di 40 a 31, sul quale però i rossoneri non demordevano e non stavano certamente a guardare e dopo aver rinserrato i ranghi con Masciulli, Teofilo Marchetti e Palmitessa rialzavano la testa sino all’ennesimo pari (42-42) del 28’ ed infine a chiudere ancora in avanti con un + 1, dopo aver agguantato anche un + 4 (45-49), ridimensionato solo da Mangani dai 6,75 allo scadere. L’ultimo quartino, infine vedeva l’ennesima partenza a razzo dei padroni di casa, che menavano le danze nei primi due minuti con un altro break di 9 a 0, firmato ancora da Mangani (tripla), Tammaro e Arena che allungavano sino al + 6, arrivando sino al +7 al 34’, ma veniva fuori, con tutto il proprio bagaglio di esperienza il katerpillar monopolitano del Presidente Lamanna con Masciulli, Marchetti (top scorer della propria squadra con 20 punti), Teofilo, Lamanna, che risollevava piano piano, con solidità costruttiva e senza perdere troppo di vista il gap, le sorti monopolitane e a riagguantare ad una manciata di secondi dal termine, nuovamente il pari (64-64) con Floriano Plamitessa e quindi a mettere a mettere a segno il + 1 con lo stesso giocatore; la faida sportiva campano-pugliese, veniva poi sancita definitivamente per 67 a 70 per i colori ospiti , dai tiri liberi di Marchetti, un canestro da sotto sempre di Palmitessa (11 i suoi punti finali), inframmezzata sul 64-69 per il Monopoli da un ultimo disperato, quanto inutile sussulto positivo, dai 6,75 del solito indomabile Tammaro (top scorer della gara con 27 punti) e chiusa poi da un libero di Sabino Calabretto, generoso quanto efficace motorino monopolitano.

Affermazione quindi, quella del team monopolitano, che ridà nuovo slancio e vigore al difficile ed aspro percorso che lo attende nella DNC e che può guardare, certamente con più fiducia nei propri mezzi al prossimo impervio incontro casalingo e di cartello con la capolista Venafro, domenica 20 p.v., sempre con inizio alle ore 18.

Antonio Comes

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 TAMMARO JULIE NEWS NAPOLI23,258186
2 CORVINO GAMMAUTO MOLFETTA19,836119
3 LOMBARDO GAMMAUTO MOLFETTA19,717138
4 MENGONI FARM. SARDELLA VENAFRO19,58156
5 ROLLO GEOFARMA MOLA18,867132
6 CREDENDINO IDNAMIC PALL. BENEVENTO18,628149
7 GIROLI VIRTUS MONTE DI PROCIDA18,128145
8 PROVENZANO QUARTA CAFFE´ MONTERONI187126
9 NOVATTI MAGIC TEAM 92 BENEVENTO177119
10 RICCIO PALL. CITTA´ DI AIROLA16,717117
11 INNOCENTE VIRTUS MONTE DI PROCIDA16,717117
12 LUISI GEOFARMA MOLA16,577116
13 TEOFILO AP MONOPOLI16,33698
14 ALESSE FARM. SARDELLA VENAFRO168128
15 MOLITERNI CUS JONICO TARANTO15,867111
16 PARLATO  FARM. SARDELLA VENAFRO15,628125
17 RAFFAELLI RIVER LIBERTAS TARANTO15,577109
18 MOCCIA MAGIC TEAM 92 BENEVENTO157105
19 ANTONUCCI DELTA BASKET SALERNO14,888119
20 DELLI CARRI LOTTI JUVETRANI14,888119
21 PACI MAGIC TEAM 92 BENEVENTO14,717103
22 FANELLI CUS JONICO TARANTO14,17685
23 DI PIERRO RIVER LIBERTAS TARANTO14,128113
24 SAMMARTINO DELTA BASKET SALERNO14,128113
25 DELL´AQUILA LOTTI JUVETRANI13,888111

Sono compresi i giocatori con almeno 4 partite giocate