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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C2 2006/2007 - PLAYOFF - www.molisebasket.net

 
SERIE C2 2006/2007 - PLAYOFF

 
QUARTI DI FINALE

SEMIFINALI

FINALE

   
1 SCARABEO VENAFRO            1  
  CARICHIETI LANCIANO           1 
   
8 CARICHIETI LANCIANO         2  
   PROGETTO AUTO ROSETO          2
   
4 BASKET BALL ROSETO          1  
   
  PROGETTO AUTO ROSETO          2 
5 PROGETTO AUTO ROSETO        2  
   
   
3 TAG COMUNICAZ. TERMOLI      1  
  MACCABI RIPALIMOSANI          1 
   
6 MACCABI RIPALIMOSANI        2  
   
   BASKET PENNE                  3
2 BASKET PENNE                2  
   
  BASKET PENNE                  2 
7 ESAGONO SULMONA             1  

PROMOSSA
BASKET PENNE

 

 

QUARTI DI FINALE - GARAUNO (5-6/5/2007)

 

RISULTATI

CARICHIETI LANCIANO

SCARABEO VENAFRO

84 76

PROGETTO AUTO ROSETO

BASKET BALL ROSETO

73 72

MACCABI RIPALIMOSANI

TAG COMUNICAZ. TERMOLI

89 72

ESAGONO SULMONA

BASKET PENNE

88 87*

* dopo due tempi supplementari

 

 

CARICHIETI LANCIANO - SCARABEO VENAFRO 84-76   (22-18, 41-39, 64-55)

Pacaccio19Marzoli12Greco16Pescosolido12
Nervegna1Ucci5Alifuoco0Gaglione4
Tatasciore8De Liberato10Scarpa10Nuccine
De Nardis8Pasquini5Cuello19Valvona15
Salomone1AmorosoneBruselloneFalanga0
AltarinoneVan Elswyk15W. Primavera0Romanone
All. IalacciAll. Mascio

 Arbitri: Mastrippolito e Fiorentino (Chieti)

 Note: Cinque falli: Marzoli, De Nardis, Greco, Gaglione, Cuello.

Strepitosa impresa della Carichieti Lanciano, che nella prima gara dei playoff batte tra le mura amiche la superfavorita per il passaggio alla serie C1, la Scarabeo Venafro. Una splendida cornice di pubblico è giunta al palasport di Santa Rita per sostenere a gran voce la squadra frentana, che davanti ad un’atmosfera così ha giocato la migliore partita della stagione.

La cronaca: Coach Ialacci spiazza tutti inserendo nel quintetto titolare due giocatori di classe ’89, De Liberato in cabina di regia e Pasquini come ala grande. A completare i cinque ci sono poi Marzoli, De Nardis e Van Elswyk. Come d’obbligo per una gara di playoff, si comincia da subito a ritmi molto elevati, con i locali che, spinti da un grande Van Elswyk, impediscono la fuga degli ospiti; l’olandese infatti è determinante sia nella metà campo difensiva con i suoi numerosi rimbalzi, sia in quella offensiva grazie ai suoi assist e alle sue realizzazioni. Gli ospiti tuttavia non stanno a guardare e riescono a non farsi sfuggire una Carichieti lanciatissima. Il primo quarto si conclude sul 22-18 in favore dei padroni di casa. La seconda frazione di gioco è contrassegnata ancora da grande equilibrio tra le due squadre, alle realizzazioni di Greco e Valvona da una parte, rispondevano i vari Marzoli, Pacaccio e Tatasciore dall’altra. Si va al riposo con il Lanciano ancora avanti, ma di sole due lunghezze (41-39).

Alla ripresa delle ostilità la Carichieti dà la sensazione di crederci, e con grande voglia e passione lotta su ogni possesso, mostrando grinta e carattere da vendere. E’ impossibile trovare un giocatore tra i locali che si distingua particolarmente in questa fase della gara, chiunque entrasse infatti, faceva la sua parte al meglio. Grazie al proprio gioco, gli uomini di Ialacci riescono a chiudere il terzo quarto in vantaggio di nove punti (64-55). Nell’ultimo quarto di gioco gli ospiti si rifanno sotto approfittando della scarsa esperienza dei lancianesi. Tutti i tifosi presenti pensano al peggio quando il punteggio torna in parità, ma nonostante questo continuano ad incitare la squadra, che si riprende e riesce a rimettere la testa avanti anche se di pochi punti. Nelle ultime azioni di gioco i locali si limitano a far scorrere il cronometro, costringendo gli ospiti a fare fallo per fermare il tempo, con conseguenti viaggi in lunetta dei vari tiratori frentani. La partita si conclude con il punteggio di 84-76. A fine gara esplode la gioia dei numerosi tifosi presenti, con conseguente invasione di campo da parte di questi ultimi, per festeggiare una vittoria inattesa che dà ancora più lustro alla grande stagione della Carichieti. Il secondo atto di questa serie si giocherà giovedì sera presso il palasport di Venafro.

Marco Orlando - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

Purtroppo anche la Scarabeo cade nella trappola e cede gara 1 ad un Lanciano grintoso e meritevole dell'impresa: Mascio parte con Pescosolido in quintetto, mentre a sorpresa la Ialacci schiera De Liberato e De Nardis tenendo fuori il top scorer Pacaccio. La Scarabeo parte bene e con una bomba del suo sfortunato play si porta sul 11-4 ma subito i padroni di casa ricuciono lo strappo chiudendo la prima frazione sul +4 (22-18). Il secondo quarto vede l'allungo del Lanciano propiziato dall'ottimo bilanciamento in attacco e da una difesa asfissiante mentre gli ospiti faticavano più del previsto in attacco e mordevano solo a tratti in difesa riuscendo comunque a chiudere il primo tempo sul -2 (39-41).

Alla ripresa il Lanciano continuava la sua ottima performance mentre la Scarabeo si disuniva tentando soluzioni estemporanee fuori dai giochi in attacco che fin qui avevano fatto le fortune della squadra del duo presidenziale Di Giovanni-Scarabeo e chiudeva il terzo quato sul -9 (55-64). A questo punto coach Mascio optava per il suo quintetto da battaglia con Alifuoco, Valvona e Gaglione a marcare a tutto campo le tre guardie avversarie e i risultati venivano subito con un parzialone di 13-2 che riportava la Scarabeo sul +2 (68-66) del 35' ma nell'azione successiva i padroni di casa al limite dei 24" trovavano una rocambolesca bomba da nove metri a tabellone con Pacaccio. Qui l'inerzia del match tornava nelle mani dei padroni di casa, che sfruttando l'ennesimo blackout ospite si portavano su un rassicurante 76-68 al 38'. Mascio provava il tutto per tutto abbassando il quintetto e facendo rientrare Greco: una bomba di quest'ultimo portava i giochi sul 76-74 e a 29" dal termine Valvona aveva sulle mani il tiro libero del pareggio ma sbagliava la conclusione e il successivo fallo tattico portava la contesa sul 79-76 con 18" da giocare. L'ultima azione decisiva era la fotografia dell'intera partita, con la Scarabeo con poca spaziatura in attacco, movimenti errati di più di un uomo e palla regalata agli abruzzesi, che potevano festeggiare dopo la solita sequenza inutile di tiri liberi.

Da salvare la spettacolare cornice di pubblico offerta dalle due tifoserie, ora la serie si sposta a Venafro, dove giovedì sera alle ore 21 si disputerà una gara 2 ricca di suspence ed adrenalina in cui i tifosi venafrani sperano di ritrovare la capolista schiacciasassi ammirata per tutto il campionato e arduo compito per lo staff tecnico sarà quello di ricaricare le pile e togliere tensione dalle gambe e dalla testa dei giocatori per affrontare nel migliore dei modi una partita senza domani. La Scarabeo Basket Venafro invita tutti i tifosi vicini a questa società a far sentire forte giovedi (e speriamo domenica sera per gara 3) il proprio apporto di tifo e senso di appartenenza nel momento più difficile di questa fantastica stagione.

Comunicato stampa Scarabeo Basket Venafro

 

PROGETTO AUTO ROSETO - BASKET BALL ROSETO 73-72   (17-20, 35-37, 52-56)

Di Emidio0Francani10Settepanella3Neri8
Fioriti13Tassoni16Tavani12Pavia24
Foschi3Di Sante0Di Pietro2Giorgini9
Caivano13Sulpizi0De Santis4Di Giangiacomo8
Di Nicola18--Tiberi2Paranunzione
--------
All. FrancaniAll. Di Ridolfo

 Arbitri: Di Paolo e Castellan (Chieti)

 Note: Cinque falli: Di Emidio, Tassoni, Pavia. Fallo tecnico alla panchina della Virtus Roseto.

 

MACCABI RIPALIMOSANI - TAG COMUNICAZ. TERMOLI 89-72   (26-12, 44-37, 64-60)

Sabatelli0Cefaratti2TosianinePitardi2
P. Pilla1Di Cesare18ColasurdoneVera17
Santella2Di Cristofaro17Lorefice10Cicculli0
Pennacchio5Filipponio13Gaido14Rosito6
Di LauroneCordisco0Sciarretta15Brigantene
Scotto31--Guardascione4Morelli4
All. De VivoAll. Ladomorzi

 Arbitri: Giampietro e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Spettatori 400 circa. Tiri da due: Maccabi 16/30 (53%), Tag Comunicazioni 17/37 (46%). Tiri da tre: Maccabi 11/25 (44%), Tag Comunicazioni 5/25 (20%). Tiri liberi: Maccabi 24/32 (75%), Tag Comunicazioni 23/29 (79%). Rimbalzi: Maccabi 27 (Di Cesare e Pennacchio 8), Tag Comunicazioni 26 (Vera 8). Cinque falli: Scotto, Cefaratti, Vera. Fallo tecnico a Di Cristofaro al 27'.

E' una Maccabi Arena colma all'inverosimile quella che accoglie il derby di garauno dei quarti di finale playoff. Il successo va al Maccabi Ripalimosani su una Tag Comunicazioni Termoli che, dopo essere stata sotto di brutto all'inizio del secondo quarto, paga lo sforzo di una risalita che l'ha portata da -23 a -2 e non riesce a coronare la rimonta. Per quanto riguarda le cifre, la differenza sta tutta nelle percentuali dal campo: praticamente stesso numero di tiri da due realizzati per le due formazioni ma sette tentativi in meno per i ripesi ed esattamente uguale numero di tentativi da tre con percentuale più che doppia della squadra di casa rispetto a quella ospite. Una differenza che è addirittura abissale ad inizio partita e che va costantemente riducendosi nel corso della stessa, con la Tag che però non ha la forza per piazzare la zampata in un finale di partita che - al contrario - è "griffato" dal Maccabi con i canestri decisivi un po' di tutti i giocatori in campo in quel momento e i rimbalzi di un Pennacchio che si segnala per la sua ottima prova sotto i tabelloni.

Il clima nel piccolo impianto di Ripalimosani è di quelli festanti fin da un'ora e più prima della palla a due, con il pubblico che gremisce gli spaliti della Maccabi Arena in ogni posizione e fa sentire alla grande il suo sostegno per la squadra di casa, che - evidentemente glavanizzata dalla situazione ambientale - è autrice di una partenza di quelle che potrebbero segnare immediatamente la partita: percentuali eccezionali da tre (5/7 nel primo quarto, 9/13 al 15') portano il Maccabi a comandare decisamente le operazioni, con Scotto che fa segnare un incredibile 16 nella casella dei punti segnati al decimo minuto e la Tag che è impotente di fronte all'attacco dei padroni di casa. Il piano dei termolesi è quello di dare la palla a Gaido, ma il capocannoniere del campionato è costantemente raddoppiato o triplicato dagli uomini del Maccabi e gli scarichi sul perimetro non danno frutti a coach Fabio Ladomorzi (0/4 da tre degli altri componenti il quintetto adriatico oltre allo 0/3 dello stesso numero 14). Ai ripesi, al contrario, basta buttare la palla in aria per trovare punti a grappoli, con il 26-12 della prima sirena che rispecchia fedelmente quanto si è visto in campo fino a questo momento.

La "messe" ripese continua imperterrita fin quasi alla metà della seconda frazione, con altre quattro triple a segno e la Tag Comunicazioni che sprofonda fino a -23 (38-15 poco prima del 15'). Sembra che la gara sia avviata verso una facile vittoria per i locali, ma, inspiegabilmente, i giocatori di casa si innervosiscono e praticamente si fermano. La Tag, da squadra di carattere, non molla e anzi, passato il lungo momento di sbandamento, comincia a giocare come sa: il Maccabi non segna più, gli adriatici sono guidati da un superbo Sciarretta, che segna da tre, guadagna numerosi tiri liberi e guida i suoi alla risalita, col break che dice 24-3 per i termolesi e consente al team di Ladomorzi di andare all'intervallo con soli sette punti da recuperare. Sono 11 i punti nella frazione del piccolo playmaker termolese ex Geotec Campobasso, per la squadra di casa il canestro è una chimera ed i tre punti messi fino all'intervallo arrivano soltanto dalla lunetta, peraltro con tre 1/2. Il -7 dell'intervallo lungo è manna dal cielo per una Tag Comunicazioni che ha totalmente riaperto una partita che - come detto - sembrava già in archivio.

Al rientro in campo si vede il vero basket da playoff anche se in precedenza le due squadre non si erano certo risparmiate: contatti duri, grande fisicità e intensità ai massimi livelli, con le due squadre che battagliano strenuamente e lealmente su ogni pallone e la Tag che arriva fino a -3 (60-57) dopo che i primi 2'45" di terzo periodo avevano fatto registrare un calcistico zero a zero nei punti segnati. Entra in campo anche Sabatelli, ma le sue condizioni fisiche sono visibilmente non buone e coach De Vivo è costretto a rimettere il suo play in panchina solo dopo pochi minuti. Intanto i ripesi accusano problemi di falli nel settore dei lunghi, con Cefaratti e Pilla che commettono il loro quarto e Di Cristofaro prende un tecnico per un accenno di reazione dopo un fallo subito, unico momento di leggera tensione in un contesto di assoluta lealtà in campo e sugli spalti: Gaido fa -5 con i due liberi e sulla rimessa susseguente realizza il canestro del citato 60-57, anche se non molto tempo dopo commette pure lui il quarto fallo. Scotto forza un tiro e il suo ventinovesimo punto vale il nuovo +7 per Ripa, la frazione si chiude con un gioco da tre punti del grintosissimo Vera che dà ai suoi il -4 del trentesimo minuto.

Proprio in avvio di quarto periodo la Tag raggiunge il minimo svantaggio della partita con l'unico canestro del match da parte di Pitardi che fa 64-62. Ma i termolesi hanno speso tantissimo e devono respirare un attimo: Ripa, allora, piazza un primo minibreak di 7-2 nonostante l'uscita per falli di Cefaratti e la distorsione alla caviglia che mette ko Pilla dopo nemmeno due minuti di quarta frazione. Poi, dopo una tripla a testa per Rosito e Di Cesare e due liberi di Gaido che fanno 76-71, la squadra di De Vivo cala l'asso pigliatutto nonostante il fatto che anche Scotto sia già in panchina per falli ed approfittando dell'uscita per infortunio di Lorefice, che torna in panchina zoppicando. Filipponio segna una tripla, Pennacchio fa +10 (81-71) e Di Cristofaro segna due canestri per il 9-0 che porta il punteggio sull'85-71 a 47" dalla fine e chiude definitivamente le ostilità. E' 1-0 Ripa e alla Maccabi Arena la festa può cominciare.

La palma dell'mvp va di diritto ad Elio Scotto, anche se il suo ingenuo quinto fallo (a centrocampo cercando di recuperare un pallone dal play avversario) macchia un po' una prestazione caratterizzata da un primo quarto davvero mostruoso. Segnalazioni di merito per Pennacchio, Di Cristofaro e Di Cesare da una parte e per Vera e Sciarretta dall'altra. Per la Tag le possibilità di girare la serie a proprio favore ci sono tutte, anche se è assolutamente necessario trovare maggiore continuità nei tiri dal perimetro; dalla parte del Maccabi c'è la grande tranquillità che deriva dall'aver già ampiamente raggiunto e superato l'obiettivo stagionale, anche se resta la pericolosissima tendenza della squadra a perdere le staffe anche quando proprio non se ne vede la necessità. Da sottolineare ancora una volta il clima di estrema correttezza in campo e sugli spalti: solo per citarne una, a fine partita, col pubblico festante in campo, Vera e Gaido restano tranquillamente seduti sulla propria panchina ricevendo i complimenti da parte dei tifosi avversari. Coloro che "sbavano" per la "palla al piede" possono prendere nota... Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì al Palasabetta.

Vittorio Salvatorelli

 

ESAGONO SULMONA - BASKET PENNE 88-87   (13-16, 28-29, 47-51, 67-67)

F. De Grandis22De Lutiis17De LucaneDi Carmine10
Palombizio4Ciccarelli22D´Alessandro13Petrucci12
Domenicucci2Di Mascio0Di FedericoneDe Sanctisne
Maiorano0Mancinelli11Zappacosta1Di Francesco0
R. De Grandis7Gio. Giammarco6Antonucci0Tini4
----Sanders34Tano13
All. N. De GrandisAll. Di Paolo

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Fascia (Isernia)

 Note: 

 

 

QUARTI DI FINALE - GARADUE (9-10/5/2007)

 

RISULTATI

SCARABEO VENAFRO

CARICHIETI LANCIANO

90 84

BASKET BALL ROSETO

PROGETTO AUTO ROSETO

76 64

TAG COMUNICAZ. TERMOLI

MACCABI RIPALIMOSANI

61 56

BASKET PENNE

ESAGONO SULMONA

82 48

 

 

SCARABEO VENAFRO - CARICHIETI LANCIANO 90-84   (23-20, 48-41, 61-66)

Greco19Pescosolido7Pacaccio10Marzoli21
Alifuoco14Gaglione9Nervegna0Ucci10
Scarpa11Cuello12Tatasciore2De Liberato7
Valvona12BruselloneDe Nardis12Pasquini0
Falanga5W. Primavera1Salomone2Amorosone
RomanoneMallamace0GiacomuccineVan Elswyk20
All. MascioAll. Ialacci

 Arbitri: Volpone (Pescara) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: 

La gara 2 dei quarti di finale playoff di C2 tra la Scarabeo Basket Venafro ed il Lanciano ha riservato al numeroso e calorosissimo pubblico presente uno spettacolo vietato ai deboli di cuore con un finale da brividi. La Scarabeo parte contratta in una gara senza domani ma riesce a prendere un leggero margine che si dilata fino al +7 di fine primo tempo, nel corso del quale Cuello, marcato come un atleta di lotta greco-romana da Pasquini, Tatasciore o Salomone, subisce molti falli non fischiati senza palla e, sull'ennesimo contatto duro, mette male il piede e si stira il polpaccio (continuerà la partita zoppicando fin quando lui uscirà per falli mentre i suoi marcatori no...).

Il terzo quarto è drammatico per la squadra di casa, che vede vicina la fine ingloriosa della stagione andando giù nel punteggio (13-25 il parziale) con inerzia e situazione falli nettamente a sfavore. Ma guai a sottovalutare il cuore dei campioni e degli uomini veri: Amedeo Alifuoco suona la carica, Rosario Falanga dimentica i suoi acciacchi, Peppe Mallamace la sua carta d'identità e Scarpa, Gaglione, Greco e Valvona seguono la scia dettata dal toro di Cassino e la rimonta inizia al 32' e si concretizza al 35' sul 72 pari. Nel frattempo Pescosolido, dopo aver rubato la palla del -3, si vede fischiare un assurdo quinto fallo che lo rimette in panchina sul più bello, ma ormai il treno di casa ha iniziato la sua corsa e l'ultima mossa di coach Mascio di mettere zona a 3' dalla fine paga i giusti dividendi con i padroni di casa che rubano palla e chiudono i giochi in contropiede. La formazione del duo presidenziale Di Giovanni-Scarabeo ora deve chiudere i giochi, bissando il soffertissimo successo di gara 2 e sfruttando il fattore campo domenica sera ore 19 con l'apporto decisivo del suo fantastico pubblico.

Comunicato stampa Scarabeo Basket Venafro

La Carichieti era chiamata a bissare l'impresa di gara 1 per ottenere un improbabile passaggio del turno e, a dire il vero, ci è andata molto vicina. Alla fine l'ha spuntata la forza di nervi e la maggiore esperienza della compagine molisana, che, dopo essere stata in grave difficoltà nel terzo quarto e terrorizzata all'idea di vedere vanificato il lavoro di un'intera stagione vissuta da dominatrice, ha compiuto la rimonta vincente nell'ultima frazione di gioco.

La cronaca: coach Ialacci in avvio si affida a Marzoli, Van Elswyk, De Nardis e Pasquini, con il “baby” De Liberato in cabina di regia. Venafro risponde con Greco, Scarpa, Cuello, Valvona e Pescosolido. Sulla carta non ci dovrebbe essere partita. Dopo tre minuti, col punteggio inchiodato sullo 0 a 0 è Venafro ad aprire le danze col solito Pescosolido che va a concludere con una splendida penetrazione, ma si capisce in breve che Lanciano darà battaglia fino all'ultimo respiro. Il primo quarto si conclude con Venafro avanti di 3. I molisani conducono i giochi per l'intera durata delle prime due frazioni, con un punteggio che oscilla tra il più 7 e il più 3. Lanciano rimane sempre in partita grazie alla strepitosa prestazione di Marzoli nei primi due quarti e all'esperienza in difesa di Van Elswyk, abile a contenere Scarpa e a vincere la maggior parte dei duelli a rimbalzo. Complice il nervosismo, Pescosolido incappa nello stesso errore commesso a Lanciano: infatti, commesso il terzo fallo, si vede assegnare un fallo tecnico per le vibrate proteste nei confronti degli arbitri e coach Mascio è costretto a richiamarlo in panchina. Tuttavia il sostituto Alifuoco gioca un grande match, arricchito da un paio di bombe che tengono avanti la Scarabeo. Il secondo quarto si chiude sul 48 a 41 per Venafro.

Nella ripresa la Carichieti gioca a livelli stratosferici e mette per la prima volta la testa avanti. Ucci (17 anni) gioca da veterano consumato e va a canestro infilando la difesa avversaria come un coltello caldo nel burro, De Nardis è in giornata di grazia, infatti trova rimbalzi, assist e canestri a ripetizione. I frentani toccano il vantaggio massimo di 9 punti alla metà del terzo quarto. Il match è più avvincente che mai. Marzoli commette il quarto fallo e coach Ialacci è costretta a richiamarlo in panchina. Il terzo quarto termina con Lanciano avanti di 5 punti (66 a 61). Si ricomincia con Lanciano indomita che con De Nardis piazza subito una bomba da distanza siderale, a dire il vero alquanto “sconsiderata”, ma pesantissima. I tifosi ospiti sono in delirio, compreso il presidente seduto in panchina che non sta nella pelle. Il sogno “impossibile” di qualificazione sembra vicino. Purtroppo è qui che Lanciano perde verve e carattere e, complice anche la stanchezza, concede a Greco e compagni i canestri del pareggio e del sorpasso, avvenuto a 5 minuti dal termine. Il punteggio a metà quarto è 72 a 71 per Venafro. Cuello e Pescosolido escono per falli, tuttavia la Carichieti non riesce a sfruttare questa ghiotta occasione e la partita si avvia alla conclusione col numeroso pubblico molisano in festa e i tifosi lancianesi (poco meno di un centinaio al seguito) tristi ma non demoralizzati, consapevoli anche del fatto che la loro squadra, infarcita di ben cinque elementi della juniores, sta disputando dei playoff fantastici al cospetto di uno squadrone di categoria superiore. La bomba di Pacaccio in chiusura limita il passivo. Il finale è Venafro 90 Lanciano 84.

Il verdetto è rimandato a domenica 13 maggio, con la “bella” da disputare ancora sul campo di Venafro. Una nota di merito va alle due tifoserie che hanno dato vita ad una fantastica festa dello sport. Unica nota stonata viene dal play molisano Pescosolido, che uscendo dal campo rivolge frasi di scherno alla tifoseria ospite. Gesto del tutto fuori luogo a margine di un match corretto e leale.

Antonio Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

 

BASKET BALL ROSETO - PROGETTO AUTO ROSETO 76-64   (19-12, 39-21, 57-33)

Settepanella6Neri14Di Emidio6Francani7
Tavani20Pavia18Fioriti7Tassoni16
Di Pietro2Giorgini1Piccinini0Foschi3
De Santis2Di Giangiacomo13Di Sante5Caivano2
Tiberi0--Sulpizi1Di Nicola17
----Di Febone--
All. Di RidolfoAll. Francani

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e Foresti (L'Aquila)

 Note: Cinque falli: De Santis, Pavia, Tassoni.

 

TAG COMUNICAZ. TERMOLI - MACCABI RIPALIMOSANI 61-56   (22-13, 28-23, 40-38)

TosianinePitardi0SabatellineCefaratti12
ColasurdoneVera10P. Pilla2Di Cesare8
Lorefice6Cicculli1Santella1Di Cristofaro16
Gaido29Rosito0Pennacchio1Filipponio1
Sciarretta2Brigante0Di LauroneCordiscone
Guardascione11Morelli2Scotto15--
All. LadomorziAll. De Vivo

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Ferrante (Pescara)

 Note: Spettatori 600 circa, in maggiornaza ospiti. Espulsi Cefaratti e Cicculli al 39' per reciproche scorrettezze.

Tag-Maccabi, atto secondo. In una partita molto diversa da quella di andata è la formazione termolese ad imporsi su quella ripese. Nella "sauna" di un Palasabetta pieno di gente e rumorosissimo, Fabio Ladomorzi fa gli aggiustamenti dovuti dopo la bruciante sconfitta di garauno, stringendo tantissimo le maglie in difesa e mettendo a sorpresa in quintetto base Brigante, uno che nella sua metà campo sa giocare e anche molto bene, con il preciso compito di mettere la museruola ad Elio Scotto. Compito assolto in pieno ed in maniera egregia dall'ex Olimpia Campobasso, la cui marcatura strettissima sulla guardia ospite è una delle chiavi della vittoria della sua squadra insieme alla ritrovata vena di un Gaido di nuovo devastante (quasi la metà dei 61 punti segnati dalla Tag sono suoi) e ad un Vera che fa tanto lavoro oscuro e, insieme al suo connazionale, mette dentro i punti decisivi nel finale di partita.

Dall'altra parte quaranta minuti di difesa a zona, la tattica giusta per sfruttare la scarsa vena al tiro da tre degli adriatici (ancora una volta deficitari dall'arco), con la possibilità di chiudere il discorso che sfuma a causa soprattutto delle percentuali che non sono nemmeno paragonabili a quelle del match di andata e di fatto condannano i ripesi ad una bella che promette fin da adesso ulteriore spettacolo. Con Scotto molto ben limitato, come detto, dalla difesa di casa, sono Di Cristofaro e soprattutto un grande Cefaratti a trascinare la propria formazione, cui alla fine manca quel pizzico di freddezza in più dalla lunetta che avrebbe certamente permesso di passare il turno e continuare il sogno playoff.

Parte molto bene la Tag, che probabilmente sorprende il Maccabi con la sua difesa forte e la mossa a sorpresa di Brigante su Scotto. La prima parte della frazione di avvio è tutta di marca termolese, con Lorefice (regolarmente in campo) e compagni che sono più sciolti e prendono anche 11 punti di vantaggio sul punteggio di 22-11 a poco più di un minuto dalla sirena. Un contropiede di Scotto chiude il primo periodo con la squadra di casa a +9 in un match dominato comunque dalla tensione per l'altissima posta in palio, con la Tag che sa di non poter sbagliare e il Maccabi consapevole di essere vicino ad un traguardo che permetterebbe di nobilitare ulteriormente una stagione fin qui davvero strepitosa.

Comincia un secondo quarto non bello (anzi, a dir la verità piuttosto brutto), con le difese a prendere decisamente il sopravvento sugli attacchi e i contatti che si fanno durissimi, a volte anche oltre i limiti del consentito, con la coppia arbitrale che spesso e volentieri manca di fischiare qualche fallo che, se sanzionato, avrebbe certamente l'effetto di calmare un attimo gli animi in campo. Il risultato è il misero parziale di 6-10 con il quale le due squadre vanno all'intervallo lungo, con i ripesi che non riescono ad approfittare della scarsissima vena degli avversari sbagliando tanto a loro volta (un solo canestro su azione) e riuscendo a mettere fieno in cascina solamente con tiri liberi. Per coach De Vivo si segnala ancora una volta Pennacchio, lungo sottodimensionato ma dotato di un tempismo nell'andare a rimbalzo decisamente fuori dal comune, mentre Fabio Ladomorzi fa sempre affidamento su Gaido, che mette quattro dei sei punti totali della sua squadra dal decimo al ventesimo minuto. Si va negli spogliatoi con la Tag ancora sopra di cinque lunghezze.

Tornate in campo, le due squadre cominciano a giocare un po' meglio: per la Tag il mattatore è sempre Gaido (altri 8 nella frazione), Ripa risponde ritrovando per un attimo la mano dall'arco dei tre punti. A dimostrazione del fatto che segnare dalla lunga distanza sia in questa serie lo spartiacque fra le due formazioni, il Maccabi si riporta completamente a contatto con una tripla di Di Cristofaro che fa -3 (34-31) e segue un analogo canestro da tre di Scotto che aveva fatto -6. Nel frattempo anche Cefaratti commincia a scaldare la mano, mettendo canestri importantissimi col suo tipico jumper dalla media nonostante le mani davanti agli occhi del suo marcatore. Guardascione risponde al pivot avversario, ma è Ripa ad avere in mano le redini della partita: Scotto ha preso le misure a Brigante e piazza la tripla del pareggio (38-38) a 1'20" dal trentesimo, Cicculli fa 1/2 dalla lunetta, gli ospiti hanno tre volte consecutivamente la possibilità di passare a condurre, ma Di Cirsotfaro sbaglia il canestro del +1 e Di Cesare fallisce prima la tripla del +2 e poi ancora il tiro del +1. Il quarto si chiude con un libero di Lorefice che consente alla sua squadra di tenere ancora due punti di margine alla terza sirena.

Tutto, allora, si deciderà nella quarta frazione, aperta da due punti dell'immancabile Gaido, cui risponde l'altrettanto immancabile canestro dalla media di Cefaratti. Ripa è in pieno trend positivo, con Di Cristofaro che fa -1 dalla lunetta e poi sorpassa da tre portando la situazione sul 42-44. Un libero di Gaido e canestri in sequenza di Guardascione e Cefaratti fanno 45-46, lo stesso pivot ripese prende un rimbalzo offensivo e segna il 45-48. Ma la partita non ci mette molto a "girare" di nuovo, ancora una volta grazie ad un tiro da tre: è Gaido (chi altri?) a segnare dall'arco pareggiando la situazione, con Lorefice che subito dopo piazza i liberi del 50-48. Per qualche minuto la Tag resta davanti nel punteggio, Ripa tiene con i rimbalzi offensivi ma ancora una volta "perde" le percentuali in attacco, almeno fino a quando Scotto va in contropiede e sorpassa di nuovo (51-52). Siamo a 1'45" dalla fine del match, Gaido subisce fallo e va in lunetta sbagliandoli entrambi, e sul suo secondo errore Cicculli e Cefaratti si spintonano a rimbalzo. L'arbitro sanziona l'espulsione per entrambi, Di Cesare mette un libero su due (51-53) ma Vera pareggia col 2/2, sorpassa segnando da sotto e fa +3 con l'1/2 del 56-53 a 35" dalla sirena. Il Maccabi non molla, entra Santella che subisce fallo e mette un libero (56-54), il fallo tattico su Guardascione manda in lunetta il canuto pivot termolese, che ne segna uno solo. Gaido corona la sua grande prestazione conquistando il rimbalzo d'attacco e facendo il 2/2 del 59-54, Di Cristofaro va a segnare in entrata, ma un nuovo 2/2 di Gaido a -3" fissa definitivamente il punteggio finale.

Finisce ancora una volta con gli applausi a tutti del pubblico di fede ripese e Gaido che va a ringraziare i tifosi ospiti che lo acclamano nonostante sia stato l'uomo decisivo per la sconfitta della loro squadra meritando la palma indiscussa di mvp della partita. Domenica è in programma garatre, che deciderà quale delle due formazioni passerà il turno. Davvero un peccato che l'altra debba terminare la sua stagione.

Vittorio Salvatorelli

 

BASKET PENNE - ESAGONO SULMONA 82-48   (16-12, 37-19, 65-33)

De Luca2Di Carmine2De Lutiis11Palombizio0
D´Alessandro7Petrucci13Ciccarelli12Domenicucci0
Di Federico0De Sanctis8Di Mascio3Maiorano2
Zappacosta13Di Francesco2Mancinelli3R. De Grandis10
Antonucci2Tini11Gio. Giammarco4Petrilli3
Sanders17Tano5----
All. Di PaoloAll. N. De Grandis

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e Giansante (Spoltore)

 Note: 

 

 

QUARTI DI FINALE - GARATRE (12-13/5/2007)

 

RISULTATI

SCARABEO VENAFRO

CARICHIETI LANCIANO

69 74

BASKET BALL ROSETO

PROGETTO AUTO ROSETO

56 86

BASKET PENNE

ESAGONO SULMONA

87 59

TAG COMUNICAZ. TERMOLI

MACCABI RIPALIMOSANI

88 91*

* dopo un tempo supplementare

 

 

SCARABEO VENAFRO - CARICHIETI LANCIANO 69-74   (21-19, 36-32, 53-58)

Greco18Pescosolido12Pacaccio13Marzoli23
Alifuoco2Gaglione6Nervegna5Ucci4
Scarpa10Valvona14Tatasciore2De Liberato4
BruselloneFalanga4De Nardis0Pasquini2
N. Mascio0Mallamace3Salomone8Amoroso2
----AltarinoneVan Elswyk11
All. MascioAll. Ialacci

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Tarquinio (Pescasseroli)

 Note: 

Quando all'indomani di gara 1, disputatasi a Lanciano, la Carichieti aveva trasformato il sogno di qualificazione da “impossibile” a “improbabile”, grazie alla splendida vittoria contro la Scarabeo, erano in pochi a credere che i frentani avrebbero avuto la forza di trasformare l'improbabile in “realtà” andando a vincere anche in casa della prima della classe. E mentre a Venafro oggi si consuma un dramma sportivo, al termine di un campionato condotto da indiscussa dominatrice, a Lanciano si vola sulle ali della fantasia e dell'entusiasmo. Perché il regolamento prevede che i verdetti della regular season possano essere sovvertiti nella lotteria dei playoff e Lanciano è proprio quello che ha fatto, sovvertendo un pronostico che la vedeva sicura eliminata al termine di questa prima settimana di gare ad eliminazione diretta. A Venafro va il nostro personale applauso per la meravigliosa stagione disputata. La compagine molisana è probabilmente arrivata ai playoff con le batterie scariche e ha trovato di fronte una squadra la cui ossatura principale è composta da “ragazzini” capaci di recuperare meglio le forze in una settimana di gare giocate a ritmi elevatissimi.

La cronaca: pubblico delle grandi occasioni a Venafro, circa 500 i tifosi presenti, di cui un centinaio da Lanciano. La Carichieti schiera una formazione speculare a quella di gara 2, con De Liberato play, Marzoli e De Nardis le guardie e Van Elswyk e Pasquini i lunghi, mentre Venafro, orfana dell'infortunato Cuello (assenza che peserà non poco sul risultato finale), risponde con Pescosolido in cabina di regia, Valvona e Greco guardie, Scarpa e il “super veterano” Mallamace sotto canestro. Pronti via e dopo appena due minuti di gioco è già 10 a 2 per la Scarabeo. Greco e compagni non sbagliano niente. Venafro ricorrere a tutta la classe dei suoi uomini per raggiungere il vantaggio massimo di 10 punti, di contro Lanciano sbaglia numerosi tiri dalla distanza, a causa anche dell'impossibilità di violare le strettissime maglie avversarie. Un'altra squadra sarebbe stata tramortita dalla partenza dei molisani, ma non Lanciano che rientra in partita con pazienza. La difesa frentana migliora di minuto in minuto e il primo quarto si chiude sul 21 a 19 per i padroni di casa.

Il secondo quarto presenta lo stesso canovaccio del primo, Lanciano è un po' imballata davanti e soffre l'ottima difesa della Scarabeo che allunga di nuovo il passo fino a più 7. De Nardis non trova fortuna al tiro, come del resto fanno anche Ucci e De Liberato. Ci pensa Nervegna (preziosa la sua prestazione) a trovare un'importante conclusione dalla lunga distanza che suona la carica per la formazione di Linda Ialacci, la quale dà vita ad un continuo valzer di playmaker per contenere le sfuriate di Pescosolido e Greco. In cabina di regia si alternano De Liberato, Ucci, Nervegna e Amoroso. Tutti i ragazzi fanno la loro parte con abnegazione e, verso la fine del secondo quarto, Greco e compagni cominciano a mostrare i primi evidenti segni di stanchezza. Marzoli si scrolla di dosso l'emozione dei primi minuti e fornisce l'ennesima grandissima prestazione dell'anno (sarà di 23 punti il bottino personale del ragazzo di Chieti al termine dell'incontro). Il secondo quarto si chiude sul 36 a 32 per Venafro.

Le squadre tornano in campo per le ultime due frazioni di gioco che emetteranno il verdetto finale e come avvenuto in gara 2 è Lanciano a prendere in mano l'inerzia del match. Ci pensa Pacaccio a migliorare la percentuale dei frentani al tiro da 3: dalle sue mani partono le parabole vincenti che avvicinano sempre di più i frentani agli avversari. Capitan Salomone, reduce da un infortunio che ne ha limitato il rendimento, torna più in forma che mai, e trova canestri e rimbalzi importanti per il recupero e il sorpasso di Lanciano, che si concretizza a metà quarto. Coach Ialacci si permette il lusso di risparmiare Van Elswyk e Marzoli (autore di 4 falli) per più di mezza frazione, ma i “ragazzini” terribili tengono testa alla prima della classe e il terzo quarto si chiude con Lanciano avanti 58 a 53.

L'ultima drammatica frazione è vissuta all'insegna dell'equilibrio. Venafro non riesce a recuperare i punti di svantaggio e Lanciano non riesce a piazzare l'allungo decisivo. La partita vive su un continuo filo di incertezza. Si arriva così agli ultimi minuti con i molisani decisamente affannati. Adesso i rimbalzi in difesa e in attacco sono appannaggio di Peter Van Elswyk e Scarpa è in difficoltà contro il lungo frentano. Pacaccio non fallisce i tiri liberi che proiettano Lanciano sul più 7. Manca un minuto al termine. Lentamente il tifo molisano si spegne. Gaglione con una bomba rimette in partita Venafro. Mancano pochi secondi. Venafro tenta gli ultimi disperati assalti. Il tiro disperato di Greco si infrange sul ferro, Van Elswyk vola più alto di tutti e abbranca il pallone. Nessuno potrà più sottrarglielo. Il suono della sirena è soffocato dall'urlo dei cento tifosi frentani al seguito che invadono il campo per festeggiare con la squadra e i dirigenti. L'improbabile è diventato realtà. Adesso Lanciano è chiamata a trasformare nuovamente l'impossibile in “improbabile”. L'appuntamento è domenica 20 maggio alle 19:00 al Pala Santa Rita contro Progetto Auto Roseto, già sconfitta in casa e a domicilio durante la regular season. Lanciano incrocia le dita... il sogno continua.

Antonio Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

 

BASKET BALL ROSETO - PROGETTO AUTO ROSETO 56-86   (18-21, 30-35, 44-64)

Settepanella2Neri9Di Emidio0Francani19
Tavani8Pavia12Fioriti10Mincarelli2
Di Pietro0Giorgini12Tassoni27Piccinini3
De Santis0Di Giangiacomo11Foschi10Di Sante0
Tiberi2ParanunzioneCaivano7Sulpizi0
----Di Nicola8Di Febo0
All. Di RidolfoAll. Francani

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Fascia (Isernia)

 Note: Fallo tecnico a Tavani.

Il derby fraticida playoff va alla Virtus. Dopo il passo falso della gara 2, i ragazzi di Francani entrano concentratissimi in campo e già dai primi minuti di gioco si avverte una leggera supremazia, anche se la Basket Ball tiene il gioco fino al secondo quarto. Dal terzo quarto in poi, sembra che in campo ci sia solo la Progetto Auto, quando Francani e Tassoni con una prova decisamente "maschia" prendono le redini della squadra e insieme dominano fino alla fine, dove c'è spazio anche per una bomba da tre di Piccinini, che chiude il conto.

Antimo Caporaletti

 

BASKET PENNE - ESAGONO SULMONA 87-59   (18-18, 41-29, 72-37)

De Luca0Di Carmine7F. De Grandis10De Lutiis11
D´Alessandro9Petrucci8Palombizio2Ciccarelli17
Di Federico0De Sanctis6Domenicucci8Di Mascio2
Zappacosta5Di Francesco11Maiorano0Mancinelli6
Antonucci11Tini8R. De Grandis3Petrilli0
Sanders16Tano6----
All. Di PaoloAll. N. De Grandis

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e Persia (L'Aquila)

 Note: 

 

TAG COMUNICAZ. TERMOLI - MACCABI RIPALIMOSANI 88-91   (12-16, 36-37, 58-57, 74-74)

TosianinePitardi6Sabatelli9Cefaratti4
Colasurdo0Vera16P. Pilla3Di Cesare22
Lorefice11Cicculli6Santella7Di Cristofaro7
Gaido30Rosito3Pennacchio3Filipponio2
Sciarretta7Brigante0Di LauroneCordiscone
Guardascione2Morelli7Scotto34--
All. LadomorziAll. De Vivo

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e De Panfilis (Pescara)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Spettatori 700 circa, in maggioranza ospiti. Cinque falli: Filipponio, Cefaratti, Pitardi, Lorefice, Guardascione, Cicculli, Gaido. Espulsi Di Cristofaro e Morelli.

Ha avuto, finalmente, il suo epilogo la bellissima serie di partite tra Tag Virtus Termoli e Maccabi Ripalimosani. Il sacrificio di esser rimasti incollati sugli spalti, nonostante la temperatura proibitiva, per i circa 800 spettatori è valso veramente la pena. Un incontro spettacolare con continui ribaltamenti di punteggio, rincorse e recuperi. Chi non è certo abituato a seguire il basket ne sarà rimasto sorpreso mentre gli amanti della palla a spicchi hanno potuto ammirare, forse, la più bella partita giocata negli ultimi dieci anni a Termoli.

Pronti via. Il primo quarto le due squadre lo iniziano entrambe contratte; i vari banali errori che si susseguono sono frutto di una spiccata tensione dovuta all’importanza della posta in palio. Se la Tag gioca difendendo a uomo, Ripalimosani opta subito per una difesa a zona lasciando poco spazio a Gaido e si guarda da non cedere rimbalzi offensivi. La strategia funziona e i ragazzi di coach De Vivo vanno avanti di tre lunghezze ringraziando Scotto che è capace di infilare due canestri dalla lunga distanza uno dietro l’altro. Il Palasabetta inizia a scaldarsi. Entrambe le tifoserie, oggi molto più calme e ordinate, incitano senza sosta i propri giocatori. Il primo quarto si conclude con una perfetta stoppata di Gaido ai danni di Scotto che manda in alto il valore dei decibel dell’impianto sportivo.

Stessa musica nel secondo quarto: Virtus Termoli costretta ad inseguire 12-16. Per merito della difesa, i locali volano, agganciano gli avversari sul pari e tentano addirittura un primo sorpasso con Vera. Il gioco è duro sotto i tabelloni non si risparmiano contatti sui rimbalzi e Cefaratti fa la voce grossa in molteplici situazioni. Allora Ladomorzi decide di inserire Cicculli dando ordine di arginare il post. I due, espulsi nella gara precedente, danno vita ad un gioco maschio ma leale. È proprio il centro termolese ad avere la meglio: in tre minuti fa sei punti con golosissimi assist che arrivano dalle mani di Pitardi. Cicculli è così devastante e fa commettere a Cefaratti il terzo fallo costringendolo a minuti di completo anonimato in difesa. Così il quarto si conclude con un punto di vantaggio Maccabi e la completa sensazione che la partita riserverà delle altre sorprese.

Alla ripresa arriva, per entrambe le formazioni, il momento di sfoggiare il repertorio nei tiri dalla lunga distanza. Ne vengono fuori ben sette in totale da posizioni impensabili. Il punteggio cambia e il vantaggio dei termolesi aumenta. Per sei interminabili minuti gli ospiti non segnano bloccati a quota 40 da una crisi di gioco e da infrazioni determinate dal gran ritmo della difesa termolese. Di Cristofaro rimedia un fallo antisportivo dato che spinge con la testa il corpo di Lorefice e poco dopo l’arbitro lo espelle per proteste troppo vivaci. Può essere il punto di svolta, la Tag arriva anche ad avere 12 punti di vantaggio (56-44), si lascia trasportare sulle ali dell’entusiasmo e abbassa la guardia in difesa. Cosa pericolosa con un giocatore di categoria superiore come Scotto, un infallibile tiratore. In due minuti gli ospiti si riavvicinano minacciosi per concludere il periodo 58-57.

Con dieci minuti per decidere chi andrà in semifinale i giocatori danno tutto ciò che hanno. Lorefice carica il pubblico che raccoglie l’invito e trasmette la sua grinta sul parquet. È anche il momento dell’entrata di Sabatelli per gli ospiti, il play titolare infortunato prende il posto di Filipponio e viene accolto da un’ovazione da parte della tifoseria. È Morelli che dà un assist prezioso per Vera e segna un canestro in sospensione cadendo all’indietro. Ma il gravare dei falli per molti giocatori Virtus li costringe a non rischiare in difesa e come al solito il Maccabi acquista forza. Gaido, indiscusso protagonista della partita, deve anch’egli uscire per raggiunto limite di falli e la Tag deve totalmente reinventarsi. Di Cesare è la pedina fondamentale di questi ultimi minuti. Trova punti dai tiri liberi che si procura andando a prendere tutti i rimbalzi difensivi. Quando si lima un piccolo passo in avanti dei ripesi 74-72 a 37 secondi dalla fine Lorefice forza il muro difensivo e conclude appoggiando. È il pareggio e si concretizza l’idea del tempo supplementare.

Tempo supplementare che non può iniziare meglio per Sciarretta, che si fa strada con palle rubate e penetrazioni incisive. Sembra il vantaggio giusto, e il pubblico lo sottolinea e ne è convinto, ma Sabatelli prima e poi Di Cesare tornano sotto. Oramai si gioca con la forza dei nervi e il cuore. Gli ultimi attacchi Tag non danno punti ma portano ancora falli e tiri liberi per il freddo Di Cesare. La bilancia ora ha cambiato lato. A 5 secondi dal termine il tabellone dice 88-91 e l’ultimo attacco va nelle mani di Rosito che prova il pareggio ma non va. La festa ripese prende subito vita mentre l’incredulità si legge nei volti dei giocatori di casa. Un lungo applauso li avvolge è l’ammirazione per ciò che hanno dimostrato in campo. Non si aspettavano certo di essere eliminati al primo turno dopo un campionato condotto ai primi posti. Al Maccabi ora il difficile compito di far fronte alla corazzata Penne consapevole di essere rimasta l’unica squadra molisana dopo che anche il Basket Venafro ha trovato l’eliminazione per mano di un Lanciano corsaro.

Galileo Cannarsa - da primonumero.it

Orgoglio e amarezza. Un titolo che sarebbe andato bene con qualsiasi vincitore. Orgoglio per un campionato ed una serie di playoff giocati con tutto l'impegno possibile, ed anche qualcosa in più. Amarezza per una uscita anticipata che nessuna delle due meritava. Il PalaSabetta è teatro di una battaglia fatta di sudore e lacrime, forza e astuzia. In questo momento è davvero difficile fare la cronaca di una partita irripetibile e così diversa ad ogni minuto. Forse impossibile, certamente inutile. Ci vorrebbe ben altra penna per descrivere l'otto volante delle emozioni con le due squadre a rincorrersi per 45 minuti. E se l'ultima tripla di Rosito fosse stata più precisa la sauna per la folla presente sulle tribune si sarebbe allungata ancora molto.

Il Maccabi Ripalimosani era la squadra più in forma di questo finale di campionato, assieme al Lanciano ed al Penne. Incontrarla al primo turno non è stato un colpo di fortuna per la Virtus, ma la possibilità di passare il turno i giocatori di coach Ladomorzi l'hanno avuta in mano in diverse occasioni, salvo poi essere ripresi e superati dai ripesi, mai domi, sempre conviti dei propri mezzi e fabbri delle loro fortune, compresa l'ultima tripla di Sabatelli che ha praticamente deciso l'incontro. Ci sarà spazio per recriminazioni e rimpianti. In 45 minuti ci sono stati errori, decisioni sbagliate, fischi avversi. Ognuno di questi poteva evitare la sconfitta. Ma ci sono stati anche errori degli avversari, loro decisioni sbagliate, fischi amici. Ogni palla poteva cambiare la partita, a questo punto il Ripalimosani ha meritato il passaggio del turno, così come lo avrebbe meritato la Tag Comunicazioni. Il lungo applauso della tribuna termolese al termine della gara era un ringraziamento per la grande serata di sport. Ad entrambe le squadre. In bocca al lupo ai cugini di Ripa. A Penne sarà ancora più dura.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli

 

 

SEMIFINALI - GARAUNO (20/5/2007)

 

RISULTATI

CARICHIETI LANCIANO

PROGETTO AUTO ROSETO

70 68

MACCABI RIPALIMOSANI

BASKET PENNE

85 72

 

 

CARICHIETI LANCIANO - PROGETTO AUTO ROSETO 70-68   (23-17, 42-33, 60-47)

Pacaccio5Marzoli11Di Emidio3Francani28
Nervegna0Ucci11Fioriti4Mincarelline
Tatasciore4De Liberato4Tassoni8Piccininine
De Nardis3Pasquini2Foschi5Di Sante0
Salomone6Amoroso0Caivano10Sulpizine
GiacomuccineVan Elswyk24ChiappinineDi Nicola10
All. IalacciAll. Francani

 Arbitri: Foresti e Persia (L'Aquila)

 Note: 

Al termine di una gara ricca di emozioni, la spunta la Carichieti, ma quanta fatica per aver ragione della compagine di coach Francani! Decisivi gli errori finali ai tiri liberi del lungo rosetano Fioriti, che, nella bolgia del Pala S. Rita, a tempo scaduto, non trova la freddezza per realizzare i due punti del pareggio, che sarebbero valsi i tempi supplementari. Lanciano si porta così sull'uno a zero e si giocherà a Roseto le proprie chances di passaggio del turno.

Il Pala S. Rita è stracolmo all'inverosimile, tanto che larga parte del pubblico non trova posto a sedere ed è costretto a seguire l'incontro in piedi. Lanciano schiera in avvio Ucci, Marzoli, De Nardis, Van Elswyk e Salomone, mentre Roseto risponde con Francani in regia, Fioriti e Caivano sotto canestro, e Tassoni e Di Nicola guardie. L'inizio è tutto di marca ospite, infatti la Virtus in due minuti si porta sul 10 a 3, ma è un fuoco di paglia. La Carichieti reagisce e in breve recupera lo svantaggio grazie alle incursioni di Ucci, di Marzoli e di Salomone. Van Elswyck (straripante la sua prestazione) rende dura la vita del lungo ospite Caivano. Il primo quarto si conclude con Lanciano in vantaggio 23 a 17. Nel secondo quarto coach Ialacci, principale artefice delle fortune frentane, lascia largo spazio ai giovani. A metà quarto si registra l'impiego contemporaneo di ben quattro elementi della juniores: De Liberato in cabina di regia, con Amoroso e Ucci a completare la linea avanzata, sotto canestro Pasquini con il lungo Tatasciore “chioccia” del gruppo. La prova del lungo frentano sarà impeccabile e il contributo alla vittoria di gara 1 decisivo. Ottima, infatti, la sua prestazione in fase difensiva. I ragazzini della juniores non deludono e giocano un basket molto fluido riuscendo a piazzare un importante vantaggio di 13 punti, grazie ad un'ottima circolazione di palla. Il pubblico del Pala S. Rita non crede ai propri occhi e la squadra merita gli applausi a scena aperta della folta platea. Il secondo quarto si chiude sul 42 a 33 per Lanciano.

Nel terzo quarto la musica non cambia e l'incontro prosegue con la Carichieti che controlla la gara con un margine di circa 10 punti di vantaggio che aumenta fino al termine della frazione che si chiude sul 60 a 47 per la Carichieti. Ma sarà nell'ultima frazione che si registreranno le emozioni più forti: infatti, la Virtus è squadra dura a morire e, nonostante lo svantaggio, gioca un grandissimo ultimo quarto difendendo con grinta e senza lasciare spazio alle sfuriate frentane. La Carichieti non trova più punti dalla distanza, e ogni tiro si infrange contro il ferro. Il play rosetano Francani gioca una partita stellare, sarà di 28 punti il bottino personale al termine dell'incontro, prende in mano la squadra e suona la carica per la rimonta, che si concretizza a un minuto dal termine, prima con l'aggancio e poi con il sorpasso, grazie ad una bomba in precario equilibrio del play virtussino che gela il Pala S. Rita. Dura un istante, perché Mario Pacaccio, sul capovolgimento di fronte, dopo una gara insolitamente sterile in fase realizzativa, tira fuori dal cilindro la bomba del nuovo vantaggio. Ora Lanciano difende il vantaggio a denti stretti e ottiene un importante rimbalzo in difesa con Tatasciore. Il lungo frentano lancia in contropiede Marzoli che subisce fallo in penetrazione. Realizzerà un solo tiro libero, quello che fisserà il punteggio sul 70 a 68 per la Carichieti a 6 secondi dal termine. L'Epilogo vede Roseto fallire i liberi del'aggancio a tempo ormai scaduto. Il Pala S. Rita esplode in un boato liberatorio. Il finale regala applausi per i vinti e per gli sconfitti. Ora ai ragazzi di Linda Ialacci toccherà espugnare il Palasport di Roseto almeno una volta su due, per centrare il sogno impossibile della finale.

Antonio Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

 

MACCABI RIPALIMOSANI - BASKET PENNE 85-72   (22-19, 40-39, 60-52)

Sabatelli12Cefaratti5De Luca0Di Carmine10
P. Pilla0Di Cesare20D´Alessandro9Petrucci12
SantellaneDi Cristofaro16Di Federico2De Sanctis1
Pennacchio0Filipponio9Zappacosta0Di Francesco1
Di Lauro0CordisconeAntonuccineTini2
Scotto23--Sanders18Tano17
All. De VivoAll. Di Paolo

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: Spettatori 500 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Maccabi 15/36 (42%), Penne 27/54 (50%). Tiri da tre: Maccabi 12/30 (40%), Penne 2/12 (17%). Tiri liberi: Maccabi 19/28 (68%), Penne 12/18 (67%). Rimbalzi: Maccabi 35 (Di Cesare 14, Cefaratti 10), Penne 38 (Sanders 13). Falli tecnici alla panchina del Maccabi al 9' e a Scotto al 32'.

Il Maccabi Ripalimosani fa sua con merito garauno della semifinale playoff superando il Penne e portandosi sull'1-0 nella serie. Davanti ad un pubblico numerosissimo e festante, con la Maccabi Arena in gran parte "dipinta di giallo" dalle magliette dei tifosi locali in perfetto stile Golden State Warriors, i ripesi tirano fuori una prova gagliarda in attacco e in difesa di fronte alla favorita avversaria, partendo forte, tenendo bene sul ritorno degli abruzzesi e piazzando la zampata decisiva a cavallo fra la fine del terzo e l'inizio del quarto periodo di gioco. Per quanto riguarda le cifre, la differenza sta completamente nelle percentuali al tiro da tre, con il 40% del Maccabi che sovrasta il misero 17% degli ospiti e, insieme alle tante palle recuperate dalla formazione molisana, è la chiave del bel successo ripese contro un Penne che dimostra di avere tutte le carte in regola per passare di categoria ma, almeno in questa occasione, non appare squadra insormontabile per la truppa di coach Gino De Vivo, che nonostante l'evidente inferiorità dal punto di vista fisico, non va sotto a rimbalzo e porta a casa l'1-0 nella serie anche giocando gli ultimi minuti del match con una certa tranquillità.

Il Penne comincia la partita a zona, sfidando i tiratori di casa ed avendo buon gioco su Scotto, che all'inizio ha le polveri bagnate, ma non su Filipponio e Di Cesare, che puniscono gli ospiti con importanti canestri dall'arco dei tre punti. Ripa gioca senza timore e va subito davanti nel punteggio (10-4 in occasione della tripla di Di Cesare), Penne reagisce portandosi sul 12-8 ma quando anche Scotto segna da tre i molisani operano il primo mini allungo, completato dallo stesso Di Cesare e da un gioco da tre punti di Filipponio che porta il punteggio sul 20-10. La panchina ripese protesta per qualche fischio arbitrale e prende un tecnico, Sanders fa 2/2, D'Alessandro segna da due nell'azione successiva e poi, dopo un canestro dell'ottimo Petrucci, si ripete da tre portando i suoi a -1. Due tiri liberi di Di Cesare chiudono un primo periodo in cui il Maccabi ha dimostrato di potersela giocare anche in difesa, con marcature strette e decise sugli avversari più pericolosi, Sanders e Tano su tutti.

Il secondo periodo va avanti in estremo equilibrio, con le due squadre che si scambiano canestri (27-25 in apertura) e anche Ripa che si mette a zona. Di Cristofaro non completa un gioco da tre punti, Tano e Di Carmine pareggiano a 29, ma due triple dello stesso Di Cristofaro, inframezzate da un canestro di Di Carmine, riportano davanti un Maccabi che continua a giocare bene pur soffrendo un po' troppo in difesa sulla circolazione di palla dell'avversaria. De Sanctis commette il terzo fallo e coach Di Paolo è costretto a richiamarlo in panchina alleggerendo il quintetto: entra in scena, allora, Sanders, che segna un canestro e, dopo una tripla di Sabatelli che fa esplodere la Maccabi Arena, va a schiacciare i due punti del 40-36. Ci si avvia alla fine della seconda frazione quando Sabatelli commette un fallo antisportivo: l'1/2 di Di Francesco e il canestro di Di Carmine sulla rimessa mandano le due squadre negli spogliatoi con Ripalimosani ancora a +1.

Tano apre la terza frazione portando davanti la sua squadra e si ripete qualche minuto più tardi con la tripla del 46-48. Sono gli unici due momenti del match in cui gli abruzzesi riescono a mettere la testa avanti: immediatamente Scotto riporta i suoi al comando delle operazioni con un 1/2 dalla lunetta e un canestro in contropiede dopo una palla recuperata in difesa, Flipponio segna da tre il +4 Maccabi, ancora Tano fa -2 ma qui i ripesi "spezzano in due" la partita: la difesa sale di colpi e le palle recuperate fioccano, dall'altra parte - con Scotto che ancora litiga coi ferri della Maccabi Arena - è Sabatelli a piazzare due triple consecutive da otto metri che portano la situazione sul +8 Ripa del trentesimo minuto fra il tripudio del pubblico molisano, che comincia a vedere il traguardo dell'1-0. Soli 13 punti per il Penne in questa frazione, con Sanders che non è riuscito nemmeno a tirare e 9 punti che sono arrivati da Tano, ancora di salvezza in questa fase per coach Di Paolo.

Petrucci prova a riaprire la situazione con due canestri consecutivi in apertura di quarto periodo, ma neanche dopo il fallo tecnico fischiato a Scotto il Penne riesce a riagganciare l'avvarsaria. Il minimo svantaggio degli abruzzesi in questa fase è il -2 segnato da Tini sulla rimessa conseguente al citato fallo tecnico, coach Di Paolo ordina ai suoi la difesa a uomo e Ripa comincia a penetrare caricando gli avversari di falli e prendendo altri punti di margine. Il break è firmato da Di Cristofaro, Cefaratti e Scotto con un 5/6 complessivo dalla lunetta e da una tripla dello stesso Scotto che fa +12 (72-60). La difesa di casa non perde colpi, Cefaratti stoppa Di Francesco, Tano ci mette una pezza ma Di Cristofaro in contropiede va a segnare il +14 (76-62), subito seguito dal canestro del +16 (79-63) da parte di Di Cesare. La partita si chiude senza ulteriori sussulti fra i festeggiamenti dei tifosi di casa. E' 1-0, il sogno continua.

La palma dell'mvp dell'incontro non può che essere di Lello di Cesare: 20 punti e 14 rimbalzi per il capitano del Maccabi in una prestazione che certamente è fra le sue migliori della stagione. Segnalazioni anche per Di Cristofaro, i cui punti non mancano mai a coach De Vivo, e Sabatelli, le cui triple nel finale di terzo quarto danno il via alla fuga decisiva. Dall'altra parte, Sanders si distingue a rimbalzo (un po' meno nei punti segnati) e Tano conferma la sua fama di giocatore di grande solidità, con nota di merito da ascrivere al bravo Petrucci. Giovedì si replica a Penne: sarà certamente un'altra storia, ma a Ripa ci credono e assicurano che ci sarà ancora da divertirsi...

Vittorio Salvatorelli

 

 

SEMIFINALI - GARADUE (24/5/2007)

 

RISULTATI

PROGETTO AUTO ROSETO

CARICHIETI LANCIANO

72 56

BASKET PENNE

MACCABI RIPALIMOSANI

84 70

 

 

PROGETTO AUTO ROSETO - CARICHIETI LANCIANO 72-56   (18-12, 39-25, 53-38)

Di Emidio9Francani9Pacaccio1Marzoli15
Fioriti27MincarellineNervegna0Ucci5
Tassoni4PiccininineTatasciore2De Liberato5
Foschi6Di Sante11De Nardis6Pasquini2
Caivano3Sulpizi0Salomone8Amoroso0
Di Nicola3Di Febo0Giacomucci0Van Elswyk12
All. FrancaniAll. Ialacci

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Tarquinio (Pescasseroli)

 Note: Cinque falli. Tassoni, Van Elswyk.

La gara due tra Roseto e Lanciano va ai padroni di casa, che pareggiano quindi il conto. Dopo l'amara sconfitta della gara uno, maturata dopo una serie di sfortunati errori dei rosetani, arriva puntuale il riscatto. A nulla è valsa la nutrita presenza degli ultrà ospiti, presenti almeno in centocinquanta, armati di trombe, tamburi e striscioni. Comincia la gara subito in salita per il Lanciano e le marcature strette pet i "pericolosi" Tassoni e Francani lasciano spazio a Fioriti e Di Sante, che si rivelano i cecchini della partita tanto che al secondo quarto la distanza è già di quattordici per i locali. Progetto Auto quindi sostanzialmente sempre in avanti, ma asfissiante e molto fisica la marcatura dei gialli di Lanciano; questo carica entrambe le compagini di falli a dispetto del gioco. I ritmi della gara, però, non diminuiscono mai e ragalano nel terzo quarto un'azione di circa due minuti. L'ultimo quarto è di contenimento, con la Virtus sempre pronta a bloccare le iniziative degli ospiti e Van Elswyk costretto ad uscire per falli nel tentativo di marcare il solito instancabile Caivano. Adesso si attende gara tre al Palamaggetti: appuntamento alle ore 18,00 domenica prossima.

Antimo Caporaletti

Dalla metà di aprile la Carichieti aveva raccolto 5 successi e 1 sola sconfitta, quella di Venafro, maturata al termine di un'ottima e sfortunata gara, ma ieri sera a Roseto, nonostante i frentani avessero la possibilità di chiudere i conti e ci fossero tutte le premesse per disputare una gara di grande concentrazione, hanno disputato la peggiore gara degli ultimi mesi e, pertanto, il possibile match del knock-out ha visto invece prevalere la Virtus che ha dominato la partita senza mai andare in svantaggio, se non dopo il 2 a 0 iniziale della compagine frentana. La serie torna in tal modo in parità e sarà necessario attendere gara 3, in programma al Pala Maggetti domenica sera, per conoscere il nome della compagine che affronterà in finale la vincente tra Penne e Ripalimosani, anch'esse in parità dopo 2 incontri.

Da Lanciano si muovono in 150 e sugli spalti gli ospiti sono in leggera maggioranza rispetto ai padroni di casa. La Carichieti schiera in avvio Van Elswyk e Salomone lunghi, Ucci play, e Marzoli e Amoroso guardie, mentre Roseto risponde con Caivano e Fioriti sotto canestro, Francani in regia e Di Sante e Tassoni guardie. L'avvio dei frentani non è malvagio e la gara per qualche minuto vive in equilibrio. Gli uomini di Francani però riversano tutta la grinta e la concentrazione necessarie in una semifinale e trovano canestri dalla distanza a ripetizione, con percentuali al tiro non lontane da quelle che si registrano solo ai massimi livelli. Lanciano di contro, gioca un primo e secondo quarto con percentuali imbarazzanti al tiro dalla lunga, media e breve distanza. Il primo quarto vede Roseto in vantaggio 19 a 12, e nella seconda frazione il vantaggio aumenta fino al parziale del riposo che registra un 39 a 25 che lascia poche speranze di rimonta ai giallo-blu.

La ripresa ha inizio con la Carichieti più concentrata, capace nei primi minuti di rientrare in partita portandosi a meno 8, grazie a un cambio di ritmo e ad un miglioramento nella resa al tiro. Tuttavia, dalla lunga distanza, la Carichieti continua a mostrare grande imprecisione in questa serata di inizio estate. Al Lanciano vengono a mancare le solite conclusioni dalla distanza di Pacaccio e Marzoli. E sotto canestro, nonostante una percentuale di rimbalzi decisamente favorevole, sia in difesa che in attacco, si susseguono errori grossolani al tiro. Come se non bastasse i frentani regalano agli avversari una quantità inverosimile di palloni, segno di una difesa avversaria sicuramente reattiva come non mai, ma anche di una mancanza di concentrazione da parte della Carichieti, che sembra avere la testa altrove. La Virtus, dal canto suo, controlla la gara senza troppi scossoni e nella seconda parte del terzo quarto vede aumentare il proprio vantaggio fino al 56 a 38 del terzo parziale.

Nell'ultima frazione i rosetani, complici la stanchezza e un normale calo di tensione tornano a tirare con percentuali “umane” e a 3 minuti dalla fine la Carichieti, che adesso trova con De Nardis 2 importanti conclusioni dalla distanza, si riporta sul meno 9. Marzoli trova più fortuna in penetrazione e la gara diventa più avvincente anche sulle tribune, dove si scaldano gli animi per un brutto fallo di capitan Salomone ai danni di Francani lanciato in contropiede. Dura poco, perché Van Elswyck commette a centrocampo un quinto fallo solare, decisamente evitabile. Il nervosismo del lungo frentano si manifesta nelle inutili e vibrate proteste nei confronti della coppia arbitrale, che assegna un fallo tecnico all'olandese. Roseto va in lunetta 4 volte e rimette in gioco la palla. Questa volta i tiri saranno precisi a differenza di gara 1. Il finale vede Roseto prevalere 72 a 56. La Virtus ieri sera è stata superiore, pertanto un applauso doveroso va a Fioriti e compagni. Domenica sera la Carichieti dovrà ritrovare lo smalto mostrato nelle precedenti 4 gare dei play-off per prevalere sulla Virtus Roseto.

Antonio Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

 

BASKET PENNE - MACCABI RIPALIMOSANI 84-70   (15-12, 33-29, 59-42)

Di Carmine4D´Alessandro14Sabatelli3Cefaratti2
Petrucci8ToppetaneP. Pilla0Di Cesare4
De SanctisneZappacosta6SantellaneDi Cristofaro16
Di Francesco3Antonucci4Pennacchio4Filipponio2
Tini2Sanders22Di LauroneCordiscone
De Thomasis0Tano21Scotto39--
All. Di PaoloAll. De Vivo

 Arbitri: Di Paolo e Di Pasquale (Chiati)

 Note: Spettatori 400 circa, con rappresentanza ospite. Cinque falli: Tini, Di Cesare. Due falli tecnici a Tini e Cefaratti.

Cominciamo dalla fine: suona la sirena conclusiva di una partita tirata, segnata anche da momenti di tensione tra i giocatori, contestazioni alla coppia arbitrale, tifo indiavolato. Ti aspetti di peggio, ma d’improvviso accade che tutto viene dimenticato: i giocatori si scambiano pacche sulle spalle, le tifoserie applausi e complimenti. E’ stato il momento più bello della serata.

La partita? E’ stata meno brillante: bruttina nei primi due quarti, poi segnata da momenti di black-out dell’una o dell’altra squadra che hanno portato a paurosi break. Come il 24-6 che ha lanciato il Penne fino al +22, o il 16-0 che ha improvvisamente riportato in gioco il Maccabi. Alla fine ha festeggiato il Penne, e per quello che si è visto in campo è stato un risultato giusto. Il Maccabi è stato sovrastato innanzitutto a rimbalzo, ha difeso con meno intensità del solito e in attacco ha trovato una serata-no per troppi suoi uomini. Non a caso Scotto, con i suoi 39 punti, ha realizzato da solo più della metà dei punti di tutta la squadra, mentre Cefaratti e Di Cesare ne hanno messi insieme appena sei con un complessivo 2/18 dal campo che da solo descrive la serata-no dei due.

L’avvio di gara è modesto (4-3 al 5’): dopo sei minuti Filipponio ha già commesso il terzo fallo e lascia il posto a Sabatelli, anche lui protagonista di una partita al di sotto delle aspettative. Il Penne guida dall’inizio e costruisce il successo sotto canestro, con Sanders che sovrasta Cefaratti e dà spettacolo: al 15’ è showtime per l’inglese, che va a chiudere in schiacciata un’azione nata da una sua stoppata. Gli abruzzesi raggiungono il +9, ma Ripa rientra grazie ad un combattivo Di Cristofaro. Dopo l’intervallo rientrano in campo solo il Penne... e Scotto: la guardia dei molisani segna tutti e quattordici i punti del Maccabi nel terzo quarto, disastroso per i ragazzi di coach De Vivo: due tecnici di Cefaratti lanciano i padroni di casa prima al +15 e poi al massimo vantaggio di +22. La partita sembra archiviata, ma d’incanto viene riaperta da Ripa: quattro triple (due di Scotto, una a testa per Di Cesare e Di Cristofaro), accompagnate da due canestri da sotto di Cefaratti e di un buon Pennacchio riportano il Maccabi dal 48-68 al 64-68. La tifoseria al seguito s’infiamma, Penne sembra stordita ma ha la forza di reagire: Sanders fa 6/6 dalla lunetta, il Maccabi forza un paio di tiri e la squadra di casa va a vincere raggiungendo così la "bella", come la Virtus Roseto nell’altra semifinale con il Lanciano.

Per Scotto e compagni l’unico rimpianto è di essere andati tutto sommato vicini alla vittoria giocando sì e no sei/sette minuti "da Maccabi", quelli della clamorosa rimonta. Ultima menzione, doverosa, per il tifo ripese: abbiamo visto più volte i sostenitori locali guardare in direzione del settore riservato agli ospiti con un’espressione mista di ammirazione, stupore e invidia. Anche quando la partita sembrava finita, l’incitamento non è mai mancato.

Giuseppe Villani - da Primo Piano Molise

 

 

SEMIFINALI - GARATRE (27/5/2007)

 

RISULTATI

PROGETTO AUTO ROSETO

CARICHIETI LANCIANO

72 67

BASKET PENNE

MACCABI RIPALIMOSANI

82 79

 

 

PROGETTO AUTO ROSETO - CARICHIETI LANCIANO 72-67   (18-15, 34-32, 52-46)

Di Emidio7Francani22Pacaccio12Marzoli8
Fioriti21MincarellineNervegnaneUcci11
Tassoni8PiccininineTatasciore4De Liberato5
Foschi1Di Sante2De Nardis9Pasquini2
Caivano8SulpizineSalomone2Amoroso0
Di Nicola7Di FeboneGiacomuccineVan Elswyk14
All. FrancaniAll. Ialacci

 Arbitri: Persia (L'Aquila) e Di Paolo (Chieti)

 Note: Cinque falli: Foschi, De Nardis.

Termina al Pala Maggetti di Roseto la fantastica avventura della Carichieti Lanciano, dopo aver disputato un campionato al di sopra di ogni aspettativa e aver avvicinato a questo meraviglioso sport il pubblico frentano, tradizionalmente freddo nei confronti della pallacanestro. Troppo forte Roseto per gli uomini di coach Ialacci, come del resto aveva recitato la classifica al termine della regular season, nonostante su 5 confronti Lanciano avesse prevalso 3 volte. Nonostante tutto Van Elswyk e compagni escono a testa alta dal campo, consapevoli di aver venduto cara la pelle contro avversari più esperti, quali Francani, Fioriti e Caivano, che in carriera hanno calcato campi di categorie decisamente superiori.

Circa 300 gli spettatori presenti sugli spalti, con una folta rappresentanza ospite. Lanciano schiera in avvio Ucci, Amoroso, Marzoli, Van Elswyk e Pasquini, mentre la Virtus risponde con Francani, Di Emidio, Di Nicola, Caivano e Fioriti. La gara ha inizio con le due formazioni molto concentrate che danno vita subito a un confronto molto equilibrato, che rimarrà tale per l'intera durata dell'incontro. Il play rosetano Francani (22 punti lo score personale) si infila fra le maglie avversarie costringendo spesso i frentani al fallo, mentre il lungo Fioriti rende dura la vita di Pasquini, che perde il duello fisico col diretto avversario. Alla fine della gara nemmeno l'olandese Van Elswyk riuscirà a contenere il lungo rosetano che segnerà la bellezza di 21 punti. Il primo quarto termina con Roseto avanti 18 a 15. Nella seconda frazione la Carichieti piazza un paio di bombe con De Nardis e De Liberato e riesce in tal modo a prendere il vantaggio massimo dell'incontro (27 a 23). I frentani dimostrano una concetrazione differente rispetto a gara 2, nella quale sia in difesa che in attacco la Carichieti aveva lasciato a desiderare. Marzoli gioca una buona gara e il match continua all'insegna dell'equilibrio, con una serie di botta e risposta avvincenti. Di Emidio e Francani firmano le bombe che riportano avanti Roseto. Il quarto si conclude sul 34 a 32 per i padroni di casa.

Nella ripresa la Virtus allunga il passo portandosi sul vantaggio massimo di più 9 punti. Il play Francani e il lungo Fioriti hanno buon gioco sul vertice dell'area, dove quando non è il play a liberarsi al tiro da 3 è il lungo abile a staccarsi dal diretto avversario e a ricevere l'assist vincente. Lanciano mostra i primi segni di difficoltà. Marzoli subisce una marcatura asfissiante e non trova più la via del canestro, come nelle prime due frazioni. Il terzo quarto è appannaggio della Virtus che conduce 52 a 46. L'ultima frazione di gioco è la più emozionante. I frentani infatti non mollano, anzi rientrano in partita grazie alle bombe di Mario Pacaccio e di Davide De Nardis abili e freddi nel realizzare i punti dell'aggancio e del sorpasso a 3 minuti dalla fine (62 a 61). E' qui che Lanciano non trova l'allungo vincente. Una buona azione di Ucci si conclude con un tiro sfortunato all'altezza della lunetta che il ferro ricaccia fuori consentendo il contropiede avversario del solito Francani. E' di nuovo più 1 per Roseto. Lanciano continua ad attaccare, Marzoli in contropiede non trova il varco per il canestro e si vede fischiare contro un fallo di sfondamento . Il bonus falli è già sprecato. Francani va in lunetta e non sbaglia, Roseto è di nuovo avanti di 3 punti. La Carichieti non riuscirà ad alzare la testa e, nonostante i disperati assalti finali, la vittoria arriderà ai padroni di casa. 72 a 67 sarà il punteggio finale.

L'epilogo vede i giocatori rosetani in festa per il traguardo della finale raggiunto contro un Lanciano indomito. I tifosi frentani al seguito recriminano per una serie di decisioni arbitrali alquanto discutibili, ma la squadra riceve comunque gli applausi dei propri sostenitori per la gara disputata. L'avventura stagionale finisce qui, ma questa ha tutta l'aria di essere una stagione in cui la società del presidente Flavio Flaminio ha gettato i semi per una nuova grande avventura. I “nuovi” appassionati aspettano con fiducia che questi semi germoglino.

Antonio Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

 

BASKET PENNE - MACCABI RIPALIMOSANI 82-79   (21-7, 41-23, 68-53)

Di Carmine6D´Alessandro25Sabatelli13Cefaratti6
Petrucci2Toppeta0P. Pilla0Di Cesare12
Di Federico0De SanctisneDi Cristofaro8Pennacchio1
Zappacosta12Di Francesco5Filipponio5Di Laurone
Antonucci2Tini0Romano3Scotto31
Sanders18Tano12----
All. Di PaoloAll. De Vivo

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e Ferrante (Pescara)

 Note: Falli tecnici a Filipponio, Pennacchio e alla panchina del Maccabi. Espulso Filipponio.

 

 

FINALE - GARAUNO (2/6/2007)

PROGETTO AUTO ROSETO - BASKET PENNE   81-77

 

PROGETTO AUTO ROSETO - BASKET PENNE 81-77   (26-28, 32-39, 64-54)

Di Emidio6Francani14Di Carmine2D´Alessandro15
Fioriti17MincarellinePetrucci6Toppetane
Tassoni26PiccininineDi FedericoneDe Sanctis2
Foschi2Di Sante1Zappacosta2Di Francesco7
Caivano5SulpizineAntonucci0Tini9
Di Nicola10Di FeboneSanders26Tano8
All. FrancaniAll. Di Paolo

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e De Panfilis (Pescara)

 Note: Cinque falli: Tassoni, Tano.

Gara di lusso questa sera al Palamaggetti: la Progetto Auto Roseto ospita la blasonata Basket Penne per la finale playoff promozione C1. Il pronostico vede favorita senza dubbio il Basket Penne, ma alla luce degli ultimi risultati la Virtus ha raggiunto la coesione in tutti i reparti e ha tirato fuori quella grinta che qualche volta è mancata in campionato. Il primo quarto sembra una lezione tecnic-tattica di pallacanestro e le due compagini fanno botta e risposta con percentuali impressionanti ed un punteggio altissimo (26-28). Il secondo quarto è tutto l'opposto del primo: non si realizza più, si vede poco gioco e forse si paga lo sforzo dei primi dieci minuti, a parte Sanders che sembra giocare per conto suo e continua a realizzare.

Durante il riposo, coach Francani dà una strigliata ai suoi, chiedendo una maggiore pressione: detto, fatto: capitan Fioriti e i suoi non concedono più niente ai biancorossi, che nulla possono contro le continue incursioni della Virtus. Il risultato è un tondo +10 alla fine del terzo quarto. Sembra fatta, ma non con il Penne che rosicchia punti piano piano e con D'Alessandro (e il solito Sanders che non sbaglia nulla) raggiunge l'equilibrio a due minuti dalla fine. Negli ultimi minuti vengono a mancare Tassoni e Tano per raggiunto limite di falli; il clima è incandescente. A questo punto viene fuori tutta l'esperienza di Francani che, nella roulette dei falli sistematici non perde la calma e traghetta la Virtus alla prima vittoria di questa finale. Adesso tocca il difficile campo di Penne nell'infrasettimanale di mercoledi.

Antimo Caporaletti

Gara 1 va al Progetto Auto, a cui basta aggiudicarsi un solo tempo, il terzo, per vincere la partita. Comunque il match è sembrato essere ampiamente alla portata della Basket Penne, che a parte lo scellerato terzo quarto, dove i rosetani realizzano 32 punti cioè precisamente tanti quanti ne avevano incamerati nei precedenti due, ha dato sempre l'impressione di potercela fare. Alcuni episodi e la poca lucidità nei momenti decisivi da parte soprattutto di alcuni giocatori, che dovrebbero essere decisivi e fare la differenza in quanto ad esperienza, decidono una partita incerta fino ai secondi finali. Per noi la palma dei migliori se la aggiudicano Fioriti, mortifero dalla distanza, e Sanders, imperioso sotto le plance. Ragazzi siamo in finale e bisogna metterci qualcosa in più per vincere queste partite anche per onorare quelle festose cento persone ed oltre scese al Palamaggetti, adesso non basta più la normale amministrazione. Si va a gara 2 a Penne, mercoledi 6 giugno alle 21.

da basketpenne.it

 

 

FINALE - GARADUE (6/6/2007)

BASKET PENNE - PROGETTO AUTO ROSETO   66-62

 

BASKET PENNE - PROGETTO AUTO ROSETO 66-62   (20-20, 32-33, 49-42)

De LucaneDi Carmine6Di Emidio3Francani15
D´Alessandro11Petrucci4Fioriti15Mincarelline
Di FedericoneDe Sanctis2Tassoni6Piccininine
Zappacosta3Di Francesco2Foschi5Di Sante3
Antonucci2Tini12Caivano7Sulpizine
Sanders14Tano10Di Nicola8Di Febone
All. Di PaoloAll. Francani

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Ferrante (Pescara)

 Note: Spettetori 500 circa. Cinque falli: Sanders.

Al cospetto di un festante pubblico che ha gremito come non mai il Palatenda, la Basket Penne si aggiudica con merito un’intensa e combattuta gara2 e riporta la serie finale in parità. Dopo una partenza col botto – schiacciata terrificante di Sanders per il primo vantaggio biancorosso – la partita si snoda sul filo dell’equilibrio con i ragazzi di coach Di Paolo che riescono a ricucire un primo strappo dei rosetani (arrivati a +8) e a chiudere il primo quarto in parità (20-20). La seconda frazione è dominata dalle difese che riescono a imbrigliare le punte di diamante degli avversari, anche se la Virtus opera un altro piccolo allungo (fino a +6) prima di essere quasi raggiunta sul 32-33, punteggio con il quale le squadre vanno al riposo.

Convinta delle proprie possibilità, la Basket Penne rientra in campo decisa a dare lo scossone definitivo alla gara e, nonostante un’incredibile schiacciata fallita da Tano, si rende protagonista di un terzo periodo esemplare, lasciando agli avversari solo 9 punti e portandosi avanti di 7 lunghezze grazie ad un ottimo Di Carmine e all’apporto sempre positivo del “giovane” De Santis (49-42). L’ultimo quarto è al cardiopalma: i vestini sembrano inarrestabili (+11 a cinque minuti dal termine) ma gli ospiti, guidati dal sempre ottimo Francani, prima “rientrano” con 8 punti consecutivi dell’infallibile Fioriti e poi passano addirittura in vantaggio grazie ad una tripla del numero 9 rosetano, fino a quel momento mai pericoloso al pari di Tassoni che non riesce a ripetere l’ottima gara di andata, ben tenuto dalla difesa biancorossa e quasi subito gravato di falli. Si procede punto a punto, fin quando sale in cattedra Tini che trascina letteralmente la squadra alla vittoria, prima con alcune penetrazioni devastanti che portano scompiglio nella difesa ospite e poi scippando un pallone a 15 secondi dal termine per i comodi due punti finali di Petrucci. L’assalto finale della Virtus non sortisce effetto e la gara finisce 66-62 tra gli applausi convinti degli spettatori di casa che mai come questa volta hanno incitato i propri beniamini per tutti i quaranta minuti. Si tornerà quindi a Roseto per la fondamentale gara3: chi vincerà avrà il primo match point per la storica promozione in C1.

da basketpenne.it

Come ha scritto il nostro collega del Penne nel suo commento su gara1, al Penne basta aggiudicarsi un solo quarto (il terzo) per vincere la partita e portarsi in parità nel conteggio delle gare. La tensostruttura è colma all'inverosimile; tifo, frastuono e bandiere danno l'idea inconfutabile di una finale. Le due squadre partono studiandosi ed esprimendo un buon basket con ritmi elevati e punteggio alto, quasi la fotocopia della gara1. Il primo quarto si chiude in parità. Da corsari fanno Francani e Fioriti per la Virtus, mentre per il Penne Tano e Sanders, anche se quest'ultimo non sembra essere quel fenomeno intrattenibile della gara1. Il secondo quarto se lo aggiudica di misura la Progetto Auto, ma le attività delle due squadre sembrano subito ridimensionate, per non arrivare in debito di ossigeno al quarantesimo.

Il terzo quarto è deleterio per i teramani, che risultano un po' deconcentrati, e qualche imprecisione di troppo li fa arrivare anche a -9. Non tutto è perduto, anche perché quando in squadra hai Fioriti, Francani e Di Nicola, tutto può succedere. Infatti, sono loro a riacciuffare la partita per i capelli e la Virtus trova la forza di riportarsi in parità. Il Penne sembra non tenere più e la mancanza in campo di Sanders per cinque falli si sente; l'unica ancora di salvezza è Tini, che in un solo quarto realizza 12 punti. Ma il basket è fatto anche di eventi! Infatti a 25 secondi dalla fine con gli ospiti a -2 con palla un mano, è l'arbitro Di Paolo che si prende una bella responsabilità, fischiando un fallo in attacco abbastanza discutibile ed invertendo la tendenza della "finale". Nell'ultima azione uno stremato e serrato Francani perde palla dando la possibilità al Penne di allungare il divaro a quattro punti. In definitiva una gara emozionante che, analizzandola, convince ancor più la Virtus di non essere da meno della corazzata Penne e poter osare e sperare anche sul difficile campo degli avversari.

Antimo Caporaletti

 

 

FINALE - GARATRE (10/6/2007)

PROGETTO AUTO ROSETO - BASKET PENNE   64-66

 

PROGETTO AUTO ROSETO - BASKET PENNE 64-66   (16-22, 36-40, 52-56)

Di Emidio6Francani9De LucaneDi Carmine6
Fioriti12Tassoni24D´Alessandro11Petrucci2
PiccininineFoschi3Toppeta0Di Federicone
Caivano5SulpizineDe Sanctis6Zappacosta0
Di Nicola5Di FeboneDi Francesco9Tini11
----Sanders8Tano13
All. FrancaniAll. Di Paolo

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e Tarquinio (Pescasseroli)

 Note: 

Il Basket Penne si aggiudica gara 3 di questa finale e quindi ottiene il primo match point per il passaggio in C1. Quello che prevale in questa avvincente partita è la stanchezza fisica di entrambe le compagini; in effetti non si vede un gran gioco e le stelle che hanno brillato durante il campionato sembano meno limpide. Grande richiamo di pubblico sia rosetano che pennese, quello ospite molto vivace: l'inizio è subito serrato, ma il Penne sembra avere maggior concentrazione nelle scelte e ottiene un vantaggio di sei punti alla prima frazione di gioco. La Progetto Auto nel secondo quarto sembra sedersi e soprattutto non reagire alle incursioni di Tano e compagni, tanto da maturare un passivo che arriva a -13; provvidenziali le solite bombe di Francani, Fioriti e Di Emidio che riportano la partita a -4.

La Virtus soffre per restare al passo dei biancorossi nonostante nel secondo quarto perdano per distorsione Di Francesco e Tini (quest'ultimo poi recuperato). Nulla può invece la formazione casalinga quando vede accasciarsi a terra il faro della squadra, Francani; considerate già le assenze di Mincarelli e Di Sante, il finale si rende assai complicato. Tassoni (gara strabiliante) e Fioriti mettono paura a tutto campo ed il finale si preannuncia punto a punto. Si arriva alla fine e la Virtus a -2 ha l'occasione con Tassoni di infilare una tripla, ma la dea bendata dice no; la palla dell'ultimo tiro spetta a Fioriti che, troppo marcato, non riesce a tirare in modo coordinato. Così il Penne esce vittorioso dal Palamaggetti; appuntamento per gara 4 a Penne mercoledì 13 ore 21:00.

Antimo Caporaletti

La Basket Penne si aggiudica con merito gara3 sbancando il PalaMaggetti di Roseto e compiendo un passo importantissimo verso la conquista della C1. La squadra di coach Di Paolo ha sempre condotto l’incontro ma non è mai riuscita a scrollarsi di dosso una Virtus che ha avuto anche l’occasione di aggiudicarsi il match non riuscendo però a concretizzare l’ultimo possesso a propria disposizione. Francamente sarebbe stata una beffa per i biancorossi, già penalizzati da un arbitraggio a dir poco sconcertante, che hanno offerto una prestazione gagliarda in difesa e a tratti anche spettacolare in attacco.

Come nei due precedenti, il match è molto equilibrato: ogni volta che i vestini provano a scappare (toccando pure i +12) i padroni di casa si rifanno sotto con un Tassoni in grande spolvero ben coadiuvato dai soliti Francani e Fioriti. La partita si gioca dunque sul filo del rasoio prima che la Basket Penne, sotto la spinta del numeroso pubblico amico al seguito, cominci a fare la voce grossa in difesa capitalizzando con veloci contropiede il lavoro sotto le plance dei soliti Tano e Sanders. Dopo una prima frazione conclusasi sul 16-22, si va all’intervallo sul 36-40, punteggio che non rispecchia appieno l’evidente supremazia biancorossa.

Coach Francani nell’intervallo prova a scuotere i suoi e in effetti la Virtus non molla piazzando un break che sembra aprire nuovi scenari (43-42, per uno dei rarissimi vantaggi dei giocatori in canotta blu) prima che i vari D’Alessandro, Di Carmine e Tini propizino un ulteriore allungo vestino vanificato in parte da due giochi da tre punti del solito Tassoni. I rosetani però non riescono a ripetere in attacco il mostruoso terzo quarto di gara1, perché stavolta coach Di Paolo ha impartito ai suoi le giuste contromisure con buona pressione sul perimetro, e così si va al quarto decisivo sul 52-56. L’ultima frazione è caratterizzata dall’intensità delle difese anche se l’inerzia è sempre nelle mani dei vestini che sembrano avere la gara in pugno, con Roseto ad inseguire sempre con tenacia. Quando la Virtus ricuce lo strappo, l’impronta al match la mettono Tini con una “bomba” provvidenziale allo scadere dei 24 secondi, D’Alessandro e la coppia anglo-argentina, infallibile ai liberi. Sembra fatta, ma prima un canestro di Francani e poi un’inopinata palla persa a 15 secondi dal termine concedono un’ultima possibilità agli adriatici, ma Fioriti non trova il canestro che avrebbe portato le squadre all’overtime. Finisce 66-64 per la Basket Penne che mercoledì, in una Palatenda che già si preannuncia bollente e stracolmo, ha la prima possibilità di chiudere il conto.

Difficile dare la palma del migliore a qualcuno, giacché tutti sono stati all’altezza della situazione, ma ci piace spendere un elogio per Zappacosta (fantastica stoppata su Caivano) e De Sanctis (positivo sulle due metà del campo) nonché dare un bentornato a Di Francesco, il quale prima di un infortunio alla caviglia che lo ha messo fuori gioco stava disputando una buona partita. Un’ultima considerazione vogliamo dedicarla agli uomini in grigio, nettamente i peggiori in campo: non è nostro costume lamentarci dell’arbitraggio ma quello che abbiamo visto stasera non ci ha per niente convinto. Ci sono stati dei falli evidentissimi su Sanders (una volta addirittura un giocatore virtussino stava già alzando il braccio accusandosi del fallo) non sanzionati per motivi misteriosi. Non è la prima volta che il buon Chris subisce tale trattamento – sempre nei limiti della decenza, s’intende – e non riusciamo a capire perché non sia affatto tutelato. Ne guadagnerebbe anche lo spettacolo... Per ultimo un immenso ringraziamento ai pennesi accorsi in massa (circa 200) e festanti sulle rive dell'adriatico, nel tempio del basket abruzzese, pregno di tradizione e amore per la palla a spicchi, arena che suscita e merita grande rispetto, palcoscenico di ben altre categorie e campioni, ma sempre teatro e testimone di grandi passioni, cosi' come ieri lo è stato per i biancorossi e per i suoi tifosi. L'attaccamento dimostrato ieri, crediamo noi della redazione, che ripaghi più di ogni altra cosa gli enormi sacrifici che tutto il team ha sempre affrontato.

da basketpenne.it

 

 

FINALE - GARAQUATTRO (13/6/2007)

BASKET PENNE - PROGETTO AUTO ROSETO   85-97

 

BASKET PENNE - PROGETTO AUTO ROSETO 85-97   (-)

De Luca0Di Carmine2Di Emidio14Francani17
D´Alessandro9Petrucci12Fioriti10Tassoni22
Di Federico0De Sanctis0Piccinini0Foschi13
Zappacosta4Di Francesco0Caivano1Sulpizi0
Antonucci0Tini6Chiappini0Di Nicola20
Sanders32Tano20Di Febo0--
All. Di PaoloAll. Francani

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Ferrante (Pescara)

 Note: Spettatori 500 circa.

Pubblico delle grandissime occasioni per assistere al match point in favore della Basket Penne e tifo indiavolato sugli "spalti" del Palatenda Vestino, ma i biancorossi di coach Di Paolo non riescono a chiudere in anticipo questa serie. Partita nei primi due quarti estremamente equilibrata e dal punteggio elevato, con prodezze balistiche da parte dei virtussini e gioco sotto e contropiede da parte pennese. Riparte il match tutto sommato equilibrato anche nel terzo quarto, ma nell'ultimo entra in gioco Di Paolo, arbitro non coach, e decide di diventare il protagonista di questa gara non fischiando più nulla contro gli adriatici, e peggio ancora di condire queste sue "prodezze" con compensazioni a dir poco sconcertanti: inadeguato ad una serie di finale, voto 0. Sabato alle 19:30 il verdetto definitivo, speriamo affidato a giudici quantomeno adeguati ad una gara 5 di finale playoff.

da basketpenne.it

La sconfitta casalinga di gara tre non è stata proprio digerita dal coach Francani che, anche per la minima differenza nel punteggio finale, prende le dovute misure ed esce vittorioso dall'ostico campo di Penne. Le due compagini si riportano quindi in parità e vanno alla finalissima di sabato 16 giugno alle 19,30, rendendo veramente avvincente questo ciclo di finali. Infatti, le stesse hanno dato dimostrazione di avere le carte in regola per un passaggio alla serie superiore.

Ma veniamo alla cronaca. Il primo quarto vede il play rosetano Francani seduto in panchina, reduce dall'infortunio della gara tre e non ancora certo di rischiare: in campo Di Emidio al suo posto che assolutamente non demerita. A fare la voce grossa (oltre al pubblico, intervenuto numeroso) sono sempre i soliti Sanders e Tano per il Penne, Fioriti, Di Nicola e Tassoni per il Roseto. Si conclude la prima frazione di gioco in vantaggio degli ospiti di quattro lunghezze, per una maggior precisione al tiro. Nel secondo quarto le due squadre si equivalgono, facendo 23 punti ciascuno. Si va al secondo quarto e i vestini cominciano ad avvertire che qualcosa non va. Infatti rientrano con l'intenzione di chiudere il conto nel terzo quarto spingendo al massimo e chiudento il quarto a +1.

Nel frattempo, Francani per la Virtus era stato chiamato già nel secondo quarto, sebbene dolorante alla caviglia. Il terzo quarto però costa caro al Penne che, privo di forze, non riesce a tenere una Progetto Auto più razionale e meno stanca per una migliore gestione delle risorse umane; a questo punto, nell'ultima frazione di gioco, la Virtus affonda la lama e fa veramente male. I vestini sono disorientati e anche Sanders e Tini, in altre gare perfetti, cominciano a sbagliare. La Virtus arriva anche a +14 e tiene duro fino alla fine. I ragazzi bluarancio riescono a fare 97 punti alla tensostruttura; una vera impresa che rimette in corsa alla C1 la Virtus e delude il pubblico pennese, già pronto ai festeggamenti.

Antimo Caporaletti

 

 

FINALE - GARACINQUE (16/6/2007)

BASKET PENNE - PROGETTO AUTO ROSETO   88-80

 

BASKET PENNE - PROGETTO AUTO ROSETO 88-80   (26-13, 40-39, 63-60)

De Luca0Di Carmine4Di Emidio10Francani19
D´Alessandro16Petrucci8Fioriti6Mincarelline
Di FedericoneDe Sanctis4Tassoni13Piccinini0
Zappacosta1Di Francesco9Foschi13Caivano11
Antonucci0Tini0Sulpizi0Chiappinine
Sanders31Tano15Di Nicola8Di Febone
All. Di PaoloAll. Francani

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e De Panfilis (Pescara)

 Note: 

Dal risultato finale sembrerebbe una partita di ordinaria amministrazione, gestita e vinta dal Penne: e invece no. I fatti sono totalmente diversi, degni di una finale di lusso in quanto ad agonismo e sportività, non proprio sotto alcuni dettagli tecnici che verranno fuori dalla cronaca. Pubblico delle grandi occasioni, con parecchi rosetani accorsi per godersi l'evento. Inizio subito in salita per la Virtus: i locali incutono terrore in attacco e difendono a tutto campo. La Progetto Auto accusa il colpo e incamera un disastroso -13 al termine del primo quarto. Dopo aver sottolineato alcuni dettagli, coach Francani imparte ai suoi l'ordine di recuperare questa partita e con un colpo di bacchetta magica (e molto impegno in verità...) la Virtus rimette tutto in parità chiudendo il conto del primo tempo a -1. Questo equilibrio dà un senso alla partita e le due squadre possono ripartire dopo il break praticamente in parità. Facendo un bilancio di questa prima frazione di gioco, alla Virtus mancano i prezioni punti di Fioriti; Sanders sotto le plance non sembra brillare.

Dal terzo quarto comincia veramente la partita e le due compagini capiscono che è ora di dare una dimensione alla posta in palio; a prenderne atto però sono i vestini, che ripartono decisamente con una marcia in più (e soprattutto con Sanders che improvvisamente si sveglia); la Virtus è comunque sempre a due passi e non molla mai. Nel terzo quarto i dieci giocatori in campo passano in secondo piano e salgono sul palco le due giacche grigie, mettendo in scena un vero e proprio teatrino: a circa sei minuti dallo scadere, infatti, la partita viene inspiegabilmente sospesa. A parere dei direttori di gara, la tifoseria rosetana (numerosa, animata ma non bellicosa) diventa il pericolo numero uno della gara tanto da richiedere l'immediata presenza della forza pubblica; cosa abbastanza insolita, anche perché non si ravvisa un pericolo tale da dover circoscrivere i simpatici sostenitori delle casacche blu. Comunque dopo questo evento la partita può ricominciare, l'atmosfera è abbastanza calda, degna da finale e le due compagini si riportano a -1. Tutto da giocare, quindi. Da una incursione di Francani nasce il parapiglia: il play rosetano entra nell'affollata lunetta pennese prendendo botte da orbi non ravvisate dai direttori di gara. La sua animata protesta provoca l'espulsione e destabilizza la partita. Si termina con l'effettuazione dei tiri conseguenti al fallo e al tecnico da parte di Sanders ed una bomba da tre di Tano che decreta l'inizio dei festeggiamenti da parte dei biancorossi per il passaggio in C1.

Ci viene comunque da concludere in questo modo: al Basket Penne vanno tutte le nostre felicitazioni per il passaggio di serie, meritato da una squadra forte, tecnica e sportivissima (un in bocca al lupo per il campionato di C1, ragazzi!!); ai ragazzi della Virtus rimane la soddisfazione di aver disputato per la prima volta una finale per la promozione fino alla gara 5 a testa alta ed alla pari con la neopromossa; ci dispiace che la direzione arbitrale di un evento di questa importanza non venga affidata a personale dotato di altrettanta competenza.

Antimo Caporaletti

Al termine di una interminabile gara5 e di una fantastica serie di playoff, la Basket Penne conquista con merito la promozione in C1 al cospetto di una Virtus Roseto mai doma che però ha pagato a caro prezzo il nervosismo di alcuni giocatori fondamentali. Inevitabilmente il pensiero va a tutti quelli che hanno reso possibile questa storica impresa – dal presidente, al coach Di Paolo ed ai giocatori tutti – i quali ci hanno creduto sin dalla prima di campionato, superando i momenti di difficoltà (ricordiamo le tre sconfitte su quattro partite a cavallo dei due gironi) con una reazione degna di una squadra grande e matura. Non vogliamo fare graduatorie di merito perché tutti hanno dato il proprio contributo, anche se un saluto e un augurio di una luminosa carriera devono necessariamente andare a Chris Sanders, il quale ha deliziato le platee della C2 con giocate da vero fuoriclasse. Il ragazzo inglese, da grandissimo professionista, ha tirato la carretta senza risparmiare una goccia di sudore per tutto il torneo, prendendo un sacco di botte (mai con una protesta) e disputando dei playoff eccellenti culminati con il trentello di ieri sera. Un ringraziamento speciale va tributato inoltre ai meravigliosi tifosi vestini (e a quel manipolo di fedelissimi, pazzoidi e malati di biancorosso, che si è sobbarcato tutte le trasferte) che hanno saputo infondere entusiasmo per la palla a spicchi tra i pennesi, nonostante si sia giocato in una struttura fatiscente ed inadeguata per la categoria: meritiamo tutti ben altro palcoscenico, non c'è piu tempo per rimandare.

La partita ha visto gli uomini di coach Di Paolo sempre avanti nel punteggio, sin dalle prime battute di un primo quarto stellare per intensità difensiva e fluidità in attacco grazie alle giocate dei vari D’Alessandro, Tano e Sanders (26-13). Nella seconda frazione qualcosa si è inceppato nei meccanismi biancorossi che hanno subito il ritorno dei rosetani i quali, martellando dal perimetro, hanno rosicchiato punto su punto colmando quasi tutto il divario, con i soliti Tassoni e Francani (40-39 all'intervallo). Al rientro dagli spogliatoi, nonostante la grande importanza della posta in palio, i due quintetti, pur senza l’apporto di Sanders e Fioriti gravati di tre falli, hanno ben giocato e lottato alla pari, con i vestini avanti e gli adriatici sempre ad inseguire (63-60).

Il quarto decisivo ha visto l’ennesimo allungo pennese (ricucito da un paio di triple di Francani e Di Nicola) prima di un’interruzione sul 73-69 dovuta alla richiesta, probabilmente eccessiva, da parte degli arbitri dell’intervento (tardivo) delle forze dell’ordine (due carabinieri), le quali alla fine hanno ristabilito la calma a ridosso del canestro virtussino dove stazionavano i tifosi rosetani, comunque secondo noi sempre mantenutisi entro i limiti. Sul terreno di gioco invece la tensione era palpabile fino a quando, a circa tre dal termine, gli arbitri hanno sanzionato (giustamente) con falli tecnici le ennesime e ripetute proteste della Virtus, scatenando le reazioni scomposte dei giocatori rosetani di maggior spicco: ne hanno fatto le spese Tassoni e soprattutto Francani, espulso dopo una veemente e plateale protesta, macchiando la sua splendida serie tentando dopo la sanzione, addirittura di aggredire la coppia in grigio. La contesa a quel punto è in mano alla Basket Penne che con i liberi e con una tripla di Tano ha chiuso 88-80 tra il tripudio dei supporter biancorossi che hanno invaso il Palatenda tributando il giusto riconoscimento ai propri beniamini. In conclusione, una vittoria sofferta come tutti i playoff, ma certamente meritata da parte vestina al cospetto di una Virtus che ha lottato per lunghi tratti ad armi pari rendendo questa serie finale davvero bella ed avvincente come poche. Complimenti e un grosso in bocca al lupo agli adriatici. Ultima nota, ma per noi importantissima, la Basket Penne oltre al titolo di C1, sul campo ha sicuramente meritato anche la palma della sportività.

da basketpenne.it