Serie C1 girone G 2000/2001

 

TREDICESIMA GIORNATA (13-14/1/2001)

RISULTATI

FIORE DI PUGLIA RUVO

C.S. AMALFITANO AMALFI

79  48

PGS FALCHETTI CASERTA

A.S.BASKET MARTINA F.

70  65

EDILPREF MESAGNE

NEW BASKET CEGLIE

106  92*

VIRTUS PALL. ANGI TERMOLI

A.S. NOLA BASKET

97  100

ASSI BASKET OSTUNI

AMICIZIA SPORT C.STABIA

76  58

BASKET CASAGIOVE

A.S.BASKET CORATO

81  79

DRIBBLING SPORT NARDO'

DIBEN BISCEGLIE

94  76

*dopo due tempi supplementari

 

 

     Il Ceglie perde a sorpresa a Mesagne. Gara combattutissima, terminata dopo due overtime a favore della squadra "dell'altro" Rubino. Ruvo, Casagiove e Caserta ringraziano: i pugliesi non hanno avuto il benché minimo problema a far fuori l'Amalfi, mentre le due campane hanno dovuto soffrire le proverbiali sette camicie per avere ragione, rispettivamente, di Corato e Martina Franca. Alle spalle del trio delle seconde c'è un altro terzetto. Il Nola è passato a Termoli in una partita dal punteggio alto e che ha evidenziato ancora una volta i problemi difensivi di una sfortunatissima Angi, che è la compagine ad aver subito più punti di tutte ma ha preso l'ultimo canestro in maniera incredibile, con un tiro da centrocampo quando già tutti pensavano all'overtime; il Nardò ha fermato a quattro la serie positiva della Diben Bisceglie, mentre l'Ostuni ha vinto senza patemi col Castellammare.

 

 

CLASSIFICA

    P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti F S Diff. F S Diff. F S Diff.
Ceglie 20 1073 962 111 479 401 78 594 561 33
Ruvo di Puglia 18 1071 958 113 581 447 134 490 511 -21
Casagiove 18 1028 927 101 508 417 91 520 510 10
Caserta 18 1037 960 77 567 481 86 470 479 -9
Ostuni 16 1036 990 46 556 506 50 480 484 -4
Nola 16 1061 1056 5 617 556 61 444 500 -56
Nardò 16 980 984 -4 533 488 45 447 496 -49
Diben Bisceglie 14 1010 1004 6 477 438 39 533 566 -33
Corato 12 1040 980 60 594 512 82 446 468 -22
Mesagne 10 1064 1069 -5 509 456 53 555 613 -58
Martina Franca 10 1031 1058 -27 486 473 13 545 585 -40
Castellammare di Stabia 8 929 1020 -91 477 488 -11 452 532 -80
Amalfi 4 900 1120 -220 417 528 -111 483 592 -109
Angi Termoli 2 1033 1205 -172 635 666 -31 398 539 -141

 

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

CASERTA - MARTINA FRANCA 70-65   (12-23, 29-33, 41-45)

Licursi 0 Tizzani 12 Ventruto 20 Massari 2
Natale ne Mauriello 2 Fuocolare ne Convertini 0
Ciampaglia 3 Scala 2 Florio 18 Fiusco 10
Piscitelli 8 Marino 16 Rosato 0 Ruggiero ne
Cozzolino 7 Scatola 20 Dario 15 - -
All. Ascione All. Terruli

 Arbitri: Pisani e Pirrotta (Reggio Calabria)

 Note: Spettatori 500 circa

     L’M.I. Medical conquista altri due punti ai danni del coriaceo Martina Franca e rimane in classifica nel gruppo delle prime della classe. Nel soporifero avvio di gara gli esterni biancorossi sono ben marcati, in area Mauriello e Scatola trovano poco spazio e, complici i tre falli commessi in poco tempo da Ciampaglia, i pugliesi mettono subito la testa avanti (7-14), raggiungendo il il massimo vantaggio a fine primo quarto (+11 sul 12-23). 
     Un parziale di 12-3 riporta Cozzolino e soci in linea di galleggiamento (24-26), poco dopo con un canestro di Scatola si tocca la prima parità dell’incontro (29-29), ma sono ancora gli ospiti a chiudere avanti la metà gara (29-33). Il match continua a vivere sulle ali dell’equilibrio anche nel terzo quarto e tutto si decide inevitabilmente negli ultimi dieci minuti. Tre falli tecnici consecutivi fischiati ai padroni di casa dall’indecisa coppia in grigio consentono al Martina Franca di portarsi sul +6 (46-52) e di credere fino all’ultimo in un successo. A due minuti dalla fine sul risultato di 54-58 due triple di Marino e Scatola riaprono il match (60-60). Ad 1.28” dalla sirena poi è ancora una bomba di Marino (63-61) ed il successivo fallo e canestro di Scatola a regalare la vittoria all’M.I. Medical del patron Rosario Miniero, nell’incandescente e convulso finale di gara. 
     “E’ una vittoria importante – sottolinea a fine gara coach Giovanni Ascione – perchè non abbiamo giocato bene e i due punti in palio ci servivano soprattutto a rimanere nei quartieri alti della classifica

(SANTE ROPERTO)

 

ANGI TERMOLI - NOLA 97-100   (31-22, 48-42, 72-67)

Forcione 0 Pitardi 11 Esposito 14 Dubbio 38
Teofilo 29 Biasone 0 M. Guida 12 G. Guida 0
Maj 20 Ballone 13 Caprio 12 Morgillo 2
Tomei ne Guardascione 5 Pilato 0 Moccia ne
Milici 16 M. Lombardi 4 Vergara 7 Liguori 15
All. Rubino All. Foglia

 Arbitri: Gagliardi (Anagni) e De Filippo (Cassino)

 Note: Cinque falli: Pitardi, Guardascione, M. Guida.

     Massimiliano Dubbio a 2" dalla sirena ha spento le ambizioni dell'Angi Termoli, centrando la bomba della domenica e gettando nello sconforto la formazione virtussina, che stava per accarezzare la gioia della seconda vittoria stagionale.
     Gli adriatici partono alla grande e con Teofilo e Ballone ispiratissimi, autori di alcune triple pesanti, recuperano il momentaneo svantaggio di 3-7. L'Angi prende subito le misure ai napoletani adottando un'efficace difesa ad uomo. Si sbaglia poco in attacco, ed il Nola soffre il momento positivo dei molisani che, dopo il +9 del primo quarto, chiudono i primi 20' avanti di 6 anche per alcuni tiri pesanti concessi al Nola. 
     Il terzo periodo è di marca ospite. Nelle fila del Nola entra l'esperto Liguori che, oltre a finalizzare molto bene anche da tre, distribuisce buoni assist. Il 69-67 che si registra al 29' è il segnale che il Nola c'è, e che l'Angi fa un po' troppa fatica. L'inossidabile Vittorio Maj però, con una tripla delle sue, dà fiato ai termolesi. Nell'ultimo quarto la gara si riapre. I termolesi stentano ed il vantaggio pian piano è sempre più risicato. La svolta a 4' dal termine. Il Nola prima recupera e poi mena le danze sull'86-92. I locali non cedono e tornano in parità sul 94-94 quando mancano 1' e 30". Una bomba di Liguori a -58" riporta avanti gli ospiti, ma Teofilo ha ancora la forza di non sbagliare tre liberi decisivi (97-97) a 5" dalla sirena. Palla rimessa in gioco e tripla da quasi metà campo dell'incredulo Dubbio che regala due punti preziosissimi al Nola.

(Da NUOVO MOLISE del 16/1/2001)

 

NARDO' - DIBEN BISCEGLIE 94-76   (16-20, 44-32, 65-54)

D'Andrea 19 Gravili 2 De Lucia 13 Ragno 9
Mininanni 4 Sabato 9 Bruni 10 Giuffrè 8
Cristofaro 34 Leone ne Anglano 9 Claudio 0
Mazzarella 6 Nazaro 4 Finozzi 12 Gesmundo ne
Colella 16 Carlino 0 Natali 15 Auricchio 0
All. Raho All. Ceci

 Arbitri: De Giorgio e Benegiamo (Brindisi)

 Note: Campo in gomma, scivolosissimo. Spettatori 250 circa con discreta rappresentanza biscegliese. Cinque falli: Mazzarella, Bruni e Giuffrè.

     Lasciandosi surclassare sul piano atletico, emotivo e dell'intensità agonistica, la DiBen ha nettamente perso una partita dai mille volti, caratterizzata da spunti tecnici inquietanti. I due punti in palio sul viscido e quasi impraticabile terreno neretino i biancoverdi li avrebbero dovuti conquistare per continuare a risalire la china di una classifica piuttosto corta nelle posizioni che contano, e invece ne è venuta fuori una prestazione a tratti sconvolgente per la capacità di Anglano e compagni di distruggere in pochi secondi tutto quello che riescono a costruire nel corso di un periodo di gioco.
     I diciotto punti finali di scarto si spiegano poco facilmente, perché frutto di una serie interminabile di concause: ognuna ha il suo peso, certo, ma tirare con percentuali così basse da lontano non porta da nessuna parte. E' questo il primo male tecnico della serie infinita di una squadra che dimentica volentieri di difendere e lascia segnare ventelli ad autentici sconosciuti e a giocatori dalla discutibilissima casta tecnica.
     Concedere 34 punti a un Cristofaro comunque nervoso e graziato da un arbitraggio incostante e ridicolo (primo fallo fischiato al 25', poi altri tre nel giro di 7'...) è stata una pessima idea, e per fortuna le sue pessime percentuali hanno lasciato pensare a una difesa al limite che in realtà su di lui non c'è stata assolutamente. Ma quando dal rettangolo di gioco escono in trionfo D'Andrea e Colella con rispettivamente 19 e 16 punti in mano, chi non li ha marcati avrebbe dovuto sbattere la testa nella panchina, perché queste cose non dovrebbero esistere. Bisceglie ha concesso tutto e il contrario di tutto, ha sofferto pure sotto le plance, perdendo tutti i rimbalzi decisivi sui tiri pesanti forzati dai salentini, in attacco non ha trovato valide alternative a giocate prive di nesso logico l'una con l'altra, non ha saputo imporsi, ha avuto poche penetrazioni dagli esterni con esiti puntualmente sconcertanti. La difesa è stata un colabrodo: nel Basket del Duemila non è possibile subire 34 punti su 94 totali dal contropiede primario. Eppure nel primo quarto Bruni e Natali hanno fatto gli aspirapolvere, Cristofaro ha beccato stoppate a raffica e fatto 1/7 al tiro nei primi 10', in attacco c'è stata una circolazione di palla non eccelsa ma che è bastata a chiudere avanti. Poi il blocco inspiegabile nel secondo periodo, coinciso con l'ingresso in campo degli esterni di riserva ma neppure tanto per colpa loro. La DiBen ha incassato un 28-12 da ufficio inchieste, il carneade Sabato, che fino all'anno scorso giocava in serie D, ha messo tre bombe di fila in faccia ai celebri giocolieri biancoverdi, dall'altra parte ci si è messa pure la coppia arbitrale, che non ha visto i quintali di forza peso prodotti da Cristofaro a furia di gomitate e i blocchi aggiustati da Mazzarella e Nazaro, le mani ovunque, anche al momento del tiro, di D'Andrea e Mininanni, fischiando zero falli ai padroni di casa in tutto il tempo. Così, con appena cinque falli di squadra nei primi 20' contro i dodici della DiBen, Nardò ha potuto gestire un vantaggio rassicurante che però Bisceglie ha saputo recuperare gradualmente nel corso di un ottimo terzo quarto di gara, fino al 55-54 segnato dall'unica bomba di De Lucia. Poi, un black-out clamoroso, un 10-0 frutto di cinque palle perse a centrocampo dai biancoverdi. -11 al terzo intervallo, tutto compromesso. Peggio, tutto finito: perché l'inizio dell'ultimo periodo illude soltanto, gli errori e le cadute da paperissima purtroppo continuano, i leccesi hanno i piedi per terra, la DiBen ha la testa fra le nuvole e cede di schianto lasciandosi perfino umiliare nei minuti conclusivi da una squadretta di ragazzini che non ha nulla da perdere né da pretendere ma che intanto, a differenza dei biancoverdi, si sa passare la palla e giocare di squadra, in velocità e in contropiede, difende allo stremo forse anche esagerando ma pur sempre con la voglia di vincere che a giocatori regolarmente e lautamente retribuiti come quelli biancoverdi non dovrebbe assolutamente mancare. Sarebbe l'ennesimo controsenso di una stagione troppo difficile da raccontare.

(VITO TROILO)

 

MESAGNE - CEGLIE 106-92   (23-20, 30-35, 42-43, 77-77, 88-88)

Greco 32 Baldassarra 4 Di Lembo 7 Vozza 15
Grassitelli 17 Sabarese 6 De Leonardis 29 Leo 2
Santurbano 9 Corlianò 1 Della Corte 19 Lisi ne
De Maria 26 Spagnolo ne Calò 0 Epicoco ne
Risolo 11 Daccico ne D'Amicis 20 Sarcinella ne
All. Rubino All. Romano

 Arbitri: Sica (Salerno) e Ferrari (Avellino)

 Note: Dopo due tempi supplementari.

     Al secondo overtime ha vinto il cuore dell'Edilpref. La capolista D'Annunzio è scivolata dopo 10 successi consecutivi e 73 giorni di imbattibilità.

     Anima del successo mesagnese Maurizio Greco. Il play prima ha sbagliato quattro tiri consecutivi dalla lunetta permettendo agli ospiti di andare al supplementare, poi li ha castigati con giocate geniali. Derby con tre ex mesagnesi - il coach Cosimo Romano, Paolo Della Corte e Stefano Epicoco - ma Greco ha dispensato palle magiche e De Maria ha spento i sogni di grandezza del Ceglie.
     Tra gli ospiti, dopo i botti in avvio di De Leonardis, c'è stata la nota stonata di Paolo Della Corte, non particolarmente felice nelle conclusioni (2/11 nelle triple). Ma sui due bombaroli ospiti hanno lavorato molto De Maria e Grassitelli. Partita sempre in sostanziale equilibrio: 23-20, 30-35, 42-43 e 77-77 i tempi regolamentari. Il primo supplementare si chiude 88-88, dopo 6 tiri liberi falliti da De Maria (due) e Greco (quattro). Infine il riscatto di Greco.

(GIUSEPPE MESSE)

 

RUVO DI PUGLIA - AMALFI 79-48   (25-10, 41-30, 62-43)

Caterina 11 Risolo 22 Casanova 0 Lucibello 13
Roselli 0 De Santis 12 Petrocelli 2 Gambardella 0
Rizzo 4 Ferraretti 16 Esposito 2 Pierri 7
Delli Carri 2 Savi 0 Aliberti 13 Salvati 7
Gramegna 7 Cipriani 5 Della Pietra 0 De Crescenzo 4
All. Bray All. Pinto

 Arbitri: Sarra (Matera) e Pesante (San Severo)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri liberi: Ruvo 8/12 (67%), Amalfi 7/11 (64%). Cinque falli: Lucibello.

     L’incontro tra la Sidam Polis Ruvo priva di Riccardo Lerro e il C.S. Amalfi è stato, come da pronostico, molto facile per i ruvesi, forse eccessivamente facile: i biancoblù, infatti, si sono rilassati fin troppo, ma l’estrema inconsistenza della squadra della costiera (i salernitani erano privi financo di Lauro e Scognamiglio) ha co-munque permesso che la gara si chiudesse con un comodo +31 per una Sidam Ruvo che non si è certo espressa al massimo.

     Gara iniziata con un quarto d’ora di ritardo a causa dell’assenza dei giudici di tavolo, convinti che l’incontro iniziasse alle ore 20.30. Nicola Fracchiolla, Cinzia Caputi e il sottoscritto sono così stati costretti a… deliziarsi tra cronometro, referto e apparecchio dei 24’’: nessun problema, però, per l’improvvisato terzetto al tavolo, data anche la relativa facilità della gara.

     La partita, costellata da errori al tiro da ambo le formazioni, ha visto una Sidam inizialmente contratta (10-5 al 5’), ma che è riuscita a prendere il largo nel finale del primo quarto grazie agli ispiratissimi Ferraretti (tre bombe nei primi 10’) e Caterina, chiudendo il periodo sopra di 13, 25-12. Nella seconda frazione, la gara rimaneva fissa su livelli poco apprezzabili: la pochezza amalfitana trascinava i biancoblù ruvesi in un vortice di mediocrità di cui pagava le conseguenze Gigi Delli Carri, autore di due soli punti nel poco tempo giocato. Di contro, molto positivo è stato l’altro Gigi, Risolo, preciso al tiro e puntuale in fase difensiva. Si andava quindi al riposo sul 41-30 fissato da una bomba di Lucibello, uno dei pochissimi salernitani che siano riusciti ad imbastire qualcosa di interessante.

     Nella ripresa Bray lanciava in campo Roccangelo De Santis, autore di 10’ davvero positivi, in cui ha realizzato tutti i suoi 12 punti, con un bel 5/6 al tiro. Risolo continuava il suo show, e in avvio di 4° quarto raggiungeva quota 22. Pochissimo altro da aggiungere. Un solo dato penso sia sufficiente: nell’ultimo periodo gli amalfitani hanno realizzato la miseria di tre punti, quelli di una bomba di Aliberti, l’altro salernitano che si è dato da fare. Negli ultimi 5’ spazio ai giovani: prima a Cipriani (5 punti e una bomba) e poi ai cadetti Roselli e Savi, aggunti al gruppo per fare numero, per ovviare alle assenze di Lerro e Diaz. Se Fabio Savi ha sbagliato un tentativo da tre, Roselli ha invece “clamorosamente” mancato un canestro in contropiede. Peccato: sarebbe stato il modo migliore per bagnare l’esordio in C1, ma poi Alessandro si è rifatto con una stoppata ai danni di un giocatore amalfitano proprio sul suono della sirena.

(GIUSEPPE MINAFRA - Dal sito ufficiale del FIORE DI PUGLIA RUVO)

 

CASAGIOVE - CORATO 81-79   (26-15, 44-35, 66-53)

Liguori 20 Totaro 6 Bucci 2 Verile 16
Tranfa 5 Santoro 7 Rana 14 Rosito 9
Iaselli 13 Schisano 16 Jordan 6 Scuderi 0
Piccirillo 10 Luongo ne Lombardi 18 Baroncini 14
Parrillo 4 Falzarano ne Arbore 0 Sardano ne
All. Masoni All. Galadeta

 Arbitri: Zaccarelli (Ancona) e Polenti (Falconara)

 Note: 

     Vittoria della Funari Casagiove sul Corato. Partono subito a razzo i padroni di casa, che dopo tre minuti di gioco erano sul 13-6. Caldissima la mano di Guido Iaselli dalla lunga distanza e spettacolari le performance di Antonio Piccirillo, che più volte ha infuocato il pubblico con le sue schiacciate. Ottima anche la prova di Fabio Schisano che, grazie ad uno dei tanti miracoli del massaggiatore Stefano Ianniello che ha sbloccato la schiena del lungo casagiovese, è riuscito non solo a giocare ma anche ad essere uno dei migliori tra le fila biancoblù. Undici le lunghezze di vantaggio per i locali alla fine della prima frazione di gioco.

     L'inizio del secondo tempo è di marca ospite con il Corato che accorcia le distanze con un parziale di 7-0 riportandosi a meno quattro (26-22). Il Casagiove sembra essere colpito da un black-out. Il parziale ospite avrebbe potuto essere ben più grande se Verile e compagni non avessero commesso qualche errore di troppo. Fortunatamente "la luce" torna per i padroni di casa che realizzano un controparziale di 10-6 (una bomba di Liguori, una di Iaselli da quasi metà campo, e un canestro di Tranfa) riprendendo le distanze che all'intervallo sono nove.

     Alla ripresa è Piccirillo a riaprire le danze con una schiacciata seguita da una nuova bomba di Liguori. Il Casagiove sembra diventare inarrestabile e al 24' c'è il massimo vantaggio locale (55-36). Ma a quel punto si faceva avanti nuovamente il Corato che un altro controparziale di 11-2 tornava a meno dieci (57-47). Ma è nell'ultima frazione di gioco gli ospiti danno il meglio di sé: Rosito, una delle pedine fondamentali del Corato fino a quel momento, è costretto ad uscire per limite di falli. A cinque minuti dal termine Verile riporta i suoi a meno due e sarà sempre la guardia pugliese a portarli a meno uno ad un minuto dal termine. Perfetta parità a 23" (79-79). Il clima diventa incandescente. Piccirillo subisce fallo ed ha la possibilità di chiudere la gara con due liberi ma fallisce. Subito dopo la stessa occasione capita a Liguori che realizza. Mancano ancora 14" alla fine e il Corato va in attacco ma quando la sirena sta per suonare la palla viene sporcata. Un solo secondo a disposizione dei biancoverdi, ma nulla di fatto. La gara si chiude con il Casagiove vittorioso e con il Corato che ancora una volta si lascia sfuggire di misura i due punti.

(ILARIA DE CANDIZIIS)

 

OSTUNI - CASTELLAMMARE DI STABIA 76-58

Tanzarella ne Antonacci 11 Milito 7 Girota 12
Villani 12 Lapenna 8 Gibboni 6 Gallo 7
Gasparri 0 Ungaro ne Mazza 16 Landi 6
Di Monte 14 Cafiero 9 Di Donna ne Buononato 2
Lavino 3 Zanzarella 19 Grzetic 2 Siervo 0
All. Vitale All. Barresi

 Arbitri: Rotoloni (Campli) e Di Francesco (Teramo)

 Note: 

 

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

Pos. Nome Squadra Media Partite Tot. Punti
1 Cristofaro Nardò 25 13 325
2 Teofilo Angi Termoli 23,67 12 284
3 De Leonardis Ceglie 22 12 264
4 Villani Ostuni 20,92 13 272
5 Lavino Ostuni 20,46 13 266
6 Dubbio Nola 19,58 12 235
7 Della Corte Ceglie 18,9 10 189
8 Delli Carri Ruvo di Puglia 18,15 13 236
9 Aliberti Amalfi 17,42 12 209
10 Grassitelli Mesagne 16,54 13 215
11 Milici Angi Termoli 16,17 12 194
12 Iaselli Casagiove 16 12 192
13 Verile Corato 15,92 13 207
14 Lombardi Corato 15,77 13 205
15 Natali Diben Bisceglie 15,55 11 171
16 Milito Castellammare di Stabia 15,31 13 199
17 De Maria Mesagne 14,83 12 178
18 Caterina Ruvo di Puglia 14,77 13 192
10 Pierri Amalfi 14,75 12 177
20 Caprio Nola 14,17 12 170
21 Mazza Castellammare di Stabia 14,15 13 184
22 Schisano Casagiove 14,08 12 169
23 Florio Martina Franca 14 13 182
24 Rosito Corato 13,92 13 181
25 D'Andrea Nardò 13,77 13 179

Sono compresi i giocatori con almeno sei partite giocate

 

 

 

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