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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C1 girone G 2007/2008 - SEDICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE C1 GIRONE G 2007/2008

SEDICESIMA GIORNATA (12-13/1/2008)

 

RISULTATI

L´AQUILA BASKET

CHIMICA D´AGOSTINO BARI

87 75

MONOPOLI CITTÀ TURISTICA

MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO

63 71

FANTINI SCIANATICO LUCERA

EDILTECNICA PENNE

87 76

CETEAS PESCARA

GIPLAST ALBA ADRIATICA

60 78

OFFICE GROUP TARANTO

BASKET CEGLIE

59 76

GEOTEC CAMPOBASSO

GAUDIANELLO MELFI

66 85

SPALDING TORRE DE´ PASSERI

ZULLI CERAMICHE FOGGIA

69 75

DUE ESSE MARTINA FRANCA

GLOBO GIULIANOVA

87 96*

* dopo un tempo supplementare

 

 

Brutta sconfitta per la Geotec Campobasso, che non solo non ripete le ultime bellissime prestazioni - almeno davanti al proprio pubblico - ma gioca una delle peggiori partite della stagione, lasciando campo libero ad un ottimo Melfi, che in fin dei conti non trova soverchie difficoltà (questa volta sì) a superare la squadra di Umberto Anzini e porta a casa due punti meritati. Si vede immediatamente che nella propria metà campo la Geotec è molto diversa (in peggio) da quella di una settimana fa e il team ospite arriva al primo intervallo con ben 28 punti segnati e in vantaggio di due lunghezze. Vantaggio che all'intervallo lungo è a quota 10. Anche nel terzo periodo le cose non vanno come dovrebbero e il Melfi supera ancora una volta quota 20 punti in 10 minuti, arrivando al trentesimo a 73 (davvero troppi) contro i 55 (soli 14 nella terza frazione) per Pellegrini e compagni. Finisce con i lucani a +19 e i molisani a meditare sulla netta sconfitta. Festeggia il Ceglie, che con il successo di sabato a Taranto e il ko casalingo in overtime del Martina Franca con il Giulianova ha di nuovo quattro punti di vantaggio sulla seconda in classifica, con Parisi e compagni che vengono raggiunti dal San Severo, vincente nel big-match di Monopoli, e dall'Alba Adriatica, corsara con autorità a Pescara. Riscatto del Foggia, che va a vincere sull'ostico campo del Torre de' Passeri e, insieme al Melfi, sopravanza di due punti il Monopoli. Lo stesso Torre de' Passeri occupa l'ultimo posto utile per la griglia playoff, mentre L'Aquila, che infligge al Bari la quinta sconfitta consecutiva, agguanta gli stessi pugliesi e la Geotec in nona posizione. Importante il passo avanti del Lucera, che viaggia a braccetto con Pescara dopo la vittoria sul Penne, importantissimo quello del Giulianova, il cui supplementare vincente a Martina Franca frutta l'aggancio al Taranto. Chiude la classifica sempre il Penne.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 BASKET CEGLIE26161229114089658575835715656
 GIPLAST ALBA ADRIATICA2216116910471225874949358255329
 MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO221612271110117645526119582584-2
 DUE ESSE MARTINA FRANCA22161190109496679584955115101
 ZULLI CERAMICHE FOGGIA2016125411896558549986669690-21
 GAUDIANELLO MELFI2015118811781064160536547573-26
 MONOPOLI CITTÀ TURISTICA18151063104815556542145075061
 SPALDING TORRE DE´ PASSERI161611611197-3659757621564621-57
 CHIMICA D´AGOSTINO BARI141611901186459554154595645-50
 GEOTEC CAMPOBASSO141611841201-176226211562580-18
 L´AQUILA BASKET141612401273-3364761631593657-64
 FANTINI SCIANATICO LUCERA121611061167-61570591-21536576-40
 CETEAS PESCARA121612401302-626066060634696-62
 OFFICE GROUP TARANTO101611291157-285675589562599-37
 GLOBO GIULIANOVA101611461206-60569585-16577621-44
 EDILTECNICA PENNE2169811202-221479575-96502627-125

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

L´AQUILA BASKET - CHIMICA D´AGOSTINO BARI 87-75   (25-8, 42-34, 60-49)

EspositoneBranciaroli8Perrucci5Grimaldi4
Pasquinelli15Wu14Ciocca5Conti19
Schiavoni0Di Carmine15Dragojevic5Scoccimarro6
Marinelli14Lo Giacco15A. De Feo6Bruni15
Sbroglia3Varrasso3Cancellieri10G. De Feone
--------
All. NardecchiaAll. Bray

 Arbitri: Giansante (Spoltore - PE) e D'Arielli (Francavilla al Mare - CH)

 Note: 

 

MONOPOLI CITTÀ TURISTICA - MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO 63-71   (12-15, 31-26, 41-51)

D´Andrea23Ferilli5Magnani8Viggiano0
Simone1Barbati13Ambruoso6Dell´Aquila9
Manchisi10Luisi4Marinelli0Bosco30
Romito1Persichella0Peruzzo5Conti11
Damasco6Allegretti0Del Vicario2Cota0
--------
All. LezziAll. Medeot

 Arbitri: Desideri e Bellina (Viterbo)

 Note: Cinque falli: Marinelli, Ambruoso, Peruzzo, Dell'Aquila. Fallo tecnico a Magnani al 15'.

La Fortitudo Monopoli ha pagato a caro prezzo un terzo periodo alquanto disastroso. Con un parziale di 10-25, i biancoverdi hanno dunque perso la gara al rientro dall’intervallo lungo, quando molte prestazioni negative individuali, hanno compromesso quanto di buono fatto prima. Infatti, la gara iniziava con un Monopoli si in svantaggio, ma capace di rispondere colpo su colpo agli attacchi del San Severo. Il primo periodo, che ha visto gli ospiti sempre in vantaggio, si chiudeva con una tripla di Ferilli a fil di sirena, che portava i biancoverdi a -3 (12-15). Nel secondo quarto, si vedeva in campo la migliore Fortitudo. Con un break di 8-0, i biancoverdi riuscivano a portarsi dal 14-22 al 22-22, grazie ad una tripla di Manchisi, due tiri liberi su quattro, segnati rispettivamente uno da D’Andrea e uno da Barbati, ed infine una meravigliosa tripla del play “folletto” Renzo D’Andrea. Il primo vantaggio del Monopoli, arrivava poi ad 1’ dal termine, quando una tripla di capitan Barbati fissava il punteggio sul 27-26, ed ancora una bomba di Luisi ed un tiro dalla lunetta di D’Andrea, chiudevano il tempo sul 31-26.

Al rientro dall’intervallo lungo, saliva in cattedra per i Neri, Horacio Bosco, vero leader della formazione ospite. Per lui, rimasto in campo per 40’, saranno 30 i punti finali, con un 5/8 da 2 (62%) ed un 5/7 da 3 (71%). Dal canto suo, il Monopoli si spegneva completamente, risultando poco incisivo in difesa e perdendo molti palloni in fase di attacco. Così, il San Severo ne approfittava, e passava dal -5 del secondo quarto, al +15. Nell’ultimo periodo, la Fortitudo tentava invano una rimonta, riuscendo a recuperare dal -16, sino a -5 ad 1’37" dal termine. I biancoverdi, sprecavano però il possesso palla che poteva ridurre ancora lo svantaggio, consacrando definitivamente la vittoria del San Severo, che chiudeva il match sul +8, tra il tripudio dei propri tifosi. Per i biancoverdi, sono giunti comunque applausi dai supporters di fede monopolitana. Peccato solo per alcune prestazioni opache, e soprattutto per quel terzo periodo...

Antonello D'Alessandro

Buona prova della Mazzeo Giocattoli Cestistica San Severo sul campo di una delle formazioni più interessanti del torneo, il Monopoli, squadra tosta e grintosa, ben messa in campo dall'ottimo Lezzi. I gialloneri di coach Medeot cambiano decisamente volto rispetto alla brutta prestazione di sette giorni orsono a Campobasso e vincono meritatamente una gara intensa e vibrante, caratterizzata da una grande intensità agonistica. C'è il pubblico delle grandi occasioni alla Palestra Melvin Jones di Monopoli: tutti esauriti i posti a sedere nella tribunetta e non manca una buona rappresentanza di irriducibili tifosi della Cestistica, che, pur in minoranza, riescono spesso a sovrastare nel tifo il pubblico di casa. Tra i Neri, indisponibile Bianchi per una botta rimediata in settimana, Medeot rinuncia ancora a schierare il neo-acquisto De Gregorio, optando per soluzioni più rodate e rassicuranti: è Del Vicario ad andare a referto, Dell'Aquila è promosso titolare, mentre il baby Cota prende il posto di Petruzzellis. Tra i locali ancora out il pivot Dimola, assenza che si farà sentire nel corso del match.

Parte molto bene la Cestistica con un parziale di 8-1 dopo tre minuti, poi sale in cattedra la contestatissima coppia arbitrale viterbese che prende di mira Peruzzo, fischiandogli contro tre falli in un minuto e mezzo e costringendolo anzitempo alla panca. Partita già compromessa per il lungo giallonero dopo soli cinque minuti. I locali ne approfittano e reagiscono bene con l'ottimo D'Andrea (alla fine il migliore dei suoi) portandosi sul -3 al 8', finchè si arriva all'ultimo episodio del periodo. Magnani è in lunetta per i liberi: Air buca due volte la retina e porta i Neri sul +6. La palla ora è in mano ai locali, con un solo secondo da giocare. In questo secondo che sembra durare un'eternità il Monopoli riesce a battere la rimessa e a far arrivare la palla nella metà campo giallonera a Ferilli, il quale ha persino il tempo di prendere la mira e centrare il canestro con il classico tiro della domenica. Il quarto si chiude sul 12-15, ma la sensazione dal campo è che il cronometro sia ripartito qualche istante dopo il completamento della rimessa. Con questo dubbio, si va al primo intervallo.

Nel secondo periodo, Medeot mette in campo Del Vicario e la Cestistica riesce a toccare il +10: è 12-22 al 12'. L'allungo dei Neri viene però subito rintuzzato dai monopolitani che, con un break di 10-0, raggiungono il pareggio al 15'. All'exploit dei locali contribuisce però in maniera decisiva una decisione sconcertante degli arbitri laziali. Magnani rincorre un giocatore del Monopoli lanciato da solo in contropiede, gli prende il tempo e gli tocca nettamente il pallone dopo il tiro, per quella che a tutti sembra una regolarissima stoppata. A tutti tranne che a un uomo, vestito di grigio, che assegna il fallo alla guardia toscana. Questi si lascia ingenuamente scappare una parola di troppo e arriva anche il tecnico. Conclusione: due liberi realizzati da Barbati e, sulla successiva rimessa in attacco del Monopoli, tripla mortifera dell'onnipresente D'Andrea, per un gioco da 5 punti che fa vacillare i Neri. Medeot corre ai ripari col time-out, ma serve a poco. Ora è il momento migliore per il Monopoli, che bombarda con precisione dalla distanza e chiude in vantaggio la frazione, mentre in precedenza i protagonisti di grigio vestiti avevano già fischiato un inesistente quarto fallo ad Ambruoso. Alla fine del periodo, i numeri la dicono lunga sulla piega che sta prendendo l'incontro. Dopo venti minuti di gara, i Neri si ritrovano con ben 18 falli fischiati contro e solo 6 a favore: nel solo secondo quarto il bilancio è di 8 a 1. Dopo tanti anni di basket giocato e seguito, ci chiediamo come sia possibile per una squadra che difende a uomo in una partita punto a punto, commettere un solo fallo in dieci minuti di gioco. A meno che la squadra in questione non si chiami Montepaschi Siena e giochi un'amichevole contro una formazione di C2.

Nonostante il nervosismo a mille per le decisioni arbitrali, al rientro dall'intervallo lungo i Neri non si perdono d'animo e continuano a lottare. Medeot rompe gli indugi e ordina ai suoi ragazzi una micidiale zone-press che lascia senza fiato gli avversari. Il numero di palloni recuperati dai Neri cresce a dismisura, mentre gli avversari letteralmente non vedono più palla e perdono i lumi. La Cestistica piazza un break letale di 16-0 in meno di cinque minuti ed è 35-45 al 27'. Lezzi tenta allora il contrattacco con le stesse armi di Medeot, ma la sua 1-3-1 è meno efficace e non consente al Monopoli un sostanziale recupero.

L'ultima frazione vede nel giro di pochi minuti l'uscita per falli di Marinelli prima ed Ambruoso e Peruzzo poi, mentre si ripete il leit motiv del terzo quarto. La Cestistica tocca il massimo vantaggio al 33' (44-60), ma poi il Monopoli tenta il rientro, approfittando anche di un calo fisico dei Neri, riportandosi sul -10 al 37'. L'attentissimo Medeot, durante l'ultimo timeout, catechizza i suoi, intimandogli di non buttare via palloni con tiri velleitari dalla distanza: Del Vicario lo accontenta subito, con giocate di grande intelligenza e con funamboliche penetrazioni che strappano applausi allo sportivissimo pubblico. Nell'ultimo minuto c'è solo fallo sistematico per il Monopoli e continue migrazioni verso la lunetta, ma i Neri sono implacabili dalla linea della carità e portano a casa un successo meritato quanto sofferto, per la gioia dei pochi ma rumorosi tifosi al seguito.

Tra le file giallonere, maiuscola la partita di Bosco (insieme a D'Andrea, MVP dell'incontro): l'argentino riscatta in pieno l'ultima deludente prestazione con 30 punti realizzati, 6 rimbalzi, un buon 67% al tiro, 6/7 dalla lunetta e grinta da vendere fino all'ultima azione. Anche qualche intemperanza di troppo nel finale, ma quest'oggi tutto gli è perdonato, dopo una prestazione finalmente all'altezza della sua fama. Bene anche Dell'Aquila: quotazioni in rialzo per lui, forte anche di un minutaggio più significativo rispetto alla gestione Magnifico, e non soltanto per l'assenza di Bianchi. Apprezzabile Conti, che gioca una buona gara senza strafare, nonostante le non perfette condizioni fisiche. Ancora deludente Ambruoso, solo l'ombra del giocatore che aveva incantato tutti nella prima parte della stagione, ma per molti giocatori i carichi di lavoro della nuova gestione tecnica sono evidentemente duri da smaltire. Bisognerà, dunque, attendere ed avere pazienza. In classifica, la Cestistica aggancia nuovamente il Martina, battuto a sorpresa in casa dal Giulianova, e si mantiene a -4 dalla vetta: un pronto riscatto per i Neri, che ora attendono nella prossima gara interna gli abruzzesi de L'Aquila, in una partita da non sottovalutare.

Michele Sacco

 

FANTINI SCIANATICO LUCERA - EDILTECNICA PENNE 87-76   (28-18, 45-37, 70-49)

D´Arrissi21Perrelli1Marzoli29D´Alessandro11
Leoncavallo19Coppi7Mancini4De Sanctis7
Silvestri5Ramoni2Verzì10Baldonine
Serazzi26LivioneTini2Ambrosini4
Barilà6Bevere0Di Federico0Cisneros9
--------
All. MarraAll. Di Paolo

 Arbitri: Rizzi (Barletta) e Stoppa (Polignano a Mare - BA)

 Note: Cinque falli: Ambrosini.

La vittoria era obbligata e i ragazzi di coach Marra hanno obbedito all’ordine. Il Lucera si presenta senza Livio, tenuto in panchina solo per garantire un recupero totale per la prossima partita contro il Ceglie, che l’ha visto non al meglio durante la settimana per una lieve contrattura presa nella scorsa partita e senza il secondo play Arcini, per una distorsione presa ad inizio settimana nel campionato U21 D’Ecc. Una partita mai in discussione che ha visto la squadra sveva portarsi anche ad un massimo vantaggio di +24, in mostra il play Serazzi, 26 punti conditi da 9 assist e la guardia D’Arrissi 21 punti, che insieme hanno realizzato più della metà dei canestri segnati (87). Buona la prestazione del lungo Leoncavallo che va due volte in doppia cifra, per punti (19) e per rimbalzi (12) insieme a Coppi decisivi nel recupero dei palloni sotto le plance.

La squadra del presidente Ferosi ha dovuto giocare nel Palazzetto dello Sport “S. Russo” di Foggia a causa dell’impraticabilità del nuovo palazzetto di Lucera che il 6 gennaio è stato colpito da una tromba d’aria che ha sollevato una parte del tetto della struttura. Per ora i tempi di ripristino del palazzetto sono ancora incerti. Adesso non c’è tempo di gioire per una vittoria che doveva essere realizzata a tutti i costi, ma bisogna già lavorare per la prossima domenica, trasferta quasi proibitiva, che vedrà la Fantini Scianatico Lucera impegnata a casa della capolista: il Ceglie.

Annaclaudia Bonghi

 

CETEAS PESCARA - GIPLAST ALBA ADRIATICA 60-78   (19-25, 30-41, 45-65)

Scavongelli3Peretti8Iagrosso20Casasola22
Febo16Profeti10Palantrani5Sacripante3
MarchegianoneSalvatore11Luzi10Salamina0
Di MarconeDi Fabio4GrossineMosconi2
Bellaspiga2Bonaiuto6Stama10Travaglini6
--------
All. Di TommasoAll. Alessandrini

 Arbitri: Mottola e D'Errico (Taranto)

 Note: Tiri da due: Pescara 16/35 (46%), Alba Adriatica 20/33 (61%). Tiri da tre: Pescara 5/20 (25%), Alba Adriatica 9/20 (45%). Tiri liberi: Pescara 13/52 (52%), Alba Adriatica 11/14 (79%). Rimbalzi: Pescara 24 (16+8, Febo 6, Profeti 5), Alba Adriatica 33 (26+7, Travaglini 9). Assist: Pescara 11 (Peretti 5), Alba Adriatica 14 (Stama 4). Valutazione: Pescara 65 (Febo 18), Alba Adriatica 83 (Iagrosso 23). Cinque falli: Di Fabio.

Affrontare una delle migliori squadre per attitudine e durezza mentale di tutto il campionato con i nervi ancora scoperti per gli episodi di sette giorni prima e senza il proprio cannoniere Capone, può diventare impresa davvero ardua e infatti la Ceteas Pescara si è dovuta arrendere alla Giplast Alba Adriatica per 60 a 78. "Abbiamo giocato contro un'ottima squadra, quasi perfetta – ha detto coach Di Tommaso a fine gara – che fa del collettivo la sua grande forza pur avendo diverse individualità. Non ci hanno mai consentito di provare a rientrare e di vincere la gara, dimostrando tutto il loro valore. Noi eravamo senza Claudio, ma questo per noi non deve costituire un alibi perché la squadra deve avere le capacità di trovare al proprio interno la forza di sopperire alla sua assenza". La disamina dell'allenatore pescarese non lascia margini di dubbi: Alba Adriatica una volta sorpassata i biancorossi (16-18 all'ottavo) non si è più voltata indietro chiudendo tutti i quarti con parziali significativi.

Mentre in attacco Pescara è riuscita a distribuire tra tutti i suoi effettivi i punti realizzati, nel primo periodo il suo rebus più grande sono state le conclusioni in area concesse (20 punti sui 25 totali sono arrivati nel pitturato). Un problema al quale coach Di Tommaso ha messo rimedio proponendo diverse zone che togliessero ritmo e soluzioni semplici agli avversari, e ottenendo il risultato di veder scendere a 4 i punti segnati nella propria area nel secondo quarto. La Ceteas ha mantenuto la soglia dei 6 punti di scarto (28-34 al 16') rimanendo a contatto con gli avversari, ma ancora sul finire del tempo ha subito un secondo break (2-7) che ha chiuso il primo tempo con di 11 lunghezze (30-41) di vantaggio per gli ospiti.

Al rientro dagli spogliatoi la Giplast ha inferto lo strappo decisivo alla gara. Spinti da un chirurgico Casasola (9 punti in 10') e dal rientrante Palantrani (5 punti segnati, tutti nel terzo quarto), gli albensi prima sono scappati avanti sul +15, venendo però rimontati sino al -10 (42-52 al 26'), poi, sempre sul filo di lana, hanno messo a segno un parziale di 3 a 13 che ha virtualmente chiuso la gara. Le percentuali di tiro prima dell'inizio dell'ultimo periodo spiegano parte del +20 per gli ospiti: Alba Adriatica ha avuto il 64% da 2 punti, il 41% da 3 e l'80% ai liberi, mentre Pescara ha litigato soprattutto con le conclusioni dalla lunga distanza (4/14) e con i liberi (9/14 e 64%). Il trend si è riproposto anche negli ultimi 10' nonostante la reazione della Ceteas abbia riportato attorno ai 10 punti la distanza fra le due formazioni. I biancorossi hanno attaccato molto e subito in avvio di quarto quarto mandando in bonus presto gli ospiti e rosicchiando 7 punti, ma i numerosi errori dalla linea della carità non gli hanno dato la possibilità di avvicinarsi ulteriormente, confermando l'odierna scarsa vena realizzativa. Il prossimo turno, seconda di ritorno, metterà difronte al Pescara il terzo derby consecutivo: questa volta si andrà a Penne ad affrontare la Ediltecnica, inizio previsto per ore 18 presso il Palazetto comunale in Contrada Campetto.

Fabio Carusi

 

OFFICE GROUP TARANTO - BASKET CEGLIE 59-76   (17-17 33-32, 40-53)

Rotolo5Travaglini5Rossi Pose16Di Santo15
Fanelli13De Pasquale5Albana3Vozza12
Ausiello5Piroddu5Curri2Cipulli8
Ferrante2La Torre9Mancini3Zizza11
Massari5Ravioli5Barletta0Torrieri6
--------
All. SemeraroAll. Romano

 Arbitri: Rodia e Marzullo (Avellino)

 Note: Cinque falli: De Pasquale.

Alla fine il pronostico è stato rispettato. Ma quanto ha dovuto penare la capolista Ceglie per imporsi ai mai domi ragazzi dell'Office Group nella 1a di ritorno del campionato. Una partita decisa da una leggera flessione della compagine ionica nel terzo quarto che ha permesso ai salentini di mettere a segno il parziale decisivo per potersi prendere i due punti a Taranto. Coach Semeraro mette in campo il seguente quintetto: La Torre, Fanelli, De Pasquale, Ausiello e la novità Ravioli in regia. Pronti via e il Ceglie mette a segno un parziale di 9-2 che pone subito in salita la partita dei padroni di casa. Lo stesso Semeraro chiama immediatamente time-out per riordinare le idee ai suoi e ci riesce. La Libertas ne esce rigenerata. Ravioli ripaga la fiducia del suo tecnico firmando un tiro da tre, recuperando un pallone e completando il contropiede, poi Fanelli con una "bomba" firma il sorpasso costringendo stavolta coach Romano a chiamare la sopspensione. L'equilibrio dell'incontro è confermato dal punteggio con cui si chiude il primo quarto: 17-17 con Vozza e LaTorre a segno.

Secondo periodo che inizia come era finito il primo, si va punto a punto. Il Ceglie si affida ad una buona circolazione di palla, l'Office Group alle giocate di Ausiello (canestro da 3) e Fanelli che irretisce continuamente la difesa salentina con le sue penetrazioni che lo portano diverse volte in lunetta. E' ancora una volta Ravioli in collaborazione con Piroddu a firmare il primo allungo di Taranto che va a +5 facendo sognare i propri tifosi. Semeraro butta nella mischia anche Rotolo che esordisce con due punti e armando il braccio di La Torre che esegue uno splendido semi-gancio che permette di tenere il vantaggio. Finale di tempo negativo per Taranto. Al di là del mini-break firmato Cipulli-Rossi Pose che consente al Ceglie di andare all'intervallo sotto solamente 33-32, la Libertas perde Rotolo che in un poco chiaro scontro di gioco proprio con Rossi Pose riporta una forte contusione alla testa. Dopo le prime cure del caso a bordo parquet si decide per il precauzionale trasporto in ospedale del play tarantino che comunque non ha mai perso conoscenza.

Difficile stabile quanto questo episodio abbia influito sia tecnicamente che psicologicamente sul prosiego della gara della Libertas che perde un uomo importante nelle rotazioni. Quel che è sicuro è il parziale firmato dal Ceglie in inizio di terza frazione: 8-0. La Torre e De Pasquale provano a tenere la squadra in linea di galleggiamento ma non ci riescono. Vozza, Cipulli e Torrieri sono gli artefici massimi del 53-40 con cui il Ceglie mette una seria ipoteca sulla gara. Ultimi dieci minuti in cui l'Office Group lotta con il cuore, quello di capitan Massari che con un paio di giocate insieme a Fanelli consente agli ionici di rientrare dal -20 su cui si era portato il Ceglie concludendo quella che va considerata a tutti gli effetti una resa onorevole dinnanzi alla prima della classe che alla fine si impone 76-59.

Luca Fusco

I muri non hanno tremato, ma la ramanzina di Coco Romano nell'intervallo di Taranto-Ceglie ha sortito l'effetto desiderato. Ceglie double-face a Taranto, nervoso e intimorito all'inizio, bello a vedersi nel secondo. Partenza veloce, poi una breve flessione al 15' con i tarantini che volano anche a più sei punti di vantaggio, fino al riposo dove il Ceglie mette tanta benzina nel serbatoio e sbriga la pratica con un 21-7 perentorio che mette il Taranto in riga, con un Di Santo che scarica adrenalina e Vozza e Zizza che offrono le solite performances di tutto rispetto Ma per il Ceglie, sbarazzarsi di dosso l'Office Group Taranto non è stato semplice, altrochè, nei primi venti minuti i ragazzi di coach Semeraro non si sono fatti intimorire dal blasone dell'avvversario, sono partiti a spron battuto grazie a Daniele Fanelli e il sempreverde Massimo Latorre, i migliori che hanno tenuto a galla l'Office Group cercando di non farla sprofondare, tre stoppate di Latorre e Rotolo hanno dato il via al 32-26, fino a Rossi Pose che accorciava portando a -1 il gap (33-32 al 20').

Nel Ceglie, Romano doveva fare i conti con l'emergenza. Esordio rinviato per la new-entry Andrea Bosi, perciò in assenza di una rotazione è sceso in campo Simone Albana che pur non al meglio della condizione ha dovuto stringere i denti e dare il suo contributo. Encomiabile la prova del cecchino di Patti, così come quella di Giancarlo Cipulli, sceso in campo con l'influenza e autore di un'altra prova di tutto rispetto in difesa. Max Di Santo ritrova la verve dei bei tempi, sigla 15 punti e confeziona assist così come l'argentino Rossi Pose, che messo ko da un pestone ha dovuto lasciare il campo ad Ale Torrieri che lo ha sostituito alla perfezione. Zone-press prima, 1-3-1 poi e le triple decisive di Gas e del gladiatore Zizza hanno permesso l'allungo decisivo al Ceglie che chiude il terzo quarto in vantaggio di 13 punti (53-40) salvo poi amministrare sapientemente il vantaggio, nonostante il Taranto cerchi in tutti i modi di dare segni di vita e di non alzare bandiera bianca troppo presto. La grinta di Massarie Fanelli non bastano, Romano mischia le rotazioni e c'è gloria anche per il baby cegliese Alessio Curri che sigla i suoi primi due punti con un canestro da sotto in elevazione tra l'applauso spontaneo dei tanti cegliesi accorsi nell'incantevole scenario del Palamazzola.

Qualche incertezza da parte della coppia arbitrale Rodia e Marzullo di Avellino, non in serata ottimale, un fallo tecnico fischiato alla panchina cegliese ha destato molte perplessità. "Partita dai due volti - commenta a fine gara coach Romano - un Ceglie nervoso e vulnerabile nei primi venti minuti, dove abbiamo lasciato troppa iniziativa al Taranto che ci ha puniti ed ha tentato la fuga. Al rientro dagli spogliatoi è entrato in campo il vero Ceglie, quello determinato che sa catturare palla, ripartire in contropiede e offrire il solito basket incisivo e con il break 21-7 siamo riusciti a scrollarci di dosso l'offensiva del Taranto. Abbiamo giocato con Albana e Cipulli non al meglio della condizione, un plauso a questi ragazzi che offrono sempre una buona prova corale. E poi la soddisfazione per un prodotto del nostro vivaio come Alessio Curri di andare a referto con un canestro di pregevole fattura". Il campionato riserva sorprese, prima il San Severo che inciampa a Campobasso, poi il Martina che perde all'overtime in casa col Giulianova: "Dimostra che nulla è dato per scontato, è un campionato incerto ma noi non dobbiamo lasciarci prendere dall'entusiasmo dalle sconfitte degli altri e pensare a noi stessi".

"Sapevamo che affrontare un Taranto smanioso di conquistare punti salvezza non era affatto facile - dice Max Di Santo - loro hanno preso in mano nel primo quarto il comando della gara mentre noi siamo stati costretti ad inseguire, avevamo Albana e Cipulli isu tutti in condizioni non ottimali, abbiamo sofferto ma con una grande reazione abbiamo portato a casa i due punti. Decisivo l'impatto nella ripresa, siamo entrati in campo più determinati e sul +14 per noi alla mezz'ora la partita si è chiusa. Un plauso al Taranto, se mostra l'intensità dei primi minuti, può farcela a centrare la salvezza".

da Ceglie

 

GEOTEC CAMPOBASSO - GAUDIANELLO MELFI 66-85   (26-28, 41-51, 55-73)

Abet8Di Viesto18Esposito21Castellitto11
Sabatucci2Pellegrini15Crovace8Marchese13
Bazzan4Vullo1Palazzo0Femminini14
Martini2Jablonski2Paggi12Zazzeron0
Attianese12Sarracino2Fui1Dimitriu5
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All. U. AnziniAll. Russo

 Arbitri: Silvestro (Napoli) e Amitrano (Treviglio - BG)

 Note: 

La pallacanestro si gioca in cinque, ma a fare la differenza è spesso la panchina. Ieri, a fare la differenza tra Geotec e Melfi, sono stati soprattutto i "cambi": i lucani hanno lanciato nella mischia Crovace e Femminini che sono stati gli artefici del break che ha deciso la partita (19-2, tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo), i molisani non hanno trovato soluzioni alternative ai vari Pellegrini, Di Viesto ed Abet che, per motivi diversi, non hanno offerto il loro solito contributo alla causa di Anzini.

Il primo quarto è il festival del tiro da tre: Melfi ne mette dentro sei su undici, la Molisana tre su sei. I lucani partono bene (8-2), ma risponde Di Viesto con otto punti di fila. Sarà l’unica fiammata della guardia in una serata da dimenticare. Castellitto e l’ex Phlogas Marchese spingono i lucani sul +5 (21-16), ma la Geotec rientra e chiude i 10’ sul -2. Nella seconda frazione le difese sono molto più attente e le palle recuperate si sprecano. Grave l’ingenuità di Di Viesto, che commette presto il suo terzo fallo, per giunta antisportivo. Anzini deve tirarlo fuori dal campo. La circolazione di palla dei padroni di casa è problematica, Attianese è l’unico ad essere concreto in attacco. Le due squadre si alternano in vantaggio, fino a quando Crovace (entrato al posto di un deludente Palazzo) non piazza due triple di fila che portano i suoi dal 41-41 al 47-41. Un 2/2 dalla lunetta di Esposito e un facile appoggio da sotto di Femminini valgono poi il 51-41 con cui si va al riposo.

Ma è all’inizio del terzo quarto che Melfi prende il largo. Di Viesto parte tra i cinque, alla prima azione si fa fischiare il quarto fallo. Pellegrini (fisicamente non al meglio, come Abet) segna tutti i primi sei punti della Geotec, ma nel frattempo gli ospiti di punti ne hanno messi tredici, anche perchè lo stesso Pellegrini si è innervosito e s’è beccato un tecnico. Al quarto minuto di gioco il punteggio è di 60-43, la partita è compromessa. Per il Melfi, sponsorizzato Gaudianello, amministrare il vantaggio è come bere un bicchiere d’acqua. Anzini prova a scuotere i suoi, ma non ci riesce e si risiede in panchina, cosa inusuale per lui. Nel Melfi brilla Esposito, ai limiti della perfezione: chiuderà la serata con un 6/6 dal campo ed un 9/10 dalla lunetta. Gli ultimi dieci minuti di gioco sono noiosi e... diseducativi. Si tira tanto, si segna poco (3/20 Melfi, 4/16 Campobasso). Melfi tocca il massimo vantaggio sull’84-61, poi entrambe le squadre mettono dentro più giovani per mandarli a referto. Tra questi c’è Alessio Sarracino, classe ’94, reduce dall’esperienza al torneo delle regioni. E’ suo il canestro del 66-85, l’ultimo di una partita da dimenticare per i molisani.

Giuseppe Villani - da Primo Piano Molise

 

SPALDING TORRE DE´ PASSERI - ZULLI CERAMICHE FOGGIA 69-75   (15–18, 37–38, 55–56)

Zec8Di Girolamo0Rizzo4Chirico21
Blengini19Lombardo9Padalino22Sisto21
Mirrione14Brandimarte6LiberatorineAcito0
Lungaro0P. De Feo2L. Vigilante4Sammartino3
Santarelli11CarluccineM. FerramoscaneA. Ferramosca0
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All. Di StefanoAll. Rubino

 Arbitri: Roca (Avellino) e Ascenzi (Caserta)

 Note: 

Brutta sconfitta casalinga per la Spalding Torre Spes impegnata con la squadra dauna della Zulli Ceramiche Foggia. Coach Di Stefano manda in campo: Blengini, Brandimarte, Mirrione, Lombardo e Santarelli. Coach De Florio risponde con Acito, Padalino, Chirico, Sammartino e Sisto (Liberatori si infortuna alla schiena nel riscaldamento prepartita). Pronti via e 4–0 firmato dal duo Chirico–Padalino che si riveleranno insieme a Sisto le spine nel fianco della difesa torrese. Mirrione dalla lunetta segna i primi 2 punti per la squadra di casa (2–4 dopo 2 minuti di gioco). Sisto infila l’unica bomba della sua partita per il 7–2 Foggia a 7’12” dalla prima sirena. Parziale della Torre Spes con Santarelli in zona verniciata e Mirrione dall’arco dei 6.25 (7–8 a 6’21” dalla fine del 1° quarto). Padalino in contropiede e Chirico in uno contro uno danno il massimo vantaggio alla squadra ospite (+6, 7–13 a 4’19”) . Mara Blengini infila la prima bomba della sua partita (5/6 da 3 per lui) per il –3 Torre Spes. Padalino segna e subisce fallo, porta Foggia sul +5, segna il tiro libero supplementare e a 1’46” dal termine del primo periodo la squadra ospite è avanti 18 – 12. Time out chiesto da coach Di Stefano, Brandimarte (6 punti per lui con il 22% dal campo e 4 rimbalzi in 19 minuti di gioco) segna da 3, recupera palla e prova ancora dalla lunga distanza senza trovare il canestro. Il primo quarto si conclude 15–18.

Grande assist di De Feo (2 punti, 4 rimbalzi, 2 palle recuperate e 1 persa, 2 assist in 14 minuti di utilizzo) per Santarelli che segna, subisce il fallo e sbaglia il tiro libero supplementare. Il totem De Feo regala il primo vantaggio alla sua squadra, 19–18 dopo un minuto dall’inizio del secondo quarto. Entra Zec e si fa subito sentire con 5 punti intervallati dalla seconda bomba di Mara Blengini. Sisto accorcia le distanze e porta Foggia sul -3 (28–25 a 5’57" dalla fine del secondo quarto). La premiata ditta Chirico–Padalino con una bomba a testa riportano Foggia in vantaggio (30–32 a 4’31 dal termine). Santarelli pareggia dalla lunetta e Lombardo segna la prima bomba della sua partita (3/6 da 3 punti) per il 35–32 a 3’43” dall’intervallo lungo. Foggia torna in vantaggio grazie ai canestri di Sisto, Sammartino e Padalino. Il secondo quarto si conclude 38–37 a favore della squadra dauna.

Il terzo quarto comincia con un 4–0 Foggia, Chirico e Sisto (21 punti, 5 rimbalzi e 4 palle recuperate) i protagonisti. Lombardo da 3 (32 le conclusioni tentate dalla squadra di casa contro le 17 di Foggia) , palla recuperata Mara e Mirrione da 3, la Torre Spes si porta sul +1 (43–42 a 7’45” dall’ultimo intervallo). Ancora Sisto dalla lunetta (10/15 ai liberi per lui) e Foggia torna in vantaggio. Gran difesa di Lombardo, va in attacco e fornisce uno splendido assist di tocco a Mirrione (45–44). Chirico (21 punti, 4 rimbalzi e 2 palle recuperate) segna dalla lunga distanza per il nuovo vantaggio ospite (45–47), Lombardo risponde dall’arco prima che 4 punti di fila di Sisto diano di nuovo il +3 ai dauni (48–51 a 3’52” dal termine del 3° quarto). Assist da metà campo di Brandimarte per Mara lanciato in contropiede, canestro e fallo subito (55–54 a 1’05”). Padalino dalla lunetta segna gli ultimi 2 punti del quarto, 55–56 il finale.

Magata di Mara (7 palle recuperate, 19 punti, 3 rimbalzi e 5 assist i suoi fantastici numeri), Mirrione pareggia a 57. 4° fallo fischiato in sequenza a Brandimarte e Lombardo, Padalino (22 punti e 9 rimbalzi) per il + 2 (57–59 a 7’52” dal termine). Bomba di Mara Blengini, rimbalzo offensivo di Mirrione (14 punti, 7 rimbalzi, 1 assist e 2 stoppate) e +2 Torre Spes. 4 di fila di Padalino (2 punti arrivano dalla linea della carità), Mara con la 5° bomba personale riporta Torre sul +1 (65–64) a 3’15” dalla conclusione. Palla persa da Zec (19 in totale le palle perse di squadra contro le 14 della squadra foggiana), Chirico va in contropiede e segna il +3 a 2’13”. Monumentale Santarelli (11 punti, 13 rimbalzi e 2 assist) conquista il rimbalzo offensivo, segna, subisce il fallo e segna il tiro libero aggiuntivo, a 1’52” dal termine le squadre sono sul 68 – 68. 5° fallo per Mara Blengini, sanguinosa palla persa da Di Girolamo, fallo di Mirrione, Padalino dalla lunetta (34 le conclusioni dalla linea della carità per Foggia contro le 10 della Torre Spes) dà il + 3 alla sua squadra (68–71 a 33”). Falli su Brandimarte e Rizzo, a 22” dal termine la Torre Spes è ancora sotto di 3. Lombardo da 3 prende il ferro, fallo su Sisto che sbaglia il primo libero, sul secondo c’è interferenza di Santarelli e viene convalidato il canestro. Sul –4 Di Girolamo perde l’ennesimo pallone (ben 4 in 12 minuti di gioco) e Chirico chiude la contesa dalla lunetta. 75–69 il punteggio finale di una partita mal giocata dai nostri ragazzi. Bisogna rimboccarsi le maniche a rialzare la testa cercando di rendere pan per focaccia a Bari che ci ha battuti in casa nella partita del girone di andata.

Luca Di Lorenzo

 

DUE ESSE MARTINA FRANCA - GLOBO GIULIANOVA 87-96   (18-22, 46-42, 63-59, 77-77)

Rollo9Parisi11Pinzari5Ciervo24
Raffaelli9Marino6Simonella17Paganucci17
Valentini20Albanese13La Selva8Errico10
CaliannonePomenti19MarchionnineCianella2
A. FuocolareneRinaldineVelocci13Gagliotine
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All. TerrulliAll. Binetti

 Arbitri: De Meo (Formia - LT) e Comito (Roma)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

La Due Esse Basket Martina perde la prima gara casalinga ad opera di un Giulianova mai domo che ha vinto dopo un tempo supplementare, dopo aver sprecato la palla della vittoria con Ciervo che ha sbagliato un libero quando il cronometro segnava un secondo dalla fine, sul risultato di parità (77-77). Senza De Leonardis, squalificato, e con Marino a mezzo servizio la Due Esse, schierata con Parisi, Valentini, Rollo, Marino e Raffaelli ha iniziato subito male il mach, incassando il primo parziale (2-6) dagli ospiti scesi sul legno del Pala Wojtyla con il quintetto formato da Paganucci, Errico, Ciervo, Simonella e Velocci. Con il passare dei minuti alle difficoltà nel trovare la vi del canestro da parte della Due Esse, rispondeva un Giulianova a cui al contrario riusciva tutto alla perfezione. In particolare è il tiro dal perimetro a premiare gli uomini di Binetti, molto ispirati con Paganucci, Velocci e Ciervo. Sul fronte di casa sono Parisi e Pomenti a rispondere dai 6.25 portando la Due Esse sul 18-22 alla fine del primo quarto. Nel secondo quarto coach Terruli inizia a mischiare le carte gettando nella mischia Albanese che ripaga subito la fiducia andando a referto in due occasioni prima di pescare una tripla che sembra scacciare tutti i fantasmi di una gara nata male. 28-20 il parziale del secondo quarto in cui hanno trovato punti pesanti Pomenti, Valentini e Parisi. 46-42 il finale del primo tempo con le due squadre al riposo lungo.

Nel terzo quarto la Due Esse prova a chiudere la partita ma il Giulianova preso letteralmente per mano da Paganucci e Ciervo rimane aggrappato alla gara, nonostante un Pomenti straripante e un Raffaelli che inizia a dare segnali di vita con una tripla dalla lunga. 17-17 il parziale del quarto in cui la Due Esse non è riuscita a difendere bene, attaccando anche peggio, specialmente dalla lunetta. Pesano come macigni infatti nell’economia della gara gli 11 tiri liberi sbagliati contro i 2 del Giulianova. Nel quarto periodo coach Terruli le prova tutte, cambia ripetutamente i suoi uomini alla ricerca del guizzo giusto. Ma i biancazzurri rimangono spesso in balia degli avversari che al contrario riescono a trovare sempre la giusta soluzione in attacco. Eppure le statistiche, a parte i liberi, sono tutti a favore della Due Esse che vince anche sui rimbalzi (31-15).

Eppure nonostante tutto, prima dell’ultimo possesso la Due Esse conduceva 77-76 con il Giulianova che ha gestito l’ultima azione alla ricerca del fallo. Fallo che con il passare dei secondi non arriva, se non a 1 secondo e qualche primo dalla fine. Tra lo stupore dei tanti tifosi presenti al Pala Wojtyla è Ciervo ad aver avuto la possibilità di chiudere i giochi. Realizzato il primo e sbagliato il secondo. Tutto rinviato al supplementare con il sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, che però è solo rinviato con gli ospiti caparbi nel cercare i due punti, che ad onor del vero sono assolutamente meritati. Probabilmente l’assenza di Deleoonardis si è fatta sentire più del dovuto, specialmente perché è coincisa con la peggior partita finora disputata da Raffaelli e Parisi. Buona la prestazione invece di Valentini, di Pomenti ma anche di Albanese. Sufficiente invece la prestazione di Rollo, macchiata però dal fallo della disperazione quando mancava appena un secondo. Ora bisogna voltare pagina e pensare alla prossima partita (a Melfi), già di per sé difficilissima.

Giuseppe Ruggieri

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CAPONE CETEAS PESCARA22,215333
2 LIVIO FANTINI SCIANATICO LUCERA2113273
3 DI VIESTO GEOTEC CAMPOBASSO1916304
4 ESPOSITO GAUDIANELLO MELFI18,5315278
5 SISTO ZULLI CERAMICHE FOGGIA18,0616289
6 DE LEONARDIS DUE ESSE MARTINA FRANCA17,8614250
7 PELLEGRINI GEOTEC CAMPOBASSO17,4416279
8 CIERVO GLOBO GIULIANOVA17,1216274
9 CASTELLITTO GAUDIANELLO MELFI1715255
10 PAGGI GAUDIANELLO MELFI16,9315254
11 ROSSI POSE BASKET CEGLIE16,8715253
12 AMBRUOSO MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO15,6916251
13 BIANCHI MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO15,6213203
14 CASASOLA GIPLAST ALBA ADRIATICA15,5714218
15 CONTI CHIMICA D´AGOSTINO BARI15,5616249
16 MARZOLI EDILTECNICA PENNE15,5616249
17 CHIRICO ZULLI CERAMICHE FOGGIA15,2516244
18 FANELLI OFFICE GROUP TARANTO15,1916243
19 PADALINO ZULLI CERAMICHE FOGGIA15,1916243
20 MARINELLI L´AQUILA BASKET14,6916235
21 LEONCAVALLO FANTINI SCIANATICO LUCERA14,3315215
22 PASQUINELLI L´AQUILA BASKET14,3116229
23 PAGANUCCI GLOBO GIULIANOVA14,3116229
24 BOSCO MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO13,8816222
25 IAGROSSO GIPLAST ALBA ADRIATICA13,8614194

Sono compresi i giocatori con almeno 8 partite giocate