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Il sito ha lo scopo di diffondere e promuovere il basket del Molise, dalle sue massime espressioni fino ai campionati giovanili. Compatibilmente col tempo a disposizione, cercherò di aggiornarlo costantemente, con le ultime notizie e, per quanto possibile, con i tabellini di tutte le partite dei campionati a cui partecipano squadre molisane.

Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C1 girone G 2007/2008 - UNDICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE C1 GIRONE G 2007/2008

UNDICESIMA GIORNATA (1-2/12/2007)

 

RISULTATI

FANTINI SCIANATICO LUCERA

MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO

67 77

OFFICE GROUP TARANTO

MONOPOLI CITTÀ TURISTICA

68 74

EDILTECNICA PENNE

GLOBO GIULIANOVA

72 61

BASKET CEGLIE

L´AQUILA BASKET

98 92

CETEAS PESCARA

CHIMICA D´AGOSTINO BARI

84 81

GEOTEC CAMPOBASSO

ZULLI CERAMICHE FOGGIA

71 85

GAUDIANELLO MELFI

GIPLAST ALBA ADRIATICA

86 96

DUE ESSE MARTINA FRANCA

SPALDING TORRE DE´ PASSERI

82 70

 

 

Ancora una sconfitta casalinga per la Geotec Campobasso, che non riesce a battere il Foggia dopo una partita condotta sempre dalla squadra pugliese e nella quale i molisani hanno molto da ridire su una prestazione arbitrale che effettivamente lascia parecchio a desiderare, anche se a nostro parere la vittoria della squadra ospite è meritata dopo un match giocato meglio dal quintetto di De Florio rispetto a quello di Anzini. Il Foggia è davanti anche di 17 durante il secondo quarto ed è bravo a resistere al momento migliore della Geotec, che non riesce ad andare oltre i due punti di svantaggio nella sua rimonta. Certo che alcune decisioni dei due in grigio nell'ultimo quarto (una serie di antisportivi alquanto dubbi che di fatto impediscono ai campobassani di giocarsi la carta del fallo sistematico) fanno nascere spontanea una considerazione: dopo ciò che si era verificato due settimane fa contro il Ceglie (e - come previsto dal regolamento - il ricorso dei molisani è stato dichiarato inammissibile perché basato su un errore tecnico degli arbitri) era proprio il caso di designare di nuovo direttori di gara marchigiani? Il Ceglie batte L'Aquila e si conferma da solo al comando della classifica, seguito ora da una coppia, con il San Severo che fa suo il derby dauno di Lucera e il Martina Franca che supera il Torre de' Passeri davanti al pubblico amico. Nulla da fare, invece, per il Bari a Pescara e per il Melfi, superato in casa in maniera piuttosto sorprendente (visto il momento non proprio felice dell'avversaria) dall'Alba Adriatica, che ora è a pari punti con i lucani insieme al Bari e al Monopoli, corsaro a Taranto. Con il successo sul Bari, il Pescara stacca di due lunmghezze la Geotec, il Taranto e L'Aquila, con Lucera che è due punti più indietro e Giulianova che precede il Penne con sole due lungheze di vantaggio dopo la prima vittoria stagionale di Marzoli e compagni nello scontro diretto con la squadra di Castorina.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 BASKET CEGLIE181185480153496444523583571
 DUE ESSE MARTINA FRANCA16117907108043533798355373-18
 MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO161183675878477401763593572
 GIPLAST ALBA ADRIATICA14118117337845637185355362-7
 CHIMICA D´AGOSTINO BARI14118147852945940356355382-27
 MONOPOLI CITTÀ TURISTICA141178476618345344143942217
 GAUDIANELLO MELFI1411872868455552431317344-27
 ZULLI CERAMICHE FOGGIA12118608243641134863449476-27
 SPALDING TORRE DE´ PASSERI1211802815-1337434331428472-44
 CETEAS PESCARA1011874910-363903828484528-44
 OFFICE GROUP TARANTO8117957831236733037428453-25
 GEOTEC CAMPOBASSO811810826-163883844422442-20
 L´AQUILA BASKET811835873-3839638412439489-50
 FANTINI SCIANATICO LUCERA611742799-57416451-35326348-22
 GLOBO GIULIANOVA411760819-59337359-22423460-37
 EDILTECNICA PENNE211638807-169350420-70288387-99

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

FANTINI SCIANATICO LUCERA - MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO 67-77   (17-18, 33-39, 53-54)

Arcini4D´Arrissi8PetruzzellisneMagnani4
Perrelli6Leoncavallo9Bianchi25Viggianone
Coppi11SilvestrineAmbruoso8Dell´Aquila3
Ramoni0Serazzi7Marinelli0Bosco23
Livio22Barilà0Peruzzo5Conti9
--------
All. MarraAll. Magnifico

 Arbitri: D’Arielli (Francavilla al Mare - CH) e Russo (Venafro - IS)

 Note: Cinque falli: Marinelli, Ramoni, Conti, Peruzzo, Coppi.

La partita di ieri è stata un vero derby, emozionante, adrenalinica e combattuta senza risparmiarsi da entrambe le formazioni, che si sono equiparate per ben 3 quarti e mezzo, giocando con grande sportività. Tanta volontà e grinta da parte degli uomini di coach Marra che ancora una volta si perdono mentalmente nel finale, ma è arrivato il tempo di trovare quella verve in più e il calo psicologico deve diventare solo un ricordo.

Il primo quarto si apre con due triple del San Severo rispettivamente di Bianchi e Bosco, il Lucera paga subito un po’ di distrazione in difesa, ma si ritrova con Livio aiutato da Coppi che porta a -2 il punteggio. Sono Ambruoso e Peruzzo a prendere un piccolo vantaggio, ma Coppi non li fa scappare ed infila la prima tripla del Lucera ed è ancora -2 (7-9). Serazzi trova il -1 segnando entrambi i liberi, ma Dell’Aquila realizza un gioco da tre e riporta tutto come prima. E’ ancora Coppi a parlare per il Lucera e con la sua seconda tripla diventa di nuovo -1, Livio lo aiuta e trova il pareggio 13-13 a 3’ dalla fine. Gli ultimi minuti si giocano punto a punto e il periodo si chiude solo +1 a favore dei cugini sanseveresi (17-18). Il secondo quarto si apre con un canestro di Livio che porta per la prima volta in vantaggio, anche se di un punto la sua squadra, entrano Arcinii e Barilà. Si gioca così in equilibrio per i primi 4’, ma poi Bianchi insieme a Bosco prova a dare un allungo un po’ più consistente e il Lucera scivola a -10 (25-35) a 2’15” dalla fine della frazione. Sale in cattedra ancora una volta Livio che insieme al giovane Perrelli, entrato per sostituire Ramoni, ormai gravato di quattro falli, infilano due triple che riporta a respirare la compagine sveva ed in meno di 18” è -4 (31-35). Leoncavallo segna il -3 a 33”, ma il periodo si chiude ancora con una tripla di Bianchi, incubo della difesa lucerina (33-39).

Nel terzo quarto rientrano D’Arrissi e Serazzi per il Lucera, la squadra sveva gioca il più bel periodo della gara. Serazzi è l’autore del primo canestro del periodo, Leoncavallo lo segue ed è -2, purtroppo mentre il Lucera rifiata dall’altra parte Bianchi non perdona e infila un’altra bomba. Il Lucera non si perde d’animo e ricomincia a lavorare in difesa e D’Arrissi insieme a Leoncavallo segnano il -1. La storia si ripete e Bianchi punisce dalla distanza, D’Arrissi risponde con la stessa moneta, torna in difesa recupera palla e segna di nuovo realizzando questa volta il +2 per la squadra sveva. Bosco non ci sta è infila un’altra tripla, Loencavallo lotta sotto canestro ed ha la meglio, poi il giovane Perrelli prende la mira e realizza di nuovo dalla lunga distanza ed è +3, dura poco la gioia del giovane atleta, perché Bosco riporta tutto in parità (52-52) a 2’ dalla fine. Serazzi va in lunetta e realizza 1 su 2 ed è solo +1, ma il periodo si chiude ancora una volta a favore del San Severo grazie ai liberi di Bianchi (53-54). L’ultima frazione sembra cominciare positivamente per il Lucera con i due liberi di Livio, ma è solo un fuoco di paglia, Bosco decide di dare un segnale forte ai suoi compagni e realizza 5 punti consecutivi ed è +6. Nel frattempo il San Severo perde Marinelli per aver raggiunto 5 falli. Coppi va in lunetta e mette 3 su 3, anche il Lucera perde la sua prima pedina Ramoni per 5 falli a metà periodo. Ancora Bosco punisce dalla lunga distanza e aiutato da Conti ecco arrivare il massimo vantaggio per la squadra ospite +10 (58-68). Livio e Serazzi ai liberi riportano il Lucera a -5, ma ormai la squadra di coach Marra non ci crede più e così la partita si chiude con la classica alternanza ai tiri liberi per 67-77 a favore del San Severo.

Annaclaudia Bonghi

Vittoria sofferta della Mazzeo Giocattoli Cestistica San Severo sul campo della Pallacanestro Lucera: partita in equilibrio per i primi 30 minuti, con i Neri di coach Magnifico che nell'ultimo quarto riescono a prevalere d'esperienza, grazie soprattutto ad un ritrovato Bianchi e ad un Bosco ancora in ottima scia realizzativa. Bella la cornice di pubblico nel nuovo Palasport di viale Canova: numerosa la rappresentanza di tifosi gialloneri, che non si lasciano certo scoraggiare dall'improvviso e quantomeno sospetto rincaro del prezzo del biglietto (8 euro per una C1 ci sembrano davvero troppi) imposto dal presidente lucerino. Qualche scaramuccia verbale a fine gara, tuttavia, non basta a guastare l'atmosfera di amicizia e cordialità che si è respirata in campo durante tutto l'incontro, disputato con lealtà e correttezza da entrambi gli schieramenti. Toccante a fine partita il saluto dell'ex di turno Mauro Livio ai suoi vecchi tifosi gialloneri, che ricambiano calorosi, inghiottendo nella loro pacifica morsa il loro ex idolo: difficile pensare che il buon Mauro non si sia commosso davanti a una tale manifestazione d'affetto.

Tra le file della Cestistica, Magnani, reduce dai postumi dell'infortunio patito a Foggia, parte dalla panca: al suo posto è promosso titolare il giovane play Dell'Aquila, che in coppia con Bianchi forma un duo quasi inedito per la stagione. Nella prima frazione, parte subito bene la Cestistica: Bianchi timbra il cartellino con una bomba dalla distanza, ottimo biglietto da visita di quella che sarà la sua straordinaria partita. Al 4' i Neri sono già sul +5, ma i padroni di casa non si fanno intimidire reagendo bene e agguantando il pareggio (15-15) al 9'. Il quarto si chiude con una sostanziale parità e con il lucerino Coppi e il giallonero Dell'Aquila già gravati di tre falli. Nella seconda frazione, continua l'equilibrio in campo e continuano copiosi i falli da una parte e dall'altra: anche Marinelli e Peruzzo raggiungono quota 3, mentre va addirittura a 4 il lungo lucerino Ramoni. Si rivede finalmente in campo Magnani, che tenta subito qualche giocata delle sue, ma stenta inizialmente a carburare. Si va al riposo lungo con la Cestistica sopra di 6 punti, ed è l'ennesima tripla di Bianchi negli ultimissimi secondi a suggellare il vantaggio.

Al ritorno in campo, nel Lucera si scatena D'Arrissi e i padroni di casa riescono prima a ricucire lo strappo e poi addirittura a passare in vantaggio (47-45 al 25'): per la Cestistica è tutto da rifare. L'ottima zona imposta dal coach lucerino Marra mette in difficoltà non poco gli esterni gialloneri: Peruzzo commette il quarto fallo e deve uscire e allora Leoncavallo può spadroneggiare indisturbato sotto le plance. La frazione termina con i Neri in vantaggio di un solo punto, con il pubblico lucerino che crede ancora nella vittoria e incita a mille i suoi. Nell'ultimo periodo, però, viene fuori la classe e l'esperienza della grande squadra quando, dopo un primo allungo targato Bosco subito ricucito dai lucerini, ci pensano Conti ed ancora Bosco a piazzare il break decisivo, il colpo che tramortisce l'avversario e lo mette alle corde. Marra tenta allora il tutto per tutto, chiamando il pressing a tutto campo, ma la mossa ha il solo effetto di scatenare gli spettacolari contropiedi gialloneri. E' Livio, implacabile negli ultimi minuti dalla linea della carità, l'ultimo ad arrendersi tra i suoi, ma ormai la gara è segnata: la Cestistica porta a casa una vittoria tanto meritata quanto sofferta, tra l'entusiasmo e la gioia dei suoi sostenitori.

Tra i Neri, oltre alle ottime prove dei già citati Bianchi e Bosco, si segnala per intensità difensiva il tenace Conti, che fa perdere più di una volta le staffe ai suoi dirimpettai, e il sempre presente Ambruoso, apparso comunuque leggermente sotto tono rispetto ai suoi standard abituali. Nel complesso, comunque, buona la prova di carattere dei ragazzi di Magnifico, che hanno creduto più dei loro avversari nella vittoria, dimostrando di avere imparato bene la lezione dell'ultimo derby a Foggia, riuscendo a mantenere calma e sangue freddo anche nei momenti più difficili del match. Nel prossimo turno, i Neri affronteranno al PalaFalcone&Borsellino il temibile Melfi, formazione rivelazione di questo scorcio di stagione, probante test in vista della trasferta-chiave di Martina Franca.

Michele Sacco

 

OFFICE GROUP TARANTO - MONOPOLI CITTÀ TURISTICA 68-74   (14-17, 30-38, 45-55)

Rotolo4Travaglini7D´Andrea6Ferilli7
Fanelli6De Pasquale9Di Mola9Simone7
Ausiello11Piroddu13Barbati11Manchisi5
FerranteneLa Torre14Luisi24Persichella0
Massari2Ravioli2CalabrettoneDamasco5
--------
All. SemeraroAll. Lezzi

 Arbitri: Belfiore (Napoli) e Sguiglia (Caserta)

 Note: 

L'Office Group Taranto incappa nella terza sconfitta consecutiva ed il Monopoli riesce a violare dopo oltre un mese il PalaMazzola. Ma viene molto difficile nell'analizzare le motivazioni di questa partita persa dalla Libertas tralasciare la serata completamente negativa del duo arbitrale campano che sin dal primo quarto ha messo su una sequela di errori e decisioni contraddittorie che finivano per sfavorire nella stragrande maggioranza dei casi la squadra del presidente Ciliberti. L'Office Group non cerca scusanti ma fa una constatazione seppur amara di quanto successo sul parquet del PalaMazzola, ferma restando la convinzione nell'assoluta buona fede dei direttori di gara che hanno la solo colpa di essere incappati in "una serata storta".

Inizia bene la squadra di coach Semeraro che mette in campo Fanelli, Ausiello, La Torre, Rotolo e De Pasquale; sono proprio gli ultimi due ad aprire le danze dalla lunga distanza con due bombe consecutive ed è subito 6-0. Ma l'attacco dei padroni di casa si inceppa quasi subito mentre Luisi e Barbati iniziano a scaldare la mano dall'altra parte. C'è un controparziale di 11-0 per Monopoli che usufruisce delle prime "sbandate" arbitrali: sotto canestro i giocatori ospiti fanno di tutto nella totale impunità, anzi è La Torre ad essere sanzionato con un tecnico per le reiterate proteste dopo l'ennesimo contatto falloso non fischiato. Il momento "no" comunque passa, Ravioli e Piroddu, subentrati a partita in corso, mettono a segno quattro punti fondamentali per rimanere in scia; è 14-17 al termine della prima frazione. Il secondo quarto è quello più bello di una partita comunque spigolosa. Piroddu, l'uomo in più Libertas, firma subito l'aggancio da tre e poi manda Ausiello a canestro per il sorpasso (19-17). Monopoli inizia ad armare la mano dei suoi tiratori da tre: Manchisi, D'Andrea, Barbati e Luisi mettono a segno quattro conclusioni dalla lunga distanza dopo buone circolazioni di palla. L'Office Group cerca di tenere testa al buon momento ospite e lo fa con De Pasquale, Ausiello e ancora Piroddu, ma non riesce ad evitare il 38-30 con cui si va all'intervallo.

Il terzo quarto continua sulla falsa riga del secondo. Il distacco tra le due squadre rimane invariato: Fanelli fa due punti in una serata in cui risulta in scarsa vena, Piroddu ci mette l'anima come al solito e riapre più volte la partita quando i tiratori di Monopoli, Luisi su tutti (24 punti alla fine per lui), cercano di chiuderla definitivamente. Una mano gliela dà anche la vèrve di Travaglini, che recupera diversi palloni e fa scattare il contropiede. Massari bagna il suo esordio stagionale in casa con i primi due punti del suo campioanto inizato solo domenica scorsa causa l'operazione alla mano. Non cambia niente neanche per quel che riguarda il metro arbitrale: i contatti fallosi sotto il canestro di Monopoli, di Di Mola su tutti, non vengono mai fischiati ma l'apoteosi si verifica sul finire del quarto quando vanno tutti in confusione, dai due arbitri sino al tavolo di direzione. In tutto questo ci scappa anche un altro fallo tecnico fischiato questa volta alla panchina tarantina che cercava di segnalare l'errore sul conteggio dei propri falli di squadra. Anche grazie a ciò Monopoli allunga ancora e va sul +10 (45-55).

Gli ultimi dieci minuti mostrano il grande cuore della Libertas che in una serata storta per mille motivi e contro quella che si è dimostrata una forte squadra (Monopoli una settimana fa ha battuto il Martina) crede nella rimonta fino alla fine. La Torre mette a segno sei punti consecutivi ma ancora Barbati e Luisi dalla lunga distanza tengono lontano l'Office Group (60% da tre per gli ospiti). Ausiello mette a segno due splendide triple, poi la grinta di Travaglini (7 punti alla fine per lui) fa esplodere il PalaMazzola ed è ancora Piroddu, mai domo, a firmare il canestro del -3 (68-71) quando mancano ancora dei secondi al termine della gara. Partita che finisce come era cominciata: sulla rimessa dell'ultimo possesso gli arbitri fischiano un antisportivo(?) a Piroddu e Monopoli con Simone dalla lunetta può chiudere definitivamente i conti sul 74-68. Difficile non recriminare...

Luca Fusco

Quarta vittoria consecutiva per la Fortitudo Monopoli. La squadra biancoverde ha fatto suo anche il derby contro il Taranto, bissando così la vittoria di domenica scorsa nell’altra sfida tutta made in Puglia con il Martina e portando a quattro la striscia di successi consecutivi. Che la squadra di coach Lezzi stesse attraversando un periodo di forma fisica e mentale eccezionale, lo si sapeva, ma dall’altra parte, si era consapevoli di affrontare una squadra, quella tarantina, vogliosa di riscattare la sconfitta beffa subita una settimana fa in quel di Torre dè Passeri. Infatti, l’avvio di gara, vedeva un Taranto che partiva a mille, aggredendo subito i monopolitani e confezionando un iniziale break di 6-0. Con grande calma e saggezza, Barbati e compagni iniziavano a rispondere colpo su colpo agli attacchi dei padroni di casa, riuscendo a costruirsi un margine di vantaggio sin dal termine del primo quarto (14-17).

Dalla seconda frazione di gioco in poi, la gara filava via seguendo le orme di quello che fu l’andamento della partita con il Martina, ovvero con la Fortitudo sempre in vantaggio, con punte massime anche di 10, 12 punti. Una difesa molto tenace ed un attacco spietato, con uno scatenato Giuseppe Luisi autore di ben 24 punti, permettevano al Monopoli di chiudere la gara in tranquillità, con un rassicurante margine di vantaggio di 6 lunghezze. Così, la Fortitudo mette a segno la quarta “meraviglia”consecutiva e si prepara con grande entusiasmo ad affrontare l’ennesima settimana di allenamenti, che porterà alla sfida di domenica prossima contro il fanalino di coda Penne.

Antonello D´Alessandro

 

EDILTECNICA PENNE - GLOBO GIULIANOVA 72-61   (19-20, 42-27, 54-47)

Veneri13Marzoli15PinzarineCiervo10
D´Alessandro23Mancini2Simonella10Toselli3
De Sanctis4Verzì6Paganucci17La Selva0
Baldoni8Tini1Errico7Leone3
Ambrosini0De ThomasisneCianella2Velocci9
--------
All. Di PaoloAll. Castorina

 Arbitri: Desposati (Bari) e Mastrorosa (Trento)

 Note: Cinque falli: Paganucci, Simonella, Verzì.

 

BASKET CEGLIE - L´AQUILA BASKET 98-92   (20-24, 42-38, 73-55)

Rossi Pose17Di Santo9Branciaroli0Pasquinelli21
Albana21Vozza14Wu23Schiavoni12
Curri0Cipulli10Di Carmine14Marinelli15
Mancini14Zizza7Lo Giacco3Sbroglia2
Torrieri6BellanovaneMarinaccineVarrasso2
--------
All. RomanoAll. Nardecchia

 Arbitri: Monteleone e Silvestro (Napoli)

 Note: Cinque falli: Albana, Pasquinelli, Wu, Schiavoni.

L'immediatezza del Ceglie: prenota l'esclusiva del primato, esorcizza ulteriori sbandature seguite alle scorie patite a San Severo. Il classico colpo di spugna che serve a cancellare quanto di opaco vissuto sette giorni fa con una prestazione tutto diesel contro L'Aquila. Il pubblico è il miglior alleato di questa squadra, dà forza e sicurezza ai ragazzi di Coco Romano scesi in campo con quella faccia tosta che serve a scacciare le paure e riconfermarsi ad altissimi livelli. Mente e gambe sono dalla parte del Ceglie, più quella capacità di soffrire che rende sempre in bilico il risultato. La giusta equazione dà come risultato un attacco atomico con Albana scatenatissimo (5/8 da 3 e 4 palloni recuperati) più Vozza su di giri, ma consegna in eredità a Romano anche qualche sbilanciamento in difesa. L'Aquila segna 92 punti alla capolista nel suo domicilio, aggredisce gli spazi con tagli intelligenti in area, cambi sistematici nei giochi in difesa con il play Pasquinelli assecondato da Pierluigi Wu, 35 minuti di sostanza a servizio di coach Nardecchia. Chiave del match? Risposta semplice, mettere le manette ai polsi di Rossi Pose: compito riuscito solo a metà, il dottor Rossi subisce 11 falli, ma da lui partono tutti i palloni del match. E le sue progressioni in area, con veloci cambi di mano, deliziano i tifosi, più del Pastificio Monna De Lizia nuovo sponsor dei brindisini.

Ceglie incerottato con alcuni giocatori part-time, Giancarlo Zizza parte dalla panchina ed entra solo a secondo quarto iniziato (per lui 18 minuti totali), seguito da "Jack" Mancini che aggredisce il canestro nel finale di gara con la sua dirompente atleticità. Romano inizia con Rossi Pose, Cipulli, Albana, Di Santo e Vozza, cui il coach abruzzese Nardecchia risponde con Pasquinelli, Di Clemente, Wu Marinelli e Schiavoni. L'inizio del match è un botta e risposta Albana-Pasquinelli: 8 punti per il siciliano, 10 per il play dell'Aquila, e abruzzesi che al 10' aprono le ali e sono avanti di quattro punti (20-24). Romano corre ai ripari, getta nella mischia Zizza non al meglio della forma, un po' statico che risente delle attenzioni di Wu. Il coach brindisino dà carta bianca a Jack Mancini che lo grazia con un 7/8 al tiro, e dà il sorpasso alla Monna de Lizia Ceglie, che va dal +4 fino al +14 (56-42), al +18 (73-55).

Il Ceglie domina a rimbalzo con Vozza padrone assoluto delle plances, Cipulli offre i suoi polmoni e fa da motorino a metà campo alle sgroppate dei suoi compagni. Dalla lunetta Rossi Pose è infallibile, Di Santo fa la sua parte e Nardecchia le tenta tutte per rimettersi in pista. La buona volontà di Matteo Marinelli, il rasta-man della squadra ridà fiducia alla squadra. Mancini delizia il pubblico con una stoppata e i suoi assist, Pasquinelli ci crede e l'Aquila si riporta addirittura a -4 (92-88). Fino al sospiro di sollievo che Rossi Pose fa tirare ai tifosi con 4 tiri liberi consecutivi che ridanno serenità al Ceglie e lo riproiettano in testa. Il collo lungo del Ceglie in classifica regna sovrano, con buona pace delle inseguitrici. Domenica trasferta al PalaCus contro il CUS Bray di Tonino Bray, reduce dal ko esterno contro la Ceteas Pescara di Claudio Capone.

Francesco Zizzi

 

CETEAS PESCARA - CHIMICA D´AGOSTINO BARI 84-81   (19-16, 37-44, 62-61)

Scavongelli0Peretti14Perrucci13Di Monte24
Capone24Febo9Grimaldi3Ciocca2
Di LoretoneProfeti9CalianeConti17
Salvatore15Di MarconeDragojevic2Scoccimarro10
Di Fabio11Bonaiuto2A. De Feo5Cancellieri5
--------
All. Di TommasoAll. Bray

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Persia (L'Aquila)

 Note: Tiri da due: Pescara 19/41 (46%), Bari 20/31 (65%). Tiri da tre: Pescara 8/25 (32%), Bari 10/34 (29%). Tiri liberi: Pescara 22/27 (81%), Bari 11/16 (69%). Rimbalzi: Pescara 38 (23+15, Salvatore 8, Profeti 7), Bari 27 (19+8, Scoccimarro 7). Assist: Pescara 15 (Peretti e Capone 5), Bari 17 (Perrucci 9). Valutazione: Pescara 95 (Capone 24, Salvatore 18), Bari 82 (Perrucci 20, Di Monte 17). Cinque falli: Di Fabio. Fallo tecnico a Di Fabio al 24' e a Grimaldi al 26'.

La Ceteas Pescara vince ancora e allunga la propria striscia di successi consecutivi, portandola a quota tre. Dopo Taranto e L'Aquila, questa volta a capitolare è un ottimo Cus Bari che al PalaElettra mette in mostra tutto il valore offensivo di cui dispone, conducendo per lunghi tratti di gara e piegandosi solo nel finale. I ragazzi del presidente D'Onofrio sono bravi a crederci sino alla sirena, anche quando lo scarto per gli ospiti raggiunge la doppia cifra, e, rimontando oltre dieci punti di svantaggio, provano lo sprint all'inizio dell'ultimo quarto. L'ultima parola spetta però al Bari e al suo cannoniere Di Monte (24 punti e 6/14 dalla lunga distanza) che quasi allo scadere manda corta la tripla dell'overtime, regalando ai tifosi Pescaresi la vittoria casalinga numero 4. "Abbiamo giocato contro una squadra difficilissima da affrontare – ha commentato Capone a fine gara – che onestamente avrebbe meritato di vincere visto che ha condotto per lunghi tratti, noi però ci siamo guadagnati questa vittoria per lo sforzo fatto e la voglia messa in campo per riprendercela, e dobbiamo essere molto soddisfatti".

In effetti i cussini di coach Bray nel primo quarto partono molto forti spinti da un ottimo Conti che sbaglia solo una conclusione e segna 10 punti in 10'. Pescara risponde con Capone che ne griffa 9, ma chiude sotto di 3 lunghezze (16-19) il primo parziale. Nel secondo quarto Bari trova anche i canestri di Di Monte che si sblocca e segna a ripetizione da tre, ma la Ceteas è viva e, sebbene gli ospiti provino a scappar via, con il controllo delle tabelle (13 rimbalzi, di cui 7 offensivi) e l'apporto di Profeti e Di Fabio – 5 e 8 punti - resta in partita, andando al riposo con 7 punti da recuperare (37-44).

Il rientro dagli spogliatoi non è dei più felici per i padroni di casa che scivolano da -7 (43-50) a -12 (43-55) in un amen, mercé i 5 punti che seguono un fallo tecnico fischiato dagli arbitri a Di Fabio. Per Peretti e soci però è l'inizio della risalita. Pescara comincia a difendere sul serio, aiutandosi l'un l'altro e provando ad alzare l'intensità dei singoli. Febo si francobolla a Conti e Scavongelli a Di Monte, e, nonostante la differenza di statura, i due non vanno sotto, anzi. Capone riprende da dove aveva lasciato (saranno 11 i punti nel quarto) e in poco più di 3' la Ceteas passa da -10 (47-57) a +1 (58-57). Ad avvio dell'ultima frazione il quintetto di coach Di Tommaso sorprende ancora i baresi e con un canestro di Capone e due triple, una di Febo, l'altra di Salvatore, firma un altro break portandosi sul +9 (70-61 al 33'). Il Cus reagisce soprattutto grazie al giovane play Perrucci e a 2'38'' pareggia a quota 76, ma in uscita dal timeout Peretti la coglie ancora impreparata allungando di nuovo sul +5 (81-76 a 1'40'' dal termine). Nel finale di gara Pescara lotta e regge l'assalto barese, con l'ultimo tentativo del pareggio che va corto sul primo ferro.

I prossimi appuntamenti per i pescaresi saranno dei più complicati: domenica 9 dicembre la squadra sarà di scena a Foggia, mentre sette giorni più tardi al PalaElettra salirà Lucera (inizio come sempre alle ore 18). il 2007 infine si chiuderà con la trasferta del 23 dicembre a Cisternino, contro l'ottima matricola Monopoli.

Fabio Carusi

Cinque secondi dalla fine, Conti recupera un gran pallone in area barese, si lancia in contropiede e serve Di Monte, appostato sulla linea da tre. Con 2" sul cronometro, il tiro del possibile pareggio, però, si spegne sul ferro e la Ceteas Pescara può festeggiare un successo (84-81 il finale) che sa di beffa per la Chimica D’Agostino Cus Bari. A onor di cronaca, infatti, la squadra di coach Bray ha disputato una buona partita.

L’andamento dei primi 25’ è piuttosto emblematico. Di Monte e compagni girano come un orologio. Dopo 5’ sono già sul 13-5, in virtù dell’ottimo inizio di Conti che realizza dieci punti in un amen. Cancellieri, partito in quintetto al posto di Perrucci, gestisce bene i ritmi e Di Monte comincia a scaldare la mano dalla lunga distanza. Dall’altra parte è Di Fabio a creare un po’ di problemi a rimbalzo (al pari di Salvatore), costringendo i baresi a spendere numerosi falli anzitempo. Proprio dalla lunetta gli abruzzesi raccolgono parecchi punti che consentono di chiudere a -1 (16-17) la prima frazione. Nella ripresa si rivede Perrucci e la musica non cambia. Sono sempre gli ospiti a condurre la gara, macinando punti su punti con un Di Monte mortifero dalla lunga distanza e lo stesso playmaker barese in grado di colpire puntualmente in penetrazione. Al 20’ così il punteggio è di 37-44, con canestro allo scadere di Salvatore che consente di mitigare il rientro negli spogliatoi dei padroni di casa.

Alla ripresa, biancorossi ancora in palla. In 4’ arriva un break di 6-11 che li spinge sino al +12 (43-55). Ma la reazione pescarese è ancora di là da venire. La squadra, infatti, non smette mai di giocare e negli ultimi istanti di tempo, Capone sale in cattedra e favorisce un contro-break di 10-0 che consente il sorpasso a fil di sirena (62-61). L’inerzia non muta dopo l’intervallo corto. Pescara allunga sino al +9 (70-61) e quando sembrerebbe che Bari non ne abbia più, Perrucci, Di Monte e De Feo firmano la rimonta e il pari a quota 76. A 2’ dalla fine, tuttavia, gli abruzzesi pescano il jolly con una tripla di Di Fabio e una conclusione da 9 metri di Peretti che frustrano ogni tentativo di rimonta, sino all’azione fallita da Di Monte già descritta.

Mirko Cafaro

 

GEOTEC CAMPOBASSO - ZULLI CERAMICHE FOGGIA 71-85   (18-25, 33-42, 48-57)

Abet4Di Viesto18Chirico17Padalino14
Sabatucci9Pellegrini14Sisto15Liberatori5
Bazzan20A. Anzini0Acito17L. Vigilante2
Vullo0Martini5Sammartino11M. Ferramoscane
Jablonski1Attianese0A. FerramoscaneCiampaglia4
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All. U. AnziniAll. Rubino

 Arbitri: Pierantozzi e Vittori (Ascoli Piceno)

 Note: Spettatori 200 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Geotec 23/42 (55%), Foggia 20/32 (63%). Tiri da tre: Geotec 5/25 (20%), Foggia 7/21 (33%). Tiri liberi: Geotec 10/12 (83%), Foggia 24/35 (69%). Rimbalzi: Geotec 24 (Bazzan e Pellegrini 7), Foggia 21 (Padalino e Chierico 5). Cinque falli: Bazzan, Liberatori. Due falli tecnici alla panchina della Geotec al 14' e al 38'. Fallo tecnico a Sisto al 39'.

E' la terza sconfitta casalinga per la Geotec Campobasso, che lascia i due punti ad un buon Foggia e scende sotto il 50% di vittorie davanti al proprio pubblico (2-3 il bilancio fino a questo momento), recriminando ancora una volta sulla condotta degli arbitri. Nessun errore tecnico questa volta; o, almeno, nessun errore tecnico clamoroso come quello di due settimane fa contro il Ceglie. Ma la costante impressione per tutto l'arco del match che i due arbitri marchigiani una telefonata ai loro corregionali di quindici giorni fa l'abbiano fatta (e ancora una volta - l'abbiamo fatto anche gli anni scorsi - sottolineiamo come questo modo di fare le designazioni "alla cieca", non tenendo conto di ciò che accade nelle precedenti giornate sui vari campi, è quanto meno discutibile). E' singolare, infatti, che i primi due tiri liberi in tutta la partita per la Geotec arrivino soltanto sul finire del terzo quarto di gioco, così come è singolare il fatto che il primo dei falli antisportivi decretati contro i campobassani nel finale di partita sia segnalato dall'arbitro che lo fischia come un fallo "normale" e sia ritenuto antisportivo con netto ritardo rispetto al fischio, denotando chiaramente l'indecisione del direttore di gara riguardo a quel contatto e di conseguenza contravvenendo alla regola di buon senso che reciterebbe "in dubbio pro reo".

Questa introduzione è fatta per tentare di dare una spiegazione alla brutta serata della Geotec, che non ripete le ultime belle prestazioni e a mano a mano che la partita va avanti si fa prendere da un certo nervosismo, in parte dovuto anche all'atteggiamento dei signori in grigio. Proprio per questo, tuttavia, il successo del Foggia non fa la minima grinza: la squadra di De Florio gioca con calma, trovando - almeno per la prima metà della partita - un'ottima serata al tiro dalla lunga distanza e resistendo bene alla risalita del quintetto molisano, che ad un certo punto del terzo quarto sembra ben avviato verso l'aggancio e il sorpasso dopo essere stato anche a -17. Per i campobassani pesa certamente l'infortunio patito da Attianese, già in campo in condizioni fisiche non perfette e dalla metà del terzo periodo definitivamente in panchina con una caviglia fuori posto. Le percentuali dal campo delle due squadre (le potete leggere alla voce "note" del tabellino") fanno il resto e confermano come i dauni abbiano sempre in mano le redini del match, portando a casa due punti meritati.

Dopo le schermaglie dei primi minuti, il Foggia prende qualche punto di vantaggio grazie all'estrema precisione dall'arco dei tre punti: due triple per Padalino e una a testa per Acito e Chirico fanno 4/6 nel primo periodo, con la palla che va dentro anche su tiri molto difficili. Di contro la squadra di Anzini sbaglia troppo ed è anche piuttosto sfortunata, con tanti palloni che "entrano ed escono" dal canestro. Per i padroni di casa si distingue Bazzan, che corre bene in contropiede e mette otto punti nel primo quarto, dall'altra parte si tira con percentuali altissime - oltre al citato 4/6 da tre abbiamo anche un 5/8 da due e un 3/3 dalla lunetta - e Foggia arriva a +8 (15-23) con il secondo dei canestri da tre di Padalino. Martini gli risponde dall'arco e Sammartino chiude il quarto mandando le due squadre al primo mini riposo con gli ospiti davanti di sette lunghezze.

Il tassametro continua a correre nel secondo periodo, con Liberatori che segna ancora dall'arco facendo +12 (20-32) e Padalino che incrementa a +14. Il nervosismo dei campobassani sale, all'ennesima penetrazione di un giocatore di casa non sanzionata con un fischio contro la difesa coach Anzini sbotta e prende il primo tecnico della sua serata, con Padalino che tuttavia sbaglia entrambi i liberi e Vigilante che non segna da tre ma un paio di azioni dopo infila il canestro da due che porta la sua squadra al massimo vantaggio della serata sul 22-39. Bazzan continua a giocare piuttosto bene e va a schiacciare il -15, Pellegrini subito dopo fa -13 ma ancora una tripla di Chirico riporta i dauni a +16 (26-42). Il Foggia potrebbe anche dilagare, ma la Geotec reagisce sempre guidata da Bazzan, che mette i quattro punti che precedono l'ultima azione del primo tempo, dalla quale Sabatucci tira fuori una bella tripla che fa -9 rimediando in parte ad una situazione che solo qualche minuto prima sembrava per i campobassani piuttosto compromessa.

La Geotec ci crede e, al rientro dagli spogliatoi, la rimonta va avanti. Di Viesto segna cinque punti consecutivi inframezzati da un canestro di Chirico, Abet la mette in entrata, Liberatori gli risponde ma Bazzan fa per la terza volta -4 (42-46). In questa fase sono i campobassani ad avere in mano il pallino del gioco e il Foggia è in netta difficoltà, sbagliando moltissimo da tre e dalla lunetta e perdendo palloni in continuazione. Chirico subisce fallo mentre tira dall'arco ma mette uno solo dei tre liberi a disposizione, Pellegrini fa -3, Sisto non fa meglio del compagno di squadra mettendo un solo tiro dalla lunetta e Bazzan fa -2 (46-48), con la Geotec che - come detto - ha riaperto completamente la partita e sembra lanciata verso il sorpasso. Ma qui i dauni rispondono per le rime, scrollandosi di dosso le esitazioni ed approfittando ancora una volta della sfortuna dei campobassani, i cui tiri continuano a ballare beffardamente sul ferro prima di uscire dal canestro. Sisto converte un rimbalzo d'attacco, Padalino segna precedendo i sospirati primi due liberi della partita per la Geotec, ma altri cinque punti firmati da Sisto, Chirico e Padalino portano il Foggia al trentesimo minuto ancora una volta con nove punti di vantaggio.

Nella quarta frazione i pugliesi incrementano subito il margine con quattro punti consecutivi da parte di Sammartino, Jablonski segna un libero, Sisto va a schiacciare il +14 (49-63) e poi risponde a Sabatucci che aveva ridotto le distanze per la sua squadra. La Geotec non si arrende e fa 6-0 (57-65), nonostante tutto la partita non è ancora chiusa. Acito segna il +10, Di Viesto fa 2/2 dalla lunetta, Bazzan esce per falli privando i campobassani - dopo il ko di Attianese - di un altro punto di riferimento sotto i tabelloni, Sammartino converte uno solo dei liberi a sua disposizione e Di Viesto fa -7 (61-68). Poi l'episodio del fallo "normale/antisportivo" fischiato a Pellegrini, delle coseguenti proteste (neanche troppo plateali, a dir la verità) della panchina molisana e del secondo tecnico che manda negli spogliatoi coach Anzini prima del tempo. Questa volta Acito non sbaglia nulla e mette tutti e quatrro i liberi a sua disposizione e da qui in poi è stillicidio di tiri dalla lunetta, con Foggia che ritrova la mano non sbagliando praticamente più e gli arbitri che continuano a fischiare antisportivi ai molisani, impedendone di fatto il tentativo estremo di rimonta con il fallo sistematico.

Per gli ospiti due punti importanti e un'ottima prestazione di squadra, con cinque uomini in doppia cifra. Per i campobassani, a presicndere dalle proteste sulla conduzione dei due arbitri, complessivamente un passo indietro rispetto alle ultime due scintillanti partite giocate. E la prossima non è per niente facile: si torna in Abruzzo con il match in programma a Torre de' Passeri.

Vittorio Salvatorelli

 

GAUDIANELLO MELFI - GIPLAST ALBA ADRIATICA 86-96   (19-22, 44-54, 57-69)

Esposito22Castellitto10Iagrosso15Casasola21
Crovace8Marchese8Sacripante4Luzi21
Palazzo10Femminini10Salamina5Grossi18
Paggi18FuineMosconi0Stama12
Dimitriu0GalganoneDi SilvestroneAbbassine
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All. RussoAll. Alessandrini

 Arbitri: Cagliostro e Calabrò (Reggio Calabria)

 Note: 

 

DUE ESSE MARTINA FRANCA - SPALDING TORRE DE´ PASSERI 82-70   (22–13, 31–30, 53-50)

De Leonardis20Rollo7Zec9Di Girolamo2
Parisi14Marino6Blengini17Lombardo13
Valentini17Albanese5Mirrione4Pezzellane
CaliannoneMastrovitoneBrandimarte5Lungarone
Pomenti13A. Fuocolare0P. De Feo0Santarelli20
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All. TerrulliAll. Di Stefano

 Arbitri: Carletti (Villa Guardia - CO) e Castaldo (Pompei - NA)

 Note: 

La Due Esse Basket Martina riceve l’abbraccio del pubblico di casa e ritrova la vittoria al cospetto del Torre dei Passeri, nonostante una settimana tribolata ed un infermeria quanto mai affollata. Out Raffaelli, coach Terruli recupera in extremis Marino e Deleonardis. Spazio nei dieci anche per Angelo Fuocolare. Coach Di Stefano invece si è presentato con la squadra al completo visto il recupero di Brandimarte. Quintetti iniziali composti da Deleonardis, Parisi, Valentini, Pomenti e albanese per la Due Esse; Zec, Blengini, Lombardo, Santarelli e Mirrione per il Torre. Coppia arbitrale composta da Carletti di Como e Castaldo di Napoli.

Il primo quarto è scivolato via con le due squadre attente in difesa ma spesso imprecise in attacco. Al primo giro di boa è il Torre a condurre (6-9) i giochi con la Due Esse che proprio non ci sta a perdere il fattore campo. Due minuti perfetti e dominio legittimato. Deleonardis lascia subito la firma in calce così come Parisi – protagonista di numeri d’alta scuola, assist e tiro da tre, che mandano il Pala Wojtyla in delirio – Valentini, Pomenti ed anche Albanese – buona la sua prova al servizio della squadra. Il Torre però, guidato in regia da Blengini, con Santarelli abile finalizzatore sotto le plance, rimane in partita, nonostante dopo 10 minuti il gioco, la Due Esse chiude sul 22-13. Nel secondo parziale il Torre ci crede e da il via alla rimonta. I padroni di casa diventano imprecisi al tiro e Santarelli dal pitturato e Blengini dal perimetro danno il via a quello che a conti fatti diventa il quasi aggancio sul riposo lungo. 31-30 e tutti negli spogliatoi.

Al ritorno in campo, la Due Esse entra determinata, Marino inizia a far valere le proprie qualità. Valentini diventa padrone del pitturato, ben supportato da Pomenti. Deleonardis continua la propria sfida a distanza con Santarelli per la palma di miglior realizzatore – finirà in parità con 20 punti a testa – mentre Rollo e Albanese contribuiscono alla causa. Il Torre inizia a tirare da fuori con discrete percentuali. Sembra lo spettro di Cisternino, con i padroni di casa che per ben 4 volte consecutive esauriscono i secondi a disposizione per il possesso, senza riuscire a finalizzare. 53-50 il finale del terzo quarto che rimanda tutto all’ultimo periodo. Ultimo quarto in cui la Due Esse dapprima ipoteca la gara, arrivando al massimo vantaggio di +15, per poi concedere il ritorno agli ospiti che a 2 minuti dalla fine impattano sul -10. Ci pensa Valentini con una bomba dai 6.25 a dare il colpo di grazia, legittimando la vittoria, resa più rotonda in contropiede da Deleonardis e Rollo. 82-70 il finale che smuove la classifica per il team del presidente Trani che domenica prossima sarà impegnato fuori casa a L’Aquila.

Giuseppe Ruggieri

Nell’undicesima giornata del girone di andata la Spalding Torre Spes affronta in trasferta la squadra del Martina Franca che arriva all’appuntamento con 7 vittorie e 3 sconfitte. Coach Terruli schiera in quintetto Parisi, De Leonardis, Albanese, Valentini e Pomenti (assente per infortunio Raffaelli). Coach Di Stefano risponde con Blengini, Zec, Mirrione, Santarelli e Lombardo. Buona partenza della squadra torrese che con un ottimo avvio del capitano Santarelli, una bomba di Lombardo e 2 liberi di Mara Blengini si porta sul 9 – 6 dopo 5 minuti di gioco. Martina Franca reagisce e guidata da un calorosissimo pubblico si porta in vantaggio sul 13 – 11 a 3’49” dal primo intervallo. Valentini porta il vantaggio a 4 lunghezze (6 punti per lui finora con 3 su 3 al tiro). Santarelli con uno splendido movimento in post basso porta a scuola Pomante e firma il –2 (13–15 a 2’59” dalla fine del primo quarto). Sarà l’ultimo canestro del primo periodo per la nostra squadra che subisce un parziale di 7–0 firmato da De Leonardis, Valentini e Parisi (bomba per lui).

Il capitano Santarelli continua a dominare sotto le plance e con 4 punti di fila riporta la Spalding Torre Spes a –5 (finora 10 punti per lui conditi da 5 rimbalzi). Dopo un’assenza di due partite torna in campo Brandimarte che con una penetrazione delle sue porta il punteggio sul 21–24 a 6’33” dall’intervallo lungo. De Leonardis e Valentini (5 su 5 dal campo per lui nel primo tempo) provano a riallungare e a 5’12” della fine del secondo quarto la squadra di casa è in vantaggio di 7 lunghezze (28–21). 2 bombe di Mara Blengini (altra ottima prestazione per lui con 17 punti e 71% dal campo) riportano di nuovo Torre a –3. Grandissima difesa della nostra squadra, Martina non riesce a tirare nei 24 secondi, Brandimarte (5 punti per lui con 3 rimbalzi in poco più di 16 minuti di impiego) va in contropiede e firma il –1 (30–29 a 2’03” dal termine). Le squadre segnano solo dalla lunetta e il secondo quarto si chiude sul 31–30 in favore di Martina, la Torre Spes è riuscita a ricucire il primo tentativo di fuga della squadra pugliese (17 a 9 il parziale del 2° quarto).

Pronti via e Santarelli (20 punti alla fine per lui con il 77% al tiro e 11 rimbalzi) con il gancio sinistro riporta la Torre Spes in vantaggio. Ma prima Marino, poi Pomenti (con una bomba) e Parisi provano di nuovo l’allungo. A 4’26” dall’ultimo riposo Martina è di nuovo in vantaggio di 9 (44 – 35) e coach Di Stefano è costretto a chiamare time out. Valentini porta il divario a 11 punti ma il canestro da due di Di Girolamo e le bombe di Lombardo e Mara Blengini ricuciono di nuovo lo strappo (53 – 50 il finale del 3° quarto in favore della squdra di casa).

4 tiri liberi di Rollo e Marino portano il punteggio sul 57–50 all’inizio dell’ultimo periodo. Zec con 5 punti consecutivi prova a rispondere al nuovo tentativo di allungo ma il fallo tecnico fischiato a Santarelli (4–0 il conto dei falli fischiati alla Torre Spes in 2’39” di 4° quarto) porta Parisi in lunetta che non fallisce i 2 tiri liberi e dalla successiva rimessa Rollo firma di nuvo il massimo vantaggio (66–55 a 6’34” dalla conclusione della partita). Ancora Rollo (stavolta da 3) firma il +14. La squadra torrese prova a tornare di nuovo in partita e grazie a Mara e Zec (impreciso però dalla lunetta) torna a –7 a 1’32” dalla fine dell’incontro. Ma una bomba di Valentini dall’angolo (17 punti complessivi per lui) spegne definitivamente le speranze di rimonta. De Leonardis mette il sigillo ad un ottima prestazione personale (20 punti per lui, mvp dell’incontro) con un layup che fissa il punteggio sul 82 a 70 (29–20 il parziale dell’ultimo periodo).

Torre non è riuscita a dare continuità e costanza alla sua pallacanestro (sottotono la prestazione di Mirrione), è sempre stata costretta ad inseguire e le energie spese nei primi 3 quarti non hanno consentito di stare a contatto nell’ultimo e decisivo periodo. La squadra pugliese si porta a 16 punti in classifica e si conferma al 2° posto, la Spalding Torre Spes rimane ancorata a 12 punti che valgono il 9° posto. Domenica affronteremo una formazione ostica come Campobasso, vi aspettiamo numerosi al palazzetto per sostenere i nostri ragazzi.

Luca Di Lorenzo

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CAPONE CETEAS PESCARA24,9111274
2 LIVIO FANTINI SCIANATICO LUCERA20,899188
3 ESPOSITO GAUDIANELLO MELFI19,4511214
4 DI VIESTO GEOTEC CAMPOBASSO18,7311206
5 PELLEGRINI GEOTEC CAMPOBASSO18,1811200
6 CASTELLITTO GAUDIANELLO MELFI17,4511192
7 PAGGI GAUDIANELLO MELFI17,4511192
8 DE LEONARDIS DUE ESSE MARTINA FRANCA17,310173
9 SISTO ZULLI CERAMICHE FOGGIA1711187
10 ROSSI POSE BASKET CEGLIE16,6411183
11 MARINELLI L´AQUILA BASKET16,1811178
12 CASASOLA GIPLAST ALBA ADRIATICA15,899143
13 CIERVO GLOBO GIULIANOVA15,8211174
14 MARZOLI EDILTECNICA PENNE15,7311173
15 CONTI CHIMICA D´AGOSTINO BARI15,5511171
16 AMBRUOSO MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO15,5511171
17 CHIRICO ZULLI CERAMICHE FOGGIA15,3611169
18 PADALINO ZULLI CERAMICHE FOGGIA1511165
19 LOMBARDO SPALDING TORRE DE´ PASSERI14,8211163
20 LEONCAVALLO FANTINI SCIANATICO LUCERA14,810148
21 PASQUINELLI L´AQUILA BASKET14,6411161
22 PAGANUCCI GLOBO GIULIANOVA14,3611158
23 RAFFAELLI DUE ESSE MARTINA FRANCA1410140
24 LUISI MONOPOLI CITTÀ TURISTICA1411154
25 FANELLI OFFICE GROUP TARANTO13,8211152
26 MIRRIONE SPALDING TORRE DE´ PASSERI13,8211152

Sono compresi i giocatori con almeno 6 partite giocate