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Il sito ha lo scopo di diffondere e promuovere il basket del Molise, dalle sue massime espressioni fino ai campionati giovanili. Compatibilmente col tempo a disposizione, cercherò di aggiornarlo costantemente, con le ultime notizie e, per quanto possibile, con i tabellini di tutte le partite dei campionati a cui partecipano squadre molisane.

Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Divisione Nazionale C girone G 2012/2013 - DODICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

DIVISIONE NAZIONALE C GIRONE G 2012/2013

DODICESIMA GIORNATA (5-6/1/2013)

 

RISULTATI

BCC VASTO

NAURORA BARLETTA

93 83

CUS JONICO TARANTO

COVER MADDALONI

83 73

BLS LANCIANO

GEOFARMA MOLA

88 95

MAGIC TEAM BENEVENTO

GAMMAUTO MOLFETTA

73 61

DELTA SALERNO

AP MONOPOLI

72 61

LOTTI JUVETRANI

FARM. SARDELLA VENAFRO

79 66

LA CAUDINA AIROLA

PALLACANESTRO BENEVENTO

65 69

 

 

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 GAMMAUTO MOLFETTA181297388588544456884294290
 BCC VASTO1812953869844794097047446014
 MAGIC TEAM BENEVENTO1612857762955224398333532312
 COVER MADDALONI16129228566648539590437461-24
 CUS JONICO TARANTO16129008623844339944457463-6
 LA CAUDINA AIROLA14129008871344943415451453-2
 LOTTI JUVETRANI1412891908-17438439-1453469-16
 FARM. SARDELLA VENAFRO1212801814-1335933128442483-41
 GEOFARMA MOLA1012816871-5541937742397494-97
 PALLACANESTRO BENEVENTO812954957-341839919536558-22
 BLS LANCIANO812896956-60542573-31354383-29
 AP MONOPOLI812832893-61437440-3395453-58
 NAURORA BARLETTA612898965-67453467-14445498-53
 DELTA SALERNO412770878-108396421-25374457-83

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

BCC VASTO - NAURORA BARLETTA 93-83   (21-18, 18-15, 27-23, 27-27)

Marinaro18Ierbs3Degni22Gambarota15
Di Lembo11Di Pierro12Falcone G.6Chiandetti8
Di Tizio6Sergio22Sisto2De Fazio4
Di Paolo2Maggio1BalduccineMiolla0
Bucci2Marinelli16Serino6Di Napoli20
--------
All. Di SalvatoreAll. Degni

 Arbitri: Marziali (Roma) e Paccariè (Cerveteri - RM)

 Note: 

La Befana porta dolci ai padroni di casa, mentre per gli ospiti c’è solo carbone e coach Di Salvatore, con la concomitante sconfitta del Molfetta, opposta al M.T. Benevento, riconquista la vetta della classifica proprio in compagnia della formazione pugliese. Per la conquista del titolo di Campione d’Inverno rimangono soltanto quaranta minuti e il discorso riguarderà, a meno di eventi eccezionali, soltanto a queste due formazioni con il Molfetta in vantaggio negli scontri diretti per aver superato i vastesi anche se di soli tre punti. Per riaprire l’anno nel migliore dei modi la BCC ha regolato una Cestistica Barletta arrivata al PalaBCC con il chiaro intento di cominciare a risalire la china per provare ad allontanarsi dalle zone basse della classifica, ma non era questa l’occasione migliore. Ierbs e compagni partono forte fin dalla palla a due con 7 punti messi a referto già nel primo minuto, mentre gli ospiti sono ancora fermi al palo. Poteva sembrare tutto facile, ma dall’11-2 al 3° minuto la tripla di Ghiandetti al 7° vale per il pareggio (11-11), Degni N. imita il compagno e c’è il primo ed unico sorpasso all’8° minuto (13-14), con il primo quarto che si chiude a favore dei vastesi sul +3(21-18). Nel secondo parziale le casacche bianche dei locali si mettono avanti e non si faranno più raggiungere con il vantaggio in doppia cifra a cento secondi dal riposo lungo (35-25) con tre triple (due Dipierro ed una Di Lembo) che comincia a promettere solo carbone ai pugliesi che provano a non mollare riguadagnando lo spogliatoio riducendo leggermente lo svantaggio (39-33).

Nel terzo quarto coach Degni L. prova quanto nelle possibilità dei suoi uomini, ma la strada si fa sempre più in salita con lo svantaggio che torna sulla doppia cifra fino al -15(60-45) a tre minuti dall’inizio ultimo parziale e locali che ripartono per gli ultimi dieci minuti con una doppia cifra (66-56) da cominciare a gestire ed amministrare al meglio fino al +20(89-69) a due minuti dal fischio finale che manda le squadre con largo anticipo sotto la doccia. Lo spazio concesso alla panchina vastese, con Bucci, Di Paolo e Maggio sul parquet, permette alla squadra viaggiante di rimettersi sulla strada di casa limitando la sconfitta sul divario limitato a soli 10 punti (93-83). Intanto con l’orecchio verso gli altri parquet, dopo i risultati delle gare giocate ieri nell’anticipo e quelli arrivati dalle gare odierne, la BCC Vasto raggiunge la Pall. Molfetta, mentre al secondo posto si assestano tre formazioni (M.T. Benevento, Maddaloni e CUS Taranto) ed altre due (Città di Airola e JuveTrani) vanno ad occupare la terza posizione. L’ultima gara del turno di andata, in contemporanea domenica 13 alle ore 18, dice che la Pall. Molfetta ha già in tasca tre quarti del titolo di Campione d’Inverno affrontando in casa una Città di Airola in rottura prolungata, mentre la BCC Vasto giocherà in trasferta a Benevento, sponda Pallacanestro, per due punti sempre da conquistare, ma molto alla portata.

Francesco Tomassoni

 

CUS JONICO TARANTO - COVER MADDALONI 83-73   (16-28, 21-20, 18-9, 28-16)

Fanelli23Sarli12Rusciano14Salantine
Giuffré10Valentini G.6Garofalo4Ferrante9
Leoncavallo11Salerno2Desiato22Chiavazzo17
Moliterni19Greco0Piscitelli6D´Isep1
PriscianonePannellaneMelesneLombardine
--------
All. LealeAll. Massaro

 Arbitri: Schena e Volgarino (Castellana Grotte - BA)

 Note: 

Partita delicata quanto storica, quella che metteva di fronte la Cover Maddaloni ed il Cus Jonico Taranto, perché le due compagini si contendono le posizioni ambite della classifica, e soprattutto perché per la società maddalonese i 338 km che separano Maddaloni da Taranto sono la distanza più lunga per una trasferta sportiva fin qui percorsi dalla fondazione avvenuta sette anni orsono.

Coach Massimo Massaro manda in campo Desiato, Ferrante, Chiavazzo, Piscitelli e Rusciano; per il Taranto invece quintetto formato da Giuffrè, Sarli, Fanelli, Moliterni e Leoncavallo. I padroni di casa partono forte, con un parziale di 5-0 che la diceva lunga sullo stato di forma dei tarantini, vittoriosi nelle ultime cinque delle sei gare giocate. La risposta biancoblu non tarda ad arrivare. Il gioco corale dei maddalonesi prende decisamente il sopravvento, con una circolazione di palla che, fatta velocemente e soprattutto con intelligenza, mette il tiratore di turno nelle condizioni perfette per iscrivere il proprio nome a referto. Di questo ne beneficia inevitabilmente Davide Ferrante, che in più d’una circostanza non si fa pregare e insacca la sfera arancione nel canestro. Il Taranto sembra inerme, forse anche per via del proprio coach costretto a dare indicazioni dalla tribuna perché squalificato. Quasi sulla sirena dei primi 10' Desiato in 1vs1 affronta il proprio avversario e poi scocca il tiro del 16-28. Il secondo quarto è stato giocato con la stessa intensità e velocità del primo, in cui entrambe le squadre hanno espresso una pallacanestro piacevole, ma per il Taranto pesava la scarsa mira al tiro. Il Maddaloni non ha smesso di macinare gioco, trovando con più continuità i giocatori nel pitturato, ed è stata spettacolare nonché da applausi l'azione avviata con il pick and roll tra Ferrante e Rusciano, con quest'ultimo che dopo aver ricevuto ha servito al centro eludendo il difensore Nino Garofalo che ha appoggiato al vetro i due punti più semplici da realizzare. Lo stesso capitano calatino ha poi perforato la retina avversaria con un piazzato, lanciando la propria squadra sul 37-28. Il Taranto ha resistito facendo incetta di punti dalla linea della carità, ma comunque al riposo lungo il punteggio recitava 37-48 per i viaggianti.

Al rientro dagli spogliatoi la metamorfosi più inaspettata, che purtroppo per i maddalonesi ha capovolto il match come un calzino. Il timido Taranto decide di scendere nell'arena e di combattere per riaprire un match che fino a quel momento l'aveva visto interpretare il ruolo di attore non protagonista. Con la segnatura di canestri su canestri, i tarantini ricuciono il gap in doppia cifra di distacco, fino al 50-52 che ha costretto, invece, gli ospiti a chiamare il time-out. I maddalonesi hanno provato a riorganizzare le idee, ma hanno pagato le tante palle perse in virtù del fatto che i padroni di casa hanno intercettato svariati passaggi orizzontali che gli permettevano di avere un'autostrada davanti per concludere. Non solo, le percentuali al tiro sono drasticamente precipitate e in difesa sono stati troppi i rimbalzi concessi ai padroni di casa, che invece non hanno sprecato nulla. Taranto come un animale feroce ha morso alla giugulare degli ospiti e trovato il vantaggio sul 55-54, completando un 22-6 di parziale, che costringe a ricorrere ad un altro minuto di sospensione la panchina biancoblu. A meno di 2", Sasà Desiato recupera palla a metà campo su passaggio lungo dalla rimessa e segna allo scadere una tripla (55-57) importantissima, perché da ossigeno ai calatini. L'ultimo periodo inizia con un altro black-out degli ospiti, che vedono scappare Taranto sul 63-59. Francesco Chiavazzo allora si rimbocca le maniche, e segna su azione o ai liberi, permettendo ai suoi di non scivolare troppo giù. Rusciano e Piscitelli si danno da fare a rimbalzo e nel pitturato offensivo, ma con un paio di conclusioni e con il contropiede gli avversari volano sul 74-67. Gli ultimi 2' vedono il Maddaloni tentare la via del fallo sistematico, ma recuperare la partita era cosa ormai vana.

Partita double-face quella del Pala Mazzola, dove i calatini hanno sprecato il vantaggio in doppia cifra, a favore di un caparbio Taranto che invece ha saputo invertire il trend facendo sua la posta in palio. Poca concentrazione, e ancor meno cinismo sono stati i talloni d’Achille dei biancoblu, che come avevano pian piano preso l’ampio margine nei primi 20’, con altrettanta pigrizia sono sprofondati nei secondi 20’ di gioco.

Giovanni Bocciero

 

BLS LANCIANO - GEOFARMA MOLA 88-95   (29-24, 23-23, 11-20, 25-28)

Martelli19Blaskovic12Rotolo10Brunetti L.23
Bomba2Scavongelli13Mazzotta31Maietta11
Muffa0Castelluccia27Brunetti G.0Carulli0
GiulianoneDi MatteoneGiacchetta4Moschettinine
Di Emidio7Ucci8De Bellis16Fiorene
--------
All. SalveminiAll. Lotesoriere

 Arbitri: Lupelli (Aprilia - LT) e Valleriani (Ferentino - FR)

 Note: 

Il 2013 comincia come era cominciato il 2012. Se nella passata stagione la compagine di coach Salomone usciva sconfitta da Gubbio per cominciare una serie disastrosa di sconfitte, che avrebbe portato i frentani dalla zona play-off a sfiorare una clamorosa retrocessione, quest'anno tocca al Mola di Frank Mazzotta regolare il Lanciano targato coach Salvemini. A far suonare più di un campanello di allarme rispetto a quanto visto nello scorso campionato, non è tanto la situazione di classifica già abbastanza deficitaria, quanto la maniera in cui è maturata la sconfitta odierna.

I frentani hanno infatti giocato per 18 minuti una pallacanestro meravigliosa, mettendo alle corde l'avversario, come era successo il 16 dicembre nell'ultima gara interna contro Barletta e come in quell'occasione a un certo punto della gara il Lanciano si è sciolto come neve al sole. Con un Castelluccia in gran spolvero e Toni Blaskovic che appare in ottime condizioni, soprattutto in avvio, nonostante l'influenza che lo aveva costretto a saltare svariati allenamenti, i frentani fanno la partita mettendo subito in difficoltà l'avversario. Lotesoriere, coach del Mola, trova nel solo Mazzotta un'efficace controffensiva alle folate inarrestabili dei frentani. Il punteggio al 17° vede la Bls avanti 50 a 32, quando Martelli va a depositare a canestro un pregevole assist di Di Emidio.

Purtroppo per il Lanciano le gare di basket durano 40 minuti e se con Barletta il calo fisico e di concentrazione c'era stato nell'ultima frazione, in questo caso i gialloblù hanno tirato i remi in barca troppo presto, consentendo a Mazzotta e compagni di rientrare in partita. Una bomba di tabella di Luigi Brunetti a fil di sirena manda le squadre a riposo sul 52 a 47. Ma Lanciano non sta più sulle gambe. La difesa si fa sempre più debole. Di Emidio non riesce a gestire i suoi con la consueta autorevolezza e i frentani cominciano a giocare in maniera troppo individualista in fase offensiva. Così mentre Castelluccia continua a trovare buone conclusioni e gioca la sua migliore partita in stagione, i compagni faticano a trovare la via del canestro. I biancoblu di contro diventano chirurgici dall'arco ed è De Bellis a portare Mola per la prima volta in vantaggio sul 63 a 64 al 28°. Mazzotta firma la tripla che vale il 63 a 67 di fine terza frazione.

Cinque minuti dell'ultimo quarto bastano per capire che il Lanciano non ne ha più e Mola vola clamorosamente sul 72 a 87, grazie alla tripla di Rotolo. La reazione finale dei frentani arriva con Di Emidio, Blaskovic e Castelluccia in panchina ed è affidata alle ultime energie di Martelli e di Ucci che trovano i canestri che riportano Lanciano a 6 lunghezze (87-93), ma è solo un colpo di coda. L'incontro termina 88 a 95. I vertiginosi alti e bassi di questa squadra non fanno presagire nulla di buono, dato che la lotta per evitrare la retrocessione è tutt'altro che chiusa, complice la vittoria odierna di Salerno con Monopoli e i frentani sono attesi da un calendario abbastanza proibitivo che prevede due trasferte nelle prossime due gare a Maddaloni e a Venafro. Coach Salvemini e i suoi ragazzi avranno da lavorare duramente per risolvere i cali di concentrazione che dall'inizio del campionato rappresentano ormai il tallone d'Achille di questa squadra.

Antonio Amoroso

 

MAGIC TEAM BENEVENTO - GAMMAUTO MOLFETTA 73-61   (16-15, 18-10, 14-22, 25-14)

Stijepovic13Bizzarri11SallustioneAzzolinine
Buontempo7Fabiano19Di Lauro2De Falco10
Murtas15Marinello8Lombardo12De Gennaro4
Pepe0Del Gaudio0Teofilo8Corvino21
Del Basso0LiguorineGrimaldi4Murolone
--------
All. SanfilippoAll. Gesmundo

 Arbitri: Errico (Perugia) e Regni (Corciano - PG)

 Note: 

Il 2013 della Magic Team Benevento porta subito in dote l’importante successo ottenuto sul parquet del Palatedeschi, dove a cadere è la capolista Gammauto Chevrolet Molfetta, sconfitta con il punteggio di 73-61. La formazione beneventana con questo successo legittima ulteriormente la propria posizione ai piani alti della classifica, portandosi a sole due lunghezze dai pugliesi, i quali vedono interrompersi una striscia di successi che durava da sette partite, e costretti ora alla coabitazione in vetta con Vasto e Taranto. Atmosfera di festa e, giustamente, da partita di cartello nel palazzo dello sport di Benevento che ha ospitato alla vigilia della palla a due la festa della “Befana della Magic Team”, con esibizioni e premiazioni dei ragazzi del settore giovanile della Magic Team e del Centro Minibasket di Piedimonte Matese. Bella cornice di pubblico, con una nutrita presenza di tifosi pugliesi al seguito di Corvino e compagni. Il match, bellissimo, impiega davvero poco a salire di intensità.

Coach Sanfilippo ha Marinello e Stijepovic febbricitanti, ma i due esterni partono regolarmente in quintetto. Sono proprio loro a costruire il primo importante break per i padroni di casa nella prima metà di gara, durante la quale Stijepovic segna otto dei suoi tredici punti finali. Polveri bagnatissime dall’arco per Molfetta (0/9 nel secondo parziale) e Buontempo dalla lunetta firma il +10 Benevento (27-17). Coach Gesmundo prova a capitalizzare l’uscita precauzionale tra le file sannite di Bizzarri - due falli - e alza il quintetto con Lombardo e De Falco. A 12” dall’intervallo, Stijepovic ruba palla e innesca in contropiede Buontempo, che, indisturbato, può siglare sulla sirena il 34-25 con cui si va al riposo.

La risposta ospite è immediata al rientro in campo. I lunghi pugliesi riciclano extrapossessi a rimbalzo, il pareggio, da 3 punti, a sigillo di un break di 0-7, porta il nome dell’ex di turno Giuseppe Lombardo (34-34). Equilibrato il terzo periodo con Gionata Bizzarri che alza la voce sotto canestro: per lui alla fine c’è una doppia-doppia da 11 punti e 12 rimbalzi. La variabile indipendente della Magic Team è però Luca Fabiano, che chiude la sua miglior partita in maglia Magic Team con 19 punti, 8/18 al tiro e un plus/minus di +19. Sono della guardia salernitana classe ’92 i primi sei punti della squadra di casa nel quarto periodo. Molfetta beneficia di un tecnico comminato a Sanfilippo, reo, secondo l’arbitro, di aver superato l’area tecnica destinata agli allenatori, ma l’allungo beneventano è rinviato solo di un paio di minuti. Murtas chiude un gioco da tre punti per il 59-50 che per Molfetta significa solo timeout obbligato. Ancora l’ala della Magic Team risponde per le rime a una tripla di Lombardo, mentre Bizzarri corregge a rimbalzo una conclusione forzata dalla distanza di Stijepovic per il 66-57 pro Benevento a 1.30 dal termine. Corvino prova a costruire una rimonta in extremis, ma il senatore di Molfetta mostra oggi più l’indole provocatoria e con troppa discontinuità le straordinarie doti di assist-man. Nel finale, la mano di Marinello dalla lunetta non trema (5/6 ai liberi) e gli applausi dagli spalti per la Magic Team possono partire ben prima del suono della sirena. La squadra del presidente Di Nunzio chiuderà nel prossimo weekend il girone d’andata con la trasferta di Barletta, reduce da una sconfitta sul campo di Vasto. Tra due settimane invece, di scena al Palazzetto “Mario Parente” il derby di ritorno contro la Pallacanestro Benevento.

Andrea Caruso

Non inizia nel migliore dei modi il 2013 della Gammauto Chevrolet Molfetta. Nella calza il team di coach Gesmundo trova solo una sconfitta, la prima dopo sette vittorie consecutive, sul campo della quotata Magic Team Benevento dell’ex Milos Stijepovic. A nulla vale la gran rimonta nel terzo quarto dei bianco-azzurri, che dal -9 di metà secondo quarto ritornano a contatto e passano a condurre, ma pagano un quarto periodo offensivamente poco produttivo e devono alzare bianca davanti ad un Benevento parso più convinto e motivato.

Eppure l’avvio della Gammauto è di quelli brucianti: il solito quintetto composto da Corvino, Di Lauro, Teofilo, Lombardo e De Falco parte a mille all’ora, e dopo 3 minuti è già sull’8-0 con 2 triple di un ispirato Corvino. Sanfilippo è costretto al timeout, ma per Molfetta arriva subito la doccia gelata del secondo fallo di Lombardo, costretto ad accomodarsi in panchina. Con Stijepovic e Murtas Benevento rientra subito nel match (10-10 al 5’), annullando il veemente avvio ospite, e passa anche a condurre sfruttando la buona verve offensiva di Luca Fabiano, che approfitta degli spazi lasciati dalla difesa biancoazzurra, più concentrata sulle armi letali beneventane come Mariniello, Murtas e Stijepovic, per fissare il punteggio finale dei primi 10’ sul 16-15.

Il secondo quarto inizia come peggio non potrebbe per la Gammauto Chevrolet Molfetta: i cinque biancazzurri litigano col ferro del PalaTedeschi (sarà 2/12 da tre punti dopo i primi 20’), perdono qualche pallone di troppo e soffrono dannatamente a rimbalzo, dove Bizzarri domina su ogni palla. E’ proprio il pivot di casa con il suo layup dopo rimbalzo offensivo a firmare il primo allungo dei padroni di casa sul 25-17 al 13’, prima che Buontempo con 3 tiri liberi e poi Murtas portino al primo concreto tentativo di fuga di Benevento, che arriva al massimo vantaggio sul 30-21 al 27’, con l’ulteriore grana di Stefano di Lauro gravato di 3 falli. Lombardo e Corvino provano a ricucire il gap, ma ancora una volta il grado di attività e dinamicità della difesa dei ragazzi di coach Sanfilippo è superiore, ed una palla rubata di Stijepovic sull’ultimo possesso lancia in contropiede l’ottimo Buontempo, che fissa il punteggio finale dei primi 20’ sul 34-25.

Come spesso accade a questa Gammauto, il rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo lungo è di quelli importanti: parziale di 13-2 nei primi 3 minuti, con Corvino splendido regista e Lombardo efficiente finalizzatore della rimonta tutto cuore dei ragazzi di coach Gesmundo; in 3 minuti è tutto di nuovo in parità, 36-36 al 24’. Sono ancora Stijepovic e soprattutto un inaspettato Fabiano a tenere in vita offensivamente la Magic Team, che nonostante vada sotto nei numeri a rimbalzo controlla tutte le palle importanti. Si prosegue sul binario dell’equilibrio per tutto il terzo quarto, con la Gammauto che sembra finalmente entrata in partita e risponde colpo su colpo agli affondi locali. Il finale del terzo quarto è 47-45 Benevento, ma Molfetta continua ad essere carica di falli, in particolare Stefano Di Lauro con 4 penalità.

E come accaduto nel secondo quarto, esattamente alla stessa maniera, il rientro dal mini-intervallo tra i due quarti è fatale agli uomini di coach Gesmundo: dal canestro di Grimaldi al 32’, valido per il 54-50, i biancoazzurri ospiti non segnano più e riprendono a litigare col ferro. Di Lauro non ha neppure il tempo di rientrare che commette il suo quinto fallo, e deve lasciare il match(34’). Un redivivo Simone Murtas, fino ad allora nell’ombra del match, prende in mano la sua squadra, e con 11 punti consecutivi, conditi da una tripla di tabella psicologicamente devastante, spacca di fatto definitivamente la partita, nonostante la tripla di Lombardo provi a dare fiducia agli uomini di coach Gesmundo. Il finale è un po’ convulso, con un antisportivo generoso fischiato a Grimaldi e la conseguente espulsione del dirigente accompagnatore Bufi per proteste, che contribuiscono ad allargare il gap tra le due squadre: i tiri liberi di Marinello, nella serata abbastanza in ombra, fissano il punteggio finale sul 73-61.

La Gammauto paga le pessime percentuali dal campo, 49% da due e 19% con un misero 5/26 da tre, e soprattutto pecca di aggressività in attacco, e dimostrazione sono i soli 5 tiri liberi di squadra tirati in tutto il match. Sterile il dominio a rimbalzo (46 a 34 per Molfetta), con Benevento che controlla tutte le palle importanti ed è più lucido nei momenti chiave del match, mentre per i biancoazzurri sono fatali i due passaggi a vuoto nel secondo e nell’ultimo quarto di gioco. Dopo sette vittorie consecutive si ferma dunque la striscia vincente della Gammauto, agganciata in vetta da Vasto, vittoriosa tra le mura amiche contro Barletta, mentre Maddaloni cade a Taranto nell’anticipo e resta due punti dietro il team biancoazzurro. Nel prossimo turno, ultimo del girone d’andata, Domenica 13 gennaio la Gammauto riceve al PalaPoli Airola, sorprendentemente sconfitta in casa dall’A.S.D. Benevento e alla ricerca disperata di punti. L’obiettivo è riprendere la corsa da dove si è fermata e, aspetto non secondario, centrare l’obiettivo della qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, realizzabile solo a patto di battere i campani. L’appuntamento è di quelli da non perdere.

Ufficio stampa Virtus Molfetta

 

DELTA SALERNO - AP MONOPOLI 72-61   (18-9, 35-24, 54-34)

Antonucci5MendutoneMenzione13Manchisi7
Capaccio0Balestrieri10Luisi11Damasco4
Parlato21Esposito13Calabretto11Gentile P.7
Norcino9IzzoneDi Mola4Gentile M.ne
Gentile0Corvo14Simone4Ostuni0
--------
All. MendutoAll. Verile

 Arbitri: Fornaro (Mentana - RM) e Venditti (Roma)

 Note: 

 

LOTTI JUVETRANI - FARM. SARDELLA VENAFRO 79-66   (20-15, 24-21, 20-15, 15-15)

Raffaelli19Panzarino2Ambruoso10Consoli10
Argento3Cipri4Ferraro14Minchella3
Argentiero13Cancellieri2Colombo13Scafaro3
Losurdo2Fucek14Petrazzuoli13Zeoli0
Cupito20Mennuni0PotenaneDi Bucci0
--------
All. ScoccimarroAll. Mascio

 Arbitri: Volpone (Pescara) e Patti (Chieti)

 Note: 

Solo cenere. Nemmeno il carbone. Una Befana amara per la Farmacia Sardella. Ridotta in cenere da una “normale” Lotti Trani che ha molti meriti in una gara anomala. E che dimostra che la classe operaia sa andare in paradiso. Una squadra che merita un rispetto assoluto avendo dalla sua due qualità fondamentali: il gruppo coeso e la grande voglia di vincere. Il resto va da sé. E’ sempre così. Il riflesso opposto ha i colori molisani. Squadra inspiegabilmente nervosa(vedi uscita per falli di Ambruoso e Petrazzuoli),lenta e molte volte poco organizzata .E se poi la statistica finale recita un pessimo 9/19 ai liberi e un innocuo 5/18 da 3,la frittata è fatta. Specie se i pugliesi dominano a rimbalzo(31 contro 19,di cui 10 offensivi). La cronaca.

L’allenatore di casa tiene in panca il cannoniere dei suoi,Lucas Raffaelli per dare spazio ad un ottimo Cipri,classe 1995. Il numero 4 di Corato dimostra tutto il bene che sta facendo in questa stagione,godendo della ,massima fiducia di coach Scoccimarro. Il trainer dei venafrani invece punta tutto sul solito quintetto. Primi giri di lancette e Venafro timbra subito un sorpasso con le due triple consecutive di Ambruoso per il 6-8. Ma il giocatore numero 7 ospite,ispirato dalla lunga, commette in poco tempo anche due falli che saranno poi letali per la propria gara. Trani non si scompone anche perché i venafrani falliscono ripetutamente l’allungo buono specie col tiro dall’arco di Petrazzuoli(0/5 per lui nel fondamentale da 3 punti). E pian piano recupera fino al pareggio a 9,concludendo così in un amen un parziale di 10-0 che portano dal 6-9 al 16-9 i riferimenti sul tabellone elettronico. Necessario il time out chiesto dalla panchina venafrana. Che così tampona la ferita per un attimo e poi risponde con un contro parzialino di 6-0 che rimette in corsia la truppa di Mascio dopo una sbandata pericolosa.

Ma la frazione successiva non è un viaggio tranquillo per i molisani. Ambruoso apparso molto nervoso perde lucidità al tiro,la sua arma migliore e non fa molto in abbinamento difensivo su Cupito. Colombo si sbraccia sotto canestro ma il duo arbitrale,il migliore visto sin qui,non sempre accorda al lungo venafrano i falli richiesti. Nonostante la pessima fluidità dei giochi i viaggianti si riavvicinano con alcune buone iniziative di Petrazzuoli fino al 22-21. L’equilibrio si mantiene stabile fino al 28 pari grazie ad un appoggio in contropiede di Colombo. Coach Scoccimarro allora si affida a due armi impotanti:le consuete rotazioni che fanno della sua squadra la formazione che concede maggiore minutaggio a tutti i giocatori. E l’altra arma si chiama zona. La classica 3-2. Che per la verità non ha nulla di trascendentale. Ma per i venafrani è come la criptonite per il noto supereroe. Film già visto. Attacchi lenti,poca pochissima circolazione di palla in rapidità, e zero movimenti dei giocatori,soprattutto tra le due linee. E se si tira da 3 con un mistico 1/5 come può Trani non andare all’intervallo lungo sul + 8? Sta scritto.

Durante i 10 minuti di pausa coach Mascio per la milionesima volta tenta di convincere i suoi che in fondo la pallacanestro è un’alchimia semplice semplice. Inutile doversi complicare la vita e prestare il fianco ad avversari che cercano di farti il solletico senza mai colpo ferire. I 7 tifosi ospiti presenti sulle tribune,ottimisti,pensano positivo. Nonostante tutto. Nonostante Ambruso commetta subito il proprio 4° fallo. Subito. Ad apertura dei giochi. Che vuol dire panchina per lui. E i restanti minuti senza il presunto cecchino al tiro diventano difficili per i venafrani. Che faticano anche contro una esile pressione degli avversari. Insomma non danno segnali. E anche i 7 tifosi venafrani iniziano a spazientirsi. Per 5 minuti sul parquet sembra una fiera. Trani e Venafro si sfidano all’antibasket: infrazioni di passi,errori clamorosi nei passaggi,un rosario di palloni persi da ambo i lati. Fino a che sul 49-45 Argentiero viene dimenticato dal difensore venafrano(non facciamo nomi,per carità) e brucia la retina da 3 punti. Trani ora avanti di 7. La doppia cifra di vantaggio non tarda ad arrivare. Nella successiva azione Petrazzuoli si fa soffiare il pallone sempre da Argentiero che va solitario in appoggio. E poi ancora il numero 15 di casa senza nessuno a contestargli il tiro si prende il jumper da 3 punti per il 57-45 pugliese. Che doppia subito dopo,in seguito ad un passaggio in tribuna di Ferraro in attacco. A 3’ dalla terza sirena il 60-47 del tabellone parla chiaro:altra figura in atto per i venafrani. Altra amara sconfitta in arrivo. A meno che….a meno che l’orgoglio ospite si faccia vivo. Appunto. A meno che! Cipri continua a creare con facilità il sovrannumero per i suoi battendo il proprio difensore,mentre nella propria area è un ottimo difensore. Tanto che un ingenuo Ambruoso commette proprio uno sfondo sul giovane giocatore di casa che sancisce la fine della partita per lui.Col numero 7 ospite a guardarsi la partita dalla panchina difficile ipotizzare una rimonta. Tanto che il giocatore nel lasciare il rettangolo di gioco commette anche l’errore ulteriore di reclamare qualcosa verso l’arbitro. Tecnico inevitabile. Altro fieno in cascina per i locali. Il sottomano di Petrazzuoli in chiusura di quarto è un palliativo per il 64-51 con cui le due formazioni si presentano agli ultimi 10 giri di lancette.

Trani,più tranquilla per il margine di vantaggio,gioca sul velluto. Coach Scoccimarro pesca in profondità le rotazioni dando minuti a tutti(il solo Mennuni non metterà punti a referto). Il periodo è tutt’altro che esaltante. La reazione dei venafrani tarda ad arrivare proprio mentre Petrazzuoli commette il 4° fallo personale a 7’50’’ dalla conclusione. Nella confusione generale in campo-le squadre giocano ora davvero male- gli ospiti hanno una sola possibilità:peggio di ciò che hanno fatto sino a quel momento non è possibile. Così la reazione si concretizza inaspettata. Apre la via Minchella dall’angolo con una tripla per il 70-59. Petrazzuoli fa il resto: sporca un passaggio e va a ributtare il pallone in campo prima che esca. Panzarano ha sulla circostanza qualcosa da ridire all’arbitro beccandosi il tecnico. Lo stesso Petrazzuoli fa però 1/2 a cronometro fermo per il -10 che diventa -8 con l’appoggio da sotto di Colombo. Tremano ora le gambe ai giocatori di casa. Con 6’22’’ da giocare ancora tutto può accadere. Ecco,proprio tutto. Perché Petrazzuoli inspiegabilmente commette il 5° personale andando a fare un fallo tattico nella metà campo avversaria su Cipri. Perché? Con ancora molto tempo a disposizione e con Ambruoso in panchina. A che pro? Entra Di Bucci per lui mentre Raffaelli non prende nemmeno il ferro da 3 punti . Minchella allora va in lunetta per il bonus dei pugliesi ma fa 0/2. Rimedia Ferraro un possesso dopo con un meraviglioso appoggio al cristallo:70-64. Paura in casa Trani. Cupito commette infrazioni di passi. A 5’ è d’obbligo per la panchina di casa la sospensione tecnica.

Ma i giocatori adriatici non rientrano per nulla convinti. Di Bucci per gli ospiti ci prova da 3 punti,ma non trova il fondo della retina. I pugliesi sbagliano di tutto. Cancellieri pesta la linea laterale. Cupito fallisce un passaggio facile sotto per un compagno. Ma anche MInchella sbaglia l’assist lungo per Di Bucci. Fortuna per gli ospiti che in campo Ferraro appare lucido tanto da trovare la linea di fondo per il nuovo appoggio vincente. E il nuovo 70-66. E se Argentiero si lascia sfuggire la palla poco dopo,è chiaro che i 7 tifosi molisani dalle tribune provino a convincersi che forse si può ancora fare. Ma sono gli unici a crederci. Coach Mascio ordina una buona pressione,la famosa “venti”,nella metà campo avversaria. Trani patisce ma resiste. E l’appoggio sotto di Fucek solo soletto è l’antidoto per ridestare i locali. La panchina dei molisani cerca con un time out di riossigenare i polmoni dei venafrani. Che però cedono letteralmente di schianto. Michella e Ferraro perdono un pallone prezioso in attacco. Ancora Fucek nel pitturato timbra altri 2 punti che sanno di sigillo finale sulla partita. Anche perché le opzioni offensive per i viaggianti sono poche. Consoli prova a rompere la diga difensiva locale,come Minchella al tiro. Ma nulla. Il cronometro scivola via i secondi inesorabilmente. Senza che nessuno dei venafrani sappia riprendersi dall’anestesia. Alla sirena finale lo sconforto dei 7 tifosi ospiti è massimo. Una brutta gara,da archiviare subito. Da cancellare come alcune altre(Barletta,Vasto,Airola,Monopoli). E da martedì sotto con gli allenamenti. Taranto è lì,in attesa. Per l’ultima del girone di andata. Al Palapedemontana. Domenica alle 18. Come sempre.

Pasquale Sorbo

 

LA CAUDINA AIROLA - PALLACANESTRO BENEVENTO 65-69   (21-15, 15-13, 18-21, 11-20)

Rianna0LombardineD´Avino0Paci15
Errico7Falzarano11Camerini10Pranzo0
Di Marzo8Del Vecchio10Conte11Kavaric16
Smorra9Moccia14Credendino2Fratini13
ParrilloneLoncarevic6CovinoneKushchev2
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All. PatrizioAll. Parrillo

 Arbitri: Castorina (Giarre - CT) e Perrone (Augusta - SR)

 Note: 

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CORVINO GAMMAUTO MOLFETTA22,4212269
2 MARINELLO MAGIC TEAM BENEVENTO19,0812229
3 DI PIERRO BCC VASTO18,5511204
4 FRATINI PALLACANESTRO BENEVENTO18,336110
5 MAZZOTTA GEOFARMA MOLA17,9212215
6 CHIAVAZZO COVER MADDALONI17,4212209
7 LOMBARDO GAMMAUTO MOLFETTA16,710167
8 AMBRUOSO FARM. SARDELLA VENAFRO16,6411183
9 KAVARIC PALLACANESTRO BENEVENTO16,512198
10 DE BELLIS GEOFARMA MOLA16,5699
11 FANELLI CUS JONICO TARANTO16,4212197
12 MANCHISI AP MONOPOLI16,2512195
13 GAMBAROTA NAURORA BARLETTA15,8312190
14 LEONCAVALLO CUS JONICO TARANTO15,7311173
15 PACI PALLACANESTRO BENEVENTO15,6712188
16 RAFFAELLI LOTTI JUVETRANI15,410154
17 SCAVONGELLI BLS LANCIANO15,0812181
18 DESIATO COVER MADDALONI14,9212179
19 CUPITO LOTTI JUVETRANI14,6712176
20 MARTELLI BLS LANCIANO14,6712176
21 SERGIO BCC VASTO14,6712176
22 SMORRA LA CAUDINA AIROLA14,512174
23 DI EMIDIO BLS LANCIANO14,410144
24 PARLATO DELTA SALERNO14,1712170
25 FERRANTE COVER MADDALONI14,0812169
26 MOCCIA LA CAUDINA AIROLA14,0812169

Sono compresi i giocatori con almeno 6 partite giocate