Serie D 2000/2001

 

(Pagina a cura di Brunomaria Cosenza)

     Trovare dei difetti o note stonate alla stagione Nidaco Venafro A sembrerebbe cosa abbastanza audace, ed invece la formazione del presidente Patriciello ha avuto il grosso "demerito" di cancellare l'interesse degli addetti ai lavori al torneo regionale che si è trascinato lentamente fin dalle prime battute. "22-0" titola una delle due magliette commemorative confezionate dalla società per i propri tifosi per un torneo vissuto con l'etichetta di schiacciasassi e concluso non senza qualche patema nei playoff. Cifre ed altri commenti ci sembrano prolissi ed allora non esitiamo a dare il nostro MVP: Mario Greco merita, a nostro parere, più di Mallamace questo titolo per qualità caratteriali che lo hanno portato ad essere il punto di riferimento emotivo della squadra e uno dei pochi a gettare acqua sul fuoco nei pochi momenti di tensione. Grosso merito va attribuito anche a coach Mascio, bravo a tenere unito un gruppo abbastanza compatto, dosando con precisione i duecento minuti di gioco a disposizione dei suoi ragazzi.

     Dopo gli Aptiva Clippers anche ad Isernia abbiamo trovato una similitudine con una franchigia del mondo sportivo professionistico americano. La Polisportiva può tranquillamente essere messa su un piano molto simile ai Buffalo Bills che agli inzi degli anni '90 riuscirono a perdere ben quattro superbowl di fila. I ragazzi del presidente Freda fino ad ora si sono fermati a tre, ma è doveroso precisare che almeno per questa stagione le attenuanti non mancano. Lo strapotere della Nidaco giustifica ampiamente la seconda piazza conquistata, che a nostro parere va considerato quale risultato di prestigio senza troppi rimpianti. Garauno di finale ha rappresentato il culmine di una stagione di alti e bassi in cui il gioco collettivo è stato sacrificato in favore delle caratteristiche offensive di Chiacchiari e Lombardi, l'MVP de "Il basket nel Molise". Nonostante tutto una stagione positiva.

     La grande sorpresa di questa stagione. Dopo anni di anonimato a Biojano si è tornati a respirare basket d'alta quota sfiorando la seconda piazza ed offrendo un gioco qualitativamente tutt'altro che disprezzabile. Guidati dal carisma, dai punti e dagli assist di Antonio Bernardo i matesini hanno sfruttato tutti, ma proprio tutti i passi falsi di Polisportiva ed HTE colpendo ripetutamente anche in trasferta, fattore che in passato li aveva notevolmente penalizzati. Stagione dunque molto positiva anche se il computo totale degli scontri diretti (Nidaco compresa) li condanna non poco date le due vittorie a fronte di ben sette sconfitte conseguite con le altre semifinaliste. Un fattore che può tradursi semplicemente con la capacità di riuscire a trarre sempre il massimo dalle proprie possibilità. MVP che attribuiamo naturalmente a Bernardo, giocatore decisivo nonostante i documenti indichino il 1961 come data di nascita.

     La mina vagante è tornata, anzi sarebbe meglio dire era tornata vista la possibile scomparsa dell'HTE Venafro. Un torneo che in definitiva ha superato dal punto di vista dei risultati la stagione d'esordio con il record di vittorie per società ed una lunga serie di soddisfazioni: due le vittorie ai danni della Polisportiva Isernia, i "soli" dieci punti di scarto subìti in un infuocato derby con la Nidaco, le due vittorie al fotofinish nel vero derby con la formazione "B", la vittoria casalinga contro il Bojano con quattro assenze pesanti rappresentano risultati di tutto rispetto per una formazione in perenne e sempre precaria autogestione. MVP della stagione va senza dubbio ad "Awivo" Giannini pivot di 180 cm per 100 kg di peso con mani dolci e snodabili e dalle movenze tanto misteriose quanto efficaci. Il prossimo torneo di serie D non li vedrà sicuramente ai nastri di partenza, a nostro parere un vero peccato.

     Partita come possibile antagonista della Polisportiva Isernia, l'Airino Termoli ce ne ha messo di tempo per mettersi in moto a dovere. Quando il motore si è scaldato le cose hanno cominciato a funzionare per il verso giusto ed allora ecco che si è arrivati ad un passo dalla semifinale playoff ed in precedenza ad una serie di prestazioni abbastanza convincenti. Mal di trasferta incurabile per i ragazzi del duo Perugini-Di Lembo che hanno sofferto più del previsto le partenze del nucleo storico verso Casacalenda. Titolo di MVP va attribuito a Gianluca D'Angelo, uno dei pochi a sobbarcarsi con successo sulle spalle le responsabilità offensive di una formazione che ha avuto pochissimo dalla propria frontline, e che invece ha trovato in Celenza e Risolo due giovani in netto progresso.

     Antoniano fuori dalle semifinali? Una sorta di fallimento, avevamo pronosticato ad inizio stagione ma, considerato l'evolversi degli avvenimenti, ad oggi non è possibile trarre questo tipo di conclusione. Questo perché la dirigenza campobassana ha preferito puntare su altri obiettivi ed ecco che i migliori elementi sono stati spesso utilizzati nella serie superiore con l'Olimpia ed addirittura preservati in modo precauzionale durante la serie dei playoff con l'HTE. Culmine della stagione i primi minuti della gara casalinga con la Nidaco in cui i ragazzi di Di Marzio riuscirono a piazzare un break sorprendente prima di soccombere sotto una coltre di circa quaranta lunghezze. Il titolo di MVP lo assegnamo a Marco Correra, killer silenzioso molto meno appariscente rispetto a D'Uva ed Antonelli, ma dotato di una certa bidimensionalità e di un'ottima mano anche dalla linea dei 6,25m. 

     Ecco a voi la "cenerentola del torneo", questo era stato il nostro pronostico di inizio stagione e qui possiamo dire che ci siamo sbagliati di grosso. Certo si potrebbe sempre considerare il fatto che senza Freda e Martino Il Globo Isernia ha ottenuto un numero di vittorie pari a zero, ma i risultati alla fine parlano per i ragazzi di Di Pilla: con un po' più di fortuna e con un apporto costante del duo citato in precedenza, il discorso quinto posto non sarebbe stato poi così tanto fuori luogo. MVP naturalmente assegnato a Martino, giocatore capace di vincere quasi da solo le partite (memorabile quella del derby con la Polisportiva) con medie punti a dir poco impressionanti. In progresso anche "Speedy" Zullo, Bottiglieri e Florindo Pascarella, attuali speranze di un movimento che risente ancora di quattro anni di sostanziale buio.

     Ecco a voi al contrario la delusione dell'anno. Non tanto perché la Nidaco B ci ha fatto fare una figuraccia a livello di pronostici, quanto perché il talento a disposizione dei ragazzi allenati da Palazzo è stato quasi tutto sperperato in prestazioni troppo spesso al di sotto delle proprie possibilità. Il motivo? Di sicuro il mix tra elementi giovani e meno giovani è risultato incompatibile per una squadra che ha mostrato solo in rare occasioni una coesione interna al limite dell'accettabile. Indimenticabili i quattro punti (con prima e storica sconfitta casalinga) concessi agli Aptiva Clippers, così come gridano vendetta le vittorie letteralmente gettate nel cassonetto contro Bojano e Polisportiva Isernia. MVP? diciamo in assoluto Francesco Valente che nella prossima stagione potrà fornirci qualche indicazione in più sulle reali possibilità di diventare un giocatore di un certo livello.

     Ce l'avevano quasi fatta. Ebbene sì i Clippers non sono diventati proprio i Lakers, ma l'Aptiva Campobasso ha lasciato intravedere grossi margini di miglioramento, sfiorando nell'ultima gara con l'HTE l'ingresso ai playoff. Troppe le gare gettate nel cassonetto, frutto anche di una gestione non sempre lucida e di percentuali dalla linea dei 6,25 su livelli siberiani. MVP della stagione lo attribuiamo a Roberto D'Alessando, giocatore di post basso dotato di buona tecnica individuale e di ottima mano anche dai cinque metri. Sicuramente da migliorare la gestione del gruppo durante i momenti caldi, ma forse a tagliare le gambe ai Clippers saranno i regolamenti federali che li obbligheranno per la prossima stagione ad organizzare una squadra giovanile ed a schierare in ogni singola gara tre under a referto.

 

 Primo quintetto: Bernardo (Bojano), Greco (Nidaco), Lombardi (Polisportiva), Mallamace (Nidaco), Di Rosso (Polisportiva)

 Secondo quintetto: D'Uva (Antoniano), Martino (Il Globo), D'Angelo (Airino), Chiacchiari (Polisportiva), Giannini (HTE Venafro)

 

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