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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C1 girone G 2007/2008 - VENTUNESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE C1 GIRONE G 2007/2008

VENTUNESIMA GIORNATA (16-17/2/2008)

 

RISULTATI

GLOBO GIULIANOVA

CHIMICA D´AGOSTINO BARI

66 64

DUE ESSE MARTINA FRANCA

FANTINI SCIANATICO LUCERA

77 75

EDILTECNICA PENNE

OFFICE GROUP TARANTO

70 72

MONOPOLI CITTÀ TURISTICA

SPALDING TORRE DE´ PASSERI

85 71

GAUDIANELLO MELFI

L´AQUILA BASKET

82 75

GIPLAST ALBA ADRIATICA

BASKET CEGLIE

70 58

GEOTEC CAMPOBASSO

CETEAS PESCARA

80 77

MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO

ZULLI CERAMICHE FOGGIA

53 65

 

 

La Geotec Campobasso torna al successo dopo due ko consecutivi superando sul campo amico quel Pescara che nelle ultime tre giornate aveva battuto Ceglie, San Severo e Melfi. Alla vittoria dei molisani, tuttavia, manca la classica ciliegina sulla torta, con i tre punti di scarto che non bastano per ribaltare il -4 subito all'andata e consentono al quintetto abruzzese di mantenere il vantaggio negli scontri diretti nella lotta per l'ingresso nei playoff, lotta che si fa sempre più serrata. Per i primi due quarti il proscenio è per Caludio Capone, 21 punti in metà gara, con Pescara che va all'intervallo lungo al comando delle operazioni e la Geotec che sembra quella un po' "imballata" di una settimana fa. Ma i padroni di casa tornano in campo trasformati, soprattutto per quanto riguarda la determinazione nella propria metà campo: gli uomini di Anzini braccano Capone e gli tolgono le redini del gioco ospite, con il capocannoniere del campionato che nel terzo quarto segna solo dalla lunetta e per tutta la seconda parte del match non mette più triple. La rimonta, allora, arriva puntuale, con i campobassani che chiudono la terza frazione a -1 e sorpassano perentoriamente nella quarta, subendo il controsorpasso abruzzese ma portando a casa i due punti grazie a due giocate decisive di Abet. Il Martina continua la sua marcia solitaria al comando anche dopo questo ventunesimo turno, con De Leonardis e compagni che "domano" allo sprint il Lucera ed ora hanno alle loro spalle la sola Alba Adriatica, che non consente al Ceglie di arrivare a segnare 60 punti e vince il big-match della giornata. Rossi Pose e compagni sono olra al terzo posto insieme al Melfi, vincente con L'Aquila, al San Severo e al Foggia, con il successo nel derby dauno del quintetto di coach De Florio che è probabilmente il verdetto più importante della giornata. Nella lotta per l'ingresso nei playoff il Monopoli - con la vittoria nello scontro diretto col Torre de' Passeri - mantiene due punti di vantaggio sullo stesso Torre e sul Pescara, raggiunti della Geotec in ottava posizione. Il Bari perde a Giulianova e resta due lunghezze più indietro, ferme L'Aquila e Lucera, avanzano lo stesso Giulianova e il Taranto, vincente contro il fanalino di coda Penne.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 DUE ESSE MARTINA FRANCA32211623146116284773211577672947
 GIPLAST ALBA ADRIATICA30211531136716480465315172771413
 ZULLI CERAMICHE FOGGIA282116711529142846702144825827-2
 MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO2821161314911228647461187497454
 BASKET CEGLIE2821155114787379369697758782-24
 GAUDIANELLO MELFI2821170716773097592253732755-23
 MONOPOLI CITTÀ TURISTICA2221147014521876572837705724-19
 CETEAS PESCARA202116801714-3478977118891943-52
 GEOTEC CAMPOBASSO202115221565-43848860-12674705-31
 SPALDING TORRE DE´ PASSERI202115111583-7275072327761860-99
 CHIMICA D´AGOSTINO BARI182115611564-376772542794839-45
 L´AQUILA BASKET162115931663-7078974643804917-113
 FANTINI SCIANATICO LUCERA162114841557-73734757-23750800-50
 OFFICE GROUP TARANTO142115301596-667327320798864-66
 GLOBO GIULIANOVA142114551535-80756770-14699765-66
 EDILTECNICA PENNE22113161586-270689807-118627779-152

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

GLOBO GIULIANOVA - CHIMICA D´AGOSTINO BARI 66-64   (15-14, 26-27, 40-41)

Pinzari1Ciervo11Perrucci0Grimaldi15
Simonella11Paganucci11Ciocca7Caliane
La Selva6Errico14Conti9Dragojevic4
Cianella0Di DomeniconeLoprienoneScoccimarro5
Velocci1Vasile11Bruni6Sardano18
--------
All. BinettiAll. Bray

 Arbitri: Angeli (Gualdo Tadino - PG) e Di Deo (Perugia)

 Note: 

Torna al successo il Globo Giulianova e lo fa tra le mura amiche battendo di misura il Cus Bari vincitore nel girone di andatasi giallo rossi. La squadra di coach Binetti dopo la sconfitta rimediata a Torre dei Passeri nel turno precedente era chiamata ad una prova senza appello per scongiurare il pericolo di restare isolata in classifica alla luce degli ultimi risultati delle dirette concorrenti. Gara brutta e scorbutica quella vista al Palacastrum dove le difese hanno avuto il netto sopravvento sugli attacchi delle due formazioni che con percentuali di tiro molto basse solo nell’ultima frazione di gara chiusa con un parziale di 26 a 23 per i giallorossi riuscivano a superare il muro dei 60 punti fino a quel momento non realizzabile. Parte bene la formazione avversaria che inizia la gara con Sardano, Grimaldi, Ciocca, Dragojevic e Scoccimarro e mette subito la testa avanti con Grimaldi perfetto al tiro a cui risponde per i giallorossi il giovane La Selva che realizza nei primi minuti il suo scoorer di giornata con 6 punti realizzati nei primi minuti di gara. La seconda bomba dall’arco grande consente a capitan Cervo di chiudere alla prima sirena con il Globo avanti sul 15 a 14. In seconda frazione coach Binetti mischia le carte dando riposo al play Paganucci concedendo minuti al giovane Cianella che questa volta non sfigura guidando bene la squadra. Inserisce in campo, dopo la lunga assenza per infortunio, Vincenzo Vasile e l’ala palermitana ripaga la fiducia andando a centrare la retina dalla lunga distanza ben difendendo con Vito Errico sulla coppia di lunghi avversari Scoccimarro Dragojevic sempre nel gioco avversario ed alla lunga vincitori nell’area pittata. Parziale a favore degli ospiti e squadre al riposo lungo sul 26 a 27 per il Bari.

Al rientro dagli spogliatoi la formazione giallo rossa accusa il solito calo ma la zona chiamata da Binetti tiene alta la tensione con Simonella che tiene in scia il Giulianova con Errico e Paganucci che dalla lunetta non sbagliano realizzando i punti del parziale pareggio che rinvia tutto all’ultima frazione di gara con il Bari avanti di 1 sul 40 a 41. Sardano e Grimaldi per gli ospiti provano ad accendere la gara ma la voglia di vincere dei giallorossi è palpabile come palpabili sono i punti realizzati da Vasile Errico e Ciervo che consentono al Globo di arrivare agli ultimi due minuti con un vantaggio di 7 punti. Il fallo sistematico chiamato dalla panchina avversaria consente a Marco Paganucci di passare dalla lunetta per incassare i punti della vittoria che sembra svanire quando Sardano ..ancora lui raccoglie un rimbalzo su suo errore e realizza senza coordinazione la bomba del pareggio quando mancano 6 secondi alla fine della contesa. Rapida la rimessa giallo rossa con Paganucci che riceve a ridosso della metà campo ed imbecca sotto canestro Simonella che sulla sirena realizza il canestro del definitivo vantaggio giallo rosso. Punti importanti quelli conquistati dai ragazzi di coach Binetti che, seppur frutto di una gara non bellissima consentono alla squadra di affrontare con serenità la settimana di preparazione in vista della seconda consecutiva gara interna del globo Giulianova che dovrà vedersela sabato prossimo contro i cugini dell’Alba Adriatica di coach Alessandrini vera rivelazione di questa stagione.

Comunicato stampa pallacanestro Giulianova Mare

Fosse per la Chimica D’Agostino Cus Bari, quest’anno, le partite durerebbero poco meno di un minuto. Anche a Giulianova, infatti, la gara s’è risolta sulla sirena e, stavolta, in maniera sfavorevole ai baresi. Inevitabile, dunque, cominciare il racconto dagli ultimi incredibili secondi di gioco. -8’’ sul cronometro, Cus Bari a -3 (64-61), palla in mano. I padroni di casa commettono fallo per non concedere un tiro dalla lunga distanza: Sardano in lunetta. Il play brindisino, autore di un’ottima prova (36’ di campo e 18 punti), sbaglia il primo e volutamente anche il secondo, seguendo il suo stesso rimbalzo; cattura la sfera, si lancia in angolo e tira in condizioni di scarso equilibrio dai 6.25 m. Canestro e parità. Rimessa Giulianova con 4’’ da giocare: Paganucci si lancia in contropiede, poi, decide per il tiro da quasi 8 metri. La palla s’infrange sul ferro, ma Simonella è il più lesto a catturare il rimbalzo e a ribadirlo per la vittoria sulla sirena (66-64).

Un altro incredibile epilogo, dunque, ma i secondi finali sono lo specchio di una partita sempre in equilibrio (emblematici anche i parziali: 15-14, 26-27, 40-41), giocata con grande determinazione da entrambe le formazioni. Per l’occasione, coach Bray ha dovuto fare i conti con rotazioni molto ridotte, a causa dell’infortunio di Cancellieri (rimasto a casa) e delle precarie condizioni di Perrucci, in panchina per onor di firma (soli 4’ per lui). Nonostante tutto, i baresi hanno retto e bene, in virtù dell’apporto di un buon Grimaldi (15 punti e 6 rimbalzi, con 17 di valutazione), ben coadiuvato da uno stoico Conti (in campo per 25’, dopo una settimana di solo lavoro differenziato) e dal solito Ciocca. Ancora una volta, però, la scarsa lucidità negli ultimi secondi è stata fatale, privando i cussini di due punti che avrebbero consentito un salto fuori dalla zona playout.

Mirko Cafaro

 

DUE ESSE MARTINA FRANCA - FANTINI SCIANATICO LUCERA 77-75   (22-17, 36-35, 52-49)

De Leonardis22Rollo0Veneri10Arcini2
Parisi11Raffaelli5D´Arrissi6Perrelli4
NardellineMarino24Coppi17Silvestrine
Valentini12Albanese3Ramoni0Serazzi19
CaliannoneMastrovitoneLivio13Barilà4
--------
All. TerrulliAll. Marra

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e D'Arielli (Francavilla al Mare - CH)

 Note: 

Una gara al cardiopalma, dal finale tutt’altro che scontato. Cronaca di una vittoria fortemente voluta dalla Due Esse che ha dovuto dare fondo a tutte le risorse psico-fisiche per aver ragione di un buonissimo Lucera. Minimo lo scarto di punteggio, 77-75 che ha regalato alla squadra della Valle d’Itria due punti pesanti che gli valgono la conferma di capolista con 2 punti di vantaggio sull’Alba Adriatica – vittoriosa in casa contro il Ceglie – e ben quattro su San Severo (sconfitta in casa dal Foggia) Foggia, Ceglie e Melfi – vittorioso in casa contro l’Aquila. Partenza spedita per la Due Esse schierata in quintetto base tipico, composto da Parisi, De Leonardis, Raffaelli, Marino e Valentini. Di contro coach Marra schierava Arcini, Serazzi, Livio, D’Arrisi e Perelli. Conduzione arbitrale affidata a De Panfilis di Pescara e D’Arielli di Francavilla al Mare. Pronti via, con la Due Esse padrone assoluta del campo. In poco meno di 5 minuti il divario è già di quelli importanti (16-8) con i giochi di attacco ben orchestrati da Parisi che però commette da li a poco tre falli consecutivi che costringono coach Terruli a richiamarlo in panca. E’ questa la svolta della gara che fino a quel momento vedeva una Due Esse a tratti irresistibile e un Lucera spiazzato dall’inizio veemente.

L’uscita di Parisi, con Raffaelli in regia non garantisce la solita quadratura e il Lucera preso per mano da Livio, inizia a crederci riuscendo a capitalizzare al massimo le amnesie dei padroni di casa che chiudono il primo parziale sul 22-17. Nel secondo quarto la Due Esse inizia in sordina mentre il Lucera sembra avere una marcia in più, specialmente con Serrazzi e Coppi. Al primo giro di lancette il tabellone segna 30-29 a testimonianza di un perfetto equilibrio. Sotto le plance la lotta è dura con Valentini e Marino da un lato e Veneri e Coppi dall’altra. Con Raffaelli che non è riuscito ad offrire il solito contributo in termini di punti, solo 5, e visione di gioco, con Parisi in panca, è Deleonardis ad assumersi le responsabilità maggiori al tiro. Altri cinque minuti di gioco ma equilibrio invariato con La Due Esse che chiude al riposo lungo, mantenendo il minimo vantaggio (36-35).

Nel terzo quarto il Lucera ben allenato da coach Marra, piazza il primo break, prima che Marino si renda protagonista di un autentico capolavoro, due canestri da sotto con i suoi soliti movimenti in arresto e tiro e tripla pesantissima che manda la Due Esse a + 7 sul 47-40. Vantaggio che però i padroni di casa non riescono a gestire anche e soprattutto per la consistenza dell’avversario, abile a districarsi in tutte le situazioni di gioco. Come spesso accade in gare punto a punto, sono i tiri dai 6.25 a rompere gli equilibri. Per la Due Esse il più prolifico è stato capitan Parisi (3/6), Albanese (1/2), Raffaelli (1/3), mentre per il Lucera D’Arrisi ha realizzato 2/6, Livio 3/4, Veneri 1/3. 52-49 il finale del terzo quarto.

Nell’ultimo periodo la differenza è nata sotto le plance con Valentini e Marino rapaci nei rimbalzi, soprattutto in attacco che hanno fruttato punti pesanti. A fine gara Valentini ne ha conquistati 13 e Marino 9, ben supportati da Deleonardis (3) e Albanese (3). Determinante ai fini della vittoria la mano ferma di Deleonardis e Marino che hanno realizzato i liberi decisivi per portare a casa i due punti. La svolta a pochi secondi dalla fine con la Due Esse in vantaggio di due. Fallo su De Leonardis che fà due su due, portando il vantaggio a +4 con soli 8 secondi da giocare. Niente da fare quindi per il Lucera che ha potuto solo accorciare il punteggio, fissato sul 77-75.

Giuseppe Ruggieri

Trema e non poco il Martina Franca con un Lucera che ha dato l’anima in campo e ha da rimproverarsi ben poco per la buona prestazione eseguita contro la capolista. Un inizio un po’ incerto per la squadra di coach Marra, ma dal secondo quarto tutto svanisce per dare vita ad una partita giocata a viso aperto da entrambe le formazioni, senza risparmiarsi. Il Lucera non ha mai mollato, cercando di strappare la vittoria con i denti e con il cuore, restando sempre in partita e credendoci fino in fondo, fino al canestro del -1 a 1’15” dalla fine, giocando poi il tempo rimasto senza mai demordere.

Partenza contratta per il Lucera che commette diversi errori in difesa e in attacco, lasciando troppi spazi ai giocatori del Martina Franca. Infatti a 3’40” dalla fine del primo periodo il punteggio è di 20-8 per la padrona di casa. Coach Marra chiama time out e riorganizza i suoi ragazzi, che rientrati in campo mettono il break dell’aggancio 0-9, portandosi a -3 firmato da Serazzi, Coppi e Barilà. De Leonardis va in lunetta a 2” e realizza entrambi i liberi chiudendo il primo periodo 22-17. Il secondo quarto si apre con Veneri e Coppi che portano i compagni -1, si gioca così punto a punto trovando la parità (27-27)con Serazzi e Coppi. A metà periodo il Lucera va per la prima volta in vantaggio anche se di un punto solo. Si continua a giocare in equilibrio e la squadra di casa trova fiato solo grazie alla verve di De Leonardis. Il Lucera chiude -1 con una tripla di Coppi (36-35).

Inizia bene il terzo quarto con il Lucera che si porta +4 grazie a Serazzi e una tripla di Veneri (36-40). Marino prende la sua squadra per mano e li riporta in vantaggio segnando 7 punti consecutivi. Livio scuote i compagni di squadra ed interrompe il silenzio segnando una tripla da casa sua. A questo punto il Lucera si riporta col fiato sul collo con Coppi, Serazzi e Arcinii riuscendo a recuperare lo svantaggio e chiudendo solo-3 la penultima frazione. (52-49) D’Arrissi apre il quarto con la tripla che porta i suoi compagni in parità, ma Albanese risponde a dovere e aiutato ancora da Marino la squadra di casa si riporta avanti di 5. Questa volta sono Livio, D’Arrissi e Perelli a ritrovare la parità 59-59 dopo 4’ di gioco. Il Martina Franca si riporta +5 con Parisi e Marino, ma il Lucera non si scoraggia mai e segna un parziale di 6-0, firmato da Livio, Veneri e Perrelli che portano la squadra sveva +1 a 4’30” dalla fine(64-65). Il Martina Franca riesce a portarsi +3, ma non ce la fa a prendere l’allungo decisivo, perché i giocatori del Lucera riescono a sporcare ogni pallone. A 2’ dalla fine comincia la roulette dei tiri liberi, per la squadra sveva vanno consecutivamente in lunetta Serazzi e Veneri che realizzano entrambi 1 su 2 e si portano -1, poi è la volta di Marino che realizza 3 su 4 ed è -4. Serazzi subisce un fallo dalla linea dei 6.25, e realizza 2 su 3 a 26”, poi tocca a De Leonardis che realizza entrambi, il Lucera parte in attacco e Coppi a 9” dalla fine realizza il -2. Il Martina Franca riparte con De Leonardis, Livio difende su di lui prende una gomitata in pieno viso e viene fischiato fallo al giocatore del Lucera. La squadra di casa con il liberi si riporta +4 e il Lucera chiude a -2 con i liberi finali di Serazzi (77-75).

Il Lucera torna a casa con un nodo in gola consapevole che ancora una volta stava riuscendo a fare l’impresa, ma soprattutto orgogliosa della partita giocata contro un’ ottima squadra, qual è il Martina Franca. Questo risultato, ancora una volta, diventa un punto fermo da dove ripartire, con più voglia di fare per concludere bene questo campionato.

Annaclaudia Bonghi

 

EDILTECNICA PENNE - OFFICE GROUP TARANTO 70-72   (12-19, 28-40, 47-50)

Marzoli25D´Alessandro15Rotolo2Travaglini12
Mancini6De Sanctis1Fanelli6De Pasquale13
Verzì11Tini0Ausiello4Piroddu2
Ambrosini0Di FedericoneFerranteneLa Torre9
Cisneros12De ThomasisneMassari21Ravioli3
--------
All. Di PaoloAll. Guerriero

 Arbitri: Comito e De Filippo (Roma)

 Note: 

Ancora un tiro da tre all’ultimo secondo, ancora un brivido che si scioglie in gioia per la vittoria. L’Office Group Taranto ci prende gusto e dopo Bari offre e “si offre” un'altra partita al cardiopalma dall’esito fortunatamente vittorioso proprio come due settimane fa nel capoluogo pugliese. Cambia il luogo, la cittadina di Penne, cambia l’attore principale, Daniele Fanelli che prende il testimone da Ausiello e firma la tripla del sorpasso in extremis sull’Ediltecnica a cui va tutta l’ammirazione per l’impegno messo in partita e lo spirito di abnegazione dimostrato nonostante la classifica la condanni da tempo alla retrocessione. Le lacrime dei giocatori abruzzesi alla sirena finale, i complimenti e le parole di conforto di quelli tarantini, con il coach Guerriero in testa, sono la fotografia più bella di questo pomeriggio di basket al di là del risultato, al di là del gioco al di là dei freddi numeri.

Tornando alla partita, Taranto inizia bene e va subito avanti; la partita è da vincere e i giocatori della Libertas sono determinati. L’apporto arriva dalla panchina e dagli uomini di più carisma. Due nomi su tutti: Marco Travaglini e Salvatore Massari. Il giovane play fa 12 punti, il capitano di lungo corso addirittura 21. Nel terzo quarto poi il black-out, un evidente calo di concentrazione di una squadra che ha forse pensato come ammesso dallo stesso tecnico degli ionici, di aver già i due punti in tasca. Penne colma il gap e si porta avanti, Guerriero chiama time-out e striglia i suoi; quindi il finale con Penne sul 70-69 a 10” dal termine che compie un’ingenuità difensiva punita dalla mano mortifera di Fanelli che firma sorpasso e vittoria Office Group.

Un successo importante che fa il pari con quello ottenuto dal Globo Giulianova sul Cus Bari in una classifica sempre più divisa in due tronconi. Sabato intanto al PalaMazzola arriva il Lucera in quello che si preannuncia un importante scontro diretto contro una squadra che dista sole due lunghezze dalla Libertas alla ricerca della giusta continuità ai propri risultati.

Comunicato stampa Libertas Basket Taranto

 

MONOPOLI CITTÀ TURISTICA - SPALDING TORRE DE´ PASSERI 85-71   (28-21, 42-36, 66-49)

D´Andrea11Ferilli6Zec7Di Girolamo2
Simone14Barbati16Blengini19Lombardo7
Manchisi0Luisi22Mirrione18Brandimarte6
Romito2Calabretto4LungaroneP. De Feo4
Damasco10C. CentroneneSantarelli8Carlucci0
--------
All. LezziAll. Di Stefano

 Arbitri: Zavatta (Cervia - RA) e Sonetti (Ferrara)

 Note: 

La Fortitudo vince lo scontro diretto in zona play off contro il Torre dè Passeri, e complice la sconfitta del Pescara a Campobasso, torna ad occupare da sola la settima posizione in classifica. Il match interno contro gli abruzzesi, è stato sempre saldamente in mano ai biancoverdi, che sin dalle prime battute di gioco hanno dimostrato di essere in grande giornata. Nel primo quarto, il Torre dè Passeri si porta subito in vantaggi (5-9), ma dal quinto minuto inizia una strepitosa rimonta monopolitana, che con un break di 9-0 si porta sul 14-9. Le bombe di capitan Barbati ed una straordinaria prestazione difensiva di Michele Simone, permettono alla Fortitudo di chiudere il primo periodo sul 28-21. Nella seconda frazione di gioco, c’è spazio anche per il giovane play Sabino Calabretto (1989), che nel momento di maggior pressione degli abruzzesi (bravi nel riportarsi sotto sino al -5), realizza una tripla che riporta la Fortitudo sul +8. Il secondo periodo, si chiude poi sul 42-36.

Al rientro dall’intervallo lungo, salgono in cattedra Peppe Luisi e capitan Matteo Barbati, che trascinano la propria squadra sino al +17 con triple e grandi giocate soprattutto in fase difensiva. A dirigere il tutto, un superbo Renzo D’Andrea, che ha deliziato il pubblico con assist da categoria superiore. Al 30’, il tabellone registra il punteggio di 66-49, con i tifosi locali che iniziano a pregustare il sapore della vittoria. Nell’ultima frazione di gioco, l’abruzzese Eduardo Blengini sale in cattedra e con una grande precisione nei tiri dalla lunga distanza, riporta il Torre dè Passeri sino al -8 a 1’43’’ dal termine (77-69). La Fortitudo, trova con Ferilli e Romito canestri importanti, che permettono ai biancoverdi di tornare sul +13 (83-70). Due realizzazioni di Luisi dalla lunetta, mandano il Monopoli sul +15, ma Blengini ha la possibilità di ridurre lo svantaggio della propria squadra, grazie a due tiri liberi ad 1’’ dal termine. L’abruzzese, però, realizza solo uno dei due tiri dalla lunetta, il match si chiude sul punteggio di 85-71 e la Fortitudo può così festeggiare oltre alla vittoria, anche una miglior differenza punti nei confronti degli abruzzesi. La gara d’andata, si chiuse infatti sul +13 a favore del Torre dè Passeri (73-60).

Antonello D'Alessandro

Tre brutte notizie dalla trasferta torrese a Monopoli: la sconfitta, contro una squadra che ha giocato meglio e che ha pienamente meritato la vittoria; la sconfitta di 14 punti (che ribalta il + 13 dell´andata) che in un ipotetico arrivo a pari punti con Monopoli ci vedrebbe sfavoriti nella differenza canestri; il doppio infortunio a Zec (si parla di un lungo stop) e Brandimarte (ancora da valutare i tempi di recupero). C´è da lavorare e molto perché le nostre avversarie non stanno a guardare, la corsa ai playoff si fa sempre più difficile.

I quintetti in campo. Coach Lezzi schiera D´Andrea, Luisi (miglior marcatore della squadra) Barbati, Damasco e Simone. Coach Di Stefano risponde con il solito quintetto: Blengini, Brandimarte, Mirrione, Lombardo e Santarelli. Mirrione, Brandimarte (con 4 punti consecutivi) e Blengini con una bomba danno il provvisorio vantaggio (9-5 dopo 2 minuti) che sarà l´unico della partita per la Torre Spes. Simone-D´Andrea danno il pareggio alla squadra di casa e una bomba di Barbati le dà il primo vantaggio. Palla persa di De Feo, Luisi in contropiede firma il +5 (14-9). Bel movimento sotto canestro di Damasco, +7 e primo timeout chiamato da coach Di Stefano. Ancora Luisi (7 finora per lui) e Simone (7/8 nelle conclusioni da 2 punti) per il +11 a 2´12" dal termine del primo quarto. E´ Mirrione con 2 liberi a muovere di nuovo il tabellone prima che una bomba di Mara Blengini dia il -6 (25-19) a 54" dalla prima sirena. Ancora bomba di Luisi, 2 liberi di De Feo e il primo quarto si conclude sul 28-21. Falli in attacco fischiati a Zec e Lombardo, Simone e Barbati ne approfittano per scappare a +11. Mirrione guida la riscossa (17 punti nel primo tempo per lui) e riporta la Torre Spes a -5 (37-32 a 3´13" dall´intervallo). Infortunio a Brandimarte che lascia il campo dolorante per un infortunio muscolare. Bomba di Calabretto e di nuovo +8 Monopoli (40-32). Ancora Mirrione fissa il punteggio del primo tempo sul 42-36 (parziale del secondo quarto 14-15).

Comincia il terzo quarto e c´è il primo canestro della partita di capitan Santarelli (8 punti con 3/8 al tiro da 2 e 2/6 ai liberi), la Torre Spes è a -4 (42-38). 7-0 di parziale pro Monopoli in 1´30" firmato dal trio Barbati-Simone-Luisi (49-28). Luisi (22 punti, 7 rimbalzi e 3 assist) con un´altra bomba costringe coach Di Stefano a chiamare di nuovo timeout (52-42 a 4´42" dall´ultimo riposo). Barbati (16 punti con il 55% al tiro) scatenato nel finale di terzo periodo, firma 7 punti e dopo una brutta palla persa di Lombardo manda in contropiede Ferilli che firma il +17 (66-49 il finale di terzo periodo). Palla persa di Zec (e infortunio alla caviglia), contropiede di D´Andrea (68-50 dopo 30 secondi dall´inizio del quarto). Bomba di Mara, palla rubata dal nostro play, assist per Lombardo che segna il -11 (68-57 a 6´58"). Time out per Monopoli, Luisi mette la bomba del +14. A Barbati risponde Santarelli, a D´Andrea Blengini. A 3´12" dalla conclusione siamo ancora a -14. Gran difesa di Lombardo (sfondo subito), bomba di Mara (19 punti con 5/6 da 3 punti) e a 1´29" siamo a -9 (77-68). Fallo di Blengini su Ferilli che fa 2/3 dalla lunetta (79-69 a 57"). 5° fallo di Barbati, Blengini fa 1/2 dalla lunetta. Romito segna da sotto per il +11. 5° di Lombardo, Ferilli infallibile dalla lunetta e +13 Monopoli (33 secondi al termine). Antisportivo fischiato a Mara, Luisi fa 1 su 2 e nella successiva azione va di nuovo in lunetta. A 6" dal termine Monopoli va +15. Ultima azione della partita, Luisi (miglior giocatore dell´incontro) commette fallo su Blengini. Sbaglia il primo, mette il secondo ma è finita, la Torre Spes perde di 14 e con la vittoria di Campobasso su Pescara si trova al 9° posto in classifica. Domenica ospitiamo Penne, ultima in classifica, per tornare alla vittoria.

Luca Di Lorenzo

 

GAUDIANELLO MELFI - L´AQUILA BASKET 82-75   (18-17, 44-32, 57-58)

Esposito17Castellitto17Branciaroli2Pasquinelli8
Crovace9Marchese7Wu21Schiavoni6
Palazzo4Femminini8Di Carmine2Marinelli21
Paggi20FuineLo Giacco7Sbroglia6
DimitriuneGalganoneAlfanoneVarrasso2
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All. RussoAll. Nardecchia

 Arbitri: Scivales (Brindisi) e Spano (Sannicandro di Bari - BA)

 Note: 

 

GIPLAST ALBA ADRIATICA - BASKET CEGLIE 70-58   (21-11, 33-28, 45-43)

Iagrosso10Casasola25Rossi Pose12Di Santo6
Palantrani4Sacripante9Albana2Vozza8
Luzi0Salamina0Cipulli9Mancini5
Mosconi7Stama11Zizza8Barlettane
Travaglini4AbbassineTorrieri2Bosi6
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All. AlessandriniAll. Romano

 Arbitri: Donati (Forlì) e Tallon (Bologna)

 Note: Cinque falli: Di Santo, Zizza.

Alba Adriatica: Da quando la Giplast è tornata a giocare sul parquet amico , la squadra ha ripreso a volare: nelle ultime 11 partite (9 di campionato + 2 di Coppa Italia) la Giplast ne ha vinte 10 lasciando la posta solo a Martinafranca. Anche ieri la squadra si è espressa con estrema concretezza ed autorità al cospetto di una grande squadra quale è il Ceglie. Il leitmotiv è sempre lo stesso: difesa asfissiante e contropiede e una consapevolezza nei propri mezzi che, più si va avanti, più cresce.

Non è un caso che anche le squadre più attrezzate, fanno una fatica enorme a raggiungere i 60 punti contro questa squadra. Ora si entra nel momento decisivo per la definizione della griglia Play-off e l’Alba sembra la più regolare insieme al Martina; di contro le altre inseguitrici perdono colpi, spesso a sorpresa, come nel caso di San Severo, Foggia e Ceglie. Al Palasport di via degli Oleandri, sebbene il Ceglie non abbia mai ceduto di schianto, la sensazione era che la Giplast controllasse abbastanza agevolmente l’incontro per poi accelerare e dare il colpo di grazia definitivo agli avversari. Con un Casasola in queste condizioni, è lecito sognare!!!! Se poi si aggiunge che quando non gira Luzi c’è Iagrosso, quando non gira Salamina c’è Sacripante, quando non gira Stama ci sono Palantrani e Mosconi e viceversa e con Travaglini sulla strada del pieno recupero i tifosi della Giplast possono essere sicuri che questa squadra darà loro ulteriori soddisfazioni.

Ufficio stampa Alba Adriatica Basket

 

GEOTEC CAMPOBASSO - CETEAS PESCARA 80-77   (17-25, 41-50, 60-61)

Abet23Di Viesto15Scavongelli3Peretti13
Sabatucci4Pellegrini26Capone30Febo10
Bazzan2VulloneDi LoretoneProfeti2
Martini5JablonskineSalvatore11Di Fabio6
Attianese5LibertuccineBellaspiganeBonaiuto2
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All. U. AnziniAll. Di Tommaso

 Arbitri: Conte e Fasulo (Potenza)

 Note: Spettatori 200 circa. Tiri da due: Geotec 24/42 (57%), Pescara 20/32 (62%). Tiri da tre: Geotec 7/20 (35%), Pescara 10/41 (24%). Tiri liberi: Geotec 11/19 (58%), Pescara 7/12 (58%). Rimbalzi: Geotec 36 (Pellegrini 10, Bazzan 8, Di Viesto 6) Pescara 30 (Salvatore 9, Di Fabio 6). Cinque falli: Profeti, Di Fabio.

La Geotec è tornata. Dopo la brutta prestazione di una settimana fa contro il Martina Franca, condizionata anche dalle cattive condizioni fisiche di molti dei suoi giocatori, la squadra di Umberto Anzini ritrova sé stessa e supera un Pescara che era giunto a Ferrazzano con l’intenzione di portare a casa quella vittoria che avrebbe quasi definitivamente escluso i molisani dalla lotta per l’ingresso nei playoff (lo 0-2 negli scontri diretti sarebbe stato pesantissimo da recuperare) ma che – dopo una prima parte di gara condotta sempre in vantaggio – deve inchinarsi alla voglia e alla determinazione messe in campo a partire dal terzo quarto da Pellegrini e compagni. Nei secondi venti minuti di gioco si rivede la squadra che poco meno di due mesi fa aveva battuto meritatamente il San Severo: concentrati e “con il sangue agli occhi” in difesa, i molisani domano l’avversaria e conquistano due punti rigeneranti, con l’unico cruccio di non riuscire a ribaltare la differenza canestri contro una formazione che negli ultimi secondi rinuncia al fallo tattico proprio per preservare lo scarto finale, scelta che per coach Di Tommaso alla fine paga i suoi dividendi con i due tiri sbagliati da parte di Di Viesto e – sulla sirena del quarantesimo minuto - Attianese.

La chiave della vittoria, come detto, sta tutta nell’atteggiamento difensivo del quintetto di casa, che differisce molto fra la prima e la seconda metà della partita. Ne è la testimonianza lo score di Claudio Capone: 21 all’intervallo lungo con 6/9 da due e 3/7 da tre, solo 9 nel resto della partita con 2/4 da due, 0/8 da tre e 5/6 dalla lunetta. Due facce della stessa difesa, la prima un po’ molle e con qualche distrazione di troppo (un paio di volte i pescaresi vanno a canestro assolutamente indisturbati), la seconda feroce, con cambi sistematici sui blocchi che l’attacco ospite esegue per liberare la propria stella, sempre e comunque con l’uomo addosso che gli impedisce di tirare con tranquillità o addirittura di ricevere la palla. Perfino Pellegrini e Bazzan si trovano più di una volta ad inseguire il capocannoniere del campionato e, come detto, lo fanno con ottimi risultati. E ne è la testimonianza anche la successione del punteggio: 50 punti subiti nei primi due quarti, 27 (solo poco più della metà) dopo il rientro dagli spogliatoi. Detto tutto.

Si comincia con Capone che... comincia subito a crivellare la retina di casa e a guidare la sua squadra al 10-4 che apre la partita. Pellegrini risponde con un gioco da tre punti, Capone mette la prima delle sue triple, Abet replica ma Peretti infila un altro tiro da tre. Per qualche minuto le due squadre si scambiano canestri e a 1’49” dalla prima sirena il distacco è ancora di sei lunghezze a favore del team abruzzese (14-20). Capone sembra Rip Hamilton (o, se volete, Reggie Miller) sprintando dietro alla difesa per sfruttare i blocchi dei suoi compagni e sembra essere in una di quelle giornate in cui non è marcabile neanche – per continuare i paragoni un po’ irriverenti con l’altra parte dell’Oceano – da Dennis Rodman, mette 14 punti nel primo quarto e consente ai suoi di arrivare al decimo con otto punti di vantaggio.

Un 7-0 firmato da Pellegrini, Abet da tre e Di Viesto dopo un recupero permette ai campobassani di ricucire temporaneamente lo strappo (26-29), Martini fallisce la tripla del pareggio ma, dopo un canestro di Febo, mette quella del -2 (29-31), subito “rintuzzata” da un analogo canestro dall’arco dello stesso Febo. Intanto coach Di Tommaso ha già richiamato Capone in panchina per qualche minuto di riposo, ma i suoi compagni non ne sentono tanto la mancanza e riallungano con tre triple di Scavongelli, ancora una volta di Febo e poi di Peretti (36-45). Siamo agli ultimi minuti della seconda frazione, rientra in campo Capone che segna da tre e in contropiede facendo addirittura +12 (38-50), lasciando però qualche secondo alla Geotec, con la palla che arriva a Pellegrini che si arresta dall’arco in posizione frontale e infila la tripla che manda le due squadre negli spogliatoi con le Geotec “solo” a -9.

Si torna in campo e comincia tutta un’altra partita. La difesa dei padroni di casa sale vertiginosamente di colpi e non permette più agli ospiti la libertà di azione dei primi due periodi, la rimonta dei molisani arriva puntuale, con Di Viesto, Abet ed Attianese che firmano il 6-0 del 48-51. Capone segna un libero, ma le cose nella metà campo campobassane sono decisamente cambiate: Attianese si alza due volte per stoppare e inchioda un tiro prima a Capone – ma secondo gli arbitri commette fallo – e poi a Salvatore, questa volta in maniera regolare. La risalita continua senza sosta, Abet segna il 51-53, qualche minuto più tardi Pellegrini completa il gioco da tre punti che pareggia la situazione a 57 e poi mette il libero che dà alla sua squadra il primo vantaggio del match (58-57) a 1’35” dal trentesimo minuto. Ancora Capone mette due liberi, Pellegrini riporta i suoi davanti, Bonaiuto converte il rimbalzo d’attacco che chiude il terzo quarto di una partita che ora è completamente riaperta.

Quarta frazione, l’agonismo la fa da padrone: la Geotec stringe ancor di più le maglie in difesa, Pescara subisce il gioco molisano nella propria metà campo non riuscendo ad attaccare a dovere. Entra in azione anche Di Viesto, che mette la prima tripla della sua partita (67-65), Bazzan va in contropiede per il +4 e ancora Di Viesto dall’arco fa +7 (72-65). Sembra l’avvio del break vincente, tanto più che due liberi di Attianese danno dopo pochi minuti il +9 alla sua squadra (76-67). Ma qui arriva la reazione del Pescara, che dimostra una volta di più che le sue ultime vittorie contro le grandi non sono state frutto del caso: Di Fabio, Peretti da tre e cinque punti consecutivi di Salvatore (un canestro e una tripla che balla a lungo sul ferro prima di entrare) danno agli ospiti il 10-0 che ribalta completamente la situazione (76-77). Passa diverso tempo prima che una delle due squadre infili la palla nel canestro dell’altra, si deve arrivare a 21” dal termine per vedere il tabellone elettronico muoversi di nuovo, con Abet che mette i due liberi conseguenti al quinto fallo commesso su di lui da Di Fabio. Siamo 78-77, Pescara chiama un time out e rimette da metà campo, ma lo stesso Abet ruba la palla a Salvatore e va a depositare il layup dell’80-77. Peretti va in attacco e tira da tre in maniera affrettata sbagliando completamente e lasciando ai campobassani 11” per ribaltare la differenza canestri. Time out Anzini per disegnare lo schema, la palla va a Di Viesto che tira dalla media sbagliando, rimbalzo offensivo di Attianese e tiro che beffa sul ferro la squadra campobassana.

Vittorio Salvatorelli

 

MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO - ZULLI CERAMICHE FOGGIA 53-65   (10-17, 28-32, 43-49)

Magnani18Bianchi11Chirico19Padalino6
Ambruoso6Marinelli0Sisto12Liberatori12
Peruzzo2Conti12L. Vigilante0Sammartino0
Del Vicario0De Gregorio2M. FerramoscaneA. Ferramoscane
CascianineBartoletti2Ciampaglia13Sarritzu3
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All. MedeotAll. Rubino

 Arbitri: Aprea e Venditti (Roma)

 Note: Fallo tecnico alla panchina del Foggia al 29.

Brutta sconfitta della Mazzeo Giocattoli Cestistica San Severo nel derby con i cugini della Libertas Foggia: in una partita dagli scarsi contenuti tecnici, i Neri di Medeot soccombono alla rognosa formazione di De Florio, che esce dal parquet sanseverese con in tasca due punti più che meritati, potendo fare la voce grossa nell'affollato gruppo delle pretendenti alla promozione. Prestazione inguardabile quella della Cestistica, incapace per tutto il match di tenere in mano le redini del gioco e costretta quasi sempre ad inseguire i rivali. C'è il pubblico delle grandi occasioni al PalaFalcone&Borsellino per l'acceso derby di Capitanata: oltre ai numerosissimi supporters gialloneri, buona è la rappresentanza dei tifosi foggiani, che, pur in minoranza, non mancano di far sentire la propria voce. Il rumoroso prepartita viene interrotto solo dal doveroso minuto di raccoglimento in memoria del soldato italiano rimasto ucciso in Afghanistan.

Parte bene la Libertas nel primo quarto: è suo il primo parziale di 8 a 2, che costringe Medeot a chiamare time-out al 4'. Peruzzo, come al solito, comincia la sua personalissima battaglia con gli arbitri, che gli fischiano 3 falli dopo soli 5 minuti di gioco: ancora una volta, gara compromessa per lui. Entra in campo il neoacquisto Bartoletti, ma la sua presenza è impalpabile. Il parziale si chiude col Foggia in vantaggio di 7 punti, con Padalino e soprattutto Ciampaglia già in buona quota realizzativa. Nel secondo quarto, coach Medeot si gioca subito la carta Del Vicario, e la mossa sortisce all'inizio gli effetti sperati, con i Neri che riescono a portarsi sul -1 (24-25 al 16'), ma poi sono due bombe velenose del foggiano Liberatori a ristabilire le distanze in campo e il periodo si chiude con i Neri in svantaggio di 4 punti. Dopo la prima metà di gara, il punteggio è bassissimo: merito delle difese attente o degli attacchi disastrosi? Più facile propendere per la seconda ipotesi.

Al rientro dall'intervallo lungo, Peruzzo, da poco rientrato in campo, si becca il quarto fallo e torna a sedersi mestamente in panca. Dopo una sospensione chiamata da Medeot, sono due triple siderali di Chirico e ancora di Liberatori a portare i foggiani sul +12 (32-44 al 27'), ma i Neri non ci stanno e tentano una reazione. Quattro liberi consecutivi di Conti, oltre a una tripla di Magnani guastano i piani di De Florio, che è costretto a chiamare time-out. Medeot si affida alla zone press, che sembra dare qualche frutto: ora il pubblico ci crede e sprona a mille i gialloneri, che riescono a chiudere la frazione sul -6, dopo uno spettacolare contropiede firmato "Air" Magnani. Ma nell'ultimo quarto le cose cambiano. Anche il Foggia passa alla 1-3-1 e De Gregorio perde subito palla sotto l'attacco del vivace Ciampaglia: Medeot capisce che è il momento di far rientrare Bianchi, ma i foggiani piazzano un break di 6 a 0, che taglia le gambe ai nostri. Per la Cestistica piove sul bagnato: al 34' dopo un fortuito scontro di gioco resta a terra dolorante proprio Bianchi, che è costretto poco dopo a lasciare il campo infortunato. I Neri, sotto di 12 a poco più di 6 minuti dal termine, perdono allora colpevolmente la testa e cominciano un infruttuoso tiro al bersaglio verso il canestro foggiano. Tre triple consecutive fallite dai Neri sono il segnale per Medeot che qualcosa non va nella testa dei suoi: l'ultimo timeout dei Neri dovrebbe servire a ristabilire la calma tra le file giallonere, ma così non è. Al rientro in campo, è Ciampaglia con l'ennesima tripla a dare il colpo di grazia ai Neri, che mollano definitivamente il colpo. Gli ultimi minuti si trascinano stancamente, coi foggiani che giocano al limite dei 24 e i Neri che continuano a correre per onor di firma, ma il risultato è ormai segnato. Il match termina con una vittoria più che meritata per il Foggia, per la gioia dei suoi sostenitori al seguito, mentre il pubblico di casa abbandona sconsolato il Palasport.

Preoccupante la prestazione odierna dei Neri: in una gara che avrebbe dovuto dire molto sulla tenuta dei nostri contro formazioni di pari livello e candidate alla promozione, gli uomini di Medeot hanno ciccato clamorosamente, e con ben poche scusanti. La Libertas è stata superiore sotto tutti i punti di vista, confermando la supremazia dell'andata, e ha gettato più di un'ombra sul futuro giallonero. Un dato statistico su tutti: il 14% al tiro da tre della Cestistica, che si legge come un disastroso 4/28. Questo non si traduce soltanto nella classica giornata storta dalla distanza (complice anche l'assenza del cecchino Bosco), ma è sintomo anche dell'atavica incapacità dei Neri di trovare soluzioni di gioco convincenti sotto le plance: quest'oggi i foggiani Sisto e Chirico hanno spadroneggiato quasi indisturbati sotto i tabelloni, ridicolizzando a tratti i lunghi gialloneri. Tra le file della Cestistica, forse il solo Magnani merita la sufficienza, per l'impegno profuso in campo; francamente troppo poco per ambire a posizioni di prestigio, men che meno per puntare alla promozione in B.

Michele Sacco

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CAPONE CETEAS PESCARA23,9519455
2 LIVIO FANTINI SCIANATICO LUCERA20,7117352
3 ESPOSITO GAUDIANELLO MELFI18,5221389
4 SISTO ZULLI CERAMICHE FOGGIA18,4821388
5 DE LEONARDIS DUE ESSE MARTINA FRANCA18,1619345
6 PAGGI GAUDIANELLO MELFI17,8520357
7 DI VIESTO GEOTEC CAMPOBASSO17,8121374
8 CASTELLITTO GAUDIANELLO MELFI17,4821367
9 PELLEGRINI GEOTEC CAMPOBASSO16,921355
10 MARINELLI L´AQUILA BASKET16,8121353
11 ROSSI POSE BASKET CEGLIE16,420328
12 CIERVO GLOBO GIULIANOVA16,1921340
13 CHIRICO ZULLI CERAMICHE FOGGIA1621336
14 FANELLI OFFICE GROUP TARANTO15,6721329
15 BIANCHI MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO15,5917265
16 PADALINO ZULLI CERAMICHE FOGGIA15,5721327
17 CONTI CHIMICA D´AGOSTINO BARI15,420308
18 CASASOLA GIPLAST ALBA ADRIATICA15,2619290
19 MARZOLI EDILTECNICA PENNE15,1921319
20 RAFFAELLI DUE ESSE MARTINA FRANCA15,0519286
21 AMBRUOSO MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO15,0521316
22 BOSCO MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO13,9519265
23 PAGANUCCI GLOBO GIULIANOVA13,921292
24 LEONCAVALLO FANTINI SCIANATICO LUCERA13,6118245
25 FEBO CETEAS PESCARA13,5221284

Sono compresi i giocatori con almeno 10 partite giocate