Serie C1 girone G 2000/2001

 

QUATTORDICESIMA GIORNATA (20-21/1/2001)

RISULTATI

VIRTUS PALL. ANGI TERMOLI

PGS FALCHETTI CASERTA

84  83

C.S. AMALFITANO AMALFI

A.S.BASKET CORATO

64  80

NEW BASKET CEGLIE

A.S.BASKET MARTINA F.

85  71

FIORE DI PUGLIA RUVO

A.S. NOLA BASKET

79  76*

DIBEN BISCEGLIE

ASSI BASKET OSTUNI

90  70

BASKET CASAGIOVE

AMICIZIA SPORT C.STABIA

99  68

EDILPREF MESAGNE

DRIBBLING SPORT NARDO'

101  93

*dopo un tempo supplementare

 

 

     Ceglie ancora sola al comando dopo la buona vittoria interna col Martina Franca e gruppo delle seconde che perde una componente: il Caserta, infatti, ha lasciato i due punti ad una rinnovata Angi Termoli, che ha agguantato la seconda vittoria stagionale ed ora spera di lasciare al più presto l'ultimo posto in classifica. Combattutissima la partita fra Ruvo e Nola, conclusa al supplementare dopo una gran rimonta degli ospiti, che hanno recuperato 20 punti in un quarto e mezzo prima di cedere all'overtime. Nessun problema, invece, ha avuto il Casagiove a far fuori il Castellammare, giunto alla sua settima sconfitta consecutiva ed ora alla portata (chissà...) anche dell'Angi. La Diben Bisceglie è tornata al successo ed ha raggiunto l'Ostuni in classifica, mentre il Nardò ha subito 101 punti a Mesagne e non sembra più la squadra di un paio di mesi fa. Infine l'Amalfi ha perso l'ennesima partita, questa volta in casa col Corato.

 

 

CLASSIFICA

    P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti F S Diff. F S Diff. F S Diff.
Ceglie 22 1158 1033 125 564 472 92 594 561 33
Casagiove 20 1127 995 132 607 485 122 520 510 10
Ruvo di Puglia 20 1150 1034 116 660 523 137 490 511 -21
Caserta 18 1120 1044 76 567 481 86 553 563 -10
Ostuni 16 1106 1080 26 556 506 50 550 574 -24
Diben Bisceglie 16 1100 1074 26 567 508 59 533 566 -33
Nola 16 1137 1135 2 617 556 61 520 579 -59
Nardò 16 1073 1085 -12 533 488 45 540 597 -57
Corato 14 1120 1044 76 594 512 82 526 532 -6
Mesagne 12 1165 1162 3 610 549 61 555 613 -58
Martina Franca 10 1102 1143 -41 486 473 13 616 670 -54
Castellammare di Stabia 8 997 1119 -122 477 488 -11 520 631 -111
Angi Termoli 4 1117 1288 -171 719 749 -30 398 539 -141
Amalfi 4 964 1200 -236 481 608 -127 483 592 -109

 

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

ANGI TERMOLI - CASERTA 84-83   (14-24, 29-48, 47-63)

Forcione 0 Guardascione 11 Licursi ne Mauriello 9
Pitardi 15 Biasone ne Ciampaglia 11 Scala 9
Maj 2 Ballone 5 Piscitelli 9 Marino 13
De Sanctis 22 Cicculli 8 Cozzolino 4 Scatola 21
Milici 20 M. Lombardi 1 Tizzani 7 Angrisani 0
All. Rubino All. Ascione

 Arbitri: A. Pasculli e F. Pasculli (Porto S. Giorgio)

 Note: Falli tecnici a Rubino al 12' e Mauriello al 31'. Cinque falli: De Sanctis, Cicculli, Lombardi, Piscitelli, Mauriello, Scala.

     Incredibile Angi Termoli!! La formazione virtussina si regala e regala ai suoi tifosi una vittoria strabiliante rilanciando le proprie ambizioni di salvezza. 
     Un successo maturato grazie ad una rimonta operata nell'ultimo quarto di gara e che ha messo alle strette l'ex capolista Falchetti, protagonista per almeno 30'. Il quintetto casertano parte davvero in quinta e con i suoi uomini migliori, Marino e Scatola, mette in difficoltà una difesa termolese troppo sfilacciata. L'Angi, ispirata dalle buone giocate di Milici e De Sanctis, tiene solo nel primo quarto perché poco dopo i casertani ne approffitano facendo emergere le gravi lacune difensive dei locali. 
     Alla fine dei primi 20' per l'Angi sembra essere notte fonda ed al 26' gli ospiti toccano il massimo vantaggio sul 30-55. Coach Rubino prova a dare più equilibrio alla squadra inserendo anche il neo acquisto Cicculli. Al 30' lo svantaggio diventa meno pesante ed i Falchetti, non consapevoli di cosa accadrà qualche minuto più tardi, sembrano avere la partita in pugno. 
     Gli ultimi 10' sono decisivi e consacrano la rimonta degli adriatici. La zona 2-3 crea grosse apprensioni ai casertani, quasi incapaci di reagire, ed una tripla dell'instacabile Pitardi rimette tutto in discussione sul 65-69. Al 35' De Sanctis esce per falli, ma l'Angi non demorde. L'ottimo Cicculli sul 71-73 agguanta la parità e subisce fallo realizzando il libero del sorpasso. 
     L'ultimo minuto e mezzo è da cardiopalma. Marino mette la bomba del 74-76 ma gli risponde Ballone (77-76). Poco dopo, sul 79-80, Milici mette due liberi decisivi e l'Angi è di nuovo avanti 81-80. Di Manrico Pitardi l'ultima decisiva azione che concretizza al meglio realizzando prima il +3 (83-80) ed a 13" dalla sirena il tiro libero dell'84-80. L'ultimo sussulto è per una tripla di Marino, ma i termolesi hanno il possesso di palla e riescono a portare a casa due punti vitali in chiave salvezza.

(Da NUOVO MOLISE del 23/1/2001)

 

DIBEN BISCEGLIE - OSTUNI 90-70   (24-12, 47-34, 58-54)

De Lucia 7 Ragno 14 Di Monte 2 Villani 26
Bruni 20 Giuffrè 1 Lavino 15 Tanzarella 0
Anglano 17 Claudio 0 Antonacci 4 Meo 0
Finozzi 4 Gesmundo 4 Cafiero 11 Lapenna 4
Natali 15 Auricchio 8 Zanzarella 6 Ungaro 2
All. Ceci All. Vitale

 Arbitri: Russo (Napoli) e Spaventa (Casoria)

 Note: Spettatori 1.200 circa con sparuta rappresentanza ostunese. Cinque falli: Finozzi, Zanzarella, Cafiero, Di Monte, Ungaro, Villani. Fallo tecnico a Vitale nel primo periodo. Diben: tiri liberi 35/43, percentuali da due 17/34 (50%), da tre 7/24 (29%). Ostuni: tiri liberi 22/38, percentuali da due 20/42 (48%), da tre 4/21 (19%).

     Questo primo scontro del girone discendente del torneo avrà fatto realmente da spartiacque fra due differenti modi di interpretare il clima-partita, in casa DiBen? Uno più grande di molti ha cantato: "Lo scopriremo vivendo".
     Se dovesse essere stata la trionfale cavalcata su una Telcom imbizzarrita l'ultima sofferenza di un esilio che costringe metà del pubblico biancoverde a restare lontana dalla sua squadra, allora il campionato biscegliese assumerà contorni meglio definiti, e quella freccia delle previsioni sui rendimenti futuri della compagine guidata da Niki Ceci, punterebbe come la tramontana, verso l'alto, in direzione di quel nord della bussola, perduto a Nardò, ritrovato al PalaAssi a suon di cori, incitamenti e suggerimenti piovuti dallo splendido pubblico biscegliese, richiamato all'ordine dalla tifoseria organizzata in settimana, gasato dal ritorno in città dell'house organ "Forza DiBen". 
     C'erano tutte le premesse, insomma, per vedere Bisceglie spaccare tutto, e così è stato. Finalmente una vittoria netta, limpida, nel punteggio complessivo come nella sostanza; un successo cercato, costruito mattone dopo mattone, tenuto stretto e difeso con le unghie e con i denti, festeggiato nel finale di partita a suon di canestri in contropiede.
     A leggere il 90-70 del tabellone torna il mente il negativo 74-70 della sfida d'andata. Il primo di una serie interminabile di confronti incrociati è andato liscio come l'olio. La squadra ha ricucito definitivamente il rapporto con la frangia più scettica dei suoi sostenitori; a Bisceglie dovrà richiamare di nuovo il tifo e il pubblico di un tempo, e quale migliore occasione se non il derby contro Corato per riaprire il tempio del Basket biancoverde, quel PalaDolmen che, dettagli a parte, è finalmente pronto?
     Eppure la Telcom avrebbe potuto far paura, rinforzata da Beppe Meo, al ritorno sui palcoscenici di C1 che di certo merita, curiosamente a distanza di quattro anni dallo spaventoso infortunio ai legamenti crociati, proprio contro la DiBen. Non c'è stata partita nel primo periodo: troppo in vena di non concedere nulla la truppa biancoverde, troppo sorpresi gli ostunesi, che subiscono un 13-0 terrificante nel giro di 4', con Bruni a segnare due bombe in faccia a Lavino, e il solo Cristian Villani in grado di controbattere alle iniziative dei padroni di casa. I brindisini segnano i primi punti dalla lunetta al 5', il primo canestro al 7', a fine primo quarto hanno tirato con 0/8 dal perimetro, finiscono sotto di dodici, doppiati dai biscegliesi.
     Il confronto è in discesa per la DiBen. Ceci toglie dal campo uno spento De Lucia e controlla la partita con gli esterni di riserva, Giuffrè, Ragno e Gesmundo. I messapici tentano l'avvicinamento, ma Lavino ha le polveri bagnate dalla reattività difensiva di Bruni e Ragno, e al riposo Ostuni paga dazio: -13, gara compromessa.
     Nel terzo periodo, gli ospiti poco alla volta rosicchiano il divario a una DiBen che s'inceppa in attacco, segnando solo 11 punti in 10'. Al contrario la Telcom ne mette venti, con il solito, ispiratissimo Villani, ben supportato da Cafiero (quattro in fila). In apertura di ultimo periodo, le distanze cominciano a farsi sempre più pericolose, fino a quando Auricchio e Natali non cominciano a menare la danza (e non solo quella) sotto le plance. Anglano attira falli che concretizza in tiri liberi, escono dalla sfida i migliori uomini di Vitale, fra cui un applauditissimo Villani, Ragno spegne i nervosismi ostunesi con due bombe irresistibili. C'è tempo per la standing-ovation del PalaAssi tutta per l'mvp Andrea Bruni (8/12 al tiro, 9 rimbalzi, 5 recuperi, 4 assist, 6 stoppate, 1 schiacciata) prima che la sirena conclusiva consegni alla DiBen due punti di platino che le consentono di ritornare in piena corsa per i primi quattro posti playoff ma soprattutto un ritrovato feeling con la tifoseria. Che attende con ansia il ritorno al palazzone...

(VITO TROILO)

 

RUVO DI PUGLIA - NOLA 79-76   (22-16, 41-31, 57-50, 69-69)

Caterina 15 Guastamacchia ne Esposito 9 Malgieri ne
Rizzo 5 Ferraretti 20 Caprio ne G. Guida 13
Delli Carri 17 Modica 6 Pilato 4 Morgillo 9
Gramegna 4 Cipriani ne Vergara 1 Moccia ne
Risolo 6 Avallone 6 Dubbio 25 Liguori 15
All. Bray All. Foglia

 Arbitri: Benegiamo e Guerra (Brindisi)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Spettatori 500 circa. Tiri liberi: Ruvo 12/23 (52%), Nola 16/34 (47%). Due falli tecnici a Liguori.

     Una Sidam a corrente alternata, spumeggiante e divertente per 25', opaca e timorosa per altri 15', è riuscita a battere Nola (privo di Massimiliano Guida e di Caprio) solo dopo un supplementare, quando tutto ormai sembrava a favore degli ospiti che, approfittando del rilassamento, della deconcentrazione e dell'imprecisione ruvese, hanno potuto rimettere in carreggiata un match che fino a quel momento avevano dato l'impressione di non saper gestire eccessivamente. Va detto, a parziale scusante dei biancoblù ruvesi, che la coppia arbitrale ci ha messo del suo agevolando spesso e volentieri la rimonta nolana, sorvolando su alcune entrate molto decise, ai limiti del regolamento, di Dubbio e soci.

     Passando alla cronaca, l'avvio di gara era di chiara marca ruvese. La Sidam allungava grazie alla precisione dall'arco dei 6.25: ben 4 le bombe messe a segno da Caterina, Delli Carri e Ferraretti nei primi 10' di gioco. Dall'altro lato era Massimo Dubbio a sostenere la baracca nolana con i suoi tiri e le sue penetrazioni, con la difesa ruvese che non riusciva a tenerlo sotto controllo. 10-6 al 5', poi il primo allungo (18-12 con bomba di Delli Carri) confermato con il +6 del finale di 1° quarto. Nei primi 5' del secondo periodo i nolani recuperavano subito il gap portandosi sul -2 (28-26) con 6 punti di Dubbio, ma nella seconda metà del quarto i ruvesi allungavano nuovamente: il coach Bray faceva esordire i nuovi acquiti Modica e Avallone dando maggiore linfa al reparto lunghi. Il gioco biancoblù ne beneficiava: dal 30-29 del 16' la Sidam allungava grazie ai canestri di un ispiratissimo Ferraretti e a quelli di Avallone (sua la schiacciata del 34-29). 41-31 al 20', con un canestro a fil di sirena di Modica.

     Il +10 del riposo si gonfiava subito in avvio di ripresa: il nervosismo giocava un brutto scherzo ai nolani (Liguori si beccava il secondo fallo tecnico) e una tripla di Ferraretti da lontanissimo insieme ad un canestro in contropiede di Gramegna davano alla Sidam il +20 (51-31). Di qui iniziava inesorabile la lenta parabola discendente ruvese: i locali non difendevano più con intensità, calava la concentrazione, concedevano facili rimbalzi e secondi tiri agli ospiti che ringraziavano e segnavano. Negli ultimi 4' Ruvo subiva così un parziale di 1-12 (dal 56-38 al 57-50 del 30') con i punti del solito Dubbio coadiuvato da Giovanni Guida che, negli ultimi 25', è stato uno dei migliori, dando maggiore energia ed efficacia alla manovra campana. L'ultimo e decisivo quarto si apriva così con Nola in piena rimonta: si sperava in un risveglio ruvese, ma neanche quando Bray rimetteva in campo Delli Carri (uscito a metà del 2° quarto) e poi più tardi richiamava in panchina Risolo e Rizzo reinserendo Modica e Avallone si riusciva a capitalizzare granchè. I nolani al 5' erano a -3 (65-62 con una bomba di Guida) e a poco meno di 30'' dalla fine impattavano con due tiri liberi di Morgillo. La Sidam sbagliava in attacco, Nola perdeva palla e a -16'' Caterina, lanciato in contropiede, segnava subendo forse anche fallo: l'arbitro Guerra, già molto poco all'altezza fino ad allora, fischiava passi, scatenando la rabbia del pubblico ruvese che negli ultimi minuti si era agitato sempre più. Doppio time out, e palla al Nola. Bray ordinava di non fare fallo, cercando di far scorrere il cronometro. La grande opportunità la sciupava però proprio Massimo Dubbio che, da tre metri, tirava senza prendere neanche il ferro. Nel successivo grappolo a rimbalzo, gli arbitri vedevano un fallo su Fabio Ferraretti quando alla fine mancava solo mezzo secondo. Il n° 12 ruvese, però, dalla lunetta sbagliava incredibilmente entrambi i tiri.

     Supplementare. Dubbio segnava subito, dando ai nolani il primo vantaggio dell'incontro (69-71) e poi sbagliava i tiri liberi del +4 (pessima la percentuale di Dubbio dalla lunetta: solo 4/15!). Caterina riportava Ruvo avanti con una bomba (72-71), Dubbio faceva 1/2 dalla linea, pareggiando. Altro 1/2, stavolta di Caterina per il 73-72, poi botta e risposta tra lo stesso Caterina e G. Guida: due canestri per il nolano, uno per il ruvese e 75-76 con 7'' da giocare. Delli Carri, in lunetta, realizza i due tentativi a disposizione. Sulla rimessa nolana Ferraretti recuperava la palla e la serviva a Delli Carri che segnava comodamente per il 79-76 a 3'' dalla sirena. Il disperato tentativo di Morgillo da metà campo usciva, tra l'esultanza ruvese, dando il via alla "caccia agli arbitri" da parte di alcuni tifosi ruvesi che non sono riusciti a raggiungere Benegiamo e Guerra solo grazie… al massiccio dispiegamento di forze dell'ordine!!!

(GIUSEPPE MINAFRA - Dal sito ufficiale del FIORE DI PUGLIA RUVO)

 

CASAGIOVE - CASTELLAMMARE DI STABIA 99-68   (31-16, 48-38, 69-50)

Liguori 9 Parrillo 8 Milito 9 Gallo 16
Tranfa 11 Totaro 6 Mazza 13 Landi 2
Iaselli 17 Santoro 4 Cotticelli 0 Buononato 2
Vitiello 9 Schisano 16 Canzonieri 14 Siervo 2
Piccirillo 11 Falzarano 8 Girota 10 Gibboni ne
All. Masoni All. Barresi

 Arbitri: Ferri e Calvosa (Cosenza)

 Note:

     Schiacciante vittoria della Funari Casagiove, che sul campo amico della Palestra Pascoli ha letteralmente surclassato la Tohmson Castellammare di Stabia.

     L’inizio gara è di marca biancoblù con il quintetto di Barresi costretto ad inseguire. Quindici i punti tra le due compagini alla fine della prima frazione di gioco, lunghezze che continueranno ad aumentare con il passare il tempo. Ottimo l’esordio di Pino Vitiello in cabina di regia, coadiuvato da un altrettanto bravo Valerio Tranfa, capace di servire grandi assist ai suoi compagni di squadra e di realizzare due bombe importanti. Il Castellammare però non è squadra che si arrende molto facilmente. Gallo si carica il gruppo sulle spalle e insieme a Mazza, Girota e Canzonieri accorcia le distanze. Meno dieci all’intervallo.

     Nella ripresa il Casagiove si rilassa per qualche attimo e in men che non si dica gli ospiti rimettono tutto in discussione, arrivando a meno quattro al ventitreesimo (50-46). Dura poco. Le bocche da fuoco del Casagiove si svegliano e Schisano e compagni sono nuovamente sul più tredici (63-50). Un po’  poco, secondo Piccirillo, per mettere al sicuro la gara e allora lo stesso piazza immediatamente due bombe, una dopo l’altra, nel finale del terzo quarto. La partita può dirsi chiusa ma il Casagiove continua a fare il suo gioco. Questa volta è Tranfa, nell’ultima fase, a regolare gli avversari con due siluri che portano i locali a più 23 (82-59). A quel punto il Castellammare tenta il pressing ordinato da Barresi, ma il Casagiove ruba palla su palla e chiude definitivamente.

(ILARIA DE CANDIZIIS)

 

CEGLIE - MARTINA FRANCA 85-71   (23-19, 39-34, 64-54)

Gallo 0 Calò 3 Ventruto 11 Massari 14
Di Lembo 8 D'Amicis 13 Florio 14 Paparella 2
De Leonardis 17 Vozza 15 Dario 11 Fiusco 17
Della Corte 21 Leo 8 Valentini 2 Baldi ne
Epicoco 0 Voglino ne Di Nanni 0 Rosato ne
All. Romano All. Terruli

 Arbitri: Manna e Savarese (Napoli)

 Note:

 

AMALFI - CORATO 64-80   (38-38)

Aliberti 11 De Crescenzo 0 Bucci 5 Rosito 14
Pierri 22 Petrocelli 2 Rana 11 Baroncini 7
Salvati 10 Della Pietra ne Jordan 8 Sardano ne
Lucibello 9 Gambardella ne Lombardi 8 Padalino 18
Esposito 10 Casanova ne Verile 9 - -
All. Pinto All. Galadeta

 Arbitri: Ferrara (Avellino) e Natali (Napoli)

 Note: 

 

MESAGNE - NARDO' 101-93   (29-17, 46-39, 74-65)

Grassitelli 29 Sabarese ne Campeggio 0 Cristofaro 20
Santurbano 26 Risolo 9 Carlino ne Mazzarella 16
Corlianò 0 Daccico ne D'Andrea 25 Leone ne
Greco 9 Baldassarra 4 Sabato 2 Nazaro 0
Spagnolo 0 De Maria 24 Mininanni 12 Colella 18
All. Rubino All. Raho

 Arbitri: Boschetti e Falcione (Campobasso)

 Note: 

 

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

Pos. Nome Squadra Media Partite Tot. Punti
1 Cristofaro Nardò 24,64 14 345
2 De Leonardis Ceglie 21,62 13 281
3 Villani Ostuni 21,29 14 298
4 Lavino Ostuni 20,07 14 281
5 Dubbio Nola 20 13 260
6 Della Corte Ceglie 19,09 11 210
7 Delli Carri Ruvo di Puglia 18,07 14 253
8 Grassitelli Mesagne 17,43 14 244
9 Aliberti Amalfi 16,92 13 220
10 Milici Angi Termoli 16,46 13 214
11 Iaselli Casagiove 16 12 192
12 De Maria Mesagne 15,54 13 202
13 Natali Diben Bisceglie 15,5 12 186
14 Verile Corato 15,43 14 216
15 Milito Castellammare di Stabia 15,31 13 199
16 Pierri Amalfi 15,31 13 199
17 Lombardi Corato 15,21 14 213
18 Caterina Ruvo di Puglia 14,79 14 207
19 D'Andrea Nardò 14,57 14 204
20 Caprio Nola 14,17 12 170
21 Mazza Castellammare di Stabia 14,15 13 184
22 Schisano Casagiove 14,08 12 169
23 Florio Martina Franca 14 14 196
24 Rosito Corato 13,93 14 195
25 Santurbano Mesagne 13,82 11 152

Sono compresi i giocatori con almeno sette partite giocate

 

 

 

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